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I consiglieri comunali di opposizione di sezze hanno sottoscritto una mozione per chiedere al consiglio comunale di deliberare e dare mandato al sindaco Lidano Lucidi affinché venga riaperto h 24 il PAT di Sezze. Serafino Di Palma, Sergio Di Raimo, Armando Uscimenti, Alessandro Ferrazzoli, Bricui Dorin e Orlando Quattrini sottolineano “l’importanza del presidio sanitario in quanto svolge le sue funzione per un’ampia popolazione, sia per i residenti di Sezze che per quelli dei paesi limitrofi ”. Per le opposizioni consiliari “sono ormai superate le motivazioni che spinsero i dirigenti della ASL a decidere la chiusura parziale del presidio. E’ necessario e opportuno quindi – chiude la nota – riaprire ha 24 il Punto di Assistenza Territoriale”.

 

 

Nella mattinata del 6 febbraio 2022 si è tenuto il Congresso comunale del Partito Democratico di Priverno. Il Congresso si è svolto online, nel rispetto delle misure anti-covid vigenti, alla presenza dell’Assessore regionale Enrica Onorati, del Consigliere regionale Salvatore La Penna, del candidato alla segreteria provinciale Omar Sarubbo, della Sindaca di Priverno Anna Maria Bilancia e di tutti gli iscritti del Circolo locale. La riunione è stata introdotta dalla relazione del Segretario uscente Giulio Federici, il quale ha sottolineato l’importanza del Partito nel territorio e la necessità di ripartire con iniziative politiche e culturali. L’intervento della Sindaca Anna Maria Bilancia si è focalizzato sui risultati raggiunti dall’Amministrazione comunale nei 5 anni appena trascorsi e sulle politiche intraprese per migliorare ancora Priverno. Di seguito, l’intervento dell’Assessore regionale Enrica Onorati, la quale ha sottolineato il bisogno di avere la presenza della comunità  democratica sul territorio e di rinnovare il partito  con partecipazione e impegno. Dello stesso avviso il Consigliere regionale Salvatore La Penna che ha posto la sua attenzione sulle sfide del P.N.R.R. e sulla necessità di un coordinamento delle politiche del comprensorio lepino. Appassionato è stato il discorso di Omar Sarubbo, candidato alla Segreteria provinciale, che ha incentrato la propria attenzione su come il Pd debba esprimere il suo ruolo politico per ridurre le disuguaglianze sociali. In generale, l’assemblea si è svolta con vari interventi caratterizzati dalla volontà unanime di rilanciare il Partito Democratico, ponendo al centro tematiche sociali e campagne di ascolto territoriale. Al termine della discussione è stato eletto all’unanimità il nuovo Segretario del circolo PD Priverno, Paolo Bovieri. Il neo eletto Segretario ha ringraziato la comunità democratica per la fiducia ed ha garantito impegno, serietà e abnegazione, esprimendo la volontà di  rinnovare il Partito e le sue pratiche: consolidare il Partito nel territorio con iniziative politiche e sociali, avviare campagne di ascolto e confronto con le categorie sociali più fragili e porre il focus sulla tematica del lavoro e sui lavoratori. Il neo segretario ritiene inoltre che il PD debba avere come elemento fondante della propria identità la lotta alle disuguaglianze e alle iniquità sociali e che debba avere più attenzione alla marginalità sociale. Occorre pertanto coinvolgere maggiormente gli iscritti ed utilizzare strumenti democratici di partecipazione. Particolare attenzione è stata posta dal neo segretario alle Agorà Democratiche, strumento del Partito nazionale nato allo scopo di permettere la discussione su singoli temi sia a soggetti iscritti che a simpatizzanti. Inoltre, il neo segretario ribadisce come il lavoro del partito sia funzionale e collaborativo nei confronti dell’amministrazione. Il segretario Paolo Bovieri si avvarrà della collaborazione di Federica Avvisati (vice-segretaria), Emanuele Neve, Sabrina Sciscione, Valerio Onorati, Rosella Tacconi, Antonio Brusca,  Nicoletta D’Amici, Gianluca Aversa, Stella Lattao, Emilio Rossi, Loretta Cardarelli, Gianpiero Vellucci.

