Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalita' illustrate nella cookie policy. Chiudendo questo banner o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie, per migliorare la tua esperienza di navigazione e rispetta la tua privacy in ottemperanza al Regolamento UE 2016/679 (GDPR)

redazione

redazione

Martedì, 12 Settembre 2023 12:24

Per Sagnelli il Gal è un altro carrozzone

 

 

“A distanza di otto mesi dalla decisione di uscire dalla Compagnia dei Lapini perché inutile e carrozzone di debiti, il sindaco di Sezze Lidano Lucidi e la sua maggioranza propongono di aderire al Gal, ossia un nuovo carrozzone che secondo loro dovrebbe essere una soluzione alla tante problematiche che hanno bloccato lo sviluppo del nostro territorio. Fratelli d'Italia di Sezze dice no a questo nuovo soggetto. Lo statuto costituente non ci convince affatto, come non ci ha convinto Lucidi nel dare chiarimenti richiesti in aula al nostro consigliere comunale Quattrini e al consigliere Di Palma in merito alla costituzione degli atti del nuovo Gal. Questo Gruppo Azione Locale cosa rappresenta veramente?”. In una nota il coordinatore locale di FdI Mario Sagnelli getta ombre sull'adesione del Comune di Sezze al Gal,

 

 

Mattinata agitata e di protesta ai Casali di Sezze, quando sono arrivati gli operai del Comune di Sezze per ottemperare all’ordinanza comunale di rimozione della copertura in legno che avrebbe dovuto ospitare la statua della Madonnina del Ponte. Le rimostranze dei residenti hanno momentaneamente impedito agli operai di abbattere la struttura considerata dall’Ufficio tecnico abusiva. La precedente struttura era stata divelta in occasione dei lavori di messa in sicurezza della Valle del Brivolco. Da allora la statua era stata messa in sicurezza dal comitato spontaneo in attesa di essere riposta nello stesso luogo diventato negli anni angolo di preghiera e devozione per i residenti. La protesta civile di questa mattina ha scongiurato la rimozione del manufatto, si spera adesso che si arrivi ad un accordo così come era stato promesso ai residenti del popoloso quartiere di Casali e Quarto La Macchia.

 

Martedì, 05 Settembre 2023 06:31

Successo al primo corso per tecnico di frantoio

 

 

Maurizio Servili del Dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e ambientali dell’Università di Perugia, Giacomo Costagli, manager Alfa Laval, Giorgio Mori, presidente Mori Tem, Alissa Mattei, Capo panel ed esperta settore di ricerca, sviluppo e qualità, Romeo Vanzin, funzionario SIN Spa, Beniamino Tripodi del Gruppo Pieralisi e Alberto Grimelli, direttore della rivista online “Teatro Naturale”. Sono stati questi i docenti del primo corso per tecnico di frantoio del Lazio. Organizzato dal Capol (Centro assaggiatori produzioni olivicole di Latina), si è svolo il 23, il 24, il 29, il 30 e il 31 agosto presso la sede dello stesso Capol (via Carrara, 12/a, Latina scalo) e in alcuni frantoi dell’Agro Pontino. Patrocinato dell’Acap (Associazione Capi panel riconosciuti), era rivolto in modo particolare a coloro che già erano in possesso di competenze tecniche e pratiche di base, ossia a frantoiani, agronomi, periti agrari, agrotecnici e assaggiatori di oli.  Ha fatto registrare un notevole partecipazione: gli organizzatori sono stati costretti ad aumentare i posti prefissati: da 20 a 29. Ma il suo successo è stato determinato dall’alta qualità delle lezioni riguardanti in particolare le ultime innovazioni relative alla tecnologia e ai macchinari necessari per la corretta conduzione di un frantoio oleario. “Si è voluto in pratica - precisa Luigi Centauri, presidente del Capol - migliorare le caratteristiche organolettiche e la diversificazione degli oli in base alle richieste e alle esigenze dei diversi mercati. Tutto questo perché ormai, oltre a saper cavare il meglio delle olive, bisogna saper vendere gli oli con una buona remunerazione e valore aggiunto”. Si sono tenute inoltre anche lezioni sugli aspetti legati alla legislazione per la tenuta dei registri e per la gestione dell’etichettatura e sulle linee che regolano le strategie della comunicazione commerciale per la valorizzazione degli oli. Infine, è stata rivolta una particolare attenzione al risparmio energetico. Ad aprirlo e a spiegarne le finalità, oltre allo stesso Luigi Centauri, è stato Giulio Scatolini, ideatore dello stesso corso e presidente dell’Acap.

