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Martedì, 23 Agosto 2022 05:38

I fichi di Sezze, ottimi alleati delle ossa

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I fichi sono un frutto davvero prezioso della nostra tradizione contadina. Allietano la tavola con la loro inconfondibile dolcezza, si trovano  con facilità  tra agosto -settembre e secondo le annate persino ad ottobre avanzato.

Tra giugno e luglio maturano i cosiddetti fioroni,  prodotti da piante bifere ( che fruttificano due volte l’anno) ma la loro quantità negli ultimi tempi è molto limitata. Secondo i nutrizionisti, i fichi sono ricchi di potassio, ferro e calcio, oltre che di vitamine B6,vitamine del gruppo A, B1, B2, PP, C. – Possiedono proprietà  lassative, energizzanti ed infiammatorie, fanno bene alla pelle, alle ossa e ai denti, quindi non andate a comprare vitamine di sintesi (salvo casi eccezionali) ma nutritevi di frutta fresca di stagione che è molto più salutare.

A Sezze e nei Lepini, nel giardino di ogni casa, laddove è possibile, è sempre esistita almeno una pianta di fico, le varietà sono davvero molte e costituiscono un inno alla biodiversità del nostro territorio, immutata da secoli perché i fichi hanno una vita che può arrivare agli ottanta anni e oltre. E’ da segnalare però che negli ultimi tempi, il temibile punteruolo del fico, di importazione asiatica, sta facendo stragi di alberi in quasi tutti i Lepini, oltre che nel resto d’Italia. Un po come il punteruolo delle palme.

Le ficora nane, così chiamate per il portamento contenuto della pianta,non certo per i frutti, sono le più precoci tra le varietà a buccia verde a giungere a maturazione. Maturano prima delle ficora S. Giovanni (24 giugno) e di quelle a buccia nera dette di San Pietro (29 giugno).

Le ficora monache si distinguono dalle nane per il portamento più alto della pianta e per la buccia di colore verde chiaro. Sono anche chiamate in gergo bianche oppure lazze, come si dice che fossero le monache di clausura dell’ex convento di Santa Chiara.

Tutte queste varietà sono bifere e danno un secondo raccolto a Settembre, ma in questo mese i frutti si presentano di pezzatura mediamente più piccola, quindi molto adatti alla produzione di fichi secchi, come  altre varietà tipiche di fine agosto –settembre, ovvero le Verdesche, le Sauci e le Figoronghia.Queste ultime sono così chiamata per i numerosi frutti grandi quanto un’unghia del pollice della mano.

Sui singoli alberi è possibile innestare e diversificare più varietà di fichi, anche secondo una scala di precocità: una pratica assai usata in passato, soprattutto nel territorio superiore di Suso, quando si disponeva di poco spazio e si desiderava godere per un periodo più lungo di questi dolci e deliziosi frutti.

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Vittorio Del Duca

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