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IL comitato Murodellatèra di Sezze, costituito da oltre 100 cittadini nel maggio del 2019 a tutela del Belvedere di Santa Maria, dopo mesi di attesa e rispettoso silenzio, riaccende i riflettori sulla vicenda dei lavori con una lettera che pone 5 domande ad oggi senza alcuna risposta. Ecco il comunicato integrale del Comitato.

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Se ci si sofferma più attentamente sugli atti pubblicati nell’albo pretorio online del Comune di Sezze, emerge qualche dettaglio. Don Massimiliano Di Pastina, con nota del 12.04.2018, ha indirizzato al Sindaco di Sezze una richiesta di autorizzazione per la realizzazione del monumento di San Lidano d’Antena presso Piazza Duomo, nell’area ad uso belvedere della piazza, precisando di rimanere “donatore e proprietario della statua” e allegando una serie di documenti tecnici. Nella stessa nota, in coda, lo stesso sacerdote setino ci tiene a precisare che: “Da ultimo, il sottoscritto anticipa di aver già avviato le procedure per il rilascio del nulla-osta da parte della competente Soprintendenza archeologia-belle arti e paesaggio per le province di Frosinone, Latina e Rieti”. Subito dopo, il settore urbanistico del Comune di Sezze, ricevuta la documentazione, chiede ad un Architetto esterno un primo parere paesaggistico sul progetto presentato, poi rilasciato con esito favorevole in data 19.04.2018 L’Ente comunale, con nota del 23.4.2018, trasmette il fascicolo per competenza alla Soprintendenza di Latina, onde acquisire il previsto parere. La Soprintendenza di Latina, con nota datata 24.04.2018 esprime parere favorevole, con prescrizioni, precisando “in merito alla compatibilità paesaggistica delle opere da realizzare”. Dal 12 al 24 aprile sono passati in tutto 12 giorni. Considerando che il 14 e il 15 aprile erano sabato e domenica, così come il 21 e il 22 aprile, dalla prima lettera del sacerdote al Sindaco fino al rilascio del parere paesaggistico favorevole della Soprintendenza intercorrono esattamente 8 giorni lavorativi. In attesa di valutare attentamente gli ulteriori sviluppi della vicenda, attualmente oggetto di valutazioni del TAR e del Consiglio di Stato su ricorsi presentati dal sacerdote, il Comitato Belvedere di Sezze si pone, e pone a tutta la cittadinanza, oltre che agli interessati, le seguenti domande:

 

  1. A che titolo Don Massimiliano Di Pastina, privato cittadino ancorché sacerdote e direttore dell’Archivio capitolare della Cattedrale di Sezze e del Museo diocesano d’arte sacra di Sezze - come da egli stesso precisato nella prima lettera al Sindaco di Sezze - ha avviato le procedure per la richiesta di nulla osta alla Soprintendenza per il progetto al Belvedere?

 

  1. Esisteva già un accordo preordinato tra sacerdote e Sindaco Sergio Di Raimo - eventualmente anche con il consigliere comunale di maggioranza Ernesto Carlo Di Pastina, fratello del sacerdote - finalizzato ad erigere il monumento a San Lidano?

 

  1. Perché il Sindaco ha ritenuto di non dover informare fin da subito ed ufficialmente dell’importante iniziativa - nonostante il progetto comportasse la concessione definitiva di quello spazio pubblico così centrale e storico ad un privato - il Consiglio comunale, optando per il solo passaggio in Giunta?

 

  1. Gli Uffici comunali, nella loro attività tecnica di competenza preliminari alla delibera autorizzativa della Giunta comunale del 1° giugno 2018, ed a quella successiva dell’8 giugno 2018 – che ha precisato che la statua sarebbe rimasta di proprietà del sacerdote – hanno agito nel rispetto rigoroso di quanto previsto dalle normative vigenti e dal Piano Regolatore Generale (PRG), liberi da pressioni o influenze politiche di ogni sorta?

