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Alessandro Mattei

Alessandro Mattei

 

 

Se non è la passione e voglia di mettersi in gioco cosa altro è? Eppure spesso vengono messi alla gogna e nel tritacarne dei social. Nonostante tutto sono e restano comunque in trincea, a sporcarsi le mani e i piedi per poche centinaia di euro all’anno. Stiamo parlando dei consiglieri comunali, un ruolo oggi considerato marginale e secondario rispetto alla carica di sindaco, vice sindaco e assessori. Eppure sono coloro che in campagna elettorale si sono battuti, ci hanno messo la faccia e continuano a prendersi schiaffi ogni giorno. L’accanimento e l’ardore anticasta li dovrebbe considerare fuori, esenti dalle critiche solo per questa ragione, soprattutto se consideriamo l’aumento delle indennità che ha riguardato solo sindaci e assessori. I consiglieri comunali, invece, in qualità di rappresentanti del popolo, perché eletti direttamente dallo stesso, in molti casi li vediamo fare le belle statuine o all’ombra rispetto alle vetrine illuminate dei sindaci e assessori in caso di manifestazioni ed eventi. Loro, al contrario, li vediamo passare sotto le forche caudine quando si tratta di decisioni e responsabilità che debbono necessariamente prendersi, come quella ad esempio dei debiti fuori bilancio che presto sarà affrontata e che non tange minimamente assessori e giunta. Solo per fare i conti della serva, nel caso del Comune di Sezze (compreso tra i 10 mila e 30 mila abitanti) un consigliere comunale non arriva nemmeno a prendere 100 euro netti al mese. Un gettone di presenza in commissione consiliare corrisponde a circa 24 euro lordi e con tutti gli sforzi possibili non si arriva mai a farne 10 di sedute al mese. Insomma una miseria paragonata agli stipendi del sindaco, del vice sindaco e assessori. E’ la Legge 234/2021 che ha aumentato le indennità di carica per i sindaci dei comuni, un aggiornamento votato anche dalle forze politiche che sui privilegi della “casta” hanno costruito le loro fortune elettorali. Gli aumenti sono già in vigore ma si arriverà al 2024 con stipendi di oltre 4100 euro lordi al mese per Sindaco, 2200 euro per vice sindaco e oltre 1800 euro per gli assessori (Allo stipendio loro mediamente deve essere decurtato un 30 per cento). Oggi un sindaco come quello di Sezze prende circa 3400 euro lordi, mentre un vice 1800 e un assessore circa 1500. Si tratta di tabelle che valgono per tutti i Comuni italiani ovviamente. Per i consiglieri comunali invece nessun aumento, nessuna sfilata o tagli del nastro, solo qualche caramella ogni tanto, se avanza. 

 

 TUTTE LE TABELLE DEGLI AUMENTI

 

 

Dopo 3 anni torna la Sagra del Carciofo di Sezze, giunta alla 51esima edizione. Si tratta di uno degli eventi più importanti organizzati dal Comune di Sezze con la collaborazione delle associazioni e produttori locali. La 51° Sagra del Carciofo 2022 verrà realizzata in due spazi  e tempi diversi: il 10 aprile  “Aspettando la 51° Sagra del Carciofo 2022”, nel perimetro stazione ferroviaria-Corso della Repubblica, località Sezze Scalo e il 24 aprile  il grande evento “51° Sagra del Carciofo 2022”, nel perimetro del centro storico. Saranno ospitate esclusivamente iniziative di promozione e vendita che valorizzino la produzione agro-alimentare ed ortofrutticola, l'artigianato, l'arte e la cultura locali e del comprensorio pontino-lepino.

 

Le manifestazioni di interesse potranno essere presentate, entro e non oltre il 20 Marzo 2022, dalle seguenti categorie di operatori, presso gli uffici del Comune di Sezze o inviando la richiesta dal sito del Comune di Sezze:


1 Associazioni regolarmente costituite (con codice fiscale)
2 Associazioni/Comitati spontanei che possono dimostrare di aver svolto attività di somministrazione in occasione di eventi socio culturali locali negli ultimi 3 anni.
3 Produttori Locali
4 Artigiani e hobbisti
5 Commercianti locali
6 Esercenti pubblici locali
7 Altri soggetti preposti alla promozione turistica del territorio.