 

Una città allo sbando, dove la sicurezza per i cittadini è assente. Una città che fa parlare di sé solo in termini di insicurezza. Il coordinatore di Fratelli d’Italia Mario Sagnelli torna a scrivere al primo cittadino di Sezze parlando dei casi di cronaca legati all’insicurezza che si sono verificati ultimamente. Per Sagnelli “la maggioranza che governa la città ha fatto campagna elettorale anche su questo tema, come per il caso del cimitero, ma ad oggi nulla è stato fatto”. Il territorio comunale – sottolinea Fdi – è diventato insicuro, la stazione ferroviaria un luogo dove ti più capitare di tutto, i vicoli del centro storico pericolosi. Insomma servono più controlli sia durante il giorno che la notte. “Non basta una lettera al Prefetto – afferma Sagnelli – ma occorre agire con i fondi a disposizione, considerato che per le cose irrilevanti i soldi si trovano sempre”.

Sabato, 26 Agosto 2023 17:57

In morte di una edicola

Di Raffaele Imbrogno

________________

 

“Fermate tutti gli orologi, isolare il telefono, fate tacere il cane con un osso succulento,
chiudete i pianoforte, e tra un rullio smorzato portate fuori il feretro, si accostino i dolenti"

W. H. Auden

Potrà sembrare blasfemo usare come esergo per un breve articolo dedicato alla morte di una edicola un brano famoso del poeta Auden. Ma ritengo che nell'orizzonte di una comunità non così estesa come quella di Sezze, ed ancor di più in quella di Sezze centro (o alto secondo alcune disposizioni relative alla spazzatura) questo decesso merita molta più attenzione di quanta ho visto finora in giro.

Forse l'estate, forse la poca attenzione alla cultura vera del nostro Paese da parte dei cosiddetti politici o forse una ingenua presunzione di molte associazioni intellettuali, hanno fatto sì che questo evento sia passato in rumoroso silenzio e sia stato immediatamente consegnato all'oblio di mente stanche e di corto respiro. Il 19 di agosto è stato l'ultimo giorno di apertura dell'edicola sita in via San Leonardo, subito dopo l'ingresso al paese dal lato di porta Sant'Andrea. Gli ingressi al Paese brillano più per buche stradali, caseggiati tristi che per altro. Passare davanti all'edicola era un primo, momento di conforto comunitario.

Sergio Accapezzato dopo anni di ottimo servizio sociale e culturale al Paese, ha chiuso per l'ultima volta le saracinesche della propria edicola. L'evento è molto triste.

Molte edicole chiudono in tutta Italia. È il dato subito macroscopico che emerge dalla ricerca del 2022 condotta dallo Snag, il sindacato nazionale autonomi giornalai aderente alla Confcommercio, in collaborazione con Format Research. Dati allarmanti emergono dalla recente indagine dello SNAG (Sindacato Autonomo Giornalai) condotta con Forma Research. “In Italia ci sono attualmente 12 mila edicole operative (11.904 per l'esattezza), con una contrazione lo scorso anno di 441 (pari al 3,5%), contro la chiusura di 844 punti vendita (-6,5%) avvenuta invece nel 2021.”

Una emorragia si in rallentamento (meno 13% 2019-2020, meno 3,5% 2020-2021 e meno 6,5% del periodo 2021-2022) grazie a misure di sostegno venute dal governo, ma il settore sconta ancora un gap forte , tanto che nel 25% dei Comuni italiani neppure una è in attività , aperta al pubblico.

