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Non si fa attendere la risposta del sindaco di Sezze, Sergio Di Raimo, in merito alla denuncia di mancata democrazia da parte della maggioranza del consiglio comunale di Sezze sui lavori al belvedere, una denuncia lanciata dal consigliere comunale di opposizione Rita Palombi. Il sindaco rompe il silenzio e spiega i futuri passaggi che porteranno l'opera in aula, dove ci sarà una discussione approfondita e poi una votazione. Ecco le parole del primo cittadino: "La maggioranza consigliare non ha nessuna volontà di sottrarsi a discussioni pubbliche; non lo ha mai fatto e non lo farà. Sul tema statua e belvedere ci sono diverse posizioni: chi cavalca quel poco di dissenso, chi sarebbe capace di stare dentro al comitato contro la statua e contemporaneamente dentro a quello a favore, c'è chi ignora le cose e si fa solo trasportare. Certamente ci sono anche quelle persone che in modo convinto pensano che quella statua possa far venir meno la memoria storica di quel luogo. Ma qual è la motivazione per cui la maggioranza non si è presentata salvo il Presidente del consiglio che doveva presiedere? La Conferenza dei servizi riunitasi per capire il percorso amministrativo da seguire per l'installazione della statua ha detto chiaramente che l’accettazione della donazione della Statua deve essere fatta in consiglio comunale. Questo significa che dovrà essere convocato un consiglio comunale con all'ordine del giorno la donazione della statua e sarà in quella occasione che se ne potrà parlare a 360 gradi e a fine discussione si potrà votare a favore o contro. Tutto il resto sono passaggi intermedi che non servono se non a far avere un pò di vetrina a chi sente il desiderio di averla. Poi, pensare di additare i consiglieri comunali che non si sono presentati richiamando il grande valore della democrazia che verrebbe meno è da ipocriti. La consigliera di opposizione che per ben due anni è uscita dall'aula ad ogni votazione e quindi non ha votato il 99 per cento degli atti passati in consiglio pensa veramente di essere rispettosa delle centinaia di cittadini che l’hanno votata? Parla della democrazia come potere esercitato dal popolo tramite i suoi rappresentanti eletti liberamente...ma come li rappresenta se non vota mai? Faccia la consigliera fino in fondo".

 

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Gli ultimi consigli comunali di Sezze, compreso quello di oggi pomeriggio, stanno a rappresentare uno scontro politico in atto tra le forze in aula senza precedenti. Tra la maggioranza e l’opposizione si è alzato un muro privo di dialettica e confronto che, se dovesse andare avanti, porterà l’amministrazione comunale e l’intero consiglio ad una ulteriore fase di stasi che il Comune di Sezze non può permettersi e che l’intera città non merita. Anche oggi in aula molti banchi erano vuoti, ad eccezione di quello di Martella, Di Palma, Moraldo e Contento per le minoranze e di Giovanni Bernasconi ed Ernesto Di Pastina per la maggioranza, andati subito via. Per la Giunta era presenti solo Paola Di Veroli e Sabrina Pecorilli, tutti gli altri non pervenuti. Stesso copione di pochi giorni fa, nell’altra seduta consiliare, dove il numero legale era venuto meno subito dopo l’appello. Stesso dicasi per le commissioni consiliari, sempre deserte. Sembra che i rappresentati istituzionali stiano giocando a faccia tosta, mostrando i muscoli facciali di volta in volta. Sembra un esercizio di abilità a chi è più duro e puro.  A questo si aggiunge la richiesta di azzeramento della Giunta comunale, la divisione dei gruppi consiliari e presunte transumanze in atto. Il sindaco Di Raimo prima ed il presidente del consiglio Eramo dopo, durante la seduta di oggi, hanno lanciato un appello al buon senso, al rispetto dei ruoli e della città che vuole risposte urgenti. Siamo sicuri che nessuno voglia giocare con le istituzioni ma le posizioni in aula oggi dimostrano esattamente il contrario. 

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L’opposizione consiliare setina considera paradossale l’atteggiamento della maggioranza in riferimento agli ultimi consigli comunali, nei quali si è "inscenato una protesta disertando" discussioni importanti per la città, tra cui l’acquisizione di un complesso viario di strade di Sezze Scalo e la Pace Fiscale. Giovanni Moraldo, Serafino Di Palma e Paride Martella intravedono in questa “prova di forza” un grande “momento di debolezza e difficoltà interna che la maggioranza sta attraversando e che il lavoro delle minoranze sta mettendo in evidenza”. Per il centro destra setino “non è alzando i toni che si risolvono improcrastinabili problemi del paese” ma “occorre saper ascoltare con meno boria le ragione delle minoranze”. Nella nota dei consiglieri si legge: “Ci accusano di ostruzionismo, ma quante volte abbiamo visto disertata la stessa Commissione Gestione delle Risorse dalla stessa maggioranza? Quante volte non si è potuta svolgere per l’assenza di amministratori o tecnici? E la Commissione Trasparenza che ancora aspetta un segretario verbalizzante? Le commissioni spesso vengono trasformate in vetrine elettorali da chi è in perenne campagna elettorale”. Considerazioni però che non valgono per tutti. “C’è chi nella maggioranza, in maniera attenta, ha saputo cogliere e recepire quanto di buono arriva dalla mole di lavoro che le minoranze stanno svolgendo in maniera così responsabile - chiarisce Giovanni Moraldo  - mentre c’è chi si arrocca su posizioni indifendibili nella paura di sentirsi estromesso da un ruolo politico”. La chiosa finale è il messaggio politico che Moraldo, Martella e Di Palma sottoscrivono e lanciano agli avversari: “Non siamo disposti ad accettare lezioni di democrazia e di politica da nessuno”.

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Discariche abusive e roghi tossici nel territorio del Comune di Sezze. Questo l’oggetto della missiva inviata dai consiglieri comunali di opposizione al sindaco di Sezze, al comandante della Polizia Locale, al comando dei Carabinieri Forestali e della locale stazione. Eleonora Contento, Serafino Di Palma, Paride Martella, Giovanni Moraldo e Rita Palombi in merito scrivono che “hanno più volte sollevato la gravità della presenza delle discariche abusive presenti in tutto il territorio del Comune di Sezze, invitando il Sindaco e la maggioranza ad istituire un controllo più serrato al fine di prevenire il dilagare di tale fenomeno.  Al fenomeno delle discariche abusive – si legge nella lettera-  si aggiunge quello dei roghi tossici con la conseguente esasperazione dei cittadini che, a seguito di ripetute segnalazioni,  si trovano nell’impotenza di dover subire questo perpetrato disastro ambientale con l’aggravante del rischio legato alla salute pubblica”. La preoccupazione dei consiglieri è reale per il rischio che si genera per la salute pubblica: “La dispersione nell’aria di sostanze tossiche, cancerogene, come diossina o cloro, può sfociare in tumori e non solo, può portare a malformazioni del feto e alla sterilità”, lo affermano esperti e medici ricercatori”. Proprio al tal fine i consiglieri chiedono una immediata ricognizione sul territorio al fine di redigere una mappatura puntuale delle relative discariche; un controllo periodico dell’aria e dell’acqua utilizzata per irrigare i campi. Tale controllo va fatto periodicamente e a ciclo continuo da parte degli enti preposti e rafforzati  controlli per la repressione e sanzioni nei confronti di chi commette reati ambientali.

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