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redazione

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Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa di Impronta Setina rispetto alla posizione  definita "ambigua" del sindaco Lucidi e di una parte della sua maggioranza. 

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È giunto il momento per l’amministrazione comunale di essere onesta riguardo alla sua vera composizione politica. È ormai, infatti, evidente che diversi esponenti della maggioranza sono legati a partiti che peraltro hanno idee, contenuti e visioni del tutto divergenti, se non addirittura opposte. Questa situazione crea inevitabili dissidi e tensioni all’interno dell’amministrazione poiché i consiglieri devono seguire le decisioni e le direttive dei loro partiti.
È chiaro allora che questo non è più aderente all’idea civica rappresentata agli elettori da questa maggioranza. Forse è giunto il momento di smettere di parlare di un’amministrazione civica, poiché sembra che tale etichetta sia solo un modo per celare la realtà: un’amministrazione paralizzata, divisa e come tale incapace di prendere decisioni coraggiose riguardanti i veri problemi della comunità. Si recita una parte, mentre non si percepisce che lo spettacolo è giunto alla fine. È tempo di trasparenza e responsabilità: gli elettori di una maggioranza presentatasi come civica meritano di sapere chi rappresenta veramente i loro interessi e come tali esponenti rispondono alle agende dei propri partiti.
 
Impronta Setina

 

 

Diverse e importanti interrogazioni attendono una risposta nel prossimo question time. Tra queste quelle protocollate dal Circolo di Fratelli d’Italia di Sezze grazie al suo consigliere comunale Serafino Di Palma. Il circolo locale della Melone chiede ad esempio la predisposizione di un regolamento comunale per quanto riguarda l’installazione ed esercizio di impianti di telecomunicazione per la telefonia cellulare, dato che il territorio comunale è già dotato di impianti in funzione. Altra attuale questione quella riguardante il fenomeno della Ludopatia in città. Anche per ciò Di Palma chiede un regolamento, considerato che in città si registrano molti casi di dipendenza da gioco anche a causa della presenza di numerose attività frequentate da persone con disturbi comportamentali legali al gioco. Anche in merito ai controlli interni dell’attività comunale Fdi chiede un regolamento, dato che non si capisce perché i report semestrali per l’anno 2023 ancora non sono stati trasmessi. Infine si chiede ancora una volta di regolare il parcheggio ferroviario della stazione in via degli Archi.

 

 

I Carabinieri al termine di articolata attività di indagine hanno deferito alla Procura della Repubblica di Latina, cinque persone ritenute responsabili di una associazione per delinquere finalizzata alle truffe a persone anziane o comunque per altri motivi particolarmente vulnerabili. Il sodalizio composto da quattro uomini ed una donna, parte di un nucleo familiare rom di origine campana, è stato attenzionato dalla primavera del 2022, quando in provincia sono stati segnalati, alle forze dell’ordine, diversi sinistri stradali risultati poi simulati allo scopo di truffare ignari automobilisti. Il modus operandi utilizzato dal gruppo, che si avvaleva di autovetture noleggiate in Campania, era quello tipico della “truffa dello specchietto”, portata a termine individuando anziani soli alla guida e ponendo in essere un finto incidente con responsabilità del povero malcapitato. Con raggiro, avvalendosi di artifizi collaudati, riuscivano a convincere l’automobilista della bontà della loro richiesta di denaro, utile ad evitare un esorbitante aumento della polizza assicurativa e ad evitare l’intervento delle forze dell’ordine. Per farlo erano loro stessi a fingere telefonate alle forze dell’ordine, per richiedere un eventuale intervento sul luogo del sinistro, telefonando di fatto ad un loro complice che consigliava puntualmente un accordo bonario per evitare pesanti contravvenzioni.

La precisa e puntuale ricostruzione delle dinamiche, la individuazione delle autovetture, degli autori e dei compiti, ha caratterizzato la meticolosa attività di indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Latina, che ha potuto richiedere la misura cautelare degli arresti domiciliari per tre degli autori, ritenuti più attivi e pericolosi. Con tali presupposti il G.I.P. presso il Tribunale di Latina ha riconosciuto valide le motivazioni emettendo il provvedimento eseguito dai Carabinieri, deferendo in stato di libertà i restanti due complici dell’associazione.

