Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalita' illustrate nella cookie policy. Chiudendo questo banner o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie, per migliorare la tua esperienza di navigazione e rispetta la tua privacy in ottemperanza al Regolamento UE 2016/679 (GDPR)

redazione

redazione

Martedì, 21 Gennaio 2025 10:44

Monastero delle Clarisse, stop ai bla bla bla

 

Paolo Di Capua torna a parlare della struttura del Monastero delle Clarisse e rilancia la proposta del Carcere Breve, rispetto ai bla bla bla che si snocciolano nel tempo.

“Ci appelliamo alla “speranza” del Papa. Nel nostro paese, dispiace dirlo, sulle questioni rilevanti, vige il bla,bla,bla.  Le proposte vengono lette, interpretate con profonda semplicità, poichè le analisi vengono fatte con superficialità, risentono della intrinseca caratterista del bla, bla, bla, un ticchio quasi comunitario. Può essere chiamato vizietto, infatti chi propone spesso viene sottovalutato se non deriso, così per la vecchia proposta del CARCERE BREVE che è stata ripetuta nel tempo. Ora, all’inizio della questione le proposte di altri attori, sull’immobile ex Monastero Santa Chiara, veniva indicato quale prossima sede dell’Università Agraria o sede Universitaria, oppure come recezione turistica o Ostello. I proponenti immaginavano Sezze e farla diventare la Urbino dei Monti Lepini e, a forza di ripetere l’idea, senza concretizzare nulla, davano ad altri lo stimolo per avanzare sul proprio territorio o città l’idea, poichè col bla,bla,bla perdemmo il treno e si venne a concretizzare la sede Universitaria a Latina.

Veniamo ai nostri giorni, rilanciare la proposta CARCERE BREVE è stata ripresa dopo che l’amministrazione si è espressa col voler trasferire da Sezze Stazione all’Ex Monastero la sede dell’ufficio per l’impiego, una proposta che sconvolge una realtà consolidata, vicina alle sedi produttive, commerciali, artigianali, industriali e agricole della pianura e dei paesi limitrofi. Si ricorda che il nostro Paese ha avuto le carceri, ma non era così desolante com’è oggi. Sezze aveva tutto, servizi di primordine, mentre oggi, scarsi servizi e tanti immobili vuoti e, per far ripartire il paese, necessita di qualcosa che scuote e muove l’economia con altri servizi.

A Latina l’Università ha generato e genera movimento, cultura, economia, ampliamento dei servizi, in ultimo l’utilizzo di immobili storici, quale la sede ex Banca d’Italia e garage Ruspini. Così mentre gli altri corrono in avanti noi andiamo indietro come i gamberi. Aver pubblicato la proposta il CARCERE BREVE è servito nuovamente a porre l’attenzione su quale destinazione d’uso e funzione si vuole dare utilizzare l’immobile che al di là del CARCERE BREVE o Ostello degli studenti Universitari fuori Sede e o fuori Regione, non si intravedono soluzioni più idonee, concrete che hanno futuro.

Sicuramente farebbe bene alla città, alla comunità, sentire o leggere dai cittadini e amministratori, proposte concrete, utili e realizzabili per non arrivare al 2040 ancora avvolto l’immobile dal bla, bla, bla. P.S. : L’amministrazione, quanti locali, stanze, dispone da traferire da Sezze Stazione a Sezze l’ufficio per l’impiego? E’ un diversivo?”.

Riceviamo e pubblichiamo un intervento inviato in redazione da un cittadino in merito ai lavori che si stanno eseguendo nel piazzale dell'Anfiteatro di Sezze.

