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La scienza al tempo del coronavirus

Giu 21, 2020 Scritto da 

 

 

Ai tempi del coronavirus la scienza sembra tornata di gran moda. Se i media commissionassero un sondaggio, senza dubbio alcuno l’80% dei ragazzi interpellati dichiarerebbe che aspirano a divenire virologi, scopritori di vaccini e la restante parte conduttori televisivi, giornalisti, divulgatori delle grandi conquiste della scienza. Un trionfo per il sapere scientifico e una sconfitta senza appello per oscurantismo e ciarlataneria, maghi e fattucchiere, pozioni magiche e stregonerie. No vax, free vax, terrappiattisti, blogger sedicenti esperti tuttologi, quanti hanno invitato a non vaccinare i bambini contribuendo a riesumare vecchie e debellate malattie dell’infanzia, rivelatori di congiure ordite da governi compiacenti e multinazionali farmaceutiche per asservire l’umanità con medicine e vaccini inutili e dannosi, patrocinatori della bontà d’ammalarsi di morbillo, influenza e altro ancora, ritenuti accidenti naturali che devono fare il loro corso senza interferenze, dinanzi alla dilagante pandemia hanno messo la sordina alle fantasiose teorie complottiste e pseudoscientifiche abitualmente propagandate. Nondimeno è passato poco tempo e hanno riguadagnato rapidamente la scena con le bufale del virus creato in un laboratorio canadese e rubato dai cinesi, dell’Organizzazione Mondiale della Sanità coinvolta in un piano criminale per ridurre la popolazione mondiale, della tecnologia 5G che indebolisce il sistema immunitario e favorisce la diffusione del virus, dell’aglio, della vitamina C e dello yoga che curano il Covid-19, peraltro fatto creare da Bill Gates per conquistare con il vaccino, brevettato per suo conto, il dominio globale, fino ad affermare che non c’è alcuna pandemia, il virus è un raggiro per tenerci reclusi in casa e instaurare una dittatura, un pretesto per schedarci, un disegno politico, economico e sociale per asservirci alla Cina. Veramente grande è la loro preoccupazione di perdere visibilità e che la loro stella smetta di brillare nel cielo fulgido dei social e di occupare spazi e titoli sui giornali! Le campagne condotte da costoro in passato hanno causato molti danni, grazie anche al sostegno di politici alla Leopoldo Fregoli, attore famoso per l’abilità nel trasformismo scenico, per i quali la politica è piroette, travestimenti e intrattenimento, che hanno sensibilità spiccata per i più piccoli reflui di vento portatore di possibili consensi e sono invece disinteressati al bene comune. È bastato l’annuncio che il Ministero della Salute ha firmato un protocollo che, in caso di esito positivo della sperimentazione, garantirà all’Europa 400 milioni di vaccini per il Covid-19, peraltro frutto di una ricerca italiana in collaborazione con l’Università di Oxford, per far scatenare no vax e affini con minacce e insulti contro il Ministro, la sua famiglia e quanti hanno espresso apprezzamento per la notizia. Il menefreghismo verso i più deboli, soprattutto anziani e immunodepressi, e la violenza verbale usata sono intollerabili. I responsabili vanno identificati e perseguiti, tanto più che in gioco è il diritto fondamentale dei cittadini alla salute. Non si tratta di difendere gli interessi di lobby e baroni universitari e non, tantomeno delle aziende farmaceutiche, non annoverabili certo tra le benefattrici dell’umanità, ma nemmeno di avallare teorie fondate su dati sperimentali inconsistenti, sbagliate metodologicamente, smentite scientificamente e regolarmente ritrattate. Piuttosto sarebbe interessante capire le ragioni per cui trovino terreno tanto fertile in Italia guru e venditori di fumo anche istituzionalizzati. Il dubbio che dipenda dallo scadimento culturale, dalla convinzione che basta una ricerca su internet per padroneggiare qualsiasi materia, dalle canzonette alla fisica quantistica, a dispetto di conoscenza, formazione, competenza e specializzazione, è più che fondato.

Il seminalfabetismo o addirittura l’analfabetismo scientifico spiegano le tante paure irrazionali e la credulità in pseudoscienze. L’interesse per la scienza e le sue applicazioni dovrebbe essere inculcato nei bambini già dalle prime classi elementari” (Margherita Hack). Occorre restituire centralità alla funzione educativa della scuola, fare della scienza lo strumento essenziale per comprendere la realtà, non farci irretire, per ignoranza o superficialità, da bizzarre teorie pseudoscientifiche, da forme di medicina alternativa al limite della pratica sciamanica ed essere capaci di riconoscere il confine che la separa dalle chiacchiere da bar o da social. Pur sperando si tratti di un abbaglio, l’impressione è che l’approccio di tanti con la scienza sia fideistico, un credere cieco e acritico nel suo potere salvifico, persuasi che abbia sempre la risposta pronta, giusta ed efficace per risolvere i problemi.

Credere nella scienza vuol dire credere che sia uno strumento per avvicinarsi alla verità, non che sia infallibile o che risolva tutto. La scienza però a differenza di altre discipline e aree di conoscenza ha una grande capacità di continua autocorrezione” (Silvio Garattini – Il guerriero gentile – Solferino). La scienza è conoscenza che parte dal dato empirico, è quanto sappiamo della natura, del suo funzionamento dall’origine dell’universo all’evoluzione della vita, dalla struttura della materia alle cause dei terremoti, dalla biologia alla fisica. Irriducibile a fredde nozioni, prospetta una visione del mondo avente implicazioni filosofiche, etiche e sociali. Soprattutto la scienza è un metodo. Si parte dall’osservazione di un fenomeno, si pongono delle domande, si formulano possibili spiegazioni in forma di ipotesi, vengono raccolti dati, eseguiti esperimenti o calcoli per trovare conferma all’ipotesi teorizzata. Tale metodo consente di scartare l’ipotesi di partenza o confermarla, elaborando previsioni da verificare con esperimenti e ricerche.

L’auspicio è che l’esperienza di questi mesi ci stimoli a colmare l’allarmante deficit culturale, ci sproni ad affidarci alla competenza e serietà di medici e scienziati che lottano soprattutto contro l’ignoranza, vero e più temibile virus purtroppo diffuso a tutti livelli nella nostra società.

Pubblicato in Riflessioni

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