 

 

Nella commissione consiliare Lavori Pubblici di questa mattina, il presidente Pasquale Casalini affronterà due questioni importanti e utili per la comunità setina: la viabilità di via Piagge Marine ed il ripristino della pavimentazione di via Roma e  sopratuttto via San Carlo dopo i lavori da parte di Acqualatina. Per quanto concerne via Piagge Marine il consigliere comunale di Identità Setina sottolinea l’importanza degli interventi dal punto di vista della pubblica sicurezza. “Diamo seguito ad una idea delle passate amministrazioni comunali di regolamentare la viabilità della strada comunale via Piagge Marine. Sia nel primo che nel secondo tratto – afferma Casalini – verranno installate segnaletiche e realizzati – soprattutto nel secondo tratto – attraversamenti pedonali sopraelevati per garantire sicurezza ai pedoni. E’ un intervento che metterà in sicurezza la strada anche a seguito degli ultimi incidenti stradali avvenuti ”. In merito a via San Carlo, strada al centro di polemiche dopo gli interventi da parte di Acqualatina, il consigliere Casalini annuncia che lunedì 14 febbraio la società effettuerà lavori di ripristino dello stato dei luoghi rispettando tutte le prescrizioni del caso. “Saranno interventi a spot dovuti da parte della società che ha realizzato i lavori – annuncia Casalini -  La strada sarà chiusa per 48 ore. Il ripristino sarà svolto a regola d’arte con il ripristino della cunetta centrale e dei sampietrini. L’intervento riguarderà anche via Roma. L'inervento quindi riqualificherà la più importante strada del centro storico di Sezze”.

 

 

Si temeva che la sconfitta del Pd, alle elezioni comunali del trascorso Ottobre, potesse significare il preludio di una brutta stagione della politica locale. Anch'io sostenevo convintamente questa sventura, a tal punto di accettare all'ultimo momento di candidarmi, pur intravedendo grosse difficoltà di riuscita. Una mia testimonianza di affetto perché un buon risultato elettorale avrebbe potuto costituire il nucleo rifondativo, politico-amministrativo, per la rinascita della Sinistra e del Centrosinistra a Sezze, di cui si avvertiva l'urgenza. Un salvagente e un buon viatico per una nuova stagione partecipata e democratica del paese. In caso di sconfitta, si pensava, tutto sarebbe stato più difficile, se non impossibile. Dalle ceneri non nasce la vita; meglio ragionare da vivi che da morti (si diceva). Le cose sono andate in un certo modo, ma questo non è il momento di recriminare né, soprattutto, di scambiare l'effetto con la causa. Vero è che da tanti anni la Sinistra, e in particolare il PD, hanno smarrito la bussola dell'orientamento e del contatto con la realtà sociale ed economica della città. L'incapacità di filtrare le legittime aspirazioni e tradurle in scelte, di guidare il sistema e di capire l'anima e le istanze di attesa della città. Ci si è illusi che bastasse solo la gestione ordinaria dell'esistente per poter andare avanti. Invece la realtà è stata più dura di ogni previsione e immaginazione. A volte basta un incidente di percorso per far crollare un castello costruito sulla sabbia! Vero è che le profonde trasformazioni della città non sono state prese nella giusta considerazione e ci si è affidati, colpevolmente, alle sole capacità di alcune personalità e rappresentanze amministrative, che hanno fatto il possibile. Ma la politica? Ma il partito? La sezione (il circolo), chiusa per diversi anni e solo ultimamente riaperta, grazie alla dedizione e alla disponibilità di alcuni giovani, è stato il segno tangibile dell'assenza totale della organizzazione e della programmazione politica. Al momento della presentazione delle liste, ci si è affidati a chi potava garantire più consensi, improvvisando candidature, schemi e alleanze. Il miracolo tanto atteso non c'è stato anche perché alcuni dirigenti hanno preferito sottrarsi a una sconfitta annunziata. Inutile, ora, rimasticare e demonizzare quanto è accaduto. La svolta andava più convintamente piantata nella tradizione, perché non fosse vissuta dagli elettori come un tradimento, uno sberleffo e una romantica nostalgia. Tutti veniamo dal passato e non serve dichiararsi più radicali e più di sinistra e più innovatori, perché la vera innovazione nasce dalla padronanza della storia. E’ lo stesso errore che, pur nella vittoria elettorale, ha compiuto e sta compiendo il raggruppamento delle Liste civiche che governa la città, con il sindaco Lucidi. Senza radici non ci saranno neanche le foglie e basterà un piccolo incidente di percorso per franare. A Sezze, oggi, regna un silenzio assordante della politica e i partiti hanno i fari spenti. Ma sotto la cenere qualcosa brucia e fa male. Bruciano i bisogni concreti di tanti cittadini che non riescono ad arrivare alla fine del mese, brucia il desiderio di futuro dei ragazzi, brucia la ricerca esasperata di un lavoro sicuro e duraturo, brucia la richiesta sacrosanta di sicurezza e di dignità delle donne, brucia la solitudine degli anziani. La buona Amministrazione è necessaria ma non sufficiente per restituire forza e consenso ai partiti e alla politica: essa non è la causa ma l'effetto. Tanto è vero che ancora in questi giorni, grazie alla giunta Di Raimo, arrivano notizie di finanziamenti per il Monastero delle Clarisse, per la sistemazione della chiesa di San Bartolomeo, per la rotatoria da Coccia, per l'acquisto e l'utilizzo della spazzatrice...Il bilancio non era negativo, a dimostrazione che si era operato bene. Ciò che è mancata è la politica! Allora ciò che urge è un nuovo partito, un nuovo centrosinistra, un campo di valori condiviso e immerso nel vivo della società che richiede intelligenza, umanità, empatia senza chiudersi nel fortino delle istituzioni e delle rappresentanze. Serve una sede fisica, sempre aperta, al servizio della città, con la presenza di militanti e di volontari; una sede in cui ci si confronta e in cui si decidono le questioni fondamentali della vita sociale e civile dei cittadini. In cui ognuno rappresenta se stesso e non una corrente o un capo. E’ questo l'auspicio perché Sezze torni a vivere politicamente e ad essere un modello d buon governo e di democrazia per i Monti Lepini e per l'intera Provincia.