 

 

L’associazione GAL Monti Lepini cerca due figure professionali di livello “middle senior” e “senior”, ossia un responsabile amministrativo finanziario (raf) e un direttore tecnico (dt). Il presidente Marco Carpineti ha infatti pubblicato un Avviso pubblico per titoli e colloquio orale per la selezione di n. 2 professionalità ad elevato profilo specialistico o settoriale, da inserire nelle posizioni apicali della struttura tecnico-amministrativa del GAL "Monti Lepini" per l’attuazione della Strategia di Sviluppo Locale (SSL) 2023-2027. L’incarico verrà conferito senza alcun vincolo di subordinazione. Il Professionista è tenuto al conseguimento degli obiettivi prefissati dal GAL coerenti alle azioni previste dal SSL del GAL “Monti Lepini”. Il compenso economico previsto per entrambi i profili da selezionare per le attività da rendersi è determinato in quota fissa pari ad € 50,00 per ora (oltre all’ IVA ed alla rivalsa della cassa previdenziale, se dovute e come dovute), per un monte orario lavorativo di massimo 1.000 ore/anno.

 L' Avviso è pubblicato in forma integrale sul sito istituzionale del GAL: www.galmontilepini2023-2027.it e sui siti Internet dei Comuni soci del GAL.

Il responsabile del procedimento della selezione del personale è il dott. Marco Carpineti, Presidente del GAL Monti Lepini – e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Eventuali informazioni e/o chiarimenti sul presente avviso potranno essere richiesti esclusivamente a mezzo mail all’ indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

COMUNICATO STAMPA CARABINIERI

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Nei giorni precedenti a Sezze (LT), I Carabinieri del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Latina, coadiuvati dai colleghi della locale stazione Carabinieri, hanno effettuato un controllo ad un’attività di ristorazione del comune di Sezze (LT) nel corso del quale sono state rilevate numerose criticità. In particolare, il locale ispezionato, non era provvisto di un idoneo sistema di approvvigionamento idrico ovvero collegato direttamente alla rete idrica di distribuzione controllata da gestore autorizzato, bensì disponeva di due serbatoi per la raccolta di acqua potabile, rinvenuti con evidenti segni di carente manutenzione e con presenza di incrostazione e sporco sia all’esterno che all’interno degli stessi. L’acqua proveniente da tali serbatoi veniva utilizzata per le necessità del ristorante e per la preparazione e la manipolazione degli alimenti, con conseguente e potenziale pericolo per la salute degli avventori. Informato il dipartimento di prevenzione dell’A.S.L. di Latina, l’attività veniva immediatamente sospesa e sanzionata con una contravvenzione di euro 1.000,00.

 

 

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa del Movimento Libero di Iniziativa Sociale a firma di Luigi Gioacchini.

 

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A Sezze non si può parlare di criminalità organizzata perché, almeno fino a quando le autorità non chiariscono con precisione da chi e come questa criminalità sarebbe stata organizzata, la "storia" apparirebbe solo come un pretestuoso e depistante alibi. Quello stesso alibi che senza soluzione di continuità ha consentito, nel corso di decenni, che la situazione degenerasse nonostante i preoccupanti, inequivocabili e devastanti segnali che arrivavano.

Discorso diverso, invece, se si parlasse di un ben rodato "Sistema". È questo il punto che il ministro della polizia, Piantedosi, dovrebbe chiarire. Ma non lo farà mai, né lui né altri, perché è risaputo che qui a Sezze, di sicuro non nella politica politicante e per quanto strano possa apparire, troverebbero interlocutori dalle carte in regola pronti a rimarcare ogni eventuale incongruenza, contraddizione o omissione.


Sezze, "la Stalingrado dei Lepini", infatti, fra le "ingombranti" presenze che nel corso del tempo l'hanno caratterizzata, va inquadrata come la città che fra una serie infinita di immensi scandali nazionali e problemi di ordine pubblico di ogni tipo, è il luogo dove è nata la famigerata coop Karibu. Quella, per intenderci, dei 62milioni di euro, capeggiata dalla suocera del deputato Soumahoro la cui moglie, Liliane Murekatete, altro non era che la "rappresentante personale per l'Italia in Africa della Presidenza del Consiglio dei ministri", nel governo Berlusconi. Governo nel quale la attuale presidente del consiglio, Giorgia Meloni, era ministro.


Tornando all'attualità, un tessuto sociale, quello setino, drogato dalla anomala presenza di un numero imponente di stranieri ed al quale nessuno, in termini di verifica della sostenibilità ambientale tesa a prevenire, ha inteso dare un po' di respiro nonostante, come si ripete da più parti, le forze di polizia fossero fortemente sotto organico.

