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Nell’ambito della rassegna culturale “Lievito”, verrà proiettato lunedì 29 aprile alle 21.00, presso il Cinema Corso di Latina, il docufilm “Tutto quello che sarà” prodotto  dalla Cooperativa Utopia 2000 onlus. Alla fine della proiezione, si terrà  l’incontro, moderato da Nazzareno Ranaldi, con il regista Renato Chiocca, il protagonista Massimiliano Porcelli e l’autore delle musiche originali Emanuele Colandrea. In provincia di Latina, il docufilm era stato già presentato a Cori, Sezze e Norma. “Quando ci hanno proposto di proiettarlo anche a Latina all’interno di questa storica rassegna culturale – ha affermato Porcelli, che è anche  il Presidente di Utopia 2000 -   non ci abbiamo pensato due volte ad accettare. Non solo perché Renato Chiocca di ‘Lievito’ ne è il direttore artistico, ma anche perché ci teniamo a far conoscere al capoluogo del territorio pontino, dove ancora operiamo con due strutture, una a Cori e l’altra a Roccagorga, il mondo dell’economia sociale a cui apparteniamo”. Il docufilm racconta  il  “Girasoli Tour”, il viaggio di 3500 chilometri  che lo stesso Porcelli, in  compagnia del giovane Dennis, che allora era ospite della Comunità educativa residenziale di Roccagorga, sostenuti dal Consiglio d'amministrazione della stessa Cooperativa,  hanno percorso interamente in bicicletta, dal 10 giugno al 15 luglio del 2021, nell’Italia empatica e innovativa alla scoperta per l’appunto  dell’economia sociale. “Siamo convinti - ha sottolineato Porcelli - che molti dei mali di quest’epoca siano prodotti dalle evidenti disuguaglianze che si sono venute a creare nei decenni e che, soltanto un approccio economico maggiormente redistributivo in termini di ricchezze e di opportunità, possa colmare le distanze”.  Il docufilm è stato realizzato da una troupe cinematografica, capitanata da Chiocca, che ha percorso assieme ai protagonisti tutte le 33 le tappe dello stesso tour. Mentre le realtà visitate sono state 42, tutte impegnate a costruire uno sviluppo sostenibile e un’economia solidale nei propri territori. Cinque le realtà visitate in provincia di Latina.  A Bevagna, da dove è partito il viaggio, Utopia 2000, presso l’Agriturismo “Le Grazie”, ha avviato un importante progetto di economia etica. Recensito dalle migliori riviste italiane di cinema, il docufilm è stato anche presentato in streaming mondiale sulla piattaforma My Movies. Ha conquistato vari riconoscimenti, tra cui il  Premio Terzo Settore al Festival internazionale della cinematografia sociale “Tulipani di Seta Nera” di Roma, la Menzione d'onore al “Madonie Film Festival” di Palermo e il Premio “Miglior Documentario” al Film Awards Festival di Ponza. È stato presentato al “Social World Film Festival” di Vico Equense, a “Ischia Global Film Festival,  all’interno della manifestazione “Eventi a Fontana” di Roma, al “Festival nazionale dell’Educazione civica nelle scuole” e al “Festival nazionale dell’Economia sociale e della Transizione ecologica” di Castano Primo. Circa “Lievito”, la rassegna è tornata dopo cinque anni di assenza e si svolge dal 25 al 30 aprile nei luoghi simbolo di Latina. Oltre trenta gli appuntamenti programmati, tra spettacoli teatrali e musicali, presentazioni di libri, proiezioni cinematografiche, incontri con autori e degustazioni. Ci sono anche una sezione scientifica, con conferenze tematiche, e “Lievito kids”, con laboratori e attività creative dedicate ai più piccoli.  

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Venerdì 26 aprile, alle ore 17:30, presso il Parco dei Martiri di Forte Bravetta (Roma, Via di Bravetta 741), le “Edizioni del Roveto” presentano, in anteprima, il libro “Finché ho cartucce sparo” di Gabriella Lazzeri. L’evento, inserito nel programma della Festa della Liberazione organizzata dalla “Rete per Forte Bravetta”, è patrocinato dal XII Municipio di Roma Capitale.

Le “Edizioni del Roveto” nascono su iniziativa della Dott.ssa Maria Romano e dei figli Luca e Marco Mercato, una famiglia siciliana da sempre appassionata di poesia e letteratura, ma soprattutto convinta che la diffusione della cultura rappresenti la vera trincea ultima, contro l’imbarbarimento sociale. Il nome deriva dall’amore e dall’attaccamento che gli stessi editori nutrono nei confronti della propria terra d’origine, nello specifico la Città di Racalmuto (AG) che ha dato i natali al grande e indimenticabile scrittore Leonardo Sciascia. “Se ci capita di vedere un roveto, in un istante – affermano gli editori – ci ritroviamo a viaggiare indietro nel tempo e a rivivere storie passate. Basta la semplice visione di una pianta dalle more scure e rosse, piccoli frutti dolci, aciduli e speziati a cui era impossibile resistere, a far riaffiorare bellissimi ricordi dei momenti passati in campagna. Fu proprio il nonno – continuano – a spiegarci nel suo accento sempre frettoloso e siciliano che ‘li ruvietta comu laa scippare’, perché le radici dei rovi sono profonde, scavano e nutrono le piante in superficie che tornano a fiorire, a crescere e ad aggrovigliarsi ogni primavera. Ci piace pensare che le nostre storie, i racconti, le grandi e piccole narrazioni – concludono – siano in parte come un roveto, con radici profonde che scavano dentro ognuno di noi, per nutrirci e per riportarci nel corso del tempo a ciò che abbiamo sentito e letto, a quei momenti dolci, acidi e perché no, anche speziati”.

L’intento della casa editrice, in particolare, è quello di creare uno spazio editoriale nel quale le voci, la sensibilità e la scrittura di nuovi autori possano esprimersi al massimo, unitamente alla riedizione di opere importanti contemporanee o del passato, senza dimenticare la letteratura per l’infanzia e i grandi temi sociali. Sei le collane: “Uni-versi” (Poesia), “Cartoline” (Racconti), “Gran Tour (Narrativa), “Ypsilon A” (Young Adult), “Girandole” (Letteratura Bambini) e “Sapiens” (Storie Sociali). Quest’ultima è dedicata al disagio sociale e alle più svariate esperienze di vita, per mostrare e spiegare tutti i sommovimenti dell’animo umano che da sempre abitano l’Homo Sapiens.

Il Romanzo che sarà presentato, in uscita dal prossimo 30 aprile, è quanto mai attuale alla luce dello scenario internazionale. Il racconto è ambientato in Versilia, tra i primi del Novecento e la fine della Seconda guerra mondiale e narra, dal punto di vista della gente comune, i tragici effetti della guerra, l'impatto e le sofferenze che comporta per chi deve, suo malgrado, subirla. É la storia di una famiglia come tante, i cui protagonisti lottano e sperano per riuscire a salvarsi dalle avversità; persone semplici, ma intelligenti, capaci e volitive che la vita ha collocato in famiglie svantaggiate, imprimendo loro dei forti limiti, anche se esse hanno interiormente delle potenzialità che riusciranno in parte a mettere a frutto (in allegato: copertina del libro ed introduzione).

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