Domenica, 06 Febbraio 2022 06:52

Sezze, il Pd e la sfida del futuro

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To err is human. To blame someone else is politics.
(Errare è umano. Incolpare qualcun altro è politica)”.
Hubert H. Humphrey – Senatore e Vicepresidente degli USA.
 
Il 2021, che ci siamo lasciati alle spalle, è stato un anno caratterizzato da molte difficoltà, dalla pandemia che non accenna a mollare la presa e anche da significativi cambiamenti. Viviamo un tempo di transizione, i cui esiti sono imprevedibili.
 
Il vento del cambiamento ha investito anche Sezze. La fine traumatica della consiliatura e le elezioni amministrative hanno segnato una svolta politica. Dopo una egemonia durata anni, il centrosinistra e in particolare il Partito Democratico hanno ceduto il passo ad una coalizione civica, i cittadini hanno scelto di affidare la guida della città a gruppi politici alternativi, eterogenei sotto il profilo identitario e portatori di un progetto amministrativo tutt’altro che chiaro e definito. Amministrare una realtà complessa come Sezze richiede un quadro valoriale di riferimento, visione politica generale, chiarezza e determinazione nel portare avanti progettualità orientate al bene comune, capacità di misurarsi con la macchina amministrativa, che si muove secondo logiche diverse rispetto all’ambito privatistico e la cui complessità non sempre e non solo è effetto di un burocratismo fine a se stesso. Sicuramente servirebbe snellire le procedure per rispondere prontamente alle esigenze dei cittadini, tanto più che in determinati contesti la tempestività è fondamentale. Si tratta di un tema importante e di portata generale che trascende la riflessione sulla realtà locale e investe la politica nazionale. A ben vedere però le procedure sono un baluardo indispensabile a garanzia dell’imparzialità e del rispetto dei diritti dei cittadini. La violazione o la superficialità nella loro applicazione da parte delle amministrazioni hanno effetti deleteri, causano inefficienze, storture e diseguaglianze e soprattutto ne rallentano l’azione, ne inficiano prontezza ed efficienza e concretamente nullificano le scelte.
 
