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Sabato, 07 Giugno 2025 07:13

Tanti motivi per votare sì al Referendum

 

 

Un governo che si rispetti non può dire di andare al mare o astenersi, ancora peggio la presidente del consiglio, che dichiara di andare a votare ma non ritira le schede. Così prende in giro chi lavora e ha paura di esprimersi sui problemi del lavoro e la cittadinanza, lei vuole semplicemente consolidare il proprio elettorato avendo paura che ci siano tanti voti, con la furbata di non fare raggiungere il quorum del 50 + 1: l’importante che il referendum non superi i loro 12 Milioni di voti che gli permettono di governare il paese con la maggioranza assoluta.

Gesti irresponsabili che allontanerà sempre di più il cittadino dal voto. E' inammissibile da un governo e dal suo presidente del Consiglio invitare al non voto. Anche per coloro che vanno al mare un appello, prima di andare al mare passate al seggio per votare.

Allora cominciamo con il fare un approfondimento dei dati in un modo più reale e serio.

1- E’ noto che il tasso di occupazione è dato dal rapporto tra popolazione attiva dai 15 anni ai 64 e quella totale. In questo dato, l’invecchiamento (di 14 milioni oltre i 64 anni) e la diminuzione delle nascite porta a 10 milioni di adolescenti. La popolazione è in diminuzione da anni e ciò incide sul tasso di occupazione.

2- Le ore lavorate sono oggi inferiori a quelle del 2007 - 2008.

3- da oltre 26 mesi la produzione industriale è in calo.

4- La cassa integrazione registra più di 460 milioni di ore del 2019.

5- I dati relegati mese per mese e quelli del periodo estivo, l’occupazione aumenta sempre specie nel settore del turismo e dei servizi. Una mistificazione.

6- L’ ISTAT non conteggia le persone che lavorano, ma il numero dei contratti depositati. E’ noto che specie per i part-time ci possono essere più contratti per la stessa persona.

7- Ogni anno oltre 160 mila giovani lasciano il paese e tanti sono diplomati e laureati. Oggi ci sono più emigrati che immigrati. I disoccupati in Italia non sono il 7% ma arrivano a circa 5 milioni, inattivi disponibili scoraggiati ma vorrebbero un lavoro. Il tasso di precariato rimane al 17,3%. 8- In 5 milioni di lavoratori autonomi contiamo centinaia dì migliaia di partite IVA finte e 300 mila collaboratori “Vuoi lavorare ? Apriti una partita IVA “.

9- Le donne( sempre più penalizzate) inattive per motivi familiari sono 2,7 milioni. Gli uomini 104 mila.

10- 2,6 milioni di lavoratori a tempo indeterminato ma a part-time.

11- Gli stranieri in Italia sono 2,3 milioni pari all’ 8,7%, che in Italia lavorano regolarmente lasciando nelle casse dello Stato 8 miliardi l’anno (dati Inps) a fronte di 3 miliardi che ritornano agli immigrati in servizi e pensioni . Negli infortuni sono il 20 % ( dati INAIL ).

12- Tasso di occupazione in Europa è 75,4%, in Italia 62,1 % ( ma non siamo i primi ). Il nord 69,9 % , il sud 49,1 %.

13- 4,6 milioni i lavoratori con contratti scaduti, mentre 170 mila in crisi aziendali.

14- I salari più bassi d’Europa, eccetto la Grecia. Inflazione complessiva, attuale più quella degli ultimi 2 anni , arriva al 17,3%, il salario minimo è presente in 22 paesi dell’Europa, viene combattuto in modo vergognoso, 9 euro l’ora lorde ovvero 1200 euro al mese, quando in Germania, oggi è di 15 euro l’ora.

15- le condizioni di vita sempre più difficili. I pensionati sono il bancomat di ogni finanziaria. Solo la spesa sanitaria , di cui un anziano ha bisogno, riduce il loro potere di acquisto da anni, tutto a pagamento ( chi può ), altrimenti lunghe liste di attesa e 5 milioni di persone hanno rinunciato a curarsi , per non parlare delle bollette.

Basta, caro governo, raccontare favole, basta stampa e propaganda. Questi sono i veri motivi che il governo Meloni dovrebbe affrontare e dare delle risposte di merito e non predicare e praticare il non voto. E’ per questi motivi che l’ 8-9 giugno dobbiamo votare convinta mente per i 5 SI , non si può rimanere a guardare senza partecipare.

 

Pubblicato in L'Approfondimento

 

 

Con l’Ordinanza n. 72 del 5 giugno 2025, firmata dal Comandante della Polizia Locale Lidano Caldarozzi, il Comune di Sezze annuncia la riapertura ufficiale della stazione ferroviaria di Sezze Scalo, accompagnata da una riorganizzazione completa della viabilità e delle aree di sosta per martedì 10 giugno 2025.

La conclusione dei lavori di riqualificazione della stazione da parte da Rete Ferroviaria Italiana ad aprile erano solo in attesa di interventi comunali, tra cui quelli relativi ai contratti di gestione idrica e luce e quelli di segnaletica e gestione del traffico.

Tra i principali cambiamenti introdotti:

- Revocata l’ordinanza precedente** del 18 ottobre 2023 relativa alla vecchia regolamentazione dei lavori.
- Rotatoria obbligatoria** per tutti i veicoli nel piazzale - Corsie riservate ai bus COTRAL e TPL**, con divieto di transito per i veicoli non autorizzati nell’area centrale.
- Percorso obbligato “K\&R”** (kiss and ride) per l’accesso veicolare.
- Divieti di sosta** in specifiche zone: lato destro del piazzale dall’angolo con il CAF e lato muro a confine con l’area ferroviaria, per facilitare le manovre dei bus.
- Rimozione dei parcometri esistenti** e istituzione di **parcheggio gratuito** davanti all’ex Consorzio Agrario.
- Nuove aree di sosta riservate**: un parcheggio per disabili e una zona di carico/scarico sul lato sinistro del piazzale.


Le nuove disposizioni mirano a migliorare l’accessibilità, la sicurezza e la fluidità del traffico nella zona della stazione, in vista della piena ripresa del servizio ferroviario.

Pubblicato in Attualità