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San Lidano d’Antena tra storia, arte e fede. Tre giornate di studio a Sezze

Set 24, 2019 Scritto da 
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Il Comitato dei Festeggiamenti dei Santi Patroni Lidano e Carlo, insieme all’ Amministrazione Comunale e con la collaborazione del Gruppo In Difesa dei Beni Archeologici, promuove un convegno di studi con una serie di appuntamenti  per le giornate di venerdì 11, sabato 12 e domenica 13 ottobre. L’iniziativa si inserisce nei festeggiamenti dedicati alla figura del santo patrono in occasione del 900 anniversario del dies natalis di San Lidano (Civita D’Antino 1026 – Sezze 2 luglio 1118). La figura di San Lidano verrà considerata in tutti i suoi aspetti spirituali, storici e sociali dai relatori che hanno studiato ed approfondito il periodo storico che va dalla nascita di Lidano nel paese di Antena alla sua nomina a patrono di Sezze.

 

Il programma degli appuntamenti prevede

Venerdì 11 ottobre, alle ore 10,00, presso l’aula magna dell’ISISS Pacifici e De Magistris, in viale Cappuccini, si terrà un convegno rivolto agli studenti delle classi terze, quarte e quinte dell’istituto. Coordinerà la giornata il prof. Luigi Zaccheo, storico e ricercatore. Due saranno le relazioni proposte agli studenti: la prof.ssa Maria Teresa Caciorgna, storica dell’età medievale, parlerà di “Sezze medievale: società, istituzioni comunali, religione civica” mentre la dott.ssa Martina Angeloni, ricercatrice, relazionerà su “Sulle tracce artistiche di San Lidano. Da Antena a Sezze”.

 

Sabato 12 ottobre, alle ore 9,00, nella Sala dell’Ercole del Museo Archeologico di Sezze, in Piazza Bruno Buozzi 1,  il secondo convegno,  aperto a tutta la cittadinanza ed agli studiosi. Dopo il saluto delle autorità, tra cui Mons. Mariano Crociata vescovo della Diocesi di Latina – Terracina – Sezze – Priverno, il Sindaco di Sezze dott. Sergio Di Raimo ed il Sindaco di Civita d’ Antino dr.ssa Sara Cicchinelli, la giornata di studi, coordinata dal prof. Luigi Zaccheo si articolerà su quattro relazioni. La prof.ssa Maria Teresa Caciorgna parlerà di “Sezze medievale: società, istituzioni comunali, religione civica”; il prof. Francesco Cipollini, storico della Chiesa, relazionerà su “Il monachesimo al tempo di San Lidano”; la dr.ssa Elisabeth Brucker, archeologa, parlerà di “Quarto San Lidano: dinamiche d’insediamento tra Antichità e Medioevo” mentre la dr.ssa Martina Angeloni relazionerà su “Sulle tracce di San Lidano. Da Antena a Sezze”. La mattinata sarà, inoltre, allietata da un intervallo musicale con l’esibizione al clarinetto del Maestro Andrea Gianolla. 

 

Domenica 13 ottobre, l’appuntamento è alle ore 9,00 in Piazza del Duomo. Il Gruppo “In Difesa dei Beni Archeologici”, che opera a Sezze dal 2004 in particolare per la riscoperta, promozione e frequentazione dei siti archeologici e di valore storico e naturalistico, realizza una visita guidata sui luoghi dove si conserva la memoria di San Lidano, con trasferimento in pulman dal centro storico al campo inferiore. Partendo dalla Cattedrale di Santa Maria e dopo aver visto le bellezze contenute nell’adiacente Museo Diocesano dove sarà possibile visitare la mostra Un patrono per la città: san Lidano nei manoscritti e nelle suppellettili della cattedrale, ci si sposterà in zona Quarto San Lidano presso l'area dove, oltre agli “Archi di San Lidano” , di epoca romana,  sorgeva il Monastero di Santa Cecilia, eretto dal Santo. La visita verrà guidata dall’ archeologo Vittorio Mironti. Nella zona dei resti archeologici verrà celebrata una santa messa, presieduta da padre Damiano Grecu, parroco della Cattedrale di Santa Maria, che sarà animata dalla Corale San Carlo da Sezze diretta dal Maestro Andrea Gianolla. Collaborerà il Gruppo Agesci Sezze I e la Protezione Civile. Al termine, presso la Tenuta Pantanelle di Antonio Fiacco, verrà offerta a tutti una degustazione di prodotti tipici del territorio setino.

 

I cosiddetti Archi di San Lidano, un ponte attualmente a due archi che si trova lungo la via che si diramava dall'Appia. Il ponte fu probabilmente costruito per permettere alla strada di passare su di un corso d'acqua ivi esistente. Per la datazione si può risalire al periodo repubblicano (II secolo a.C.). Oggi questo monumento è completamente abbandonato alle ortiche.

 

Pubblicato in Eventi Culturali

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