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Progetto Pista ciclabile allo Scalo: Impronta Setina rinfresca la memoria

Mag 08, 2021 Scritto da 
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Nell’anno 2005 veniva presentato presso il Consorzio Industriale Roma Latina il progetto esecutivo per la realizzazione di una pista ciclabile lunga 50 chilometri che partendo da Velletri terminava il suo percorso fino a Sonnino attraversando diversi comuni del comprensorio dei Monti Lepini. Protagonisti di questo progetto furono la Regione Lazio e la Comunità Montana nonché i comuni interessati dall’attraversamento della pista ciclabile. Il movimento Impronta Setina ne ricorda l'iter per chi non avesse memoria, considerando che  si trattava di un progetto che partiva da un’idea della primavera del 2000 proprio dal Comune di Sezze (per il tratto interessato dal proprio territorio).

 

L'ITER DEL PROGETTO DAL 2000

“A capo di tale iniziativa troviamo Di Palma, presidente della commissione assetto del Territorio, che, grazie alla collaborazione dell’allora assessore all’Urbanistica, Ing. Spadini, ed al presidente della commissione settori produttivi, Ceccano, portò all’attenzione del consiglio comunale setino tale proposta; proposta che veniva recepita e così accolta dal consiglio comunale (Sindaco Siddera). In particolare, in data 28 aprile 2001, il Comune di Sezze presentava alla Regione Lazio delle schede progettuali con richiesta di finanziamento e chiedeva alla Ferrovie dello Stato S.p.A. l’autorizzazione all’uso del sedime ferroviario per la realizzazione del progetto. Sul fine del 2001, del progetto del Comune di Sezze, avviato su iniziativa del consigliere Di Palma, si interessò la Comunità Montana con l’intento di coordinare un progetto intercomunale per percorsi turistici, enogastronomici e piste ciclabili con riuso di sedi ferroviarie, caselli, manufatti e immobili nel tratto di sedime ferroviario in disuso ex linea Velletri – Terracina e aree limitrofe. In particolare, la Comunità Montana prendendo atto che già da parte di alcuni Comuni erano avviate specifiche iniziative per la progettazione di piste ciclabili su sedime ferroviario linea dismessa Velletri – Terracina proponeva una collaborazione agli stessi per la elaborazione di una progettazione coordinata da presentare possibilmente in modo uniforme a valere su fondi CEE (Agenda 2000) ovvero su fondi nazionali e regionali, cofinanziamenti da parte di Enti Locali e finanziamenti privati (“progetto intercomunale”). Il primo impegno del coordinamento creato era quello di definire, anche in ragione dei progetti già elaborati dai Comuni di Sezze, Priverno, Sermoneta e Sonnino, uno schema di percorso che, oltre al tratto ferroviario, comprendesse raccordi con strade rurali, sentieri, argini di canali e fiumi, in modo di poter realizzare un tracciato sicuro e protetto. Il punto di forza in quel momento è che non si partiva da zero ma da una progettazione assai avanzata da parte di molti Comuni (in primis Sezze) che avevano già peraltro presentato alla Regione Lazio le proprie richieste di finanziamento. Diverse furono le iniziative prese al tempo per il coordinamento operativo, programmazione e progettazione nonché per l’individuazione delle fonti di finanziamento locali, provinciali, regionali, nazionali e comunitari. Nel mese di giugno dell’anno 2001, la Comunità Montana dei Monti Lepini, con domanda di finanziamento a valere sul fondo regionale per la progettazione, richiede il finanziamento alla Regione Lazio.“- La pista ciclabile interesserà i Comuni di Velletri – Cisterna – Cori – Sermoneta – Sezze – Priverno – Sonnino. La pista nascerà sul sedime della linea ferroviaria in disuso tratta Velletri – Priverno. La pista avrà una dimensione di circa 60 km. di lunghezza e tra i 3 e 4 mt. di larghezza; - Costo complessivo £ 1.188.721.121” Nell’anno 2003, la Regione Lazio determinava di “impegnare sul capitolo n. C12503 – esercizio finanziario 2003, la spesa di € 439.615,46 in favore della Comunità Montana dei Monti Lepini, quale contributo regionale per la redazione del progetto preliminare, definitivo ed esecutivo denominato “Pista ciclabile Velletri – Priverno” – cfr. determinazione n. B2378 del 30.10.2003. Tutto quindi iniziò nell’anno 2000, grazie all’iniziativa di alcuni esponenti politici locali che, già a quel tempo, furono lungimiranti ed acuti nel comprendere l’importanza della valorizzazione del nostro territorio comunale".

