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Un gruppo spontaneo di cittadini ha promosso una manifestazione di solidarietà verso la signora L.S. vittima sabato notte scorso di un atto intimidatorio presso la propria abitazione in Vicolo della Speranza a Sezze. Nell'invito il gruppo dei cittadini scrive: "Si attendeva la convocazione straordinaria e urgente del Consiglio Comunale sul vile gesto  (fuoco  ad  una  casa) del centro storico e sulla sicurezza che vive l'intero paese. Vista l'insensibilità degli Amministratori, un gruppo di cittadini, chiede la convocazione del  Consiglio Comunale. Informiamo tutti i cittadini che lunedì 14 Ottobre 2019 alle ore 11,00 si terrà, davanti al Comune, una manifestazione di solidarietà verso la vittima del  vile gesto. Si invita tutta la cittadinanza a partecipare". Proprio oggi le consigliere comunali di Sezze hanno protocollato una richiesta di convocazione del Consiglio Comunale in seduta straordinaria ed urgente ai sensi dell’art. 11 comma 2 dello statuto comunale, riguardante la situazione sulle presunte “BABY GANG” a Sezze e sui gravi fatti avvenuti nelle ultime settimane nel paese. Le consigliere comunali Eleonora Contento, Francesca Barbati, Marzia Di Pastina, Federica Fiorini, Rita Palombi, nella richiesta, chiedono un'analisi sulla situazione relativa ai problemi di vandalismo diffusi sul territorio; azioni amministrative da intraprendere e audizioni delle dirigenti scolastiche Anna Giorgi, Fiorella De Rossi, Carolina Gargiulo, dei funzionari del settore servizi sociali, del Comandante dei Carabinieri di Sezze e della Polizia Locale. 


 

E' un botta e risposta tra il ruolo di Sezze e Priverno sui servizi sociali. Il Partito Democratico di Sezze interviene sulle dichiarazioni del consigliere comunale Mauro Calvano in merito alla Delibera portata in aula lo scorso 4 ottobre, senza discussione alcuna, relativa alla gestione associata dei servizi sociali. Anche se il consigliere Calvano non viene mai citato, i dem setini si riferiscono a quanto affermato dall'esponente di Sezze Futura, il quale in aula aveva fortemente criticato l’atto arrivato sui banchi del consiglio comunale senza alcun parere della commissione servizi sociali e che, soprattutto, prendeva atto di vedere Priverno Capofila per i Servizi sociali.

http://www.lanotiziacondivisa.it/index.php/politica/item/423-sui-servizi-sociali-logiche-provinciali-e-regionali-nuovo-strappo-di-calvano

 

   L'intervento di Calvano su La Notizia Condivisa

 

LE PRECISAZIONI NEL MERITO DEL PD DI SEZZE

“La Legge Regionale n. 11 del 10 agosto 2016 prevede la gestione associata dei servizi sociali e individua il distretto socio-sanitario come l’ambito territoriale ottimale sia per la gestione associata dei servizi sociali‚ sia per l'integrazione socio-sanitaria. Il Comitato dei Sindaci dei Monti Lepini  - afferma il Pd - ha approvato lo schema di convenzione sulla base delle indicazioni e dei criteri stabiliti dalla Regione Lazio che regolamenta i rapporti tra i Comuni del distretto socio sanitario e individua quale comune capofila il Comune di Priverno, che svolge tale funzione dal 2003! Il ruolo di capofila non comporta alcun beneficio per il Comune che svolge tale funzione. Negli anni si sono succedute diverse amministrazioni, di diverso colore politico e il ruolo di comune capofila di Priverno non è stato mai messo in discussione e a tale scelta ha fatto seguito un'organizzazione della struttura amministrativa funzionale all'esercizio di questo ruolo. La collaborazione tra la struttura del comune capofila e gli uffici degli altri comuni del distretto ha permesso di avere anche a Sezze servizi territoriali di qualità. Da sottolineare il fatto che in sede di programmazione - aggiungono i dem - la distribuzione delle risorse e la pianificazione dei servizi sono determinate da criteri oggettivi tra i quali ha un peso determinante il numero di abitanti”, per cui Sezze " da comune più popoloso riceve maggiori risorse sia in termini economici sia in termino di servizi erogati rispetto ad altri Comuni".