 

 

 

 

Mentre i cittadini di Sezze sono in apprensione per lo studio di fattibilità approvato per la realizzazione di un impianto di compostaggio che si vorrebbe realizzare a Sezze Scalo, i residenti di Ceriara di Sezze e Priverno sui social lanciano un altro rischio per il territorio, sempre in tema di rifiuti. L’ex cava a Valle Denga, nel territorio di Priverno, confinante con Ceriara di Sezze, infatti, rientrerebbe in quei siti individuati per la realizzazione di una discarica di rifiuti. In merito però non ci sarebbero conferme ma già molti cittadini di Ceriara si stanno mobilitando per prevenire questa scelta scellerata anche se il consiglio comunale di Priverno si è già espresso con un NO. Se ci fosse un ripensamento tutto il territorio sarebbe compromesso e la pianura di Sezze Scalo e la sua comunità si ritroverebbe schiacciata tra un impianto di compostaggio e una discarica. Un territorio a vocazione agricola sarebbe definitivamente trasformato in deposito di immondizia e impianti di lavorazione della stessa. Sarebbe peggio di un incubo.

 

   

 

 

Domenica 13 marzo il Partito Democratico di Sezze eleggerà il suo nuovo segretario. I dem setini vanno a congresso dopo la batosta delle elezioni amministrative di ottobre, una debacle senza precedenti che ha visto il maggior partito della città scivolare ad un misero 10.43 % delle preferenze rispetto al 24,20 % di quattro anni prima e al 34.91 % del 2012. In sostanza in10 anni il partito democratico di Sezze ha perso oltre 3600 voti, passando da 4.843 a 1162 preferenze. Il calo delle percentuali è corrisposto al distacco dei vertici di partito dalle questioni reali e quotidiane della comunità. Quello che rappresentava la casa comune del popolo, nel corso degli anni, è diventato un circolo chiuso, quasi un club, dove la tessera di partito ha completamente sostituto la discussione, il confronto ed il vero dibattito. Il partito, nonostante gli sforzi di giovani che si sono rimboccati le maniche, è diventato un soggetto alieno, poco credibile, scarsamente inclusivo e senza aperture verso la città e i suoi bisogni. Un contenitore chiuso ermeticamente e che ha saputo però sfruttare comunque la cosiddetta "appartenenza" ad una idea di partito tradizionalmente forte in città. Si spera, quindi, che il congresso di domenica sia un nuovo inizio per i democratici setini. Si spera che il Pd volti definitivamente pagina e che dal dibattito esca un partito rinnovato nella forma e nella sostanza. Sarà il congresso delle tessere o sarà il congresso dei contenuti e della svolta? Sarà un congresso che vuole rimettersi in marcia per ricucire un tessuto ormai sfilacciato o sarà un nuovo altare su cui posizionare bandierine? Vedremo, nel frattempo la comunità setina ha dimostrato di non venire dalla montagna del sapone e di saper leggere meglio di altri i cambiamenti in atto. Anche recentemente il partito non è intervenuto in nessuna discussione a nessun livello su tematiche amministrative importanti. Non sappiamo ad esempio quale sia la sua idea rispetto all'impianto di compostaggio o su altri temi che riguardano la qualità della città. Il Pd non ha avuto alcuna voce e figura tra gli assenti nel dibattito cittadino. La linea partito allora sarà quella espressa dai consiglieri del pd o qualcuno pensa ad altro? Ad oggi le uniche candidature alla carica di segretario sono quelle di Luigi De Angelis e Francesca Barbati. Vorremmo che il nuovo segretario sia espressione di una pluralità di soggetti e non di correnti interne contrapposte. Certo è che il congresso segnerà uno spartiacque definitivo.

 

 

 

CONGRESSO PD SEZZE.

