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Stili di vita e promozione della salute nella popolazione di Sezze. E’ questo il titolo dell’incontro pubblico che si terrà a Sezze venerdì 14 giugno alle ore 16.30 presso il centro sociale Calabresi. Si tratta di una iniziativa importante e soprattutto utile, promossa dal Comune di Sezze e dalla ASL, volta a presentare un quadro delle patologie più frequenti in città, anche a seguito dell''allarme esploso tra la popolazione dopo le morti premature di cittadini setini. “Gli operatori della unità operativa di prevenzione attiva della ASL di Latina – afferma l’assessore Vincenzo Lucarini -  presenteranno i dati relativi ai maggiori fattori di rischio per la salute dei cittadini di Sezze.  Sarà un incontro nel quale verranno presentate proposte e iniziative per prevenire le patologie più frequenti. Sarà possibile effettuare la misurazione della glicemia e del colesterolo, oltre alla, somministrazione di questionari sui fattori di rischio individuali”. Prima dell'incontro, alle ore 15, nella sala consiliare comunale si terrà un incontro dei capigruppo voluto e convocato dal presidente del consiglio comunale, Enzo Eramo, sul tema dell'incidenza delle patologie tumorali tra i cittadini di Sezze. Gli operatori della Asl presenteranno dati approfonditi per analizzare l'effettiva portata del fenomeno. “Sarà l'occasione per tornare, in maniera più lucida e con dati di fatto - spiegano gli organizzatori - su un problema che aveva allarmato la popolazione in seguito alla morte per tumore di alcuni concittadini”. Oltre agli operatori della ASL interverranno il sindaco di Sezze Sergio Di Raimo, il presidente del consiglio Enzo Eramo, l’assessore Vincenzo Lucarini, Luigi Ardia del distretto 3 ASL Lt, il consigliere comunale Mauro Calvano e Antonio Sabatucci, Direttore Prevenzione Attiva ASL Latina. Parteciperanno inoltre le associazioni Andos e Cif.

 

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"L'amministrazione comunale di Sezze intende realizzare un presidio sanitario al fine di migliorare in modo forte l'offerta sanitaria/assistenziale nel territorio e creare un nuovo importante indotto economico e sociale". Il sindaco di Sezze, Sergio Di Raimo, si riferisce alla RSA, Residenza Sanitaria Assistenziale. Proprio ieri il primo cittadino ha avuto un incontro proficuo con l'assessore alla Sanità del Comune di Sezze e i massimi vertici della Asl di Latina sul tema della Residenza Sanitaria Assistenziale da realizzarsi a Sezze. "È stato confermato che sono disponibili circa tre milioni di euro di contributo Regionale e che sono disponibili 60 posti letto per terapia di mantenimento,terapia intensiva e terapia estensiva. Diverse sono le strade percorribili  - aggiunte Di Raimo - l'amministrazione deve decidere quale percorrere; intanto è stato programmato un incontro tecnico per la prossima settimana".

COSA SONO LE RSA?

La RSA è una struttura residenziale extra ospedaliera finalizzata a fornire accoglimento, prestazioni sanitarie e di recupero, tutela e trattamenti riabilitativi ad anziani in condizioni di non autosufficienza fisica e psichica, privi di supporto familiare che consenta di erogare a domicilio gli interventi sanitari continui e l’assistenza necessaria. Le RSA sono volte a coniugare le esigenze di assistenza sanitaria con le esigenze di assistenza tutelare ed alberghiera. I pazienti ospitati nelle R.S.A. non sono assistibili a domicilio e non necessitano di ricovero in strutture di tipo ospedaliero o nei centri di riabilitazione.

 

RSA A SEZZE: UNA STORIA LUNGA 30 ANNI, INIZIATA NEL 1991

 

Il Comune di Sezze, nel 1991 iniziò a pensare ad una RSA. Nel 1995 approvò un progetto esecutivo e relativo quadro economico per realizzare tale struttura in località Villa Petrara. Si venne a sapere poi che lì insisteva un vincolo ambientale ignoto all’amministrazione comunale e al PRG. Le spese di progettazione esecutiva e cantierabile vennero pagate dalla Regione Lazio. Tre anni dopo, nel 1998, il consiglio comunale di Sezze, con delibera comunale, ci riprova pensando di realizzare la RSA in via della Valle, zona questa interessata da un altro vincolo paesaggistico. Dopo il nulla osta per la deroga al vincolo, il  Ministero per i Beni Culturali e Ambientali, nel novembre del 2000, straccia il Nulla Osta rilasciato dalla Regione. Altre spese di progettazione. Fu così che per non perdere il finanziamento l'amministrazione comunale di Sezze sceglie una nuova destinazione, e cioè la struttura di via Cappuccini, dove per molti anni vi erano stati gli uffici della USL.  Nel 2001 il nuovo Studio di fattibilità in Via Cappuccini viene approvato. La gara di appalto però salta per corsi e ricorsi giudiziari. Nel 2004/2005 la nuova Giunta Zarra pensa ad una terza località, ossia in pianura, in località Fontana Acquaviva. Il Piano Territoriale Paesaggistico Regionale (PTPR) adottato dalla Giunta Regionale nel 2007 vincola anche questo progetto. Si arriva all’era Campoli. Nel 2011 l’ex sindaco firma un Protocollo di Intesa con la ASL Latina, per trasferire il finanziamento nell'Ospedale San Carlo di Sezze. Il nosocomio setino però nel frattempo era stato ceduto dalla Regione Lazio alla società SAN.IM S.p.A. a prevalente capitale regionale.

 

LA BATTAGLIA DEL COMITATO LE VIRGOLE

Il comitato spontaneo “Le Virgole” nelle sue diverse battaglie a tutela della salute pubblica e del depauperamento del nosocomio setino, raccolse oltre 10 mila firme per presentare una proposta di riconversione del finanziamento a favore della realizzazione di una "Casa della salute", per un “modello di sanità virtuosa e più vicina al cittadino”, con “presidi dei medici di medicina generale aperti per otto ore al giorno, sorveglianza dei pazienti fragili o con patologie croniche in modo da prevenire le fasi acute e i ricoveri. Pool di medici di base sempre presenti e pronti a dare cure e leggere esami, monitorando costi e prescrizioni e alleggerendo così il lavoro dei Pronto Soccorso dai codici bianchi”. Insomma una sanità, come disse a gran voce a servizio di tutti.

 

 

 

 

 

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