 

Daniele Marchetti, neo segretario Pd di Sezze

 

PER IL PD PRIMA DI PARLARE ...OCCORRE SAPERE

“Le scelte politiche devono essere fatte conoscendo gli aspetti amministrativi. Il Comune di Sezze investe da anni ingenti risorse nel sociale, cosa di cui dovrebbero essere bene a conoscenza tutti gli assessori e i presidenti di commissione che si sono avvicendati negli anni e che non hanno mai sollevato il tema del comune capofila di distretto, pur avendo tutti gli strumenti per farlo e per presentare proposte "innovative". Negli ultimi anni abbiamo dato il nostro decisivo contributo alla realizzazione di servizi di eccellenza come il Centro socio educativo “Tamantini”, l’asilo nido comunale (che vanta rette tra le più basse della Regione) e negli ultimi mesi è stato decisivo il nostro apporto per il mantenimento del servizio svolto dai punti di primo intervento e il potenziamento della Casa della Salute”.  Infine il riferimento diretto a Calvano: “ Il nostro Partito è stato impropriamente tirato in ballo in queste esternazioni in cui si è cercato di coinvolgere la filiera delle nostre rappresentanze istituzionali in una scelta, quella del Comune capofila di distretto, che non è legata in alcun modo ad aspetti gerarchici ma puramente funzionali. Ai toni accesi e allo scontro preferiamo il dialogo e il confronto costruttivo, strumenti fondamentali per rafforzare i legami tra le forze della maggioranza che sostiene il Sindaco e per lavorare in modo efficace per il bene della nostra Comunità”. Il consigliere Calvano aveva espressamente alluso al fatto che altre dinamiche politiche provinciali e regionali prendevano decisioni per altri affermando che non gli “appartengono le logiche partitiche e di filiere di governo”.

 

 

Il funzionario Posizione Organizzativa dei Settori Produttivi del Comune di Sezze, Salvatore Molinari, nei giorni scorsi ha pubblicato sull’Albo Pretorio la rendicontazione generale delle spese per la 50 Sagra del Carciofo svoltasi a Sezze lo scorso Aprile. L’amministrazione comunale complessivamente ha speso oltre 27 mila euro tra contributi vari alle associazioni culturali, liquidazioni di service, pubblicità e diritti d’autore. Una somma considerevole viste le ristrettezze economiche dell’Ente comunale. Beneficiari dei contributi diversi sodalizi setini che hanno dato il loro prezioso contributo per la realizzazione della kermesse più importante della città e alcune ditte e società chiamate per servizi vari e che giustamente andavano pagate. Ovviamente questi non sono gli unici contributi dati alle associazioni, ce ne sono degli altri per eventi specifici, per l'estate setina e altre manifestazioni svolte nel corso dell'anno e che sono ormai considerati appuntamenti attesi dalla città. Il problema però rimane sempre lo stesso e non riguarda assolutamente il ruolo delle associazioni e di chi presta la propria professionalità. Anzi questi ruoli  restano sacrosanti in una fase di ricucitura di un tessuto sociale sfilacciato e in grande crisi di idee e valori. Però, non essendoci ancora un regolamento tanto richiamato in passato e puntualmente disatteso, le associazioni e le ditte investite da un ruolo per questa o quella manifestazione restano a discrezione degli uffici comunali e dell’assessorato competente. Manca quindi quella necessaria e doverosa trasparenza in tutti quelli che sono i passaggi amministrativi che vede spesso, ad esempio, in un sodalizio essere privilegiato rispetto ad altri. Detto diversamente: come vengono scelti i sodalizi? Tramite progetti presentati? Attraverso una telefonata di un dipendente comunale? Ad oggi ancora non è dato sapere ma lo sforzo che il sindaco sta facendo è apprezzabile e si spera che non sia vano come altre idee lasciate senza un seguito. Infatti, attraverso una serie di incontri con le associazioni avuti recentemente, e mediante un avviso pubblico, proprio il sindaco Sergio Di Raimo (che ha tenuto per sé la delega alla cultura) ha chiesto alle associazioni l’adesione per i futuri eventi comunali, a partire da Natale Setino, attraverso però proposte e progetti da presentare agli uffici competenti e che saranno valutate dagli stessi o da una commissione ad hoc. Si spera, però, vivamente che a breve ci sia un regolamento e regole certe per tutti, per le associazioni indipendenti, e per quelle che hanno voluto aderire al nuovo tentativo di costituire la Consulta delle Associazioni di Sezze e per tutti quei professionisti che possono e vogliono dare il loro contributo.