Il programma di DOMENICA 13 MARZO 2022 sarà il seguente:

- Ore 10:00 insediamento ufficio presidenza;

- dalle ore 10:30 alle 13:00 presentazione delle due mozioni congressuali e dibattito ;

- dalle ore 15:00 alle ore 20:00 votazione.

Possono votare tutti gli iscritti al PD del 2021 e quelli  che  rinnovano, al momento del voto, l’iscrizione nel 2020.

 

 

Da ieri sera tre consiglieri comunali di opposizione, Serafino Di Palma, Orlando Quattrini e Armando Uscimenti, stanno occupando una stanza del Municipio per protestare contro la decisione dell’amministrazione comunale di Sezze di andare avanti sull’impianto di compostaggio che si vuole realizzare a Sezze Scalo. La mozione di revoca della delibera di Giunta in questione, andata ai voti, è stata bocciata dalla maggioranza del sindaco Lidano Lucidi, una maggioranza compatta e convinta del fatto che un impianto di compostaggio in pianura è necessario per chiudere il ciclo dei rifiuti. I consiglieri di maggioranza intervenuti, però, non sono andati oltre la considerazione che si tratterebbe solo di uno studio di fattibilità, non riconoscendo invece che esso rappresenti comunque una manifestazione di interesse con tanto di progetto, relazione tecnica ed economica e individuazione del sito. A fare scuola, ancora una volta, i consiglieri comunali di opposizione, i quali al contrario dei colleghi di maggioranza, hanno sviscerato l’impatto ambientale di una tale impianto, l’inconsistenza di un vantaggio economico dell’Ente ed il rischio che il tutto possa diventare un ricettacolo di immondizia dell’intera provincia, un sito di lavorazione dei rifiuti sempre scongiurato nel passato. La maggioranza non ha ascoltato ragioni, alla fine è andata avanti e ha votato contro la mozione dell’opposizione. Da sottolineare ancora una volta il linguaggio della massima assiste che sta cambiando in peggio. Alla sobrietà e compostezza del presidente dell’assise dott. Pietro Del Duca (intervenuto tra l’altro per esprimere profondo cordoglio alla famiglia del ragazzo deceduto per un malore a Priverno durante un allenamento sportivo) nel corso dei lavori sono seguiti interventi poco consoni a ruoli istituzionali e più adatti invece ad una partita di calcio e da ultras. Un atteggiamento da parte di qualcuno manchevole di rispetto personale e confacente più ad un linguaggio del corpo che dei contenuti. 

Tornando all’impianto di compostaggio, la Sep di Pontinia dovrebbe essere un monito per tutti. I residenti di questo Comune limitrofo, nel corso degli anni, hanno costituito comitati contro un impianto che ha danneggiato la qualità della loro vita, ha distrutto aziende locali e ha contaminato una zona del territorio molto importante.

A tal proposito sui social è intervenuta anche la dirigente scolastica del Pacifici Sezze-Bassiano, la dott.ssa Fiorella De Rossi, la quale ha lanciato un appello: “Non conosco questo progetto, ma conosco molto bene gli effetti della SEP. I miasmi che arrivano sono nauseabondi e, oltre agli effetti immediati, mi chiedo quali possano essere quelli a lungo termine. Allora lancio un appello. Anche se non abito a Sezze, dico a voi setini di pensarci bene. Solo gli sciocchi non cambiano idea. Riflettete seriamente sull'impatto ambientale e sulla qualità di vita delle persone che tale impianto avrebbe. Certo, qualcuno obietterà che questi impianti servono. Vero, ma bisogna scegliere con oculatezza il sito di destinazione. Non così vicino al centro abitato, non così vicino a campi coltivati. Non ho la soluzione, qualcuno più esperto di me potrebbe trovarla. Quindi, per quel che serve, la mia solidarietà a chi si oppone”.

La protesta dei consiglieri comunali andrà avanti, molti cittadini si stanno organizzando in comitati spontanei contro la decisione della Giunta Lucidi e per dire no a questo impianto piovuto dal cielo, redatto e inviato in fretta e furia presso la sede del MITE (Ministero Transizione Ecologica).

