Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalita' illustrate nella cookie policy. Chiudendo questo banner o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie, per migliorare la tua esperienza di navigazione e rispetta la tua privacy in ottemperanza al Regolamento UE 2016/679 (GDPR)

 

Vittorio Accapezzato, ex amministratore della città ed insegnante in pensione, solleva dubbi e perplessità in merito alla nuova toponomastica setina, al centro di numerose polemiche per i nomi scelti per le strade di Sezze. "Ho rispolverato il mensile “Nuova Informazione” e leggo: ”Dopo alcuni anni di lavoro la Commissione per la realizzazione di una toponomastica per l’intitolazione di nuove strade nel comune di Sezze ha consegnato alla Giunta Comunale (epoca sindaco Campoli) un elenco definitivo di nomi di personaggi illustri sia di Sezze sia dell’Italia intera.” Rileggo e noto - scrive Accapezzato -  che la Commissione era stata chiamata a lavorare solo per l’intitolazione di nuove strade senza dover cambiare le vecchie ormai consolidate. Mi soffermo su questo punto poiché la normativa che stabilisce come imporre un nome a una strada nuova è la Legge 1188/27; invece, quella che indichi come cambiare nome a una strada già esistente, è il Rdl 1158/23. Contrariamente a quanto stabilito dall’incarico la toponomastica approvata riguarda strade nuove e vecchie esistenti. Nell’espressione delle proposte la Commissione deve tutelare la storia toponomastica di Sezze e del suo territorio e curare che le nuove denominazioni siano una galleria di uomini illustri che hanno dato prestigio a Sezze ed hanno lasciato un segno nella storia locale. Già nella nostra attuale toponomastica abbiamo pochissimi nomi “altisonanti”: Garibaldi, Dante, Matteotti, Marconi, Regina Margherita, Cavour, anziché arricchirla andiamo a riempirla di un gruppo numeroso di persone di un passato normale. Molti cittadini del posto che hanno saputo alcuni nomi dei beneficiari delle intitolazioni, e quindi anche i fatti che li hanno riguardati non conterrebbero adeguati contenuti socio-culturali e storici, ma solo dati che troppo generici per gli intestare aree pubbliche. Le strade non costituiscono soltanto la rete viaria del nostro comune ma, con i loro nomi, ci devono riportare alla nostra storia e alla nostra cultura". Vittorio Accapezzato aggiunge: "Vi sono vie che devono conservare il proprio nome concernente, la morfologia del territorio, alla presenza di piante, canali o fiumi. Vi sono altre che nel loro nome ci restituiscono la celebrazione o il semplice ricordo di fatti e personaggi storici di Sezze (Via San Carlo) e dell’Italia. Girando una qualsiasi strada non camminiamo soltanto dello spazio, ma anche nel tempo: incontriamo, nelle Vie, un promemoria della nostra cultura e dei mutamenti politici del passato che l’hanno attraversata. Spinto dalla mia mania di analizzare cose ed eventi, sono rimasto perplesso davanti a queste future intestazioni e mi chiedo con Don Abbondio: - Carneade... Chi era costui? Si sta creando un precedente non indifferente e inaudito. Per equità (se sia portato avanti questo progetto) bisognerebbe intestare strade e piazze a tutti i comuni cittadini defunti a semplice richiesta di un congiunto oppure essere legati a convenienze di parte per avere amici con un ruolo politico comunale. Altre considerazioni, non trascurabili sono: la toponomastica al femminile e l’intitolazione ai giovanissimi caduti nella prima guerra mondiale. Quante strade o piazze dedicate alle donne ci sono nella nostra Sezze e quante giovanissimi caduti della prima guerra mondiale? Nessuna piazza, alcun largo o vicolo a ricordo perenne. Se dopo ci si deve limitare solo a scrivere su un “pezzo di lamiera” via Tizio o Caio (il Carneade di turno!) e nient’altro non si ravvisano motivi. Cosi come si presenta la nuova toponomastica, non rappresenta la nostra storia ma cancella il passato come viale dei Cappuccini amputato in due parti di Via senza uno storico motivo. Perché a Toto si dedica una strada e a Valeria no. Infine il cambiamento di queste numerose strade riportate nella toponomastica quante lavoro comporterà all’amministrazione Stato Civile e Anagrafe e quanti oneri ai cittadini per la variazione catastale sulla toponomastica per vendere o affittare il proprio immobile? Fermiamo questo cambiamento di nomi alle vie vecchie. Nessun nome fu dato a caso, ma applicato con dovuta saggezza e spontaneità".

