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Quando la generosità e l’altruismo arrivano dal cuore dei bambini, la riconoscenza deve essere doppia. In una delle fasi storiche più tristi, segnate dall’egoismo e dalla scarsa sensibilità, anche un piccolo gesto è luce, segno di speranza e cambiamento. Un piccolo gruppo di bambini setini, sotto i 12 anni, del quartiere Vaccareccia e di via Corradini, hanno allestito nei giorni scorsi un piccolo mercatino di braccialetti, giocattoli, vecchi libri e, grazie alla generosità dei passanti, sono riusciti a racimolare una somma che è stata subito donata alle famiglie povere della Parrocchia di Santa Maria. Padre Damiano, il parroco della Cattedrale, ha accolto il dono e ringraziato i bambini per questo importante e umile gesto nei confronti dei più bisognosi. La somma raccolta, anche se non importante, ha comunque un valore non quantificabile, è preziosa perché proviene direttamente dal cuore dei piccoli bambini.  

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Prenderà il via venerdì 26 giugno 2020, alle ore 21.30, la Quinta edizione di Racconti. La sottile linea rossa organizzata dall’Associazione culturale Le colonne. La manifestazione, quest’anno, non si svolgerà nel consueto scenario del cortile del Museo comunale di Sezze ma presso il Centro sociale “Calabresi”, al fine di consentirne lo svolgimento nel rispetto delle norme di prevenzione della diffusione del COVID 19.  Racconti. La sottile linea rossa è un progetto dell’associazione culturale “Le colonne” che intende offrire la possibilità di riscoprire la bellezza d’incontrarsi per ascoltare un racconto. Non si tratta di conferenze. Una persona racconta, le altre persone, sedute in cerchio intorno a un piccolo fuoco, ascoltano. Un modo, insomma, per rivivere il rito ancestrale attorno al quale sono nate le comunità.  Nelle passate quattro edizioni, i 23 racconti programmati hanno visto la partecipazione media di circa 50 persone. Ma nello spirito di questa iniziativa non sono i numeri il dato importante. Simbolicamente, questa scelta la si esprime predisponendo un cerchio composto di sole sei sedie. Sei quante erano a Sezze le antiche Decarcie che ne costituivano la comunità. Come a dire: la presenza di sole sei persone rappresenterebbe simbolicamente tutta la città. Altre sedie verranno aggiunte se interverranno più persone. I sei racconti di quest’anno saranno aperti venerdì 26 giugno da Raffaele Imbrogno che racconterà l’incredibile storia di Ilio Barontini, un “Che” Guevara ante litteram, che combatté non soltanto la guerra di Liberazione in Italia ma anche nella guerra civile spagnola e organizzò la guerriglia dei patrioti etiopi quando l’Etiopia subì l’aggressione italiana. L’ingresso è gratuito.

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