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L'Amministrazione comunale non può tirare a campare...

Mar 29, 2022 Scritto da 

 

 

 

Amministrare una città, (o meglio governarla) è un dovere imprescindibile per chi vince le elezioni. Assicurare la manutenzione del territorio, il decoro del verde, la sistemazione del manto stradale, la raccolta dei rifiuti, la regolamentazione del traffico e dei parcheggi, il buon funzionamento degli uffici, la vigilanza nei quartieri, la prevenzione e la repressione dei comportamenti e atti incivili e vandalici fa parte della ordinaria gestione dell'Ente, è un compito istituzionale doveroso, necessario ma non sufficiente: è ciò che, in gergo, viene definito il minimo sindacale.  Oggi, a causa degli eventi eccezionali che stiamo vivendo, come la pandemia, la invasione criminale dell'Ucraina, gli interventi finanziari ed economici messi in campo dall'Europa con il PNNR, non possiamo accontentarci della normale routine. Nulla sarà più come prima. Si impongono risposte concrete, inedite e coraggiose. Restare fermi sarebbe un'operazione miope e irresponsabile. Qui da noi, a Sezze, appaiono evidenti i mutamenti avvenuti negli ultimi anni. Le classi sociali ed economiche di riferimento, operai, contadini e artigiani, che hanno costituito l'ossatura della nostra economia e del nostro sviluppo, appaiono sempre più frammentate e disarticolate. Il mondo del lavoro non è affatto scomparso ma si è notevolmente modificato e frastagliato. Nuove categorie lavorative hanno sostituito i vecchi blocchi sociali e sono apparsi sulla scena centinaia e centinaia di disoccupati, di giovani in cerca di prima occupazione. La presenza in città di molti cittadini stranieri viene vissuta con indifferenza e con diffidenza. Il senso di appartenenza a una identità comune si sta affievolendo e la vecchia solidarietà del vicinato sta scomparendo. E' un momento difficile, sembra che si voglia dare un calcio al passato e adeguarsi acriticamente alle abitudini e alle mode passeggere e lusinghiere del momento presente. La " diversità" setina, di cui siamo andati fieri, grazie alle conquiste raggiunte nel campo sociale, culturale e sanitario, potrebbe cadere nel dimenticatoio e apparire roba vecchia. Occorre uno scatto di orgoglio. Non si tratta di compiere operazioni nostalgiche e passatiste e di rivangare il passato ma di ricostruire il nuovo. Non servono colpi di testa e fughe in avanti. Tutte le forze sane e riformiste della città devono dialogare e concordare una piattaforma di valori e di progetti condivisi, attraverso una dialettica e un confronto chiaro e proficuo. Non ho capito bene cosa significa, da parte della lista civica "Identità setina" che sostiene la Giunta Lucidi, trasformatesi in Associazione politica. Se non si vuole giocare con le parole, ciò vuol dire trasformarsi in movimento politico, in partito.  Sarebbe una bella notizia, un passo avanti nella chiarezza per uscire dalla nebbia dell'equivoco e dall'indistinto. Trasformarsi in soggetto politico significa scegliere un campo e le relative alleanze. il tempo è galantuomo. E, come, si dice, se sono rose... fioriranno.  

Pubblicato in La Terza Pagina
Ultima modifica il Martedì, 29 Marzo 2022 08:11 Letto 680 volte
Vincenzo Mattei

 

Dirigente scolastico e pubblica amministrazione

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