Si ricordano i componenti della commissione: l'allora sindaco Andrea Campoli, l'ex consigliere comunale Titta Giorgi, l'ex consigliere Lino Cerrone, l'ex assessore Bruno Cardarello, l'attuale consigliere comunale Ernesto Di Pastina, il prof. Luigi Zaccheo e l'avv. Antonio Campoli. 

 

Vittorio Accapezzato

Pubblicato in Attualità

 

 

 



A Sezze, il normale tesserino per disabili non è più sufficiente per entrare con le auto al Cimitero; se infatti ci si presenta al Camposanto, negli orari e nei giorni previsti per le entrate con le auto, riservato ai disabili certificati, il personale all’entrata, oltre al tesserino rilasciato dal Sistema Sanitario Nazionale, richiede un’ulteriore certificazione. Certificazione che viene rilasciata presso il Comune di Sezze dietro apposita domanda secondo criteri non meglio specificati e soprattutto non è chiaro il perché. Il normale tesserino per disabili, rilasciato in forza delle leggi dello stato previa documentazione comprovante lo stato di ridotta deambulazione è valido in tutta Europa; permette l’utilizzo di parcheggi appositi su tutto il territorio italiano, oltre che l’ingresso nelle zone a riduzione di traffico, per ovvi motivi di necessità. Non si transige e se per qualche setino, non a conoscenza della novità in vigore da qualche mese, si può chiudere un occhio, la sorpresa per chi arriva da fuori per far visita ai propri cari è ben peggiore.

Pubblicato in In Evidenza

 

 

 

Basta macchine in centro. Presto una ZTL nel cuore di Sezze. Ieri, nell'ambito della conferenza dei capigruppo convocata dal presidente del consiglio comunale di Sezze, Enzo Eramo, si è parlato anche di una proposta non più rinviabile per l'attivazione di aree a traffico limitato nel centro storico di Sezze. L'idea, condivisa dai rappresentanti dei gruppi consiliari presenti, è stata lanciata dallo stesso presidente dell'assise comunale. Il Pd, il gruppo Sezze Bene Comune, Biancoleone e Sezze Futura, hanno condiviso la proposta, che a brevissimo diventerà una realtà. Venerdì prossimo, nella riunione dei capigruppo già convocata, si darà sostanza e concretezza al progetto. I consiglieri comunale daranno seguito a quello che dovrà essere un indirizzo politico che gli uffici comunali competenti dovranno tradurre in azione, predisponendo tutte le procedure per attivare la ZTL nel centro storico di Sezze. In modo particolare la ZTL riguarderà via Roma, Piazza 4 Novembre e Piazza De Magistris, con accesso per i soli residenti ovviamente. "La realizzazione di Zone al Traffico Limitato  - spiega il presidente Enzo Eramo - darà dei benefici per chi vuole vivere il centro storico di Sezze, diventato ormai un parcheggio selvaggio soprattutto nelle ore notturne estive. Ovviamente, saranno riservati gli accessi ai soli residente che non dovranno sentirsi  prigionieri dell'attivazione della ZTL. L'iniziativa vuole essere un'azione di sostegno alle attività economiche, alla sicurezza e alla vivibilità e fruibilità del centro storico di Sezze". La proposta ha avuto un primo assenso da parte dei consiglieri presenti: Serafino Di Palma per il Biancoleone, Rita Palombi e Eleonora Contento di SBC, Mauro Calvano, Enzo Polidoro e Senibaldo Roscioli di Sezze Futura, Armando Uscimenti e Marzia Di Pastina del Pd e Ernesto Di Pastina. Presenti anche il sindaco Sergio di Raimo e l'assessore Andrea Campoli.

