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Il prossimo 25 novembre sarà la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. L’amministrazione comunale di Sezze, le donne del consiglio e della Giunta, per questo importante appuntamento, hanno promosso una serie di eventi che si terranno nell’arco di tutta la settimana. Il 25 Novembre alle ore 10.30 i rappresentanti istituzionali incontreranno presso piazza Ferro di Cavallo gli alunni di Sezze i quali per l’occasione leggeranno brani, pensieri e poesie. Seguirà la lettura di una prosa da parte di Maria Giuseppina Campagna. Alle ore 17 verrà proiettato il film “Fiore del Deserto” presso i locali della biblioteca comunale. Altri film sul genere femminile saranno proiettati il 27 novembre, sempre alle ore 17:  “The help” nella scuola di Ceriara di Sezze, il 28 Novembre “Le donne del 6 piano” presso il centro sociale Calabresi e il 29 “la donna elettrica” presso il centro sociale di Sezze Scalo. Con la proiezione di queste pellicole l’amministrazione comunale vuole sensibilizzare su tale tematica i cittadini residenti  in quartieri periferici dove spesso il contatto con le istituzioni viene meno. La violenza contro le donne è una violazione dei diritti umani e una conseguenza della discriminazione nei confronti delle donne, nella legge e anche nella pratica, nonché delle persistenti disuguaglianze tra uomini e donne.

Pubblicato in Eventi Culturali

 

La Giunta comunale di Sezze ha deliberato la richiesta di calamità naturale per i danni causati dal maltempo dello scorso 15 novembre a Sezze. Se la Regione Lazio dichiarerà lo stato di calamità per quella data, tutti i cittadini dei Comuni che ne hanno fatto richiesta potranno sperare in un risarcimento dei danni. Tutto il territorio di Sezze nel tardo pomeriggio del 15 novembre è stato attraversato da una violenza perturbazione e bombe d’acqua che hanno fatto straripare fossi e generato allagamenti in diverse località della città, alberi caduti e tetti divelti. Importante e fondamentale è stato il lavoro dei volontari della Protezione Civile per mettere in sicurezza molte zone pericolose dopo il nubifragio.

Pubblicato in Attualità

 

 

In un clima collaborativo e distensivo, l’incontro tenutosi ieri tra il sindaco di Sezze e i comitati cittadini “Murodellatéra” e “Cittadini per Sezze” ha indubbiamente aperto nuovi scenari difficilmente pensabili da quelle che erano state le ultime dichiarazioni di Sergio Di Raimo in aula consigliare. E’ stato infatti lo stesso sindaco a voler chiarire alcuni passaggi e affermazioni fatte proprio in merito ai lavori sul Belvedere di Santa Maria, scusandosi anche con i presenti per “una frase infelice” proprio perché “non c’era la volontà di denigrare nessuno”, in riferimento al fatto che non saranno Cinquanta cittadini a condizionare le scelte dell’Ente. Nel suo intervento il sindaco ha fatto una panoramica di quello che è stato l’iter che dal 2018 fino ad oggi ha portato prima all’approvazione dei lavori e poi alla sospensione degli stessi da parte dell’Ufficio Tecnico. Pur restando convito che il monumento dedicato a San Lidano “sia una bella opera e che non andrà a depauperare il belvedere”, il primo cittadino ha aperto ai comitati dicendo che da parte sua “vuole che questa opera sia il più possibile condivisa e che non divida la città”.  Il sindaco stesso ha proposto di mediare con il donatore e primo committente dei lavori, Don Massimiliano Di Pastina, per un incontro con una delegazione dei comitati per rivedere la collocazione del monumento, perché come è stato definitivamente chiarito, nessuno è mai stato contro la Statua o contro qualcuno, ma solo a favore della tutela di un luogo storico e unico della nostra città. Il sindaco di Sezze quindi, mostrando sensibilità e disponibilità anche a tornare indietro sulla statua, ha chiesto all’assemblea dei presenti di recepire anche altre idee in modo da poter aprire al confronto il più possibile. Fondamentale è stato il faccia a faccia con i cittadini, a dimostrazione che oltre i social bisogna parlarsi a quattrocchi per capire e capirsi veramente bene. Fondamentale è stato il sentimento nelle argomentazioni espresso dai presenti e in primo luogo dai due relatori delegati dei comitati, Franco Abbenda per il “Murodellatèra” e Francesco Petrianni per “Cittadini per Sezze”.  Franco Abbenda, intervenuto dopo il sindaco, lo ha coinvolto parlando dell’intero complesso di Santa Maria e dei suoi legami con la comunità. “La nostra volontà  - ha detto - è di proteggere un bene paesaggistico che ha un impatto sulla cittadinanza immenso. Il Murodellatera è un luogo particolare per tutti. Esistono dei beni che proprio perché non sono di qualcuno non devono essere di nessuno. Il concetto di bene pubblico deve essere tutelato dal sindaco, fosse anche per un solo cittadino”. Importante dal punto di vista dell’iter tecnico l’intervento di Francesco Petrianni. Tra i diversi passaggi importanti il dirigente in pensione del comune di Sezze ha ricordato, snocciolando la norma applicata sui lavori iniziati e poi sospesi, che il parere tecnico ha confuso il termine urbanistico con il termine edilizio. “Il Piano Regolatore del Comune di Sezze - ha detto Petrianni - parla di piano particolareggiato del centro storico, e senza questo strumento non si può toccare lo stato delle cose. Infatti lo stesso tecnico afferma che si possono fare solo opere di conservazione e risanamento. Se il Comune di Sezze vuole fare un’opera di riqualificazione deve approvare un piano di riqualificazione con tutto un percorso diverso rispetto a quello è stato fatto”. Insomma una cosa è un attività edilizia, altra è una attività di urbanizzazione. Diversi infine i contributi dati dai presenti. Uno tra tutti. Il professor Alberto Filigenzi ha letto una lettera firmata dall’onorevole Lelio Grassucci, nella quale l’ex deputato e dirigente di partito chiede di non stravolgere un luogo anche e soprattutto per la sua importanza architettonica e artistica gotico-cistercense, realizzata nella semplicità, umiltà e povertà del nuovo monachesimo del tempo.

Pubblicato in In Evidenza