Nel 2022 sono nate (o subentrate) quasi 500 nuove edicole e più di un quarto hanno come titolare un under 40, mentre le donne sono il 40% degli edicolanti. Tuttavia è forte il rischio desertificazione in molti comuni, soprattutto laddove è più fragile, esigua o addirittura inesistente la presenza di punti vendita, il 30% (circa 2.500 comuni) ha solo una rivendita. Presidente della FIEG Andrea Riffeser Montiha sottolineato di recente che: “…un italiano su tre va in edicola ogni settimana con una spesa media di quasi dieci euro; di questi la maggior parte ha un punto vendita di fiducia (per l'81,8%) e facile da raggiungere (per l'89,3%), oltre la metà preferisce le edicole chiosco; maggiore praticità (per il 56,9%) e maggiore scelta (per il 21,9%) sono i motivi principali per l'acquisto dei giornali in edicola; quotidiani (per il 69,4%), riviste di giochi (44,2%), periodici specializzati (37,8%) e biglietti per i mezzi di trasporto (34,7%) sono gli articoli più acquistati; servizio per fotocopie (48,8%), biglietti per trasporti locali (44%) e ricariche telefoniche (43, 7%) sono i principali prodotti diversi dalla stampa che si vorrebbero trovare sempre in edicola; oltre l'80% dei clienti sono interessati a servizi aggiuntivi come pagamenti di utenze o punti di ritiro pacchi; per la quasi totalità dei clienti (96,2%) le edicole rappresentano un presidio sociale e informativo; l'83% degli italiani ritiene importante l'informazione in edicola e per due clienti su tre la perdita del punto vendita di fiducia determinerebbe un minore accesso all'informazione.”

Andrea Innocenti , presidente degli edilizi di Confcommercio di recente ha sottolineato che: «Non è vero che il lettore non è più interessato ai giornali, ai prodotti editoriali. Ma il mondo è cambiato: ora la gente vuole le comodità, piuttosto che andare al cinema, per esempio, vede i film in casa. Non possiamo pretendere che un lettore faccia chilometri per andare a comprare il giornale, oltre a non essere comodo rischiando di spendere di più per il carburante che per il costo del giornale. Bisogna digitalizzare e abbellire le edicole. La categoria deve fare sforzi sul terreno della capillarità e attrattività: la strategia per tutti nei confronti degli utenti deve seguire il motto: “ti veniamo a cercare”».

Idee nuove per ridare respiro ed importanza ad una attività fondamentale e faticosa come quella di gestire una edicola. A noi setini non resta altro di sperare che l'ultima edicola sita nella parte alta del Paese e le altre due in località periferiche non scompaiano perché le edicole assomigliano alle biblioteche e come dice Yourcenar:

“Fondare biblioteche e come costruire ancora granai pubblici, ammassare riserve contro l'inverno dello spirito che da molti indizi, mio ​​malgrado, vedo venire”.

 

 

Comunicato Stampa Pd di Sezze

___________________

Dopo due anni di amministrazione Lucidi non è più tempo di chiacchiere, selfie e propaganda, come di continuare a dare la colpa a "quelli di prima". È tempo di risultati e sfortunatamente per Sezze non è stato prodotto nulla, salvo beneficiare dei progetti messi in campo appunto da "quelli di prima".
Se realmente "quelli di prima" sono stati una così grande disgrazia per Sezze, come mai tanti esponenti della attuale maggioranza con
"quelli di prima" si sono ripetutamente candidati e qualcuno ha svolto anche ruoli amministrativi di primo piano? Si sbagliavano prima o si sbagliano adesso?
"Menefreghismo e una valanga di debiti", responsabilità di "quelli di prima". Strano che un comune pieno di debiti elargisca consulenze a piè mani a giornalisti, tecnici, legali e tecnici attraverso la SPL SpA....
La mancanza di acqua è divenuta negli ultimi due anni la regola. Mai accaduto prima un disservizio del genere. Per la precisione i lavori eseguiti in questi ultimi mesi sono frutto della programmazione di "quelli di prima", non di quelli di adesso. È questione di onestà intellettuale.
Negli ultimi 30 anni a Sezze l'edilizia scolastica ha fatto un salto di qualità importante, con nuovi edifici scolastici realizzati o riqualificati e servizi ai cittadini di notevole valore. È davvero un brutto segnale che chi oggi amministra la nostra città non lo riconosca o faccia finta di non accorgersene per ragioni di mera propaganda.
Gli attuali amministratori hanno chiesto il voto dei cittadini sostenendo di essere i più bravi. Lo dimostrino concretamente mettendo mano ai nodi strutturali dall'anfiteatro al monastero delle clarisse e attingendo ai fondi del PNRR. A proposito quali progetti ha presentato l'attuale maggioranza per risolverli? Il PD e il centrosinistra ha amministrato in tempi di ristrettezze economiche e gran parte di quei problemi non li ha creati, ma se li è ritrovati in eredità. Lo scempio dell'anfiteatro è eredità dell'amministrazione di centrodestra e il monastero di Santa Chiara è del comune da appena qualche anno, in quanto precedentemente era di proprietà della provincia amministrata da amici e sodali di autorevoli esponenti dell'attuale maggioranza.
Cara amministrazione e cara maggioranza vorremmo tantissimo che ci stupiste con le vostre straordinarie capacità politiche e amministrative, ma tutti noi, Sezze, siamo costretti a subire la vostra retorica vuota, il vostro querulo incolpare "quelli di prima", il vostro opportunismo e qualunquismo.