La rendicontazione pubblicata sull'Albo comunale

 

Ad Majora. E’ proprio il caso della Compagnia teatrale Nemeo, reduce da una nuova esperienza andata oltre le aspettative per il successo di critica e di pubblico. Domenica scorsa la Compagnia teatrale setina ha preso parte all'evento contro il disastro ambientale "Reading Poetry" organizzato dalla Proloco di Maenza, dal Centro studi A.R.T.E. e dal Club dei poeti erranti. In un contesto straordinariamente naturale, i tre attori della Compagnia, Tony Piccaro, Luigi Costantini e Annamaria Bovieri, hanno inscenato lo sketch teatrale dialettale "La ficorappizza" ottenendo un enorme successo tra il pubblico, lo stesso successo riscontrato domenica 29 settembre presso l'Auditorium San Michele Arcangelo di Sezze, dove la Compagnia aveva messo in scena un altro divertentissimo spettacolo in dialetto setino, "I Préstito", a cui hanno preso parte anche altri attori della Compagnia: Giulia Berti, Isabella Baratta e la piccola Emma Mastrantoni. Insomma... tante soddisfazione per una compagnia teatrale che senza pretese vuole divertirsi e divertire, mettendo in risalto la valorizzazione del dialetto setino e le antiche usanze e tradizione di una comunità che sta perdendo i suoi antichi valori. Le commedie messe in scena sono sempre originali e frutto di un accurato studio e nascono dalla fantasia di Annamaria Bovieri, dalla regia di Luigi Costantini e dalla bravura di tutti gli attori della Compagnia Nemeo.

attori della Compagnia Nemeo

 

 

 

 

 

Meglio tardi che mai. Ammettere di aver fallito un'impresa è sempre molto difficile ma è pur sempre un atto di responsabilità e un primo passo per cambiare rotta. Esattamente 10 anni fa (ottobre 2009) l’allora sindaco del Comune di Sezze, Andrea Campoli, attraverso un opuscolo annunciava alla città l’avvio del progetto raccolta differenziata porta a porta a Sezze Scalo. “La mia scelta e dell’amministrazione comunale intera di investire sull’ambiente su questo territorio realizza in pieno il programma del mio governo che dell’ambiente è sempre stato uno strenuo difensore e fautore” scriveva il sindaco.

 

L'opuscolo del 2009 di Campoli

 

Nell’ultimo consiglio comunale convocato su richiesta delle opposizioni, finalmente la certificazione di un insuccesso da parte degli amministratori della città, la certificazione di un progetto che a distanza di un decennio vede Sezze ad una percentuale di raccolta differenziata al 23,35 %, numeri che fanno ridere rispetto ad altri centri dei Monti Lepini (Roccagorga 80/81% - Cori 72% - Sermoneta 67 % ). Nel progetto tecnico-finanziario del 2017 redatto dalla PMF (Project Management & Finance) per conto della SPL SEZZE era tutto già chiaro, ma sono passati altri due anni senza che nulla sia cambiato. Adesso finalmente c’è la volontà di pensare a nuovi progetti e di puntare al 65 % di differenziata entro la fine del 2020: si vorrebbe puntare ad un obiettivo eccellente in soli 24 mesi.  Le proposte per “svoltare” restano quelle del 2017: raccolta differenziata porta a porta “spinta” su tutto il territorio comunale o raccolta ingegnerizzata, ossia porta a porta circoscritto al centro storico e distribuzione di isole ecologiche in periferia.

L'ultima seduta consigliare del 4 ottobre 2019

 

LA PROPOSTA DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE

La Giunta comunale, come bene ha descritto l’assessore Giancarlo Siddera, punta al primo modello di rinascita, grazie al lavoro di tutti gli operatori ecologici impiegati sul territorio e all’incremento di automezzi, il tutto alla luce dei nuovi finanziamenti provinciali (circa 800 mila euro). Nel modello rilanciato da Siddera è incluso il compostaggio di prossimità per i rifiuti organici sia per i residenti del centro storico attraverso 2 compostiere di comunità, sia per le zone di Suso con compostiere individuali nei terreni privati.