 

  1. Il Vescovo della Diocesi di Latina-Terracina-Sezze-Priverno Mons. Crociata ha condiviso l’idea e il progetto di installazione di una statua privata di San Lidano al Belvedere di Sezze? Quando ne è stato informato da Don Di Pastina, direttore dell’Archivio capitolare della Cattedrale di Sezze e del Museo diocesano d’arte sacra di Sezze?

 

Mentre si aspettano gli attesi verdetti dei giudici amministrativi, sarebbe doveroso che chi di dovere, prendendo posizione in maniera chiara e pubblica, per quanto di rispettiva competenza, rispondesse a queste domande che potrebbero sembrare scortesi ma che riteniamo invece legittime e fondamentali per consentire alla cittadinanza di valutare compiutamente tutti i passaggi di questa lunga e per certi versi incredibile vicenda.

 

Pubblicato in In Evidenza

 

Non si fa attendere la risposta del sindaco di Sezze, Sergio Di Raimo, in merito alla denuncia di mancata democrazia da parte della maggioranza del consiglio comunale di Sezze sui lavori al belvedere, una denuncia lanciata dal consigliere comunale di opposizione Rita Palombi. Il sindaco rompe il silenzio e spiega i futuri passaggi che porteranno l'opera in aula, dove ci sarà una discussione approfondita e poi una votazione. Ecco le parole del primo cittadino: "La maggioranza consigliare non ha nessuna volontà di sottrarsi a discussioni pubbliche; non lo ha mai fatto e non lo farà. Sul tema statua e belvedere ci sono diverse posizioni: chi cavalca quel poco di dissenso, chi sarebbe capace di stare dentro al comitato contro la statua e contemporaneamente dentro a quello a favore, c'è chi ignora le cose e si fa solo trasportare. Certamente ci sono anche quelle persone che in modo convinto pensano che quella statua possa far venir meno la memoria storica di quel luogo. Ma qual è la motivazione per cui la maggioranza non si è presentata salvo il Presidente del consiglio che doveva presiedere? La Conferenza dei servizi riunitasi per capire il percorso amministrativo da seguire per l'installazione della statua ha detto chiaramente che l’accettazione della donazione della Statua deve essere fatta in consiglio comunale. Questo significa che dovrà essere convocato un consiglio comunale con all'ordine del giorno la donazione della statua e sarà in quella occasione che se ne potrà parlare a 360 gradi e a fine discussione si potrà votare a favore o contro. Tutto il resto sono passaggi intermedi che non servono se non a far avere un pò di vetrina a chi sente il desiderio di averla. Poi, pensare di additare i consiglieri comunali che non si sono presentati richiamando il grande valore della democrazia che verrebbe meno è da ipocriti. La consigliera di opposizione che per ben due anni è uscita dall'aula ad ogni votazione e quindi non ha votato il 99 per cento degli atti passati in consiglio pensa veramente di essere rispettosa delle centinaia di cittadini che l’hanno votata? Parla della democrazia come potere esercitato dal popolo tramite i suoi rappresentanti eletti liberamente...ma come li rappresenta se non vota mai? Faccia la consigliera fino in fondo".

 

Pubblicato in In Evidenza

 