È sbagliato emettere giudizi e magari stroncare pregiudizialmente l’esperienza politica e amministrativa che sta muovendo ancora i primi passi nella nostra città. il giudizio va dato sulle scelte e, pur dall’opposizione, è giusto augurarsi sempre il meglio per la nostra comunità, contribuendo in modo costruttivo al bene comune. I cittadini hanno fatto la loro scelta, hanno dato la loro fiducia all’attuale maggioranza e in democrazia le decisioni vanno rispettate. Piuttosto l’occasione è propizia per quanti stanno all’opposizione per interrogarsi, riflettere e ragionare sul futuro. Se la propria proposta è stata bocciata dall’elettorato significa che non è stata avvertita come adeguata e rispondente alle esigenze della comunità, e questo a prescindere dal valore indubbio di chi l’ha incarnata e se ne è fatto rappresentante.
 
La sconfitta elettorale del Partito Democratico è stata dolorosa, anche e soprattutto per le sue dimensioni, ma dobbiamo riconoscere che sono alcuni anni che, anche in termini strettamente numerici, il PD ha perso la funzione egemone, è assai lontano dai fasti del passato e se ha continuato a guidare la nostra città è per la sua capacità di aggregare diverse espressioni di civismo.
 
La nostra comunità cittadina ha subito profonde trasformazioni, dal punto di vista sociale, culturale ed economico, ma il Partito Democratico anziché aprirsi al nuovo contesto che si stava manifestando, rivendicando la propria identità progressista e la propria storia, basi fondamentali per affrontare e vincere le sfide del futuro, si è gradualmente chiuso in una dissennata autoreferenzialità, è scomparso dai quartieri, ha spezzato il legame vitale con la propria base sociale, ha smesso di ricercare il confronto e il dialogo con i cittadini ed è finito per essere percepito come lontano dal vissuto di larghi strati della popolazione. Le radici della sconfitta vanno ricercate in questa rottura sentimentale e politica. Le vicende giudiziarie, che non hanno neanche lontanamente toccato esponenti del partito, sono state una causa secondaria e non determinante la caduta nei consensi. Inoltre l’errore strategico è stato quello di pensare che alla domanda di cambiamento e di tornare a relazionarsi con i cittadini fosse possibile rispondere ricorrendo al pallottoliere. Nessuno è così ingenuo da non sapere che in democrazia per vincere i numeri sono indispensabili, ma non possono essere la bussola esclusiva, considerando indifferente o irrilevante il progetto politico su cui chiedere il consenso. I fatti hanno dimostrato che la presunta sommatoria delle potenziali preferenze individuali non ha funzionato, i cittadini hanno rifiutato questa logica e accordato inaspettatamente una larga fetta di consensi a tanti volti nuovi. Segno evidente anche che un certo modo tradizionale e incancrenito di accordare le preferenze è stato ritenuto non più rispondente al sentire comune.   
 
Insomma una certa idea della politica è tramontata e oggi il Partito Democratico si trova di fronte ad un bivio ed a una sfida: o attardarsi in una sterile battaglia di retroguardia, coltivare inutili sentimenti di rivalsa e di vendetta, rimanere aggrappato come i naufraghi a certezze ormai dissolte, tentare di mantenere il controllo dell’apparato e degli organismi dirigenti riempiendoli con fedeli sostenitori, aspettare che passi la nottata sperando che prima o poi tutto torni come prima o scegliere il rinnovamento, aguzzare l’ingegno, battere strade ignote, misurarsi con progettualità altre che richiedono fatica ed impegno.
 
Il Partito Democratico se vuole avere ancora un ruolo centrale e trainante, essere all’altezza della nostra tradizione progressista deve scegliere la seconda strada, tornare a coltivare un rapporto osmotico con la società setina, essere luogo di partecipazione e strumento autentico di rappresentanza della parte vitale della nostra città, dei ceti più poveri come delle forze produttive, unendo le diverse sensibilità ed istanze sociali, culturali ed economiche con il collante della solidarietà e costruendo un programma politico dal basso, condiviso e partecipato, unica strada per recuperare consensi e garantire autentica stabilità politica e saggezza nelle scelte amministrative.
 