La delusione di molti cittadini cresce, dopo 5 mesi non era necessario fare qualcosa a tutti i costi solo per posizionare una bandierina. Qui non si decide se è più giusto saper utilizzare un App sul conferimento dei rifiuti o se scrivere comunicazioni su un gruppo whatsapp, qui si sta decidendo della qualità della vita di una comunità e degli investimenti di imprenditori locali, il grido di Marco Tomei ne è un esempio. La forza dei comitati civici non deve essere sottovalutata e sbeffeggiata come successo in passato. Si spera che abbiano la forza per far cambiare idea a chi vuole a tutti i costi realizzare questo impianto. Non cambiano idea solo gli stolti. 

 

 

 

 

 

 

"L’ambizione è di disegnare la Sezze dei prossimi decenni definendone la nuova, e condivisa, identità culturale e economica. L’obiettivo è di proiettare tutti gli interventi progettuali per sedimentare la nuova identità valorizzandone le potenzialità con progetti concreti, cantierabili e con linee di finanziamento individuate e al contempo impegnandosi a individuare da subito le soluzioni delle criticità della città". Esordisce così Setiam, la nuova associazione politica che vuole essere un laboratorio progettuale e intende rinnovare profondamente il modo di far politica: "Una politica che parta dalle idee e dai progetti, che aggreghi sui valori. Vuole anteporre il bene comune all’interesse dei singoli. Nell’acronimo sono contenute le principali direttrici della progettualità". L'idea è nata nella mente di Rinaldo Ceccano e sviluppata da un gruppo di amici che si sono dati una forma associativa. Presidente dell'associazione Paola Di Veroli, dirigente scolastico ed ex assessore del Comune di Sezze. 

Sviluppo, Ambiente, Trasformazione, Innovazione e Memoria. Cinque i punti fondamentali su cui Setiam accende i riflettori e intende sviluppare interesse e progettualità.

"Sviluppo. E’ uno degli aspetti fondanti di una comunità. Lo sviluppo  deve riguardare tutti gli aspetti della vita comune e deve essere sostenibile: riciclo dei rifiuti e riuso, riduzione dello spreco, raccolta differenziata, green economy, mobilità sostenibile, protezione dell’ambiente, valorizzazione della biodiversità e dei prodotti tipici, sono solo alcune delle applicazioni dei principi dell’Agenda 2030.
Etica. La sostenibilità è anche sociale ed inclusiva: l’attenzione va ad ognuno, ai suoi bisogni speciali, in un processo che non lasci mai nessuno indietro e promuova il benessere: politiche efficaci sulla sicurezza, sulla salute, sull’istruzione, sul welfare, sulle strutture sportive e sui servizi alle famiglie aumentano la coesione sociale e diventano indicatori di una comunità in buona salute.
Trasformazione. E’ la caratteristica della società postmoderna, dove tutto è cambiamento - per lo più profondo - di forma, aspetto, strutture o di altre qualità e caratteristiche. In questo contesto sempre mutevole, che potrebbe generare diseguaglianze e precarietà, è la politica a dover fornire i servizi e le cornici normative per vincere l’incertezza, avendo ben saldi come principi ispiratori la relazione con gli altri, il senso di appartenenza ad una comunità e l’estremo bisogno di ascoltare ed essere ascoltati.
Innovazione. La politica di innovazione e ricerca è una delle più importanti iniziative europee. L’ente locale può disporre di una serie di strumenti per favorire l’innovazione: tra questi sussidi per le imprese, collaborazioni tra pubblico e privati, bandi e appalti, incentivi sulle tasse. Occorre essere visionari, ossia saper individuare con anticipo bisogni e sviluppi e realizzare soluzioni o idee che non sono ancora state applicate, o migliorare quelle che già sono utilizzate; occorre saper collaborare e comunicare; occorre saper utilizzare la tecnologia,. La chiave principale di realizzazione è l’innovazione amministrativa (formazione del personale, nuovi regolamenti, digitalizzazione dei servizi, politiche di accesso ai bandi europei, smart city).
Ambiente. Occorre promuovere politiche attive in linea con il Green Deal europeo anche a livello locale: sviluppo e valorizzazione dei territori e delle produzioni, tutela degli ambienti naturali e sviluppo del turismo sostenibile. Occorre altresì pensare agli “ambienti immateriali” e progettare efficaci politiche di sostegno all’istruzione ed alla cultura e di promozione del patrimonio artistico ed archeologico.
Memoria. La società non deve essere prigioniera del presente, ma deve progettare il futuro avendo al tempo stesso memoria del passato. Sezze ha una lunga storia e una forte identità: Sacra Rappresentazione, tradizioni religiose, manifestazioni culturali legate ai prodotti tipici, artigianato locale. Le politiche devono mettere a sistema le esperienze e trasformarle in motore di sviluppo". 