 

L'area mercato di Sezze, già riqualificata nel 2015 dalla giunta Campoli, oggi è nuovamente al centro di interventi che sembrano cancellare quanto fatto in passato. Nel 2015, l’amministrazione lavorò per adeguare l’area in base al Documento Programmatico per il Commercio su Aree Pubbliche (Deliberazione del Consiglio Regionale n. 139 del 19.02.2003), che stabiliva: Aree recintate, non interessate alla viabilità; Servizi igienici per il pubblico e gli operatori del mercato. Interventi necessari e lungimiranti, che rispettavano norme e garantivano funzionalità per cittadini e commercianti. Oggi, però, la giunta Lucidi, decide di intervenire nuovamente, demolendo i marciapiedi realizzati solo pochi anni fa. Non si comprende infine come lo stesso assessore Bernabei abbia votato entrambe le delibere, snaturando oggi quella votata con la Giunta Campoli. Un'opera che sa di “tela di Penelope”, dove ogni passo avanti sembra vanificato da un passo indietro.

 

Sotto la delibera della Giunta Campoli del 2015.

___________________

Per repliche scrivere al direttore de LNC. 

 

Art. 2

Diritti e doveri

È diritto insopprimibile dei giornalisti la libertà di informazione e di critica, limitata dall'osservanza delle norme di legge dettate a tutela della personalità altrui ed è loro obbligo inderogabile il rispetto della verità sostanziale dei fatti, osservati sempre i doveri imposti dalla lealtà e dalla buona fede.
Devono essere rettificate le notizie che risultino inesatte, e riparati gli eventuali errori.
Giornalisti e editori sono tenuti a rispettare il segreto professionale sulla fonte delle notizie, quando ciò sia richiesto dal carattere fiduciario di esse, e a promuovere lo spirito di collaborazione tra colleghi, la cooperazione fra giornalisti e editori, e la fiducia tra la stampa e i lettori.

 

Nella mattinata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Sermoneta (LT) hanno tratto in arresto un uomo di 33 anni del luogo, già noto alle forze di polizia, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Sorveglianza dell’Aquila (AQ), poiché condannato alla reclusione di anni 1 di pena residua ancora da espiare, per il reato di maltrattamenti in famiglia, commesso nell’agosto 2023 quando si era reso responsabile di aggressioni verbali e minacce nei confronti della propria madre convivente. L’arrestato, espletate le formalità di rito, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Latina, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria mandante. 

 

Nota stampa Lidano Lucidi, sindaco di Sezze.

___________________________________

Con delibera n. 1189 del 30 dicembre 2024 la giunta regionale del Lazio ha inserito il completamento del Teatro Sacro di Sezze tra i progetti finanziati con risorse del Fondo Sviluppo e Coesione per un importo di 2 milioni di euro. A darne notizia è il sindaco di Sezze, Lidano Lucidi, che spiega: “Non posso che dichiararmi enormemente soddisfatto di questa notizia perché adesso Sezze ha le risorse per completare l’opera e riconsegnarla alla città dopo le note vicende degli anni passati. Ho sempre pensato – ha spiegato il sindaco di Sezze – che la migliore risposta alle critiche e a certe esternazioni fosse quella del lavoro silenzioso, di avere un’idea complessiva della questione e di agire senza improvvisazioni, ma con determinazione e costanza. Dopo che ci è stata notificata la sentenza di condanna tre anni fa, appena qualche mese dal nostro insediamento, è iniziato un grande lavoro di studio per evitare danni ben più gravi all’ente, in primo luogo il dissesto finanziario, e un lavoro politico per cercare di recuperare la struttura, cosa per molti ritenuta impensabile e impossibile. Occorreva, però, il coraggio di mettere un punto, chiudere definitivamente una pagina e scriverne un’altra tutta nuova”. Un’azione realizzata di concerto tra diversi attori, con i quali l’ente ha interloquito e ai quali il primo cittadino vuole dedicare i suoi ringraziamenti: “L’assessore Righini si è messo subito a disposizione e ha seguito tutto l’iter con grande serietà e professionalità, l’eurodeputato Nicola Procaccini si è interessato dell’Anfiteatro spontaneamente partendo da una interlocuzione privata con il sottoscritto. Voglio ringraziare anche il consigliere regionale Salvatore La Penna che ha seguito dall’inizio l’interlocuzione tra l’amministrazione comunale e la Regione, interlocuzione avviata nella passata legislatura regionale e che oggi vede portare a casa un importantissimo risultato per la nostra città, e il consigliere regionale Vittorio Sambucci che ha anche lui seguito i vari passaggi amministrativi”. Con le modifiche del programma degli interventi finanziati con risorse FSC 2021-2027, di cui alla delibera CIPESS n.21 del 23/4/2024, approvate dal Comitato tecnico di indirizzo e vigilanza nella seduta del 20 novembre 2024, il completamento dell’Anfiteatro rientra quindi tra le opere finanziate: “Questa vicenda – ha spiegato ancora Lidano Lucidi – dimostra che la collaborazione tra enti, indipendentemente dai colori politici, porta risultati importanti se si mette al centro l’interesse della comunità, rovesciando un destino che sembrava inesorabile. Guardando al futuro, è quello a cui tutti dovremmo tendere, seguirò personalmente, così come fatto fino adesso, tutti i passaggi tecnici e amministrativi, che saranno lunghi e complessi. Come dichiarato mesi fa dopo la delibera della Corte dei Conti con cui è stato approvato il piano di riequilibrio – ha concluso il primo cittadino di Sezze – si è aperta una nuova fase politica e amministrativa per Sezze, una fase di progettazione e investimento e la “questione Anfiteatro” è solo un tassello di una chiara visione politica, amministrativa e di cambiamento incarnata dalla nostra amministrazione”.