Un vecchio articolo che parlava dell'iniziativa

 

LA SITUAZIONE ATTUALE

 

Nonostante l’iter amministrativo avviato per la realizzazione dell’opera (sia a livello comunale che intercomunale), dal progetto non si è mai passati alla sua effettiva realizzazione seppure, inoltre, furono diverse le occasioni; per quanto riguarda il progetto di Sezze, questo veniva, perfino, riportato nell’atlante nazionale di Trenitalia ed il Comune di Sezze, in accordo con la Direzione distrettuale delle Ferrovie dello Stato, ottenne i dati catastali della proprietà demaniale di competenza F.S.. Per ragioni di varia natura non si riuscì, infatti, a dare corpo alle aspettative del territorio (problemi per il coordinamento dei diversi Comuni e delle diverse scelte politiche locali orientate verso ben altri obiettivi – vincoli ambientali e terreni da espropriare su alcuni tratti interessati dal progetto intercomunale, ad eccezione per il tratto di Sezze) tanto che ad oggi il progetto è inserito, ad esempio, nel “Contratto di Fiume” sottoscritto da tutti i Comuni interessati. Conseguentemente, per Sezze, che aveva già avviato il suo progetto nell’anno 2000, il tratto interessato (ex S.S. 156 Monti Lepini) è rimasto come tale finanche ad essere abbandonato al totale degrado con l’apertura del nuovo tratto di strada della S.R. 156 Monti Lepini.

Rifiuti abbandonati sul tratto interessato

 

NEL 2018 LA PROPOSTA DI IMPRONTA SETINA

 

"La nostra proposta  - leggiamo nella nota - è stata accolta con particolare favore dai cittadini tanto che la stessa è stata peraltro accompagnata da una petizione popolare sottoscritta e protocollata al Comune di Sezze in data 31.05.2018. Da quella data ci stiamo attivando per rendere effettivamente realizzabile l’idea. Il tracciato che il nostro progetto propone, tiene conto del rispetto, il più possibile, dell’esistente e della rivalutazione di un’area, arricchendola e mettendola a disposizione della comunità intera. L’intervento è stato pensato ed orientato alle scelte quasi obbligate del tracciato facendo uso, per la sua quasi totalità, di aree del demanio pubblico (ramo Ferrovie e Acque pubbliche), delle opere esistenti quali, la sponda del fosso Brivolco, i tronchi stradali dismessi, la vecchia sede della ferrovia a binario unico, Velletri - Terracina. Con gli Enti proprietari si dovrà provvedere alla stipula di accordi di programma non gravosi per nessun ente, tanto meno che per il Comune di Sezze. Il percorso, per una lunghezza di circa Km. 4+700, interessa la sponda in sinistra del Fosso Brivolco dalla Migliara 45, al Cavalcavia realizzato in località denominata Cesarini, quindi attraversando la viabilità ordinaria, Via Veneto, si collega con il tratto della vecchia sede ferroviaria abbandonata, denominata ex ferrovia Velletri – Terracina. Tratto ferroviario interessato dall’altezza del Lago Mole Muti, alla località denominata Pantaniglio. Con questi presupposti intendiamo avviare da subito un confronto con il Comune di Sezze (con il Commissario, un domani con il futuro Sindaco eletto) nonché cooperare con tutti coloro che interessati (persone, associazioni e politici del territorio senza alcuna distinzione di appartenenza politica) volessero offrire il proprio contributo per rivitalizzare ed aggiornare il nostro progetto (magari anche riprendendo il progetto avvitato dal Comune di Sezze nell’anno 2000) proponendo così nuove e originali idee per valorizzare il nostro territorio con l’effettiva cantierizzazione di una pista ciclopedonale nel vecchio tratto dell’ex S.S. 156 Monti Lepini; convinti che tale iniziativa sia il modo migliore per risaltare quanto offerto dal nostro territorio (siti naturalistici: Lago Mole Muti; siti archeologici/storici: Monumento Naturale Orme di Dinosauro – sito archeologico “Le Grotte) e creare finalmente i presupposti per poter offrire un itinerario fruibile da tutti (sportivi e famiglie) ed anche turistico, agevolato dalla vicinanza della stazione di scalo della linea ferroviaria Roma – Napoli. Iniziamo a recuperare le aree del nostro Paese ed il resto verrà da sé".

 

Il progetto di Impronta Setina

 

 

 

Etichettato sotto sezze    pista ciclabile   
Pubblicato in Politica
Ultima modifica il Sabato, 08 Maggio 2021 06:53 Letto 855 volte
Alessandro Mattei

Direttore Responsabile

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