Comunicato Stampa

_____________

È tutto pronto a Sezze per la grande festa della Notte Bianca, evento clou di un’Estate Setina piena di iniziative messe in campo dall’amministrazione comunale con il prezioso supporto delle associazioni del territorio, impegnate in prima persona nell’organizzazione del cartellone degli eventi estivi nella città più popolosa dei Monti Lepini. Sabato 26 agosto sarà la volta della tanto attesa Notte Bianca, con i preparativi che sono ormai in fase di ultimazione. A parlarne è stato l’assessore alla Cultura del Comune di Sezze, il vicesindaco Michela Capuccilli, che ha spiegato come si sia deciso di concentrare l’iniziativa rivolgendo gli eventi ad un pubblico eterogeneo, con un'attenzione particolare per le famiglie con bambini: “Il centro storico – ha spiegato l’assessore – sarà il grande palcoscenico di una serie di attività che sono state rese possibili dalla disponibilità degli uffici comunali che fanno riferimento al mio assessorato e a quello alle Attività Produttive coordinato dalla mia collega, l’assessore Lola Fernandez. Il lavoro è stato lungo ma siamo particolarmente soddisfatti perché siamo riusciti a coinvolgere attivamente sia le associazioni del territorio sia le attività commerciali, che saranno aperte fino a tarda sera. Il programma è particolarmente ricco di iniziative che da un lato strizzano l’occhio alla cultura e al commercio, dall’altro puntano al rispetto e alla valorizzazione delle tradizioni, non dimenticando i momenti di svago con la musica in diverse piazze del nostro centro storico, che ci aspettiamo tutti possa ospitare nel migliore dei modi le tante persone che decideranno di trascorrere il loro sabato nella nostra città”. Nel dettaglio, le iniziative previste si concentreranno all’auditorium San Michele Arcangelo, in viale dei Cappuccini, al Museo Archeologico, in piazza IV Novembre, a Ferro di Cavallo, in piazza San Lorenzo, piazza De Magistris e piazza S.Rocco: “Ci sarà divertimento assicurato per tutti i partecipanti, che potranno scegliere a cosa assistere e quanto partecipare attivamente al successo di un evento sul quale ci siamo tutti spesi tantissimo. Sono convinta – ha concluso l’assessore Capuccilli – che sarà una grande festa e che tutti si divertiranno”.

 

 

“L'area del Monumento ai caduti è migliorata negli ultimi 15 giorni. E' visibilmente più pulita e decorosa rispetto alle condizioni in cui versava due settimane fa. E' migliorato per il lavoro quotidiano degli operatori ecologici ma di fatto resta il problema, ossia restano le cause”. Paolo Di Capua, del Comitato 286, aveva denunciato lo stato vergognoso del Parco delle Rimembranze di Sezze, diventato una latrina e un luogo di bivacchi notturni. La sua denuncia aveva spinto il sindaco Lucidi ad intervenire e chiedere agli operatori della SPL Sezze di intensificare la pulizia della zona. Oggi però resta inevasa la richiesta di una ordinanza di igiene e salute pubblica, quella relativa all'installazione dei cartelli e quella, infine, della chiusura serale del Parco.

 

Paolo Di Capua

Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta di un genitore di un bambino disabile che risiede a Sezze. La denuncia e lo sconcerto in merito alla modifica apportata al regolamento per l'assegnazione degli stalli ai portatori di handicap. 

____________________

Salve sono un CAREGIVERS residente a SEZZE. Da poco ho avuto modo di leggere la modifica apportata sul regolamento per il tagliando disabili:  "Art. 8 Personalizzazione e titolarità degli stalli destinati al parcheggio per i portatori di handicap". 