Occorre abbandonare il leaderismo che ha contagiato e messo radici all’interno del partito con effetti fortemente negativi e per molti versi lo ha snaturato, ha prodotto forme inaccettabili di individualismo e autoreferenzialità totalmente estranee alla cultura della sinistra democratica.
 
Per avere un futuro e tornare ad amministrare Sezze, il Partito Democratico deve ritrovare il senso di se stesso, mettersi al passo dei tempi nuovi, altrimenti sarà condannato all’irrilevanza.

 

 

"Sono ormai trascorsi 100 giorni da quando Lidano Lucidi è diventato Sindaco di Sezze ed abbiamo qualche difficoltà ad intravedere verso quale porto, la nuova amministrazione comunale, vuole condurre il paese e come affrontare le sue emergenze tra cui, i rifiuti, ne rappresentano una delle più importanti visto che Sezze risulta essere ultimo nella classifica della raccolta differenziata in provincia. Desta stupore, quindi, la posizione espressa da Daniele Giancarlo Piccinella, autorevole esponente della maggioranza che governa Sezze, che paventa la possibilità di realizzare nel nostro comune, un inceneritore per il trattamento dei rifiuti". Così in una nota Rhea Lennè e Andrea Santucci portavoce di Europa Verde di Sezze. "Oltre ad essere anacronistica questa ipotesi - aggiungono -  risulta in contrasto con le indicazioni dell’Unione Europea la quale ha ribadito che incenerimento e coincenerimento non si possono finanziare con il Piano di ripresa e resilienza dando una esplicita indicazione su come debbano essere trattati i rifiuti in una logica di economia circolare, cosa che il consigliere Piccinella sembra ignorare. Va altresì considerato come i Comuni della provincia pontina si stanno muovendo per fare, della raccolta differenziata, l’obiettivo primario per trasformare il rifiuto (che attualmente rappresenta un costo per la collettività) in risorsa anche economica per le casse degli enti locali".

Per Europa Verde la proposta Piccinella apre una serie di inquietanti interrogativi politici e strategici a cui sono necessarie delle risposte urgenti:

  • La proposta di un termoinceneritore a Sezze è solo un’idea del consigliere Piccinella oppure è condivisa dal Sindaco, dalla Giunta e/o dalla maggioranza politica?
  • Ci sa dire, il consigliere, di che bacino di popolazione si necessita per far reggere economicamente un impianto di incenerimento?
  • In quale parte del territorio setino dovrebbe essere realizzato il termoinceneritore?
  • Come intende l’attuale amministrazione risolvere il clamoroso ritardo nella raccolta differenziata e come si vuole usufruire delle risorse previste nel PNRR?
  • Sezze è una repubblica a parte o si candida a condividere con gli altri comuni, in una logica di ambito territoriale, la realizzazione di un sistema in materia?
  • Che ruolo deve svolgere la SPL in tale ambito?
  • Per ultimo: l’opposizione presente in Consiglio non ha nulla da dire sulla questione rifiuti?

(Nella foto Daniele Piccinella)

"Tanti altri sarebbero gli interrogativi in merito, tuttavia, sperando che l’uscita su facebook del Consigliere di maggioranza non sia altro che una provocazione alle forze ecologiste e verdi - chiude la nota - chiediamo, sulla questione rifiuti, che l’Amministrazione Comunale si apra ad un confronto con la cittadinanza anche attraverso la convocazione di un’apposita commissione garantendo la partecipazione la più ampia possibile".

(nella foto Rhea Lennè e Andrea Santucci portavoce di Europa Verde di Sezze)

 

 

L'avvocato Luigi De Angelis ha sciolto le riserve. In una nota ha ufficializzato la sua candidatura alla segreteria del Pd di Sezze in vista del congresso. De Angelis è dirigente di partito da molti anni, già segretario della Margherita oggi è membro del direttivo del Pd. Rappresenta sicuramente una garanzia per un partito che ha bisogno di rinnovarsi e cambiare pagina definitivamente. Ecco la nota di De Angelis: "Considerato che tanti del PD mi hanno chiesto la disponibilità a candidarmi alla segreteria del partito, ho deciso di accettare, di mettermi al servizio di un cammino di ricostruzione e di rinnovamento del partito, ripartendo dai cittadini, dall'ascolto delle esigenze profonde della nostra città e da una classe dirigente adeguata, aperta e rinnovata. Mi sostengono tra gli altri Sesa Amici, Giancarlo Loffarelli, Enzo Eramo e Andrea Campoli. Chiaramente se ci saranno le condizioni per convergere su una soluzione unitaria, c'è tutta la disponibilità ma sicuramente non è possibile continuare così. Nella peggiore delle ipotesi saremo in minoranza ma almeno avremo posto un punto di chiarezza".