 

 

Nel corso della mattinata dello scorso 7 gennaio, a conclusione di attività investigativa, i Carabinieri della Stazione di Priverno (LT) hanno deferito, in stato di libertà, una donna di 42 anni e un uomo di 40 anni entrambi note alle forze di polizia e residenti in Campania, per il reato di truffa in concorso. Nello specifico, a seguito della querela presentata da un 69enne di Priverno (LT), i Carabinieri hanno avviato un’indagine che ha permesso di identificare i due malfattori che, nel marzo dello scorso anno, fingendosi interlocutori dell’istituto di credito dove la vittima è correntista, riuscivano a carpire le credenziali necessarie per l’accesso al conto corrente della vittima, attraverso l’invio di un sms contenente un link pirata, riuscendo così ad ottenere l’accredito su diversi conti correnti a loro riconducibili, vari bonifici per un valore complessivo di 50.000,00 euro. Successivamente, attraverso l’attività investigativa condotta dai Carabinieri, è stato possibile riscontrare come i predetti indagati, il giorno seguente a quello in cui avevano ottenuto diversi accrediti, si fossero poi recati presso vari uffici postali di Roma, prelevando personalmente gli importi precedentemente illecitamente effettuati. Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e per gli indagati vale il principio di non colpevolezza sino alla sentenza definitiva, ai sensi dell’art. 27 della Costituzione.

 

 

 