Esempio di compostiera di Comunità

 

LA PROPOSTA DELL'OPPOSIZIONE

Le opposizioni invece punterebbero sul modello ingegnerizzato o delle isole ecologiche che prevede una spesa iniziale (da 1,5 mln a 2,5 mln) non sostenibile per le casse della SPL ma ricompensati a regime nel giro di 3/5 anni e con un costo di gestione annuo però molto inferiore rispetto al primo modello, con un risparmio di circa 500 mila euro l’anno rispetto al Porta a Porta.  Insomma due soluzioni per uscire dal vergognoso 23% che vede Sezze fanalino di coda di tutti i paesi della Provincia, soluzioni proposte ma che per il momento non hanno trovato un accordo comune.

Le Isole ecologiche proposte dalle opposizioni

 

LA PREOCCUPAZIONE DEL SINDACO

Nel suo intervento il sindaco di Sezze Sergio Di Raimo ha espressamente avallato il modello descritto dal suo assessore per un rischio che il primo cittadino non vuole proprio correre. La soluzione proposta dalle opposizioni, infatti, comporterebbe la perdita di 22 unità lavorative della SPL Sezze perchè il risparmio deriverebbe proprio dal taglio dei posti di lavoro e da una spesa iniziale per l'acquisto delle isole ingegnerizzate insostenibile.

IL RISCHIO MAGGIORE

Il rischio da evitare è che si passi da una proposta ad un'altra senza decidere nulla, restando così come siamo. La politica quindi deve decidere e subito, senza ulteriori rinvii e senza rimpalli. Tra i pochi dati positivi emersi nell'ultima seduta consigliare, quelli relativi alle sanzioni amministrative elevate grazie alle foto-trappole. Da marzo ad oggi sono stati "beccati" 47 cittadini fotografati mentre gettavano rifiuti per strada. La sanzione per ognuno di loro è stata di 600 euro, per un totale di circa 30 mila euro.

 

 

 

 

 

 

Questa notte l'ingresso di una abitazione in via San Carlo a Sezze ha subito danni a causa di un incendio divampato davanti il portone. Si tratta di una abitazione di una donna del centro storico che vive sola. Fortunatamente non ci sono stati danni a persone ed il principio di incendio è stato spento grazie al tempestivo intervento dei vigili del fuoco. Su quanto avvenuto le forze dell'ordine stanno facendo accertamenti anche su quanto verrà relazionato dai vigili del fuoco intervenuti. Su quanto e dove accaduto c'è l'ombra di un atto vandalico gravissimo ad opera di ignoti, non è escluso che sia stata opera di una baby gang,  anche se al momento non ci sono riscontri oggettivi. Nell'ultimo periodo la politica setina e i social si stanno giustamente interrogando su questo grave fenomeno che sta diventato concreto.  Quanto accaduto questa notte è gravissimo ed e necessario intervenire per individuare i responsabili.

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Aggiornamento della notizia ore 13

IL SINDACO, LA POLITICA E I SERVIZI SOCIALI

 

L'amministrazione comunale di Sezze alla notizia di quanto avvenuto questa notte si è attivata anche grazie all'interessamento di alcuni consiglieri comunali, tra cui Serafino Di Palma il quale ha prontamente chiesto quale sia stato il ruolo dei servizi sociali nel gestire questo nuovo caso, considerato che l'abitazione dove viveva la donna non ha più un portone e all'interno è stata danneggiata dal fumo, quindi non più agibile. Il sindaco di Sezze proprio questa mattina ha dato mandato a Piero Formicuccia, responsabile PO dei servizi sociali, "di garantire una sistemazione alla signora in attesa di ripristinare la sicurezza della sua abitazione". Inoltre il primo cittadino è in contatto con il comandante dei Carabinieri "affinché ci si possa incontrare e capire il percorso per arrivare a prendere i responsabili di questo come di altri reati". 

