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Sono sempre più serie le condizioni di pericolosità della Chiesa di San Bartolomeo di Sezze, edificio del XII secolo adiacente l'ospedale San Carlo. Il tetto della chiesa è praticamente crollato ed i muri perimetrali e la facciata presentano delle serie lesioni come da vari sopralluoghi tecnici comunali. Per impedire l'accesso alla struttura solo una rete metallica divelta e niente altro. Nei mesi scorsi la tela raffigurante il "Martirio di San Bartolomeo" all'interno della navata è stata messa in salvo dalle piogge, grazie all'intervento dei vigili del fuoco di Latina sotto la supervisione della Prefettura di Latina e del Mibact. Da allora la situazione del tetto è ulteriormente peggiorata ed alto ora è il rischio che la struttura possa cedere anche nei muri laterali. Ultimamente in consiglio comunale, in occasione di uno dei tanti question time, la pericolosità della Chiesa è stata posta all'ordine del giorno. L'assessore al patrimonio del Comune di Sezze, Pietro Ceccano, si è limitato a rispondete che la struttura, stando alle carte, è di proprietà del Fec (Fondo edifici di Culto), un fondo di proprietà del Ministero dell’Interno, nel cui consiglio di amministrazione ci sono delegati CEI. Un'informazione questa arcinota e inutile a risolvere il rischio di crollo della chiesa. Nella parole del delegato del sindaco nessuna parola in più. Insomma se la struttura è di altra proprietà il Comune di Sezze non può e non deve intervenire? Eppure la chiesa ricade in territorio comunale ed il pericolo che possa crollare è reale. Non servono atteggiamenti pilateschi, l'amministrazione comunale ha il dovere di sollecitare e di pretendere che i responsabili della struttura intervengano per mettere in sicurezza la Chiesa, in attesa dei fondi (se ne parla da anni) per la riqualificazione della stessa. La chiesa, nota anche come chiesa di Sant'Antonio, è attigua all'ex convento, oggi parte integrante del nosocomio setino e si trova in una posizione centrale e nelle immediate vicinanze della scuola media De Magistris. Il luogo ogni mattina è frequentato da centinaia di alunni dell'istituto e dai tanti pazienti che si recano presso la Casa della Salute di Sezze. Cosa dobbiamo attendere?

Pubblicato in In Evidenza