Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalita' illustrate nella cookie policy. Chiudendo questo banner o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie, per migliorare la tua esperienza di navigazione e rispetta la tua privacy in ottemperanza al Regolamento UE 2016/679 (GDPR)

Lo hanno voluto anticipare il sindaco di Sezze. Questa mattina sono andati in Municipio e hanno protocollato le loro dimissioni da assessori, quelle deleghe diventate pesanti per via di una crisi politica che sembra non finire mai. Pietro Ceccano, Paola Di Veroli e Vincenzo Lucarini hanno voluto così recidere quel cordone politico-amministrativo che li legava all’amministrazione comunale da due anni esatti. La lettera si apre con una frase emblematica di Don Milani, ed esprime un rammarico tutto umano per una vicenda finata come un gioco.“ Ho imparato che il problema degli altri è uguale al mio. Sortirne tutti insieme è politica. Sortirne da soli è avarizia.  Avendo ben presente questa frase di don Milani, siamo diventati, a giugno 2017, assessori. Abbiamo vissuto come un privilegio amministrare la città in cui siamo nati e in cui abbiamo scelto di continuare a vivere. Ci siamo immersi completamente in questa dimensione, pratica ed etica al tempo stesso, con profonda onestà e spirito di servizio. Non sono mancate difficoltà - scrivono i tre ex assessori -  ma a queste abbiamo cercato di sopperire con studio ed impegno, con la bella “fatica” di parlare con tanti. Due anni trascorsi a “seminare” con pazienza, a cercare di indirizzare l’azione amministrativa verso il bene comune. I risultati spesso non sono immediati. Soprattutto abbiamo scelto di non pubblicizzare la buona politica e le buone prassi, convinti fermamente che a contare sono le azioni, non i post sui social. Ora ci viene richiesto un “sacrificio”: le dimissioni. In pericolo è la tenuta stessa dell’amministrazione. Citiamo testualmente “mi servono le vostre caselle libere”. Con il medesimo impegno etico e senso di responsabilità che ci ha finora guidati, rassegniamo le nostre dimissioni. Resta il rammarico, tutto umano - concludono - di non poter godere dei frutti seminati; ma al tempo stesso la gioia di poterne godere in futuro. Come abbiamo portato le nostre professionalità nell’assessorato, così il nostro lavoro si arricchirà per questa esperienza. Il ringraziamento doveroso va ai cittadini, con l’auspicio che a Sezze possa finalmente trovare cittadinanza la bellezza, etica ed estetica, che il nostro paese merita".

 

FINE DELLA PRIMA PARTE DEL GIOCO: "A ME CHE ME TOCCA?"

Con le dimissioni di Ceccano, Di Veroli e Lucarini, finisce la prima parte di un gioco politico che va avanti da 45 giorni. Un gioco che ha visto vinti e vincitori, pedine spostate da una parte e altre accantonate dall'altra. La seconda parte del gioco ci sarà domani, con la nomina dei 3 nuovi assessori. Giocare con le istituzioni è quanto avvenuto in questa fase politica buia per il paese, un gioco al "a me cosa me tocca? come abbiamo più volte detto, un gioco a scacchi dove le caselle libere devono essere occupate per equilibri legati ad accordi pre-elettorali e ad ambizioni personali che ben presto saranno evidenti e sotto gli occhi di tutti... 

I tre ex assessori in una simpatica e satirica vignetta

Pubblicato in Politica