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La legge non permette rappresentatività dei sessi. Lo sfogo di Gioacchini

Giu 03, 2022 Scritto da 
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"La parata del 2 Giugno, aperta dai sindaci, è la panoramica fedele dell'Italia di oggi. Proprio quei sindaci imposti con una legge perversa che consente, fra l'altro, il controllo totale e sistematico del voto, sono la massima espressione dell'italica democrazia. Legge che ha disatteso perfino l'esito del referendum popolare sulla preferenza unica, teso ad evitare controlli, passato con il 95,57 % dei voti, usando le donne solo per farle diventare inconsapevole strumento di controllo". Esordisce così Luigi Gioacchini del movimento di Iniziativa Sociale di Sezze. Il suo è un sfogo soprattutto derivato dalla considerazione che l'attuale legge non permette una vera rappresentatività dei sessi. " Dalle coalizioni di liste, alla preferenza multipla, tutto è teso, in maniera magistrale, ad esercitare il controllo totale dei cittadini. Ed è un fatto inoppugnabile che, da quando questa legge è stata imposta, le zone del territorio nazionale, cadute nelle mani delle mafie, sono aumentate in misura esponenziale. La Mafia, oggi, è presente, e agisce, in luoghi impensabili fino a qualche anno fa. Se avessero veramente voluta la rappresentatività dei sessi, e non garantire esclusivamente i centri di potere locali o localizzati, dando loro un'arma in più per il controllo - si legge ancora nel comunicato stampa di Gioacchini -  sarebbe bastato prevedere, nella composizione dei consigli comunali, una percentuale che garantisse la presenza di entrambi i sessi che con questa legge nemmeno è garantita. Ma sempre con la preferenza unica. Ma non era certo la rappresentatività che si voleva. E se all'apertura della Parata avrei visto meglio i presidenti delle province, quelli si "squisita" spartizione di questo potere, i sindaci, ne sono certo, faranno di tutto per essere all'altezza della situazione".

Pubblicato in Politica

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