Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalita' illustrate nella cookie policy. Chiudendo questo banner o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie, per migliorare la tua esperienza di navigazione e rispetta la tua privacy in ottemperanza al Regolamento UE 2016/679 (GDPR)

 

 

Il consigliere comunale Biancoleone Serafino Di Palma non molla. E' nel suo carattere. Già diversi anni fa aveva chiesto lumi sul futuro dell’ex campo di aviazione a Sezze Scalo, ed oggi è costretto a riaccendere i riflettori su una di quelle vicende che poi - speriamo di no – riserverà delle sorprese. Stiamo parlando di oltre 40 ettari di terreno dismessi dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, restituiti all’agricoltura e rimasti fino ad oggi inalterati e salvaguardati dalla speculazione edilizia. A suo tempo il consigliere comunale Di Palma chiese ed ottenne una manifestazione di interesse da parte del Comune di Sezze ma poi a questa sembra non sia seguito più alcun atto. Cosa bolle in pentola? Proprio questa mattina, i consiglieri Di Palma, Martella e Moraldo, hanno protocollato una interrogazione nella quale interrogano il primo cittadino per essere messi a conoscenza di eventuali sviluppi della vicenda. “Facciamo presente che la Regione Lazio tramite la CDP Immobiliare – si legge nella interrogazione – sta riacquisendo al proprio patrimonio immobiliare i terreni dell’ex campo di aviazione di Sezze Scalo. Poiché questi terreni rappresentano un interesse straordinario per la nostra amministrazione comunale, vogliamo capire quali azioni si intendono mettere in campo per il miglio utilizzo di tali terreni”.   

 

I terreni dell'ex campo di aviazione a Sezze Scalo

Pubblicato in Politica

 

Non bastano gli ammanchi, gli evasori, le mancate entrate, gli squilibri e le anticipazioni di cassa. La difficile situazione finanziaria, tale da far richiedere anche al Comune di Sezze fondi per prevenire il dissesto, è aggravata da mancati pagamenti e per interessi che lievitano di giorno in giorno legati a ricorsi per decreti ingiuntivi. Se ne parlerà nel prossimo Question Time grazie alle diverse interrogazioni presentate dai consiglieri comunali del BiancoLeone, avamposto di presenza e garanzia su molte problematiche presenti in città. Serafino Di Palma, Paride Martella e Giovanni Moraldo, infatti, hanno protocollato una serie di interpellanze tra cui quella inerente il ricorso presentato dalla MYO Spa. Il credito avanzato da questa società per mancati pagamenti per emesse fatture di materiale di cancelleria ammonta ormai quasi a 10 mila euro, considerato che le fatture da pagare risalgono al 2009. I consiglieri chiedono al comandante della Polizia Locale Lidano Caldarozzi delucidazioni in merito dato che sembrerebbe materiale acquistato per il Comando della Polizia Locale.  Sempre di mancati pagamenti parla un’altra interrogazione presentata al sindaco dal BiancoLeone. Questa volta la somma si aggira intorno ai 17 mila euro rispetto ai 12 mila da pagare inizialmente e sono relativi alla sentenza del Tar di Latina 635 /2019. I consiglieri di opposizione si chiedono perché “con riferimento alla sentenza per l’esecuzione del giudicato sul decreto ingiuntivo della ditta Esse CI, il Comune di Sezze non ha effettuato i pagamenti entro i tempi dovuti facendo aumentare il debito”. 

Pubblicato in Politica

L’opposizione consiliare setina considera paradossale l’atteggiamento della maggioranza in riferimento agli ultimi consigli comunali, nei quali si è "inscenato una protesta disertando" discussioni importanti per la città, tra cui l’acquisizione di un complesso viario di strade di Sezze Scalo e la Pace Fiscale. Giovanni Moraldo, Serafino Di Palma e Paride Martella intravedono in questa “prova di forza” un grande “momento di debolezza e difficoltà interna che la maggioranza sta attraversando e che il lavoro delle minoranze sta mettendo in evidenza”. Per il centro destra setino “non è alzando i toni che si risolvono improcrastinabili problemi del paese” ma “occorre saper ascoltare con meno boria le ragione delle minoranze”. Nella nota dei consiglieri si legge: “Ci accusano di ostruzionismo, ma quante volte abbiamo visto disertata la stessa Commissione Gestione delle Risorse dalla stessa maggioranza? Quante volte non si è potuta svolgere per l’assenza di amministratori o tecnici? E la Commissione Trasparenza che ancora aspetta un segretario verbalizzante? Le commissioni spesso vengono trasformate in vetrine elettorali da chi è in perenne campagna elettorale”. Considerazioni però che non valgono per tutti. “C’è chi nella maggioranza, in maniera attenta, ha saputo cogliere e recepire quanto di buono arriva dalla mole di lavoro che le minoranze stanno svolgendo in maniera così responsabile - chiarisce Giovanni Moraldo  - mentre c’è chi si arrocca su posizioni indifendibili nella paura di sentirsi estromesso da un ruolo politico”. La chiosa finale è il messaggio politico che Moraldo, Martella e Di Palma sottoscrivono e lanciano agli avversari: “Non siamo disposti ad accettare lezioni di democrazia e di politica da nessuno”.

Pubblicato in Politica