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Nuovo comunicato stampa di Sezze Bene Comune che si aspetta le dimissioni del sindaco e della maggioranza consiliare. Ecco la nota diramata poco fa.

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Sono trascorsi quattro giorni dall'evento che ha inferto una profonda ferita all'intera comunità setina e che tale rimarrà per un lungo periodo. Le dimissioni tardive del Vice Sindaco non sono sufficienti a restituire una dignità violata e ricucire la frattura tra le istituzioni, la politica e la società civile. Ci aspettavamo un passo indietro da parte del Sindaco e dell'attuale maggioranza che, ad oggi manifestano intenzioni completamente diverse, con giustificazioni incomprensibili e semplicistiche.  I fatti narrati, evidenziano un inedito spaccato del paese estremamente sconcertante e non si comprende come sia possibile continuare a lavorare con serenità nelle sedi istituzionali deputate. Riteniamo necessaria una profonda riflessione utile a riavviare un sano confronto politico che possa aiutare a ricucire il rapporto infranto e calpestato dai tragici eventi, tra cittadini e istituzioni.
La nostra posizione rimane quella di porre fine a questa consiliatura con l'auspicio di un commissariamento per ripristinare un sano principio di legalità e trasparenza.

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Nel prossimo question time del 13 settembre, convocato dal presidente del consiglio comunale di Sezze, Enzo Eramo, molte sono le interrogazioni presentate dai gruppi consiglairi di opposizione. Tra questi Sezze Bene Comune, con Rita Palombi ed Eleonora Contento, affronteranno diversi quesiti per vicende e problematiche rimaste in sospeso.  La prima interrogazione a firma di SBC riguarda i lavori fermi al belvedere di Santa Maria, per la messa a dimora del monumento dedicato a San Lidano, lavori sospesi dall’ufficio tecnico comunale lo scorso 21 maggio dopo l'accesso agli atti da parte della consigliere Rita Palombi. “I lavori iniziati sul belvedere di Santa Maria – scrivono le consigliere comunali – sono fermi da mesi e lo spettacolo a cui dobbiamo assistere ogni giorno è deprimente. Chiediamo quali azioni si vogliono intraprendere per risolvere il problema e come questa amministrazione intende tutelare il belvedere”. Altra interrogazione riguarda il verde pubblico. “Nei mesi scorsi  - scrivono - abbiamo appreso l’intenzione da parte dell’amministrazione di fare maggiore attenzione all’ambiente e di voler perseguire un’azione amministrativa più incisiva su questo argomento. A Sezze Scalo non esiste un luogo di aggregazione verde e l’azione dell’amministrazione si è rivelata poco consona alle politiche ambientali con l’azione del taglio indiscriminato del parco di Piazzale delle Regioni (peraltro non di proprietà comunale. In merito chiediamo se si è provveduto a fare un censimento del verde cittadino e del catasto degli alberi e quali alberi sono presenti e vivi nel territorio comunale”.