 

Ecco la struttura dei vertici di Setiam:

Paola Di Veroli è la presidente, i vice sono Manuela Fantauzzi e Antonio Abbate.


Le progettualità e le azioni intraprese si articoleranno per aree di intervento.


Infrastrutture e Servizi
Filippo Danieli
Trasformazione Urbanistica e Paesaggistica
Amerigo Marchionne

Arte, Cultura e Valorizzazione Territoriale
Franco Vitelli
Grandi Opere: analisi criticità e soluzioni
Giovanni Moraldo
Mappatura dei bisogni sociali e costruzione rete di servizi sociali

Manuela Fantauzzi
Innovazione tecnologica, sociale, culturale

Setiam a margine della nota di presentazione del progetto politico, esprimere con fermezza e determinazione la più dura condanna contro ogni forma di violenza e guerra.

 

 

 

Rischia di tingersi di giallo il motivo per cui la Casa della Salute di Sezze continua ad essere priva del servizio radiologia. Servizio che è invece previsto dalla carta dei servizi erogati dalla stessa struttura secondo il piano Asl. Ad infittire il mistero, arriva la constatazione che il macchinario c’è, ormai da un anno ma non è ancora entrato in funzione.  Neanche la motivazione della mancanza dei tecnici, può essere più plausibile alla luce delle assunzioni effettuate dall’azienda sanitaria nei mesi topici della Pandemia. Per non parlare dell’apposita sala radiologica, allestita all’interno dell’ala nuova della struttura di via San Bartolomeo, accanto al PAT e mancante solo di poche rifiniture. Proprio il Servizio di Radiologia  permetterebbe di ampliare l’offerta dei servizi erogati dalla Casa della Salute setina il cui personale si ritrova altrimenti impossibilitato a fornire diagnosi strumentali basilari anche nella presa in carico di malattie croniche oltre che per quanto riguarda il reparto di degenza infermieristica. L’entrata in funzione di radiologia andrebbe a riempire un vuoto che si è aperto nel 2015, ovvero dal crollo di una porzione dell’ala vecchia dell’ex Ospedale San Carlo che  aveva impedito l’accesso alla vecchia sala raggi situata accanto al Chiostro. Nel 2019, con l’amministrazione Di Raimo, fu la Commissione Capigruppo presieduta da Enzo Eramo ad indirizzare il percorso di ripristino, anche con l'interessamento del consigliere comunale di opposizione Serafino Di Palma. In particolare risultò fondamentale una riunione a dicembre di quell’anno, cui presero parte  il direttore sanitario della Asl Latina, Giuseppe Visconti e il direttore del dipartimento territoriale  Loreto Bevilacqua. Poi arrivò la Pandemia che ha frenato tutto, ma con la fine dell’emergenza sanitaria, il momento della restituzione di un servizio alla comunità, pare maturo. Si spera adesso che finalmente la ASL attivi il servizio in breve tempo.

