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Il Circolo Fratelli d'Italia di Sezze, tramite il suo consigliere comunale Serafino Di Palma, ha protocollato una richiesta urgente di convocazione di consiglio comunale per affrontare seriamente il tema sicurezza in città. 

" Tra la popolazione è diffusa la preoccupazione per la questione sicurezza del paese, tale preoccupazione  - si legge nella richiesta - è determinata anche a causa di una mancanza di iniziative per la prevenzione ed il contrasto dei fenomeni criminali; in più occasioni il sottoscritto, unitamente anche ad altri consiglieri comunali, ha presentato interrogazioni e sollecitato l’amministrazione a tal fine senza, tuttavia, ottenere significative risposte; non possono essere più accettati episodi come quello accaduto in questi giorni; la sicurezza deve essere una priorità assoluta ed è necessario intervenire per proteggere la nostra comunità; considerato, inoltre, che il diritto alla sicurezza ed alla qualità della vita urbana costituisce una priorità che richiede, a fronte di problematiche complesse, l’azione compiuta e sinergica di tutte le forze politiche, le istituzioni e le autorità preposte. E' essenziale - prosegue la nota di Fdi - elaborare e adottare, pertanto, un piano condiviso di sicurezza e controllo del territorio, coinvolgendo tutte le forze politiche e le autorità competenti in un dialogo costruttivo e aperto ai cittadini. Ciò esposto, si chiede la convocazione urgente di un consiglio comunale avente ad oggetto la questione sicurezza e nel quale sia esteso l’invito a partecipare al Prefetto di Latina, al Presidente della Provincia di Latina e ai rappresentanti politici regionali nonché alle forze dell’ordine locali e provinciali preposte alla sicurezza del territorio".

 

Nella foto il consigliere comunale Di Palma, firmatario della richiesta 

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Si riporta l'intervento di Luigi Gioacchini del Movimento Libero di Iniziativa Sociale in merito agli sviluppi e alle dichiarazioni post sparatoria avvenuta a Sezze sabato scorso.

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Ci risiamo: domani un nuovo "Comitato per l'ordine e la sicurezza". Prima di questo ce ne erano stati altri, altri ce ne saranno dopo.
La minoranza invoca un Consiglio comunale straordinario, ma per far capire cosa a chi non lo dice. Appare chiaro, in casi del genere, a coloro che masticano un po' di politica, che le "mura" oltre le quali non si deve andare devono essere quelle "amiche" che fino ad ora hanno garantito lo "status quo". Diversamente, anche perché siamo di fronte a forze politiche, sia di maggioranza che di minoranza, che dispongono di rappresentanti istituzionali a tutti i livelli, deputati, senatori, parlamentari europei, ecc. che tra l'altro non è difficile incontrare per le vie di Sezze in compagnia del signor sindaco, viene da chiedersi: perché costoro non hanno mai sollecitato cotanto "codazzo parlamentare" ad interrogare il ministro della polizia, prefetto, on. dott. Matteo Piantedosi affinché ci illumini se, girando il mondo, gli è mai capitata una realtà (Circa 23mila abitanti) come quella setina, con decenni di scandali nazionali a ripetizione e gravi problemi di ordine pubblico come Sezze? e, come intende agire per il futuro?
Invece fanno parlare, ma solo sulla stampa locale garantiti così che la sua voce non arrivi in "cielo", la deputata Giovanna Miele che non aveva mai profferito parola ma lo fa, manco a farlo apposta, solo ora a ridosso delle europee facendoci sapere che "è importante quindi dotare le forze dell'ordine dei necessari strumenti". Viene da chiedersi, al di là delle vulgate e dei luoghi comuni, quali sarebbero questi strumenti dei quali fino ad oggi le forze di polizia non sarebbero dotate?
E si perché il senso di questa richiesta, a meno che non sia spicciola retorica di campagna elettorale, sfugge.
Nel contempo è giusto precisare che non sono certo le radici antiche del problema a preoccupare ma il suo perpetuarsi ultradecennale, senza soluzione di continuità, il vero preoccupante "bubbone". Altro che storie!

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