 

 


La maggioranza che sostiene il sindaco di Sezze Sergio Di Raimo, dopo il rimpasto di Giunta, torna a esibire tutte le sue fragilità e limiti, con Bernasconi passato ufficialmente in opposizione, Ernesto Di Pastina spesso nel limbo e il consigliere Mauro Calvano sempre più libero da logiche partitiche ed estraneo ad accordicchi presi in altre sedi. Il presidente della commissione consigliare Servizi Sociali, dopo l'attacco ai colleghi di maggioranza, rei di disertare sempre la sua commissione preferendo i riflettori della stampa su temi importanti quali degrado e baby gang, nell'ultimo consiglio comunale ha voluto sferrare un altro duro colpo proprio in merito all'ordine del giorno relativo alla proposta di delibera per la gestione dei servizi sociali in convenzione con altri Comuni. Di Raimo in apertura dei lavori aveva chiesto il ritiro perché non affrontata in commissione consiliare, a conferma che qualche passaggio politico sta sfuggendo di mano, alimentando quindi dubbi che altra politica vuole decidere direttamente su Sezze. Dura la nuova accusa di Mauro Calvano in merito: "La delibera senza il parere propedeutico della commissione non può essere approvata. Questa delibera così come è stata presentata non avrà il mio parere. Il tema affrontato è fondamentale in quanto la Regione Lazio approva linee di indirizzo sui servizi sociali dandoci la facoltà di riappropriarci di quello che è sempre stato un ruolo cardine del Comune di Sezze, ossia di essere Comune capofila rispetto ad altri Comuni. Questa dunque è una scelta che spetta alla politica". Alla luce di questo il consigliere comunale chiede quali siano stati gli interlocutori con i quali è stata discussa la delibera arrivata in aula. "Come si è arrivata alla decisione di ridare nuovamente a Priverno il ruolo di Capofila di un servizio fondamentale e quindi gestire circa 2 milioni di euro? Dato che la risposta non c'è - afferma Calvano - prendo atto che qualcuno vuole decidere per altri. Non mi appartengono le logiche partitiche e di filiere di governo, il mio mandato si ferma ai confini territoriali di Sezze. Quello che succede in ambito provinciali e regionale sui vari equilibri e spostamenti di potere non mi appartiene. Chi ha deciso di riaffidare a Priverno il ruolo di capofila? Nessuno è stato informato di questa delibera e di questa decisione, una decisione che esula dagli uffici competenti".

Il consigliere comunale Mauro Calvano

Sabato, 05 Ottobre 2019 08:51

IL CROCIFISSO A SCUOLA

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La polemica sul crocifisso a scuola, sollevata da una infelice dichiarazione del nuovo Ministro della Pubblica Istruzione  Lorenzo Fieramonti, appare fuori tempo e strumentale. Si vuole distrarre l'attenzione dell'opinione pubblica dai veri problemi e sollevare polveroni e tifoserie di piccolo cabotaggio. Al riguardo, nel recente passato, ci sono stati pronunciamenti inequivocabili del Consiglio di Stato e una sentenza conclusiva della Corte Europea dei diritti dell'uomo. Eppure, nonostante ciò, all'inizio di ogni anno scolastico, da parte dei contrari al crocifisso nelle aule, si solleva il timore che la sua presenza possa costituire un privilegio inammissibile per i cristiani rispetto ai fedeli di altre religioni e, in questo modo, di condizionare il libero pensiero degli studenti. Si tratta, a mio modesto parere, di una concezione della laicità ideologica e preconcetta. L'intero Occidente è debitore della tradizione e del messaggio del cristianesimo. Duemila anni di storia costituiscono un patrimonio di civiltà insostituibile. La validità del simbolo della croce è universale, rappresenta la testimonianza diretta delle nostre radici. Eppoi, come può considerarsi divisivo e ingombrante un simbolo che aggrega e unisce le persone di diversi continenti e orientamenti, che è diventato nella coscienza di tutti il simbolo per eccellenza della pace, del perdono, della fratellanza, della solidarietà? La croce ha accompagnato nel corso dei secoli il sogno di redenzione e di riscatto di milioni di donne e di uomini  (soprattutto dei più diseredati e umiliati), dall'ingiustizia, dalla sofferenza, dalla povertà, attraversando tutti i confini e abbattendo i muri  fisici, politici e geografici. Esso è diventato un elemento costitutivo e irrinunciabile della nostra identità. Sorprende, allora, la superficialità e la leggerezza e la strumentalità con cui ripetutamente si solleva tale questione. Ogni società ha bisogno di simboli, pena la sua decadenza e il suo inarrestabile sfaldamento! 