 

 

SEZZE. Seduta consigliare frizzantina quella di ieri. Fino a tarda sera sono proseguiti i lavori in aula per discutere ed approvare diversi punti. Giusta la cittadinanza onoraria a Sami Modiano, sopravvissuto ai campi di concentramento nazisti, doverosa e fondamentale per ricordare la tragedia dell’olocausto alle future generazioni. Dopo l’approvazione all’unanimità la seduta è stata caratterizzata da discussioni accese sulla riapertura del Pat h24. Una discussione animata spesso da parole fuori posto e poco istituzionali e lontane da una dialettica politica a cui altre generazioni sono state abituate; parole grosse che hanno spinto il presidente dell'assise Pietro Del Duca a sospendere la seduta consigliare per diversi minuti. Altro punto di accesa discussione quello relativo alla riqualificazione energetica e allo studio di fattibilità discusso e approvato per cedere la gestione della pubblica illuminazione per 15/20 anni ad una società esterna. Se la maggioranza punta a un risparmio del 60% e ad un abbattimento dei costi di gestione, per l’opposizione l’utile dovrebbe restare al casse del Comune di Sezze e si dovrebbe evitare un contratto di così lunga data. Interventi a parte, il dato politico da sottolineare è stata la spaccatura al momento della votazione dell’opposizione. I consiglieri di Sezze Futura, Alessandro Ferrazzoli e Dorin Briciu, hanno votato a favore del progetto presentato e discusso in aula, dando una sostengo politico e numerico (non necessario) alla maggioranza del sindaco Lidano Lucidi. Non è la prima volta che la lista civica dell’ex consigliere Enzo Polidoro faccia capolino tra i banchi della maggioranza, un sostegno che potrebbe significare qualcosa per il futuro, o forse niente a seconda dei punti di vista. Vedremo. Intanto carta canta e la consiliatura è solo all’inizio e in 5 anni tutto può succedere, tutto è possibile, anche salti della quaglia. 

 

 

Tutti i consiglieri comunali di maggioranza firmano un documento dopo le polemiche relative alla delibera per la realizzazione dell'impianto di compostaggio. Per i consiglieri comunali di Sezze, Luigi Rieti, Pasquale Casalini, Federica Pecorilli, Gianluca Calvano, Daniele Piccinella, Pietro Del Duca, Rosetta Zaccheo, Gianluca Lucidi, Federica Lama e Orlando Santoro si tratta solo di un primo passo, di un indirizzo verso un discorso più ampio. 

Ecco il comunicato congiunto:

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Il clamore mediatico suscitato dalla decisione della giunta comunale di deliberare l’approvazione di uno studio di fattibilità per la realizzazione di un impianto di compostaggio necessita di alcuni chiarimenti da parte della maggioranza consiliare a sostegno del sindaco Lidano Lucidi. Innanzitutto crediamo sia doveroso rassicurare i cittadini circa lo spirito con il quale si è deciso di affrontare questo tema. L’opportunità offerta dal Ministero della Transizione Ecologica di finanziare per intero l’opera ci ha spinto a presentare questa istanza, che non è affatto vincolante. Rispettiamo ed amiamo questo territorio, consapevoli delle sue criticità e non metteremmo in campo alcuna azione che possa arrecare danni alla collettività e soprattutto alle attività agricole che insistono sull’area dello scalo. Però sulla questione della gestione dei rifiuti non possiamo e non vogliamo più mettere la testa sotto la sabbia. Abbiamo una raccolta differenziata con percentuali ridicole, tra le più basse nell’intera provincia e spendiamo un patrimonio sullo smaltimento dell’immondizia. Questo non permette da una parte di avere una città pulita come vorremmo, dall’altra di avere tariffe sui rifiuti che non gravino pesantemente sulle tasche dei nostri concittadini e delle attività commerciali che insistono sul nostro territorio. Non consideriamo affatto il quartiere di Sezze scalo come “sacrificabile”, ma semplicemente non possiamo ignorare che il problema rifiuti continua a danneggiarci e ad impedire la crescita della città. Quello approvato in giunta è un atto di indirizzo, un primo passo verso un discorso più ampio che questa maggioranza intende affrontare nelle sedi competenti, commissioni consiliari e consiglio comunale, come prevedono le leggi della democrazia. Però il problema esiste e stonano gli atteggiamenti degli esponenti delle vecchie maggioranze consiliari che adesso criticano. Loro, Di Raimo in primis, non hanno mai seriamente ragionato del problema rifiuti, sebbene i dati non siano mai mancati nella loro disponibilità di amministratori. La differenziata è salita in maniera esigua per anni e non si è fatto altro che riempirsi la bocca con frasi sulla “tariffa puntuale”, senza aver mai la capacità di spiegare come arrivarci. Solo per lo smaltimento della frazione organica il Comune di Sezze spende 300mila euro l’anno. Una cifra spropositata che noi abbiamo l’obbligo di abbassare. Sosteniamo, in conclusione, lo spirito che ha spinto la giunta, nella sua piena autonomia, a fornire questo indirizzo politico, consapevoli che la questione è seria e non si risolve semplicemente con la richiesta di un finanziamento, ma con un’azione mirata e ragionata che dovrà coinvolgere tutti i componenti dell’amministrazione comunale di Sezze.
I consiglieri comunali
Luigi Rieti
Pasquale Casalini
Federica Pecorilli
Gianluca Calvano
Daniele Piccinella
Pietro Del Duca
Rosetta Zaccheo
Gianluca Lucidi
Federica Lama
Orlando Santoro