 

 

I consiglieri comunali del Pd, Armando Uscimenti e Sergio Di Raimo, esprimono soddisfazione per i lavori di imminente realizzazione che interesseranno l’incontro di via Fanfara/via Ninfina. “È prossimo l'inizio  dei lavori di realizzazione dell'INTERSEZIONE di via Fanfara perché da qualche giorno l'impresa aggiudicataria dell'appalto ha iniziato a tagliare la vegetazione per poi procedere a picchettare e aprire il cantiere. Ci riferiamo  - affermano - al progetto relativo all'incrocio nei pressi dell'ex distributore Coccia,  un progetto approvato dal consiglio comunale di Sezze nel novembre 2019, e quindi dall'amministrazione guidata dall'ex Sindaco Di Raimo. Con l'allargamento della carreggiata e la realizzazione di tre isole spartitraffico, secondo i tecnici della Provincia ( Ente finanziatore dell'opera ) – si aggiunge nella nota -  risolverà in modo importante le ataviche problematiche connesse”.   “Finalmente, dopo anni di tira e molla, di incontri e scontri – concludono Uscimenti e Di Raimo - verrà realizzato un importante opera dando maggiore sicurezza a quel tratto di strada particolarmente problematico, da sempre pericoloso e con ridotta fluidità del traffico”.

Nella foto il capogruppo Pd Armando Uscimenti

Martedì, 01 Febbraio 2022 06:57

Il bis di Mattarella e il big bang dei partiti

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La rielezione di Sergio Mattarella a Presidente della Repubblica ha fatto tirare un sospiro di sollievo. Finalmente moltissimi di noi si sono sentiti  sollevati da quanto era fonte di ansia e di preoccupazione. Il Capo dello Stato costituisce indubbiamente un argine al disfacimento e al degrado, una rassicurazione contro il nazionalismo che serpeggia e ha messo radici nel nostro Paese e in buona parte dell'Europa. " Le condizioni attuali impongono di non sottrarci ai doveri, rinunciando alle proprie prospettive e progetti ", ha detto Mattarella. Abbiamo assistito, in questi giorni, ad uno spettacolo indecoroso, a tattiche improvvisate e contraddittorie, alla discesa in campo di figure e di personaggi poco adatti, gettati nella mischia senza una rete di sostegno: un teatrino dell'assurdo. La mancanza di un disegno e di un indirizzo ha dato adito a candidature improvvisate, come se si fosse in un circo di comiche e di pupazzi, anzichè in Parlamento. Un circo quirinalizio in cui ogni Parlamentare, nel segreto dell'urna, si è sentito in diritto di lasciarsi guidare dai propri istinti, senza una bussola e senza una visione condivisa, illudendosi di poter riconquistare una autonomia di giudizio e di scelta, slegato da ogni appartenenza alla propria squadra di riferimento. Squadre, peraltro, senza capitani, che gli ha consentito di badare solo all'obiettivo animalesco di conservare il proprio posto e il proprio stipendio per un altro anno. In assenza del capitano o del capocorrente, si è determinato, nei rispettivi campi avversi, un gioco al massacro, mettendo a nudo la debolezza della democrazia. L'errore da evitare, adesso, è di scambiare la causa con l'effetto: la causa è il fallimento della politica, l'effetto è la disonorevole vicenda quirinalizia, una vicenda che testimonia inesorabilmente il trasformismo, la frustrazione, la leggerezza dei nostri Grandi Elettori. "Senza i partiti, dice Sabino Cassese, non c'è democrazia". Il nostro Paese deve affrontare problemi urgenti: la pandemia, il PNRR, la povertà dilagante, il lavoro ai giovani, le questioni ambientali, l'emigrazione, l'aumento del costo delle bollette che incombe pericolosamente sul reddito delle famiglie, il pericolo di una guerra imminente in Ucraina. Il Governo non può essere troppo a lungo commissariato, seppure da una personalità di tutto rilievo come Mario Draghi. Occorre rimettere mano al sistema della democrazia, all'adeguamento delle regole, all'insegna della promozione della partecipazione attiva, in cui ognuno possa esprimersi  e decidere responsabiimente e coscientemente. Serve educare i giovani a una lettura e una analisi critica della realtà, non subendo passivamente i messaggi dei telefonini e dei social network. Antonio Gramsci esortava le giovani generazioni a istruirsi, "perchè, diceva, il mondo ha bisogno della vostra intelligenza". La politica è stata troppe volte manifestazione esclusiva di esigenze personali, di leader solitari e rinchiusi nei propri fortini. Occorre, invece, accorciare le distanze con i cittadini, recuperare credibilità, empatia, coerenza. E' questo il tempo della riflessione e del cambiamento! Anche qui a Sezze non possiamo sprecare l'occasione di ricostruire una classe dirigente all'altezza del problema, sia nei partiti che nella Amministrazione. Perdere questa opportunità sarebbe grave e imperdonabile ... 

