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Una bella notizia per la comunità dei fedeli e per l'intera città di Sezze. Stanno partendo proprio in questi giorni i lavori di ristrutturazione della Cattedrale di Santa Maria. Lunedì 8 aprile la ditta incaricata interverrà sulle due navate laterali per risolvere finalmente i problemi di infiltrazioni che in questi anni purtroppo hanno danneggiato gli interni della concattedrale. Sulle terrazze delle due navate verrà posata una nuova pavimentazione impermeabile e gli interni verranno riqualificati. Per quanto concerne la canonica invece bisognerà attendere l'autorizzazione definitiva della Curia. Gli interni ed il tetto con la bufera del 29 ottobre scorso sono stati completamente distrutti al punto di dichiarare inagibile tutta la struttura. Si spera che presto arrivino le autorizzazioni definitive per intervenire anche sulla canonica in modo che tutte le attività possano riprendere un regolare corso. Nonostante le difficoltà il parroco Padre Damiano e il vice Padre Tommaso sono riusciti in questi mesi a garantire piena assistenza spirituale a tutta la comunità.

 

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Il complesso architettonico dell'ex Collegio gesuitico e Seminario vescovile diocesano di San Pietro a Sezze, adiacente l'omonima chiesa, è diventato ormai un patrimonio gettato alle ortiche. Parliamo di una struttura risalente al XVI secolo che nel corso dei secoli è stata sempre al centro di movimenti religiosi e culturali centrali per tutto l'intero comprensorio. Dal 2015 il complesso è stato dichiarato inagibile a seguito di sopralluoghi e verifiche statiche come lo stesso vescovo S.E. Mariano Crociata ha dichiarato alla comunità in una sua visita apostolica l'11 settembre di quello stesso anno. Da allora, per problemi di sicurezza, il seminario e la casa parrocchiale sono inaccessibili e in meno di 4 anni l'incuria e l'abbandono hanno dato il colpo di grazia ad una struttura affascinante, straordinaria e a tratti misteriosa. L'ex collegio ha retto per secoli e secoli e vederla completamente abbandonata colpisce al cuore, così come il chiostro, sepolto da erbacce e in fase di deterioramento, per anni anche sede del ginnasio setino. Recentemente la confraternita dei Sacconi del Sacro Cuore di Sezze si è interessata delle condizioni della struttura, chiedendo e sollecitando interventi di riqualificazione. Ma sono in tanti a chiedersi il perché di una struttura così abbandonata. Basterebbe un concorso di idee per rilanciare un complesso in pieno centro storico, quale struttura ricettiva e polifunzionale. La curia, proprietaria di tutta l'opera, potrebbe e dovrebbe rilanciare l'ex seminario o affidarlo a terzi , magari cederla.  Oppure investendo direttamente su un bene tanto caro ad una comunità, legata al seminario da secoli.

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