 

Amareggiato e deluso. Si sente così il consigliere comunale Mauro Calvano, presidente della commissione consigliare Servizi Sociali, dopo che l’ennesima commissione consiliare da lui presieduta è andata deserta per mancanza di numero legale. E’ successo di nuovo, questa mattina. Eppure, anche questa volta, l’oggetto della discussione era di notevole importanza e attuale, perché la commissione avrebbe dovuto affrontare le presunte vicende di cronaca che vedono coinvolti minori a Sezze, a partire dallo sfruttamento della prostituzione minorile  e la presunta presenza di baby gang in città. Nella commissione odierna ci sarebbe stato l’apporto del responsabile dei servizi sociali (presente in aula) al fine di capire e valutare quali sono i provvedimenti emessi e quali segnalazioni sono pervenute in merito, ovviamente a tutela dei minori interessati. “Anche oggi con grande rammarico - afferma Calvano - prendo atto che la mia maggioranza non ritiene che questo problema sia grave per il nostro paese. Non venissero più a dirmi però che gli uffici comunali non collaborano perché oggi sono presenti i responsabili dei settori comunali. E’ facile andare sui giornali e fare proposte di consulta delle donne. Prendo atto che a fare proclami sono tutti buoni. Questa commissione si è tanto adoperata per affrontare questa problematica per ben due volte ma i fatti  - aggiunge  -mi spingono a pensare che o questo problema è ritenuto poco interessante oppure i politici non vogliono intervenire”. Nonostante la seduta di oggi non abbia avuto alcun valore legale per l’assenza dei consiglieri Ferrazzoli, Uscimenti e Fiorini,  il consigliere comunale Calvano ha ritenuto giusto e corretto, anche nei confronti dei responsabili del settore presente, discuterne in aula a microfoni spenti, non verbalizzando nulla. La delusione però è tanta. “Quanto accaduto oggi è grave perché se da una parte i miei colleghi della maggioranza vanno sui giornali parlando di degrado e di baby gang, chiedendo che la politica intervenga, poi però disertano le commissioni ad hoc dove il tema andrebbe realmente affrontato. Prendo atto che una amministrazione comunale storicamente di sinistra e sempre stata sensibile alle tematiche dei servizi sociali preferisca concentrarsi su proposte quali la ZTL, nelle cui commissioni sono sempre tutti presenti”. Calvano, dispiaciuto per le reiterate assenze, e soprattutto per il fatto che, concretamente, in maggioranza non si è voluto minimamente affrontare il problema portato a conoscenza dell’opinione pubblica, ha chiesto l’aiuto delle minoranze presenti per parlarne comunque. “Quello che è successo oggi è una offesa ad una città, che ci chiede di affrontare il problema. Cavalcare l’onda dei problemi per farsi pubblicità è una cosa becera che offende principalmente i cittadini”.  


Il Partito Democratico di Sezze, per bocca del neo segretario di sezione Daniele Marchetti, esprime la propria vicinanza alla famiglia dell’operaio che ieri ha perso la vita presso lo stabilimento Fca di Cassino. "Il nostro paese è stato recentemente colpito dalle morti sui luoghi di lavoro di due nostri concittadini, Emanuele Noce e Luigi Frabotta, eventi tragici  - afferma Marchetti - che hanno turbato profondamente la comunità locale e hanno riacceso il dibattito sulle normative in tema di sicurezza sul posto di lavoro. L’Italia ha il triste primato del più alto numero di morti bianche in Europa, raggiungendo numeri da bollettino di guerra. Morire per poter vivere non è ammissibile in un’era di progresso come quella che stiamo vivendo e non è tollerabile che i lavoratori rischino la vita nei  luoghi che servirebbero invece a renderla migliore. Il tema della sicurezza sui luoghi di lavoro  - conclude - deve restare sempre al centro dell’agenda di governo, è una  priorità inderogabile di un Paese moderno e civile".