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No grazie! Non incamminiamoci presso sentieri ripidi e scoscesi che potrebbero portare ad un’altra opera incompiuta come successo in passato per l’Anfiteatro di Sezze. Non ne abbiamo proprio bisogno. Sperare di ottenere (forse) un finanziamento di 300 mila euro grazie al Bando distrettuale “Percorsi di autonomia per persone con disabilità” per una struttura che va solo rasa al suolo perché completamente pericolante non servirebbe a nulla. Servirebbe solo, appunto, a creare una nuova incompiuta, come la Casa dei Giovani, ad esempio, a due passi dai locali della vecchia USL-ASL dei Cappuccini. Questa struttura, più volte individuata per progetti sociosanitari, e per i quali le passate amministrazioni hanno pagato progettisti, è purtroppo poco più di un rudere: questa occasione di ottenere, forse, un finanziamento distrettuale, è come avere liquidità per ripulire due stanze dentro un pollaio. Avventurarsi poi in richieste di finanziamenti ben più importanti (oltre 2 milioni di euro) ma condizionate da progetti preliminari onerosi non so se sia il caso per un Comune sull’orlo di un dissesto economico-finanziario. L’amarezza di non poter far parte di quei Comuni virtuosi e che avranno attenzioni maggiori per la disabilità è immensa. Ma tenere accesa la luce su tutte le possibilità che ci saranno per il mondo della disabilità è un impegno che il Sindaco deve prendersi, senza se e senza ma. Chi vive e chi ha vissuto la disabilità capirà questa mia personale riflessione, spero anche chi avrà altri tipi di interessi.

Pubblicato in Cum Grano Salis