"A nome dell'intero Consiglio Comunale, chiedo scusa alla città ed ai cittadini presenti in aula consiliare per la totale assenza dei colleghi di maggioranza e del Sindaco compreso. Questo spettacolo paradossale e raccapricciante è il segno della totale assenza del dibattito nell'aula della massima assise consiliare su argomenti di grande rilevanza pubblica. Questa, a mio modesto avviso, si chiama mancata democrazia!". Il consigliere comunale di Sezze Bene Comune, Rita Palombi, commenta così la seconda seduta del consiglio comunale andata deserta. A memoria non era mai accaduto nella storia della città che un’aula consigliare venisse disertata per due volte consecutive. Presenti solo Enzo Eramo presidente del Consiglio e i consiglieri Paride Martella, Serafino Di Palma, Giovan Battista Moraldo, Eleonora Contento e Rita Palombi. L'oggetto della discussione gli ormai noti lavori sul belvedere e l'installazione della statua di San Lidano commissionata dal Don Massimiliano Di Pastina. I lavori sospesi da 25 giorni dopo una ordinanza emessa dall'ufficio tecnico per sospette incongruenze procedurali sono ancora nel limbo, si è in attesa del parere definitivo dell'ufficio competente. Alla Palombi fa eco Vittorio Accapezzato, ex amministratore della città, del comitato in difesa del belvedere "Muro della tèra". "Anche oggi del 14 giugno la seduta straordinaria del Consiglio Comunale è andata a vuoto. Avrebbe dovuto trattare l’argomento relativo all’installazione, presso il belvedere di Santa Maria, dalla statua del Santo compatrono della città San Lidano d’Antena. Avrebbero dovuto dare risposte alle osservazioni promosse dalla consigliera Rita Palombi che unitamente alla collega Contento e al gruppo di minoranza BiancoLeone, Martella, Moraldo e di Palma avevano presentato richiesta di un consiglio comunale specifico. Come anticipato dai rumori della vigilia, il consiglio comunale straordinario convocato non è nemmeno cominciato. Una situazione quasi irrazionale, quella creatasi in aula consiliare. Per la seconda volta il consiglio nemmeno inizia - afferma Accapezzato -  a memoria di molti il primo caso in città di consiglio comunale che nemmeno inizia per la totale assenza della forza di maggioranza. L’accaduto resta nella storia locale per la mancanza di sensibilità e totale assenza di democrazia partecipata. La maggioranza consiliare ha deciso di venire meno al mandato elettorale ricevuto, facendo affondare ancora una volta l’assemblea cittadina senza giustificare l’assenza. È un atto che reca offesa ai presenti e registra una volontà incurante dei problemi e amplifica le spaccature tra il popolo e i suoi rappresentanti. È un’amministrazione che "se la canta e se la suona".

Pubblicato in Politica

 

Si terrà oggi pomeriggio alle ore 18 il consiglio comunale straordinario richiesto dalle minoranze (seconda convocazione venerdì 14 alla medesima ora) per far luce sui lavori per la realizzazione della statua di San Lidano sul belvedere di Sezze. Sono passati 22 giorni (era il 21 maggio scorso) dalla sospensione dei lavori su richiesta del funzionario PO dell’Ufficio Tecnico Vincenzo Borrelli e ne restano altri 23 entro i quali lo stesso dovrà emettere un provvedimento definitivo in merito. Nel frattempo gli uffici competenti si sono riuniti più volte per verificare le presunte incongruenze nelle procedure amministrative “denunciate” dal consigliere comunale Rita Palombi dopo un accesso agli atti. Mentre sulla vicenda pare che sia calato un velo plumbeo e un silenzio assordante su cosa stiano decidendo i tecnici comunali, con possibile e ipotetica cessione della statua da parte del committente e quindi acquisizione al patrimonio comunale, i lavori al belvedere restano sospesi e uno dei luoghi più affascinanti della nostra città resta occultato da transenne e da un cantiere pieno zeppo di materiali edili. Nel mentre sottaciuto, il consigliere comunale Rita Palombi, ha preso carta e penna e ha scritto una lettera al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo,  DIREZIONE GENERALE ARCHEOLOGIA, BELLE ARTI E PAESAGGIO. Nella missiva indirizzata al Direttore Generale Avocante, Dott.ssa Caterina Bon Valvassina e Madrisio, la Palombi chiede il “Riesame ed eventuale annullamento del parere rilasciato per il Progetto di Riqualificazione della Piazza Del Duomo e Monumento a San Lidano D’Antena a Sezze”. Nella lettera la Palombi, oltre a ricordare e citare l’attività svolta dal comitato “Muro della tèra” nato esclusivamente per tutelare e difendere il belvedere di Sezze, ripercorre l’iter che ha portato all’avvio dei lavori. Appuntamento in aula Di Trapano allora ...a meno che la seduta non vada deserta.