Pubblicato in In Evidenza

 

Giorni decisivi per la risoluzione della crisi politica a Sezze. I consiglieri comunali della maggioranza, con massima responsabilità, sono a lavoro con il sindaco dimissionario per andare avanti e riprendere le briglie del governo locale senza veti e senza logiche dannose e inutili per la città. Massimo riserbo per tutti su cosa accadrà nei prossimi giorni ma è certo che Sergio Di Raimo, in questi giorni, ha continuato ad ascoltare i gruppi e sta lavorando per imboccare nuove strade rispetto al passato. Inutile fare previsioni o tirare in ballo nominativi, quello che conta è che la fase di crisi sia servita a capire che occorre cambiare pagina e passare all'attacco: la difesa aiuta a proteggersi ma non porta risultato. Interviene nel dibattito politico il capogruppo della lista Sezze Protagonista, Alessandro Ferrazzoli. Per il presidente della commissione urbanistica e ambiente del Comune di Sezze, “fedelissimo del sindaco”, la situazione che si è generata è “surreale” ma auspica che sia risolutiva. “Questa situazione nasce qualche mese fa in sede di approvazione del bilancio con le dichiarazioni di azzeramento della giunta fatte dal mio collega Bernasconi. In quei giorni la mia posizione – afferma Ferrazzoli - che tra l'altro riconfermo anche oggi, è stata quella di esprimere apprezzamento per l'operato della giunta fino a quel momento e che il Sindaco, qualora lo avesse ritenuto opportuno, avrebbe potuto apportare degli aggiustamenti per dare maggior brio all'azione di governo della città  Alla luce anche di importanti risultati raggiunti in questo periodo con i lavori pubblici, l'ambiente ed i servizi sociali e per citarne alcuni mi vengono in mente la consegna del nuovo depuratore ad Acqualatina, la fine dei lavori a San Lorenzo, i progetti per il servizio civile – aggiunge Ferrazzoli - a chi dovesse subentrare in squadra e diventare componente della giunta, spetterà sicuramente l'arduo compito di fare altrettanto bene, ma anche meglio dei predecessori. Ringrazio intanto il mio collega Uscimenti, capogruppo del PD, che con nota ufficiale ha dato la sua disponibilità al Sindaco per un eventuale ingresso in giunta, dimostrando senso di responsabilità, bene al suo partito e alla maggioranza ed alla città”. Il capogruppo Ferrazzoli chiude con un appello al sindaco. “Chiedo a Di Raimo di ritirare sin da subito le dimissioni presentandosi, supportato da noi tutti, alla città con più energie di quante ne avesse già e con una scaletta di punti essenziali da condividere e portare a compimento fino al termine del mandato, dando anche la possibilità di veder realizzati tutte quelle iniziative già intraprese, le stesse che con l'arrivo di un commissario prefettizio rimarrebbero bloccate”.

Pubblicato in Politica

 

