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Indagini al cimitero, parlano i legali di Fausto Castaldi

Mag 30, 2021 Scritto da 
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Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa firmato dai legati di Fausto Castaldi, l'ex custode indagato per la vicenda del cimitero di Sezze.

 

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COMUNICATO STAMPA

 

Gentili Giornalisti

Spett.li Redazioni

scrivo il presente comunicato quale difensore del sig. Fausto Castaldi unitamente ai colleghi Avv. Cesare Castaldi e Avv. Giuseppe Avvisati.

Non avremmo voluto produrre questa nota avendo deciso di adottare un basso profilo sin dalla divulgazione dei primi atti di indagine, concentrandoci esclusivamente sulla difesa tecnica del nostro assistito.

Nonostante i numerosi rilievi da muovere avverso l'ordinanza emessa dal GIP del marzo 2021 (che sono stati poi sottoposti all'attenzione del Tribunale del Riesame con i risultati che conosciamo), nonostante il gravissimo episodio di estrapolazione e diffusione su chat telefoniche di atti di indagine sottoposti ancora al segreto istruttorio ed a cui l'autorità giudiziaria non è riuscita, evidentemente, a porre argine, si è fatta una scelta precisa di non intervenire nel pubblico dibattito aperto da quasi tutti i mezzi di stampa, ritenendo che tale piano non dovesse interessare né Fausto Castaldi né i suoi difensori.

Pertanto, si è evitato ogni tipo di commento ai numerosi articoli pubblicati da due mesi a questa parte su quotidiani locali e nazionali, nonostante sia i titoli che il contenuto degli scritti rimandassero a fatti e circostanze totalmente avulsi dal contesto delle imputazioni alle quali gli indagati dovranno rispondere unicamente nelle aule di Tribunale.

Certo, si comprendel che il titolo ad effetto e roboante possa attirare attenzione e suscitare forti reazioni nel pubblico (molto spesso impreparato ad assorbire tale input) ma siamo anche consapevoli che, qualunque sia la scelta della linea editoriale, essa debba tendere a portare alla luce fatti ed interpretarli per quello che sono o per come sono stati analizzati dagli inquirenti senza aggiungere o distorcere tali informazioni al mero scopo di attirare a sé maggior platea possibile.

Se esclusivo obiettivo è il volume delle vendite o degli ascolti e non la qualità dei contenuti ne deriva, inevitabilmente, una distorsione del ruolo dell'informazione al di là dei legittimi compiti, funzioni e valore che le sono assegnati nella comunità.

Complice la moderna velocità di propagazione delle notizie e la massiva disponibilità in internet e attraverso i social, è avvenuto che privati cittadini, accecati dalla spettacolarizzazione operata, abbiano sentito la necessità di partecipare a tale dibattito, con l'effetto di alimentare una vera e propria “caccia al mostro”.

La gogna mediatica ha finito il più delle volte per scadere in commenti ridicoli e diffamatori, al limite della fantasia cinematografica horror e pornografica: se non avessimo a che fare con la vita e la libertà personale degli indagati si sarebbe liquidato il tutto con un sorriso.

Oggi non solo questa difesa percepisce che si è giunti ad un limite intollerabile, perciò, ci sentiamo di condividere i comunicati della CISL e del Commissario prefettizio del Comune di Sezze i quali hanno, giustamente, invitato gli organi d’informazione a “smorzare i toni”.

Ritenendo lecito che l'opinione pubblica sia informata e sia impegnata nel crearsi un proprio punto di vista rispetto alle vicende oggetto dell'attenzione giornalistica, la divulgazione dovrebbe essere sempre guidata da un corretto e leale spirito d'informazione; non può essere in alcun modo giustificata l'eccessiva componente di spettacolarizzazione condita di particolari e circostanze frutto esclusivo della fantasia del giornalista del momento che con tali artifizi vuole calamitare ancora più a se il pubblico.

Non deve passare inosservata, a questo punto, la notizia diffusa il 27.05.2021 dal titolo “Trovata una stanza degli orrori” (nota ripresa da molte testate giornalistiche anche online) che ha alimentato e scatenato nuovamente i commentatori seriali i quali, spesso poco avvezzi all’esercizio della logica ed ancor più della grammatica, si sono gettati in osservazioni al meglio surreali e strampalate intasando una volta di più la rete di commenti diffamatori finanche nei confronti degli avvocati.

