Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalita' illustrate nella cookie policy. Chiudendo questo banner o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie, per migliorare la tua esperienza di navigazione e rispetta la tua privacy in ottemperanza al Regolamento UE 2016/679 (GDPR)

 

 

 

Riceviamo e pubblichiamo comunicato stampa circolo Pd di Sezze

______________________

 

La battaglia sul PAT è sicuramente una battaglia super-partes tanto che in passato il consiglio comunale, all'unanimità, si è adoperato in diverse fasi, prima per evitarne la chiusura, poi per mantenere gli stessi servizi del PPI e poi ancora per ritornare all'apertura H24, dopo che era stata decretata la riduzione a sole 12 ore. Infatti dal 2018 in poi abbiamo fatto incontri con i cittadini, abbiamo convocato consigli comunali con audizione dei dirigenti Asl e con audizione dei Consiglieri Regionali, siamo andati in missione in regione per parlare con l'assessore D'Amato e con il Direttore Generale Casati,recentemente abbiamo presentato una  mozione consiliare sempre finalizzata alla riapertura H24 del presidio e lunedi 30 maggio scorso una delegazione del Pd ha avuto un primo incontro con l'assessore D'Amato al fine di iniziare un discorso più generale sull'offerta sanitaria provinciale. Nonostante questa ricostruzione dei fatti, che sfidiamo chiunque a contestare, nei giorni scorsi abbiamo assistito al tentativo di alcuni esponenti politici di attribuirsi meriti specifici che assolutamente non possono e non devono essere riconosciuti al singolo ma a tutti quelli, cittadini, amministratori locali e regionali ,che in questi anni in diversi modi e in più fasi hanno lavorato su queste problematiche. La mistificazione o anche la sola imprecisione nel fornire informazioni su una tematica così delicata è, a dir poco, offensiva. Detto ciò, non possiamo esimerci da una constatazione: oggi il PAT non risponde più alle esigenze dei cittadini di Sezze e di tutto il comprensorio, che sappiamo avere un bacino di 50 mila utenti circa; Se è vero,come è vero, che il pronto soccorso di Latina non riesce più, da tempo, a sopperire a tutte le necessità emergenziali, significa che un presidio come il PAT che non gestisce almeno alcune  emergenze è ormai superato e deve,necessariamente,essere sostituito,rimodulato in presidio di assistenza e gestione di alcune urgenze ed emergenze. Tutto quanto questo,con l'ampliamento dei servizi della casa della salute, con l'ospedale di comunità e la RSA, può essere l'inizio di un percorso di ampliamento dell'offerta sanitaria locale e provinciale da cui non possiamo più prescindere.

Pubblicato in Politica