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La Sezze che piace. La Sezze che collabora e vive e vuole vivere intensamente le sue tradizioni. La Sezze che condivide e che ricorda il passato e la storia. Si è concluso con successo di pubblico e commenti positivi l’evento popolare firmato dall’associazione culturale Setia Plena Bonis e dalla Compagnia teatrale Nemeo. Ieri sera è andato in scena un evento unico, originale, uno spettacolo dove gli stessi cittadini sono stati protagonisti. “La Cimasa digli Amore meo” inserita nel calendario dell'Estate Setina è stato uno spettacolo che ha coinvolto tre generazioni di sezzesi, tutti intensamente uniti per rivivere e vivere in diretta emozioni e ricordi di una Sezze che sta scomparendo. Grazie alla compagnia teatrale Nemeo, alla pièce teatrale scritta da Anna Maria Bovieri con la regia di Luigi Costantini, la comunità setina ha preso parte ad un matrimonio popolare esilarante ma anche molto emozionante. Una storia semplice, genuina e schietta come le radici della comunità setina, una comunità che ieri ha dimostrato di tenere molto ai suoi valori e alle sue tradizioni. L’idea e l’organizzazione generale dell’intera iniziativa è di Valentina Savelli dell’associazione culturale Setia Plena Bonis, sodalizio diventato ormai punto di riferimento per eventi popolari e fortemente legati alla storia della nostra comunità. “Sezze vuole riscoprire e valorizzare la sua storia, il suo passato, le sue tradizioni popolari e ieri ha dimostrato ancora una volta di esserne all’altezza. Siamo orgogliosi e felici di aver coinvolto un intero quartiere - ha detto il presidente di Setia Plena Bonis Alessandro Mattei -  è stato un evento unico che resterà nella memoria di molti, soprattutto nei ricordi dei nostri figli e delle future generazioni. Siamo parte di una comunità che sa riconoscere e scegliere i veri valori, che dobbiamo custodire e rilanciare per evitare che siano cancellati per sempre. A nome di tutti ringraziamo tutti coloro che volontariamente e con entusiasmo hanno lavorato per noi e con noi. Grazie a tutti”.

Pubblicato in Eventi Culturali
Mercoledì, 13 Marzo 2019 10:28

Il Fuoco: principio della vita

"Primavera d'intorno / brilla nell'aria, e per li campi esulta / sì ch'a mirarla intenerisce il core" (G.Leopardi").

L'Associazione Setia plena bonis non finisce di stupire. Un'altra iniziativa brillante per ravvivare la tradizione e il folclore locale. Con qualche giorno di anticipo rispetto al calendario astronomico, sabato 16 marzo ore 20, nello spazio antistante l'Anfiteatro, si celebrerà l'arrivo della Primavera. Tradizione, folclore e fantasia sono gli ingredienti di questo evento. Intorno a un grande falò, il fuoco di S.Giuseppe, si esibiranno poeti, cantanti, ballerine e personaggi mitologici. Una gara tra il sacro e il profano, tra la fede e la mitologia. Fin dalle origini della comparsa dell'uomo sulla terra, il fuoco ha assunto un valore simbolico a causa della sua funzione fondamentale e vitale per la sopravvivenza e lo sviluppo della specie umana. Con esso l'uomo primitivo illuminava il buio della notte, cuoceva le carni crude degli animali e si difendeva. Il grande filosofo greco Eraclito riteneva che il fuoco è l"archè", cioè il principio della vita, l'elemento essenziale che determina la sopravvivenza e le trasformazioni della natura. Il fuoco, infatti, si trasforma in vapore e quindi in pioggia dando così energia al ciclo vitale della vita. "Nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto si trasforma". Il fuoco, dunque, fin dall'antichità si identifica con l'energia e la vitalità ed è per questo che simboleggia la Primavera. Il Cristianesimo ha rielaborato questo principio trasformandolo nel simbolo di Dio e dello Spirito Santo. In ogni chiesa è sempre acceso un cero a significare la presenza di Dio, nel tabernacolo. Di qui tante leggende e tante tradizioni, come quella che racconta di S. Giuseppe alla ricerca di ramoscelli di ulivo. L'Associazione è lieta di invitare tutti i cittadini a festeggiare l'arrivo della Primavera con il seguente programma: per riscaldare il Bambinello Gesù. 

Pubblicato in La Terza Pagina

Conto alla rovescia per la nuova manifestazione promossa dall’associazione culturale Setia Plena Bonis. Sabato 16 marzo, presso l’area verde dell’Anfiteatro di Sezze, il sodalizio setino organizza “Aspettando la primavera con il fuoco di San Giuseppe”. Ricco il programma dell’evento che gode del patrocinio del Comune di Sezze. A partire dalle ore 20,00 infatti è prevista l’accensione del falò di San Giuseppe, nel rispetto della tradizione popolare setina. E proprio intorno al falò quale simbolo di purificazione e rito propiziatorio saranno avviate una serie di iniziative che prevedono balli, canti, racconti popolari e musica dal vivo.  In occasione della manifestazione  si terrà anche la prima edizione della “Madonna Primavera”, un concorso al quale prenderanno parte donne over 40 con caratteristiche e attitudini quali eleganza, cordialità, personalità e bellezza. In programma anche una sfilata e giochi di fuoco delle Majorette  Butterfly di Sezze e l’esibizione di ballo di Daniele e Martina di Dance Mania. E poi ancora dimostrazione artistica floreale da parte di Fiori d’Arancio di Sezze, esibizione del coro Donne in Fiore e del chitarrista Jonathan Ginolfi. Durante la serate potranno essere degustati i panini farciti di Angelo e Monia e paella e sangria della Taverna Iberica di Sezze. Insomma un evento da non perdere, curato nei dettagli con il marchio di una associazione che in breve tempo è entrata in completa armonia con la sua comunità.

Pubblicato in Eventi Culturali