Un’iniziativa innovativa sta per prendere vita nel cuore di Sezze, mirata a coinvolgere i giovani tra i 14 e i 35 anni nella progettazione di proposte concrete per il territorio e la comunità. Si tratta dell’attività "Immagino e Progetto", inserita nel più vasto Progetto “Upgrade” del Centro di Aggregazione Giovanile di Sezze, che introduce il "Box delle Idee", una scatola collocata in un punto strategico della città, dove i partecipanti potranno depositare le loro idee e progetti. L’obiettivo del progetto è chiaro: rafforzare le competenze collaborative e progettuali dei giovani, stimolando una sinergia positiva che possa trasformarsi in opportunità per il mercato locale. La "scatola" non è solo un contenitore fisico, ma rappresenta un catalizzatore di creatività e innovazione, dove ogni proposta verrà esaminata, modellata e, se possibile, unita ad altre per dar vita a progetti concreti. Il successo dell’iniziativa sarà monitorato attraverso una serie di parametri che analizzeranno sia l’acquisizione di competenze sia la capacità di elaborare soluzioni innovative. Tra i criteri che verranno considerati, il numero di giovani che parteciperanno e completeranno i laboratori, le idee presentate e il feedback da parte della comunità. Sarà cruciale, infatti, capire quanto le idee proposte verranno accolte e sostenute da enti locali e associazioni. Come sottolineato dagli organizzatori, la Protezione Civile “Città di Sezze”, i laboratori saranno un’opportunità di crescita anche a livello personale. I partecipanti potranno migliorare le loro capacità di lavoro di squadra, problem solving e progettazione partecipata, facilitando così la nascita di collaborazioni proficue tra giovani creativi. Le aspettative sono alte: gli organizzatori sperano che il “Box delle Idee” diventi un punto di riferimento per la creatività giovanile e un motore di sviluppo per Sezze. Attraverso questo progetto, i ragazzi non solo contribuiranno attivamente alla loro comunità, ma apprenderanno competenze fondamentali che li accompagneranno in futuro, formando una generazione più consapevole e proattiva. I dettagli sulla partecipazione possono essere trovati sui canali social della Protezione Civile Città di Sezze.

 

"Iniziati questa mattina i lavori per la messa in sicurezza della Vallicella, che tanti problemi ha prodotto dal momento della sua chiusura. Con l'inizio dei lavori di oggi ci sarà una pulizia profonda dell'area e successivamente la messa in sicurezza per poi ridare alla città un nuovo spazio chiuso ormai da diversi anni. La Vallicella serve non solo alla scuola di Piagge Marine ma a tutta la città di Sezze, e con la riapertura ci sarà anche un aumento importante dei parcheggi per i cittadini. I lavori non saranno brevi perché di cose da fare ce ne sono molte ma è importante aver iniziato. Il finanziamento con cui si stanno facendo i lavori è lo stesso con il quale si sta operando sul Brivolco, ovvero quello sul dissesto idrogeologico. Anche questo era uno spazio chiuso che abbiamo trovato a cui oggi stiamo dando delle risposte". Queste le parole scritte in un post sui social dal sindaco di Sezze Lidano Lucidi, relativamente all'area denominata "Vallicella" interdetta da anni per problemi legati al dissesto idrogeologico.

Martedì, 07 Gennaio 2025 08:59

Panda bruciata alla stazione di Sezze Scalo

 

 

Una Fiat Panda è stata data alla fiamme nella notte tra il 5 e 6 gennaio scorso presso il parcheggio della stazione di Sezze Scalo. L'auto era stata rubata a dicembre sempre a Sezze Scalo. Sul posto i Vigili del Fuoco che hanno spento le fiamme del mezzo e i Carabinieri della Compagnia di Latina.

 

 

 

Nella nottata del 26 dicembre scorso, i Carabinieri della Sezione Radiomobile del Comando Compagnia di Latina, sono intervenuti in una via di Sezze Scalo (LT), ove si era sviluppato un incendio, all’interno di una palazzina residenziale, le cui fiamme avevano interessato alcuni tavoli e sedie accatastate, nonché una porta di servizio interna. Sul posto veniva richiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco di Latina che, una volta domate le fiamme, hanno constatato dei danni di lieve entità anche alle mura adiacenti al materiale bruciato, consistente in un semplice annerimento delle pareti. I Carabinieri intervenuti hanno condotto un preliminare sopralluogo e sono tutt’ora in corso le indagini per determinare la natura dell’incendio.

