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“Vogliamo restituire dignità al nostro centro storico, partendo dalla chiusura delle maggiori piazze durante l'estate per renderle vivibili senza soste selvagge”. Il sindaco di Sezze, Sergio Di Raimo, si riferisce alle ultime deliberazioni di Giunta comunale approvate nei giorni scorsi. Il primo cittadino, di concerto con gli uffici comunali, ha lavorato per mettere a punto un primo piano di isole pedonali per il centro storico, sperimentando in qualche modo quella che sarà poi la ZTL per il cuore del paese. Già da oggi Piazza dei Leoni sarà chiusa a partire dalle ore 9 fino alle 20 per i giorni infrasettimanali e fino all’una di notte per il venerdì, sabato e domenica. Il sindaco fa sapere che in questi giorni stanno lavorando anche per trovare una celere soluzione per Piazza De Magistris, cosicché da via Roma fino a San Pietro i cittadini potranno vivere e godersi il centro storico durante l’estate setina. Per tutti i commercianti della zona del centro storico sono già stati concessi gratuitamente spazi e suolo pubblico per ampliare all’esterno le loro attività. “Siamo andati incontro alle esigenze dei cittadini e dei commercianti – ha aggiunto Di Raimo – vogliamo che il nostro centro storico torni ad essere il cuore pulsante della nostra città e centro di aggregazione e attrazione turistica”. La decisione di chiudere le Piazze alle auto è indubbiamente un atto politico giusto che rappresenta una intenzione positiva per rilanciare le attività ed il centro storico durante la stagione estiva. Liberare tutte le Piazze della città dalle auto e dai cantieri, vuol dire restituire spazi ai cittadini. Se è vero che il problema dei parcheggi esiste, e che andrebbero trovate soluzioni alternative, come ad esempio l’idea di una circonvallazione con parcheggi che da porta Pascibella arrivi fino a Porta Romana, è altrettanto vero che fuori dal centro storico esistono già degli spazi pubblici dove parcheggiare: Vallicella e Anfiteatro, giusto per citarne due. Non si capisce poi perché non è un problema quando un sezzese va a Sermoneta ed è costretto a parcheggiare in terreni scoscesi e nelle fratte per poi risalire su in paese, mentre lo diventa a Sezze se deve parcheggiare fuori porta. Ricordiamoci infine che durante le maggiori manifestazioni culturali la città è capace di ospitare 50 mila persone con un centro storico chiuso al traffico. Insomma l’erba del vicino resta sempre più verde.

Pubblicato in In Evidenza