Con la rapidità di un fulmine, infatti, è favorita da un atteggiamento totalmente accondiscendente del sindaco Lucidi e della sua Amministrazione, un'altra coop, dedita all'accoglienza, ha preso il posto di Karibu usufruendo, tramite il Comune di Sezze, di nuovi milionari finanziamenti. Con un sindaco, sempre quello attuale, che nonostante tutto, nel tentativo di chiamarsi fuori, oggi fa pure la vittima dimenticando perfino che per la sua carica è lautamente pagato dai sezzesi. Oltre al fatto che, se non è capace di esprimere autorevolezza e capacità, nessuno lo sta obbligando a restare su quella poltrona. Ed i fatti, come i fallimenti, sono sotto gli occhi di tutti. L'ultimo, solo in ordine di tempo, quello di Martina, attinta da un "proiettile vagante", alla quale va tutto l'affetto, la solidarietà e la vicinanza di tutti i sezzesi perbene.

 

 


Nella serata di ieri 30 aprile 2024 i Carabinieri del Comando Provinciale di Latina attuavano un dispositivo di controllo straordinario sul territorio di Sezze, finalizzato alla prevenzione ed al contrasto dei reati. In tale contesto i Carabinieri arrestavano, in flagranza del reato di detenzione ai fini dello spaccio, un soggetto romeno di 44 anni che, a seguito di perquisizione domiciliare, veniva trovato in possesso di 84 grammi di marijuana suddivisa in involucri, nonché di un bilancino di precisione. Il tutto veniva sottoposto a sequestro. Il soggetto tratto in arresto, dopo le formalità di rito, veniva sottoposto agli arresti domiciliari, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in attesa di rito direttissimo che si terrà in data odierna. L'uomo arrestato è il fratello del 37enne sospettato di avere esploso il colpo di pistola a Ferro di Cavallo sabato scorso, ferendo la ragazza di 19 anni di Sezze. Il 37enne noto alle forze dell'ordine per altri reati ed è tuttora ricercato.

 

 

 

Il Circolo Fratelli d'Italia di Sezze, tramite il suo consigliere comunale Serafino Di Palma, ha protocollato una richiesta urgente di convocazione di consiglio comunale per affrontare seriamente il tema sicurezza in città. 

" Tra la popolazione è diffusa la preoccupazione per la questione sicurezza del paese, tale preoccupazione  - si legge nella richiesta - è determinata anche a causa di una mancanza di iniziative per la prevenzione ed il contrasto dei fenomeni criminali; in più occasioni il sottoscritto, unitamente anche ad altri consiglieri comunali, ha presentato interrogazioni e sollecitato l’amministrazione a tal fine senza, tuttavia, ottenere significative risposte; non possono essere più accettati episodi come quello accaduto in questi giorni; la sicurezza deve essere una priorità assoluta ed è necessario intervenire per proteggere la nostra comunità; considerato, inoltre, che il diritto alla sicurezza ed alla qualità della vita urbana costituisce una priorità che richiede, a fronte di problematiche complesse, l’azione compiuta e sinergica di tutte le forze politiche, le istituzioni e le autorità preposte. E' essenziale - prosegue la nota di Fdi - elaborare e adottare, pertanto, un piano condiviso di sicurezza e controllo del territorio, coinvolgendo tutte le forze politiche e le autorità competenti in un dialogo costruttivo e aperto ai cittadini. Ciò esposto, si chiede la convocazione urgente di un consiglio comunale avente ad oggetto la questione sicurezza e nel quale sia esteso l’invito a partecipare al Prefetto di Latina, al Presidente della Provincia di Latina e ai rappresentanti politici regionali nonché alle forze dell’ordine locali e provinciali preposte alla sicurezza del territorio".

 

Nella foto il consigliere comunale Di Palma, firmatario della richiesta 

 

Si riporta l'intervento di Luigi Gioacchini del Movimento Libero di Iniziativa Sociale in merito agli sviluppi e alle dichiarazioni post sparatoria avvenuta a Sezze sabato scorso.