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Il presidente di Sezze Bene Comune Fabrizio Bonne-Anneé interviene nell'agone politico setino. Per il movimento civico le dimissioni del Sindaco sono la reazione ad una crisi amministrativa che parte da lontano e si intreccia con una più grande crisi politica che caratterizza da molto tempo il partito democratico sia a livello nazionale che locale. In una nota che riportiamo integralmente si legge: "Tale evento è il risultato delle contraddizioni che si avvertivano fin dalle elezioni amministrative del giugno 2017, che avevano proclamato la vittoria della coalizione che sosteneva Sergio Di Raimo.  A tanti, era apparso evidente che l'operazione che si stava plasmando, fosse il frutto della volontà di  mettere insieme un'aggregazione con l'unico obiettivo di raggiungere la soglia del 51% al primo turno. Una coalizione composta da numeri, ovvero da una sommatoria di percentuali anziché da programmi, principi e valori comuni in cui riconoscersi. Per una questione di convenienza, le anomalie sopradescritte, sono rimaste latenti fino al primo appuntamento elettorale con le Regionali, ma, si sono palesate in tutta evidenza nelle  elezioni Europee, durante le quali,  una parte consistente della maggioranza consiliare ha sostenuto esplicitamente candidati della destra. Anche gli scarsi risultati amministrativi ottenuti in questi due anni hanno determinato la richiesta di azzeramento della giunta da parte di esponenti della maggioranza stessa, non potendo più far fronte alla ventata di cambiamenti politici che si stanno determinando in molte realtà amministrative governate per anni dalla sinistra. Siamo convinti che queste siano le vere motivazioni della crisi, o almeno le principali che hanno generato malumore su più fronti. Ad una oggettiva crisi amministrativa sancita dalla richiesta pervenuta al Sindaco da parte del suo stesso partito,  si consuma anche la necessità di fare chiarezza sulla posizione politica dello stesso Partito per ritrovare un'identità perduta da atteggiamenti schizofrenici che vedono esponenti di spicco smentirsi a vicenda con comunicati stampa a titolo personale. Un partito che, in provincia strizza l'occhio a forze liberali e sovraniste e che, per volontà del segretario nazionale, cerca di allargare un fronte a forze progressiste, civiche e di sinistra. Insomma due linee politiche che non definiscono una strategia comune e che lasciano l'elettore smarrito ed in balia delle onde nel voler ricercare un'offerta politica alternativa e di protesta ad un sistema di accordi di potere anziché definire una linea chiara e trasparente sulle intenzioni future. Sezze si trova a vivere queste drammatiche contraddizioni e gli unici a rimetterci sono i cittadini che, si trovano ad affrontare da soli le grandi difficoltà in cui versa l'Ente. Come gruppo consiliare, abbiamo sempre assunto un atteggiamento propositivo al solo scopo di favorire ed agevolare la risoluzione dei problemi amministrativi dando il nostro contributo con critiche e spunti di riflessione. Non siamo favorevoli ad accordi precostituiti di potere e siamo liberi di poter dire che, non faremo mai alleanze con forze di destra sovraniste. Ora, la posizione della maggioranza consiliare, non può ritenersi libera di esprimere lo stesso principio perché, tornare ad un equilibrio con le stesse forze che hanno sostenuto la destra alle Europee, significa dare fiducia ad un governo locale formato da consiglieri che alle prossime amministrative si troveranno su posizioni antagoniste e non conciliabili. Laddove non esiste unità d'intenti con una squadra che sente di poter esprimere gli stessi principi, è difficile ricucire spaccature così profonde".

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30 mila euro. Per l’esattezza 29.500 più spese varie è costata ai cittadini la Sagra del Carciofo di Sezze. Nei giorni scorsi le determine sono state pubblicate sull’albo pretorio on line del Comune di Sezze, possono essere tutte consultate. Benissimo, la Sagra è una delle poche Kermesse per la quale è bene sempre investire perché parte integrante della nostra storia e tradizione popolare. Stupisce ancora una volta, però, la programmazione dell’evento e che, dopo 50 anni di edizioni, ancora non si riesce a prevedere una spesa iniziale complessiva. Ci sono sempre delle aggiunte di spesa strada facendo. Il fatto curioso, infatti, ancora una volta, è che nell’impegno di spesa preliminare erano stati stanziati 15 mila euro e poi è stato necessario determinare, dai funzionari degli uffici preposti, una ulteriore spesa di 14.500 per contributi vari alle associazioni. Infatti, nella determina n° 108 dell’8 marzo, il piano dettagliato della spesa prevedeva una somma di 15 mila euro che è stata aggiornata il 2 aprile, con determina n° 152, con altri 14.500 euro per contributi alle varie associazione culturali, bande musicali e ovviamente altre spese varie: si va dai 200 euro per i sodalizi locali fino ai 3.000 euro per gli sbandieratori di Cori. Le modalità di assegnazione restano le stesse di sempre, ossia a discrezione degli uffici competenti e dell’assessorato, in attesa di un regolamento solo annunciato in bozza e mai presentato. Nella determina dell’ulteriore spesa si legge: “Si rendono necessarie ulteriori spese per la realizzazione della manifestazione, soprattutto in considerazione della particolarità della presente edizione (Cinquantesima)”. Ma come... non si sapeva già? In merito all’assegnazione dei contributi, il movimento civico Sezze Bene Comune aveva chiesto lumi con una interrogazione. Nella delibera di consiglio comunale n° 1 del 14 gennaio scorso, la consigliera comunale Rita Palombi chiedeva all’assessore Pietro Ceccano: “Ma l’erogazione del contributo pubblico è discrezionale e non regolamentata?”. Risposta: “Per adesso sì”. “Quindi - aggiunge Palombi - decide l’ufficio e l’assessorato, non esiste una regola per cui non c’è accesso in maniera equa a tutti i contributi alle associazioni?”. Risposta: “Verrà regolamentato”. Ad oggi quindi non esistono ancora criteri di assegnazione e non v'è traccia del regolamento. Usando il dialetto setino possiamo dire che i contributi vengono elargiti "a la stocco". Sulle nuove spese per la realizzazione della 50esima edizione della Sagra del Carciofo di Sezze, il consigliere provinciale e comunale Rita Palombi vuole vederci chiaro, annuncia infatti nuova interrogazione.

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