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Venerdì, 10 Gennaio 2020 15:53

E' tempo delle iscrizioni a Scuola!

 

 

 

Una tappa importante per futuro di ogni ragazzo. Una scelta che può determinarne il successo o l'insuccesso di tutta la vita. La scadenza delle iscrizioni alle scuole, di ogni ordine e grado, è fissata dal Ministero della P.I. al 31 Gennaio p.v. Esse sono obbligatorie "on line" per le scuole statali e "facoltative" per quelle paritarie. La registrazione deve essere effettuata dal genitore o da chi esercita la responsabilità genitoriale (cfr. Miur Scuola in Chiaro). Per la scuola dell'infanzia (materna) prevale, di solito, il criterio della vicinanza territoriale, onde evitare ai bambini (3-6 anni) un tragitto faticoso, poco agevole e breve e un costante rapporto con l'insegnante. Per la scuola primaria (elementare e media) è possibile indicare, oltre alla prima scelta, altre due scuole perché, in caso di eccedenza di domande, quelle non accolte vanno indirizzate verso altro Istituto. Inoltre si può decidere, laddove sono in vigore, tra il Tempo Ordinario di 30 ore settimanali e il Tempo Prolungato, da 36 fino a 40 ore settimanali. Ovvio ricordare l'obbligo di frequenza  e il diritto per tutti i bambini, senza esclusione alcuna:  uno dei princìpi fondamentali della nostra Costituzione. Per le scuole secondarie di 2 grado (scuole superiori), anche se il tempo stringe, sono ancora molti gli studenti indecisi sul tipo di scuola da scegliere: licei, istituti tecnici, istituti professionali. Perciò, forte, della mia esperienza ultra-quarantennale, mi permetto di dare qualche consiglio:

1) non affidarsi alle "mode correnti" ma interpellare e rispondere alle proprie attitudini e aspirazioni, con un occhio rivolto al mercato dl lavoro: con l'impegno e la volontà si possono superare tutti gli ostacoli (esperientia docet).

2) non affidarsi solo al "sentito dire" molto approssimativo: verificare personalmente e parlare con i genitori e gli insegnanti. Occorre conoscere in profondità cosa offre un indirizzo di studi(umanistico, pedagogico, scientifico, tecnico, artistico, musicale etc).

3)non decidere in base alla prima impressione o a fattori poco fondati e poco razionali;

4) valutare opportunamente la stabilità del corpo docente della scuola scelta  e leggere attentamente la programmazione e il Piano dell'Offerta Formativa (POF).

5) considerare attentamente il clima di rispetto, di collaborazione, di fiducia, di impegno e passione civile, di solidarietà che si respira nella scuola prescelta;

6) ascoltare e dare credito al giudizio "orientativo" degli insegnanti, di cui bisogna avere fiducia e stima;

7) i genitori non devono imporre la loro scelta ai propri figli ma non devono neanche assecondarli incondizionatamente:

8) l'ultima parola spetta al ragazzo ma questo deve essere informato adeguatamente perché, a parer mio, 13/14 anni sono veramente pochi per decidere del proprio futuro;

9) 13/14 anni sono pochi, in verità, per compiere una scelta che può determinare la propria esistenza. Ecco perché essa deve essere il risultato di una sintesi tra alunno-famiglia-scuola, prendendo atto (ahimè!) che ogni scelta che compiamo non è mai totalmente libera ma condizionata da fattori interni ed esterni (luogo di nascita, ambito familiare, opportunità e possibilità economiche, inclinazioni e attitudini personali etc).

Pubblicato in La Terza Pagina