 

 

Riceviamo e pubblichiamo nota stampa del circolo Fratelli d'Italia di Sezze

_______________

 

Nell'ultimo Consiglio Comunale è emersa chiaramente la difficoltà di questa amministrazione di rispondere in modo convincente ai numerosi dubbi sollevati sulla demolizione del Centro Sociale per la sua futura ricostruzione unitamente ad un asilo nido. Eppure, nonostante le evidenti lacune, assistiamo ad autoproclamazioni di vittoria, ignorando, ancora una volta, il malcontento dei tanti cittadini che contestano apertamente questa decisione.
Un atteggiamento paradossale, che sembra più una commedia che un confronto istituzionale. È allora evidente come questa amministrazione non abbia compreso che non si trattava di una partita tra loro e i cittadini di “Sezze Basso”, ma di una questione ben più rilevante.
Nel frattempo, le domande sull'iter amministrativo seguito sono rimaste, per esempio, senza risposta. Secondo questa maggioranza, infatti, le procedure sembrano essere considerate un dettaglio trascurabile.
A ciò si aggiunge la totale indifferenza riservata alla raccolta firme di circa 800 cittadini, che è stata sminuita al punto che un consigliere si è perfino permesso di sbeffeggiare i firmatari, dichiarando più volte che avrebbe preferito dedicare il tempo speso nell’inutile Consiglio Comunale al proprio lavoro. A questo consigliere vorremmo ricordare che è stato lui a scegliere di ricoprire tale ruolo e che il rispetto per le istituzioni dovrebbe essere ben altro.
Dalla derisione, si è poi passati ad accuse ai cittadini, definiti finanche “bugiardi”. Ed ancora questa maggioranza proclamava di aver sempre cercato il dialogo con gli stessi cittadini per i problemi causati dal progetto dell’asilo nido; confondere, tuttavia, l’assidua frequentazione di bar e luoghi di ritrovo con il confronto istituzionale appare quantomeno fuorviante. Il Consiglio Comunale si è tenuto, d’altra parte, per la richiesta dei consiglieri di opposizione proprio per discutere del problema, altrimenti alcun tipo di confronto istituzionale sarebbe stato attivato da questa maggioranza.
Nella breve e fugace comparizione in aula del dirigente di competenza è emerso solo che il nuovo Centro Anziani sarà più piccolo rispetto all’attuale, mentre i tempi per la ricostruzione non saranno brevi, poiché legati, per quanto riguarda il centro sociale, a un finanziamento diverso da quello del PNRR (quest’ultimo utilizzato solo per l’asilo nido).
Nel frattempo, si procede con la demolizione dell’unico centro di aggregazione di Sezze Scalo, con la promessa di riedificarlo “un giorno”, per poi pensare, sempre per il futuro, ai parcheggi e trovare una sede temporanea per il Centro Anziani. Tante parole, pochi fatti e tanta incertezza!
La cittadinanza ha il diritto di essere ascoltata e rispettata, eppure il messaggio emerso dal Consiglio Comunale è risultato chiaro: "Siamo la maggioranza e facciamo quello che vogliamo."
Sconcertano poi le reazioni della maggioranza, che si dice sorpresa e offesa dall’indignazione dei cittadini per le scelte prese. Parallelamente, però, si ritiene legittimata a sbeffeggiare una comunità definendola “di carta pesta” e accusandola di raccontare “frottole”. Una maggioranza che corre a esprimere solidarietà a un consigliere per una discussione avuta su “WhatsApp” – questione questa che, certamente, dovrebbe essere chiarita da entrambe le parti coinvolte per capire chi ha iniziato prima per poi eventualmente esprimere solidarietà - ma che non ha trovato il coraggio di chiedere scusa ai cittadini per i toni usati nei loro confronti.
Concludiamo ribadendo che non siamo contrari all’asilo nido, ma contestiamo la scelta di realizzarlo demolendo il Centro Anziani. Ad ogni modo questa maggioranza ha dichiarato che si assumerà la responsabilità di questa scelta e auspichiamo per essa che un giorno possa essere premiata nonostante non abbia inteso riconoscere il diritto della cittadinanza di essere ascoltata e rispettata da chi dovrebbe rappresentarla.
Pagina 1 di 106