"Gli stalli di sosta destinati i portatori di handicap possono essere assegnati e numerati ad personam solo agli aventi requisiti in possesso di patente di guida e intestatari del mezzo".

Io non so chi abbia partorito questo obbrobio, ma so solo che è completamente illegittimo. Solo menti completamente avulse dalla disabilità poteva partorire tale oscenità, escludendo di fatto tantissimi tipi di disabilità, una per tutti la cecità ed escludendo i minori disabili. Ora non so se in Comune sanno che esiste una sentenza del TAR del Lazio, sentenza 18 luglio 2019, n. 9556, che così cita: "Il parcheggio personalizzato nei pressi della propria abitazione spetta anche al disabile privo di patente di guida".

Il Tar Lazio ha infatti chiarito che l'assenza della patente non può avere, da sola, un motivo di diniego. Nella sentenza in commento, viene specificato che anche il disabile che non ha la patente ha diritto a vedersi riconoscere il parcheggio vicino riservato a casa: l'unico presupposto per la concessione del posto auto, infatti, è la particolare condizione di invalidità della persona richiedente , mentre l'abilitazione alla guida è soltanto un requisito eventuale della fattispecie. Dalla normativa quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale ei diritti delle persone portatrici di handicap emergono che il disabile può ottenere la personalizzazione del parcheggio a prescindere dal possesso della patente: sarebbe discriminatorio fare distinzioni a seconda del tipo di patologia di cui è affetto il richiedente.
Questo articolo è solo il risultato di un'amministrazione che non chiama in causa le associazioni di categoria e che non sa assolutamente nulla di ciò che significa DISABILITÀ.
Calzante la citazione di Umberto GALIMBERTI : "senza sociale non si può gestire l'handicap" ea SEZZE le politiche sociali sono andate a farsi fottere.

 

Per repliche o smentite contattare il direttore de LA NOTIZIA CONDIVISA

 

I consiglieri comunali del Pd  Sergio Di Raimo e Armando Uscimenti , intervengono sui continui disservizi idrici in città. Non passa giornata che non ci siano disagi in molte zone di Sezze, non passa giornata che l'interruzione del servizio idrico pagato profumatamente dagli utenti setini duri molte e molte ore. I dem attaccano il sindaco Lidano Lucidi e la sua maggioranza, intenta a "farsi selfie nelle festecciole" senza dare nessuna risposta alle esigenze delle città. 

___________

"È innegabile che il paese abbia spesso avuto problemi legati al servizio di erogazione dell'acqua, sia con il precedente gestore che con l'attuale. Alcuni anni sono stati migliori e alcuni peggiori e il 2023 è uno dei peggiori basti pensare che il disservizio è iniziato già durante i mesi freddi per arrivare all'apice in questi giorni caldi: Intere zone che rimangono senza acqua per oltre un giorno , senza nessuna preventiva comunicazione, che spesso arriva in ritardo, e senza che il capo dell'amministrazione intervenga per far capire cosa succede, cosa si intende fare o cosa si sta già facendo.
Dobbiamo credere alla storia che in questo periodo si preferisce mandare più acqua alle zone balneari a scapito del nostro paese? Dobbiamo continuare a credere che il disservizio sia legato ai lavori sull'impianto sardellane? Dobbiamo accettare tutto il disagio che ciò comporta nella preoccupazione che non si possa fare nulla? Perché chi di dovere non interviene contro questo continuo disservizio? Perché chi di dovere non incontra Sua Eccellenza il Prefetto per denunciare questa triste e pericolosa situazione? O ci si vuole nascondere dietro la solita frase puerile che anche prima era cosi? Tutti tacciono, sembra non sia un loro problema e invece lo è eccome se lo è. Oggi governano ed hanno vinto facendo credere che quelli di prima abbiano governato male, ma non ci pare che stiano facendo meglio, anzi ci pare tutto veramente peggiorato, e le festicciole ei selfi vanno bene solo se nel contempo si é migliorata la vivibilità del paese, ma così non è. Quindi, si chieda subito un incontro con la prefettura per dare soluzione al problema e nel contempo si rendano edotti i cittadini che hanno il sacrosanto diritto di sapere".

Per repliche o smentite scrivere al direttore de LA NOTIZIA CONDIVISA

 

Pagina 10 di 96