Persone che invocano la legge terrena e divina ma che non riconoscono diritti costituzionalmente tutelati dalla comunità di cui fanno parte.

In particolare, l’articolo in questione racconta del ritrovamento di una “stanza degli orrori” ossia “una stanza che non esisteva e che sarebbe stata realizzata proprio con l’obiettivo di farla diventare un magazzino e di metterci dentro qualcosa che proprio non poteva essere distrutto” e che “agli occhi dei militari impegnati nelle operazioni a chiusura delle indagini non era sfuggita quella porticina di legno, in un’area dove oggettivamente non si riusciva a comprenderne l’utilità”.

Questo luogo, che si vuole far credere segreto, nascosto e di difficile accesso (secondo l'autore dell'articolo addirittura inesistente catastalmente) quasi un antro scavato nella roccia, servito per quelle attività di occultamento e distruzione di cadavere finora rimaste non provate, altro non è che un magazzino posto su uno degli accessi principali del cimitero di Sezze, facilmente visibile, facente parte di un enorme complesso edificato da oltre un cinquantennio: un magazzino chiuso con una porta in ferro e dotato di una grande finestra di aereazione che affaccia sulla pubblica via, con posti per la tumulazione in alto, in basso, ai lati oltre che affiancato da una cappella privata.

Uffici comunali, dirigenti e dipendenti della SPL oltre che tutti gli operatori che in diverse vesti sono autorizzati ad accedere all'interno del cimitero sono a conoscenza dell'esistenza di tale magazzino e dell'uso che se ne è fatto.

Qualche anno fa, a seguito dell’allagamento e conseguente parziale danneggiamento di una grande tomba secolare posta a terra, di proprietà di una nota famiglia del paese, all’interno del magazzino furono riposte le bare che erano precedentemente collocate all’interno della tomba, nell’attesa che gli eredi/proprietari s’impegnassero nel rifacimento della stessa, pienamente consapevoli sia della provvisorietà della collocazione sia dello stato dei luoghi in cui sarebbero state conservate momentaneamente le bare; sulle stesse questi, peraltro, annotarono i nominativi dei rispettivi cari.

Di questa circostanza furono edotti preventivamente gli uffici comunali, la SPL e l'agenzia che materialmente procedette allo spostamento.

Ad oggi per cause indipendenti dalla volontà di Fausto Castaldi la tomba anzi detta trovasi nella medesima situazione e, pertanto, non si è ancora consentito il ripristino delle condizioni precedenti la copiosa infiltrazione d'acqua.

Ora, il riferimento a questa fantomatica “stanza degli orrori” unita alle ridicole affermazioni di supertestimoni televisivi che hanno raccontato di riti e pozioni magiche, polvere d'ossa donne danzanti sulle tombe, droga, il ricorso alle figure dei bambini al solo fine di suscitare attenzione morbosa del pubblico fanno da corollario alla sceneggiatura che si è artatamente voluta costruire attorno alla figura del custode, protagonista assoluto, di ogni tipo di crimine o crudeltà.

Il limite di tale narrazione è rappresentato, però, dal fatto che quanto raccontato attiene spesso fatti totalmente inventati, addirittura inesistenti per gli stessi inquirenti.

Ma il pubblico, sobillato da questa narrazione, non si curerà di leggere atti e documenti ufficiali lasciando il campo aperto all’inquisizione giornalistica.

Per tutti questi motivi, invitando la stampa ad un clima più disteso e ad un racconto più conferente alla vicenda giudiziaria, al fine della tutela di tutti gli indagati e del diritto d'informazione del pubblico a cui ci si rivolge, si ribadisce che ulteriori atteggiamenti come sopra stigmatizzati non saranno tollerati ed inevitabilmente, d'ora in poi, si porteranno immediatamente a conoscenza della competente autorità giudiziaria.

 

Avv. Antonio Orlacchio

 

 

Latina 30.05.2021

Pubblicato in Cronaca
Ultima modifica il Domenica, 30 Maggio 2021 13:10 Letto 1307 volte

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