Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalita' illustrate nella cookie policy. Chiudendo questo banner o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie, per migliorare la tua esperienza di navigazione e rispetta la tua privacy in ottemperanza al Regolamento UE 2016/679 (GDPR)

×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 396

In questi giorni stiamo assistendo alle prime liquidazioni da parte dell’INPS delle” nuove” Pensioni QUOTA 100. Con questa proposta si è cercato di abbassare l’età pensionabile per i lavoratori iscritti all’Ago, Gestione Speciale autonomi, Gestione Separata. Occorre ricordare i requisiti: 62 anni di età e 38 di contribuzione, questi i due di base ma uno altrettanto importante da non dimenticare, ossia l’incumulabilità con i redditi da lavoro dipendente o autonomo, ad eccezione di quelli derivanti da autonomo occasionale nel limite di 5000 Euro annui. Molti sono i lavoratori che hanno avuto ed avranno possibilità di accedere a tale pensione, tenendo però conto della decorrenza, diverse a seconda che si parli di settore privato ed autonomi o settore pubblico. Con i primi risultati si può quindi sfatare finalmente il dubbio che ha assalito molti pensionandi, ovvero la penalizzazione dell’importo della prestazione erogata: non vi è alcuna penalizzazione sulle liquidazioni. E’ d’obbligo ricordare infine che proprio ieri il cosiddetto decretone su reddito di cittadinanza e quota 100 ha ottenuto il sì del senato. Si tratta del primo passo di un’annunciata riforma complessiva del sistema previdenziale. Il costo dell’operazione è stimato in circa 5 miliardi di euro per quest’anno, la finestra resterà aperta per 3 anni.

Pubblicato in Attualità