 

"E’ interesse dell’amministrazione comunale di Sezze promuovere la creazione di una rete locale di organizzazioni interessate ad avviare nel territorio di Sezze un processo di co-progettazione nell’ambito delle politiche attive del lavoro e dell’innovazione”. E’ quanto ha spiegato in una nota Lola Fernandez, assessore alle Attività Produttive, Sviluppo Locale, Innovazione, Finanziamenti Pubblici e Politiche del Lavoro.

 

NEL DETTAGLIO:

“Opereremo in una prima fase attraverso interventi concreti di formazione, programmati in collaborazione con enti di formazione pubblici e privati, che possano aiutare le cittadine e cittadini di Sezze ad accedere più facilmente ai servizi digitali SPID, PAGO PA e APP IO, già attivati grazie al progetto finanziato al Comune di Sezze nel quadro dell’Avviso Pubblico sul Fondo per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione, istituito con il Decreto Rilancio e gestito dal Ministro per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione in convenzione con il Dipartimento per la Trasformazione digitale, l’Agenzia per l’Italia digitale (AgID) e l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato”.

(nella foto Lola Fernandez)

Parallelamente, Il decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104 convertito, con modificazioni, con legge 13 ottobre 2020 n. 126, recante misure urgenti per il sostegno e il rilancio dell'economia, ha istituito il Fondo per la formazione personale delle casalinghe e dei casalinghi finalizzato alla promozione di attività di formazione, svolte da enti pubblici e privati, di coloro che svolgono attività nell’ambito domestico, in via prioritaria delle donne, senza vincolo di subordinazione e a titolo gratuito, finalizzate alla cura delle persone e dell’ambiente domestico, con particolare riguardo all’acquisizione di competenze digitali, funzionali all’inserimento lavorativo e alla valorizzazione delle attività di cura.

La giunta comunale ha ritenuto opportuno dare ampia diffusione all’iniziativa, al fine di promuovere la co-progettazione di interventi formativi specifici che possano supportare l’amministrazione nell’implementazione di politiche attive volte al superamento del gap digitale nel tessuto sociale del Comune di Sezze, oltre a migliorare il rapporto del cittadino con i servizi digitali della Pubblica Amministrazione.

 “Abbiamo sposato – ha spiegato ancora l’assessore setino – il fine ultimo dell’avviso pubblico della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dipartimento Pari opportunità, quello di favorire l’acquisizione di competenze per quelle donne che, trovandosi fuori dal circuito lavorativo, sono escluse anche dalle opportunità di aggiornamento professionale e vedono ulteriormente ridursi le possibilità di scelta alla loro portata”.

Le organizzazioni interessate a partecipare al processo di co-progettazione, in possesso dei requisiti previsti dall'avviso, potranno inviare le domande corredate da tutta la documentazione richiesta al protocollo del Comune di Sezze entro il prossimo 28 febbraio.

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