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Ci risiamo: domani un nuovo "Comitato per l'ordine e la sicurezza". Prima di questo ce ne erano stati altri, altri ce ne saranno dopo.
La minoranza invoca un Consiglio comunale straordinario, ma per far capire cosa a chi non lo dice. Appare chiaro, in casi del genere, a coloro che masticano un po' di politica, che le "mura" oltre le quali non si deve andare devono essere quelle "amiche" che fino ad ora hanno garantito lo "status quo". Diversamente, anche perché siamo di fronte a forze politiche, sia di maggioranza che di minoranza, che dispongono di rappresentanti istituzionali a tutti i livelli, deputati, senatori, parlamentari europei, ecc. che tra l'altro non è difficile incontrare per le vie di Sezze in compagnia del signor sindaco, viene da chiedersi: perché costoro non hanno mai sollecitato cotanto "codazzo parlamentare" ad interrogare il ministro della polizia, prefetto, on. dott. Matteo Piantedosi affinché ci illumini se, girando il mondo, gli è mai capitata una realtà (Circa 23mila abitanti) come quella setina, con decenni di scandali nazionali a ripetizione e gravi problemi di ordine pubblico come Sezze? e, come intende agire per il futuro?
Invece fanno parlare, ma solo sulla stampa locale garantiti così che la sua voce non arrivi in "cielo", la deputata Giovanna Miele che non aveva mai profferito parola ma lo fa, manco a farlo apposta, solo ora a ridosso delle europee facendoci sapere che "è importante quindi dotare le forze dell'ordine dei necessari strumenti". Viene da chiedersi, al di là delle vulgate e dei luoghi comuni, quali sarebbero questi strumenti dei quali fino ad oggi le forze di polizia non sarebbero dotate?
E si perché il senso di questa richiesta, a meno che non sia spicciola retorica di campagna elettorale, sfugge.
Nel contempo è giusto precisare che non sono certo le radici antiche del problema a preoccupare ma il suo perpetuarsi ultradecennale, senza soluzione di continuità, il vero preoccupante "bubbone". Altro che storie!

 

Dichiarazioni del sindaco di Sezze Lidano Lucidi dopo i fatti di cronaca di sabato scorso

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“Quanto accaduto nella notte tra sabato e domenica è stato un vero e proprio trauma per la città, un episodio che ci deve far riflettere rispetto ad un problema, quello della sicurezza a Sezze, che questa amministrazione e il sottoscritto in primis non hanno mai tenuto in scarsa considerazione. Vedere nuovamente Sezze sulle pagine nazionali e sui tg è stato l’ennesimo schiaffo per una città che merita altro. Ma quella di sabato è anche l’occasione per tornare a ribadire con forza che come ente siamo impegnati quotidianamente con i problemi legati alla sicurezza. Che in città, a causa dell’estensione territoriale e della popolosità, ci siano problemi legati alla sicurezza è un fattore che nessuno di noi ha mai ridimensionato. Il problema della sicurezza c’è e come amministrazione stiamo mettendo in campo ogni azione volta ad arginarlo. Abbiamo investito tanto negli impianti di videosorveglianza, siamo in contatto con le comunità straniere che si occupano dell’accoglienza e non abbiamo mai negato il problema o cercato, come spesso accaduto in passato, di mettere la polvere sotto al tappeto. Quindi – prosegue il sindaco di Sezze – non ci sto a subire attacchi da chi fino a poco tempo fa raccontava di una città modello per integrazione e, sostanzialmente, isola felice. Così come non accetto gli attacchi da parte di chi cavalca l’onda emotiva, mentre invece, probabilmente, potrebbe incidere diversamente se si considera chi occupa incarichi dove si può decidere la sorte del Paese. Come Comune vogliamo far valere le nostre esigenze sul fronte della sicurezza urbana, e siamo consapevoli che in una provincia così vasta le forze a disposizione siano comunque esigue. Quella che non accettiamo, però, è la semplice presa d’atto di questi problemi. Servono soluzioni, perché l’episodio di sabato notte non si è trasformato in vera e propria tragedia solo per una circostanza fortuita, che la prossima volta potrebbe non ricapitare. Servono azioni concrete, servono militari e agenti, serve comprendere che un paese di 25mila anime e con un’estensione territoriale come quella di Sezze merita un’attenzione maggiore, una considerazione maggiore. Mi auguro e continuerò personalmente e come rappresentante di una comunità – ha concluso il primo cittadino di Sezze – a sollevare questioni agli organi preposti e a cercare di far comprendere a tutti che i problemi non si risolvono da soli, ma vanno affrontati con serietà e capacità”.

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