 

 

E’ polemica sulla deliberazione di Giunta Lucidi sull’approvazione dei due studi di fattibilità dell’ingegnere Alessandro Angelini per l’impianto di compostaggio che si vorrebbe realizzare a Sezze Scalo nei pressi degli Archi San Lidano. Il Comune di Sezze ha scelto di presentare due distinti studi entro la data di scadenza dell’avviso pubblico del Mite, fissata al 14 febbraio scorso. Il contributo massimo erogabile per la proposta di un impianto compost è pari a 40 milioni di euro. Si tratta di rispondere all’avviso del Ministero per la Transizione Ecologica proprio per la presentazione di proposte volte alla realizzazione di nuovi impianti di gestione rifiuti e all’ammodernamento di impianti esistenti. Nel caso specifico si tratterebbe di compostaggio dell’organico, già al centro di molte polemiche in altri comuni. Nella maggior aprte dei casi le polemiche sono legate ai cattivi odori insopportabili per effetto della putrefazione del materiale organico. La polemica in questione però è anche incentrata sulla mancata partecipazione dell’intero consiglio comunale e del coinvolgimento della cittadinanza su una questione importante per la salute e per la tutela del territorio. Si tratta ovviamente solo di uno studio di fattibilità ma come primo atto significativo della Giunta Lucidi forse l’esecutivo avrebbe dovuto evitare gli errori del passato, quando per scelte diverse in aula è venuta meno la partecipazione popolare. Penso ad esempio alla vicenda della Statua di San Lidano che l’ex giunta Di Raimo fece passare senza alcun dibattito in aula. Un errore che tutti ricorderanno e che grazie ad una battaglia civica e politica venne scongiurato. Ad accendere i riflettori su questa nuova vicenda è stato ieri proprio l’ex sindaco Sergio Di Raimo con un post su facebook, nel quale ha parlato di “nessun confronto propedeutico”. A dire la sua senza se e senza ma è pero Luigi De Angelis, candidato alla segreteria Pd di Sezze. “Una scelta folle, insensata, devastante per il nostro territorio. Leggo che l'attuale giunta comunale, con la delibera di giunta dell'11 febbraio 2022 ha approvato lo studio di fattibilità per la realizzazione in zona Archi di San Lidano di un impianto di compostaggio, semplificando un centro di raccolta e trattamento, per i rifiuti organici. Capisco che la campagna elettorale è finita da qualche mese, ma dove sono andate a finire le promesse di rilancio della vocazione agricola e della tutela ambientale del nostro territorio? È pensabile adottare una simile decisione – aggiunge l’avvocato -  dalle ricadute pesantissime proprio sul comparto agricolo e sulla vivibilità della zona senza un coinvolgimento, una discussione e un confronto approfondito con i cittadini? Una scelta del genere produrrà conseguenze gravissime sull'agricoltura e per la salute delle persone. Non possiamo tacere, restare inerti e insieme dobbiamo impedire questo scempio del nostro territorio”.

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