“Vado avanti, pur sapendo del fardello che tutti abbiamo. Nella mia vita non ho mai fallito e non voglio farlo questa volta”. Queste le parole del sindaco di Sezze Sergio Di Raimo a conclusione del consiglio comunale di ieri, iniziato con il ritiro delle deleghe assessorili a tutti. E' stata una crisi politica lampo, durata uno sbadiglio considerato i soliti giri di parole. Di Raimo, che nei giorni scorsi aveva pensato di dimettersi, è tornato subito sui suoi passi, chiedendo però alla maggioranza maggiore responsabilità e impegno così come agli assessori della sua Giunta zoppa. La crisi in maggioranza quindi è durata poco meno di 3 ore, e nonostante le differenti posizioni politiche da parte dei diversi gruppi consiliari, chiaramente espresse anche nel voto delle euporee, questa amministrazione ha deciso di andare avanti, di tirare a campare. Mancano tre anni e tutti sono d’accordo nel riprendere fiato per affrontare le sfide dell’imminente futuro. In merito alla Giunta, il sindaco, dopo l’azzeramento degli incarichi, a quanto pare deciso all'ultimo momento, molto probabilmente incontrerà i suoi assessori per ridefinire gli incarichi e le deleghe da assegnare. Se dovesse riconsegnarle in toto senza cambi sarebbe stata una clamorosa farsa, come lo è stato l’avvertimento di dimettersi, poi smentito dai fatti. Negli interventi in aula, chiara e determinata è stata il consigliere Federica Fiorini. L’esponente del Pd, non usando il politichese, ha chiesto a Di Raimo di cambiare metodo sulle scelte che coinvolgono la città (vedi statua di San Lidano al belvedere) e di dare una svolta all'azione di governo. Agli altri della maggioranza, invece, il politichese evidentemente piace, così come il silenzio assenso. In attesa di sapere cosa cambierà in Giunta, e soprattutto se qualcosa cambierà, Antonio Di Prospero, Vincenzo Lucarini, Sabrina Pecorilli, Paola Di Veroli e Pietro Ceccano restano in sella. Curioso il fatto però che negli interventi sia del sindaco che del presidente del consiglio comunale Enzo Eramo siano stati giustamente elogiati i servizi alla persona ed il lavoro sulla scuola fatto, servizi non obbligatori ma confermati nonostante le difficoltà economiche dell’Ente e che poi, però, nel ritiro delle deleghe si sia fatto di tutta l’erba un fascio. Ma... Non tutti hanno l’anello al naso.

Pubblicato in In Evidenza

 

Proseguono spediti i lavori di realizzazione del monumento di San Lidano sul belvedere di Sezze. In Piazza Santa Maria si lavora anche sotto la pioggia perché come da programma i lavori devono essere completati entro il 30 giugno, prima della Festa dei Santi Patroni. I lavori continuano nonostante la richiesta di “ritirare attraverso gli uffici competenti e gli organi di Polizia municipale, in autotutela, il permesso concesso per la realizzazione del monumento” fatta dal comitato spontaneo “Muro della tèra”, richiesta inviata a tutti i rappresentanti istituzionali della città e al Prefetto di Latina. Qualcosa però inizia a muoversi. Il consigliere comunale e provinciale Rita Palombi, dopo le deludenti risposte del sindaco Di Raimo al question time, ieri ha effettuato un accesso agli atti visionando presso l’ufficio tecnico comunale tutto il fascicolo dell’opera in fase di realizzazione. “Da una approfondita visione degli atti, la sottoscritta - scrive la Palombi - rileva una molteplicità di incongruenze relative sia alle procedure amministrative in essere, sia ai pareri rilasciati in merito all’installazione della suddetta statua e dei lavori che risulterebbero essere di titolarità privata su suolo pubblico. Tale incongruità determinerebbe l’illegittimità di tutti gli atti di assenso relativi ai lavori di cui in oggetto e dell’intera procedura amministrativa”. Ci sarebbero quindi delle incongruenze che potrebbero determinare delle illegittimità. Per tale ragione Rita Palombi ha chiesto un intervento di urgenza da parte degli uffici di competenza affinché “vengano sospesi i lavori e ripristinato lo stato dei luoghi”, di “annullare tutti gli atti amministrativi in autotutela e di convocare urgentemente la Commissione Trasparenza Amministrativa per approfondire l’iter relativo a tutti i provvedimenti adottati”. Vedremo come andrà a finire. E’ certo e va chiarito una volta per tutte che questa battaglia non è contro qualcosa o qualcuno ma solo a favore e a tutela di un bene pubblico.

 

Pubblicato in In Evidenza