 

Il sindaco di Sezze Sergio Di Raimo ed il presidente del Consiglio comunale Enzo Eramo

 

LA LETTERA INVIATA DA RITA PALOMBI AL MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO

In data 19 aprile 2019 con prot. 9377 viene trasmessa una pratica di richiesta di parere per aree vincolate L.59795 relativa al “Progetto di riqualificazione della Piazza del Duomo e del Monumento di San Lidano”(rif. alla richiesta del privato cittadino per installare il monumento). Con questo atto, redatto dall’architetto che si occupa dei pareri in sub-delega del Comune di Sezze, si esprime parere favorevole con la seguente motivazione: dalla descrizione delle opere e del contesto ambientale in cui si ineriscono, il progetto di riqualificazione della Piazza del Duomo e del Monumento di San Lidano, che da un punto di vista urbanistico rientra nella manutenzione e nell’adeguamento funzionale delle opere di urbanizzazione primaria esistenti..” ai sensi dell’art. 3 lett. e. 2 del D.P.R. 380/01, in base alle norme del P.T.P.R. (punto 2.2 pag. 147 della Tabella B –Paesaggio dei Centri storici e nuclei storici con relativa fascia di rispetto – Disciplina delle azioni/ trasformazioni e obiettivi di tutela) può essere assentito, visto che migliora la fruizione del centro storico attraverso una riqualificazione spaziale e spirituale di tutto il belvedere e del sagrato della Cattedrale. Dopo un’istruttoria del 23 aprile 2018, In data 26 aprile 2018 prot. 9844 viene trasmesso il parere favorevole a firma dell’Arch. Alessandro Catani (delegato dalla Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio per le province di Frosinone, Latina e Rieti) e rilasciato al privato cittadino. Considerato che il comma 7 art. 29 del P.T.P.R. recita: la tutela è volta alla valorizzazione dell’identità culturale e alla tutela dell’integrità fisica attraverso la conservazione del patrimonio e dei tessuti storici nonché delle visuali da e verso i centri antichi anche mediante l’inibizione di trasformazioni pregiudizievoli alla salvaguardia. Nello stesso punto 2.2 della Tabella B pag. 147 richiamato nel parere si legge che sono consentite le manutenzioni e l’adeguamento funzionale delle opere di urbanizzazione primaria esistenti. La realizzazione di nuove opere è consentita previo SIP. La collocazione di una statua di proprietà privata in prossimità di una terrazza belvedere di notevole interesso storico e paesaggistico non rientra nella fattispecie d’intervento assentito dal parere favorevole e rilasciato dalla Soprintendenza. Tutto ciò premesso e considerato, la sottoscrittachiede con cortese sollecitudine, il riesame e l’eventuale annullamento in autotutela del Parere rilasciato.

Rita Palombi in una foto di Ignazio Romano (setino.it)

 

LA POSIZIONE DELLA MAGGIORANZA

La maggioranza consigliare dopo la vicenda dei lavori al Belvedere, e a seguito della sospensione degli stessi, si è riunita in più occasioni in via ufficiosa e diversi esponenti dell’amministrazione comunale di Sezze hanno espresso al primo cittadino la loro perplessità sulla modalità e l’iter dei lavori per la realizzazione della Statua di San Lidano. Parte della maggioranza ha lamentato il fatto che il progetto non sia stato oggetto di discussione in aula e che nel merito non ci sia stato alcun passaggio istituzionale in sede di commissione consiliare, proprio perché si sta operando su uno dei luoghi storici della città. Si ricorda, infatti, che solo la giunta comunale, con delibera del 1 e 8 giungo 2018, aveva deliberato l’ok all’opera, due delibere che differivano solo per un passaggio aggiunto nella seconda, e cioè che "don Massimiliano Di Pastina rimarrà l’unico proprietario della scultura di San Lidano D’Antena".

Francesca Barbati, Marzia Di Pastina e Federica Fiorini, consigliere comunali

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