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Quando il pronto intervento e la solerzia fanno la differenza.

Ieri una donna anziana di Sezze è stata prontamente rianimata dopo un arresto cardiaco mentre era in attesa presso lo studio medico di Via Fanfara a Sezze. I presenti raccontano di un malore improvviso della paziente e del tempestivo intervento dei medici presenti nello studio medico che, fortunatamente, le hanno salvato la vita. Successivamente sono intervenuti gli operatori del 118 che hanno trasportato la donna presso il nosocomio Santa Maria Goretti di Latina dove sembra versi in buone condizioni di salute, o comunque in miglioramento.

La tempestività e la professionalità dei medici di base di Sezze hanno scongiurato il peggio per l’anziana donna che potrebbe aver accusato il malore anche a causa delle alte temperature che in questi giorni stanno infuocando la nostra Provincia.

Ancora una volta la medicina generale, tanto denigrata, è presente sul territorio, lo presidia, e segue i pazienti acuti e cronici anche ad Agosto, nei mesi di vacanza e, al bisogno, interviene sulle urgenze come accaduto ieri.

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Dal 27 luglio 2025, sono riprese le indagini archeologiche presso la Grotta Vittorio Vecchi, situata a Sezze. Le ricerche, promosse dall'Università degli Studi di Roma Tor Vergata, in collaborazione con il Comune e autorizzate dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Frosinone e Latina, stanno portando alla luce scoperte di grande valore storico e archeologico. Sul posto è impegnato un team di esperti che comprende speleologi specializzati nelle ricerche in cavità naturali con presenze antropiche, provenienti dallo Speleo Club Roma e dallo Shaka Zulu di Subiaco, insieme a geologi dell’INGV di Roma. Grazie alla loro esperienza, sono stati ottenuti risultati straordinari, che hanno portato alla luce tracce significative di insediamenti preistorici. Durante le ricerche è stato individuato un ampio paleosuolo, che ha rivelato tracce di frequentazioni cultuali e funerarie risalenti a un periodo compreso tra il III e la metà del II millennio a.C. In particolare, sono stati ritrovati fossette contenenti vasetti riempiti di semi combusti, principalmente fave, che testimoniano pratiche rituali. Inoltre, sono emerse aree di combustione e resti di sepolture, che contribuiscono ad arricchire la comprensione delle usanze e delle credenze di quelle antiche popolazioni. Le indagini proseguiranno nei settori più interni della grotta, dove sono state segnalate le presenze umane più antiche, risalenti a oltre 15.000 anni fa. Questi ulteriori scavi promettono di rivelare importanti informazioni su uno dei siti archeologici più importanti del Lazio.

"Giorno dopo giorno - ha dichiarato il sindaco di Sezze Lidano Lucidi - scopriamo sempre qualcosa in più dello straordinario tesoro archeologico presente sul nostro territorio. L'esserci affidati, come amministrazione, al professor Mario Rolfo ed al suo team sta portando grandi risultati. Abbiamo deciso per un approccio diverso, in merito a queste questioni, rispetto al passato, e questo sta portando risultati evidenti, facendo parlare della nostra storia millenaria oltre i confini di Sezze. Questa è la mia visione: la politica non deve badare solo all'oggi, ma progettare, con uno sguardo al futuro; soprattutto quando l'obiettivo è dare importanza alla valorizzazione ed al recupero del nostro patrimonio storico e culturale".

 

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