redazione
Giornata nazionale del dialetto, tutte le iniziative
Pro Loco Bassiano: assegnati 20 mila euro per il Progetto “Senza Confini, Bassiano nel Lazio: collage territoriale di cultura e tradizioni”
Con Determinazione n. 13 del 12.01.2024 Lazio Crea ha approvato l’elenco degli assegnatari dei contributi per la Valorizzazione della Regione Lazio, il bando dedicato alle associazioni della Regione Lazio, mirava a contribuire a tutte le attività culturali che valorizzassero le tradizioni regionali nel periodo dal 1° giugno 2023 al 31 dicembre 2023, e che con soddisfazione di tutti gli addetti ai lavori ha visto il finanziamento della Pro Loco di Bassiano per € 20.000,00. Con soddisfazione prendiamo atto del finanziamento del Progetto “Senza Confini, Bassiano nel Lazio: collage territoriale di cultura e tradizioni” - esordisce la Presidente Anna Botta - , grazie alla collaborazione e alle competenze dei soci dell’Associazione, con i quali abbiamo realizzato eventi che hanno permesso di far risaltare le bellezze materiali e immateriali di Bassiano. La cosa che più mi rende contenta è il fatto che questa assegnazione testimonia lo spessore e l’importanza del lavoro svolto dall’Associazione durante l’intero arco dell’anno con eventi, conferenze, incontri, mercatini manifestazioni e concerti, attraverso cui i visitatori del nostro Borgo, una volta raggiunto, hanno avuto la possibilità di rimanere affascinati dalla storicità e dal contorno naturalistico che lo contraddistingue. MI auguro che questo risultato sia da stimolo per tutti i nostri soci e sostenitori e per tutta la comunità affinché anche per l’anno in corso ci sostengano con entusiasmo nelle iniziative che abbiamo in progetto che ci permetteranno di consolidare e superare i traguardi fin qui raggiunti promuovendo la bellezze di Bassiano e le tradizioni della sua gente.”
Revocata per la seconda volta la seduta del question time
Il presidente del consiglio comunale di Sezze, Dott. Pietro Del Duca, ha revocato il question time previsto per venerdì 19 gennaio “ in quanto non sono pervenute al protocollo all’Ente interrogazioni da parte dei consiglieri comunali di opposizione”. E’ la seconda volta nel giro di poco mesi che una seduta di question time viene annullata per il medesimo motivo. C’è da parte dei consiglieri comunali di opposizione quello strascico alla polemica contro il presidente del consiglio comunale perché in passato - secondo le minoranze - non sono state date risposte alle interrogazioni presentate? C’è la polemica nata sulla mancata trasparenza degli atti e della documentazione richiesta? Probabilmente sì, stando ai silenzi da parte di qualcuno che siede all’opposizione mentre chi, sempre in silenzio, sembra essere già passato in maggioranza.
Clarisse: bisogna dire le cose con chiarezza ai cittadini
Luigi De Angelis, esponente del centrosinistra di Sezze, interviene sulla notizia data nei giorni scorsi dal sindaco Lidano Lucidi relativamente all'inizio dei lavori di ristrutturazione del Monastero delle Clarisse di Sezze, senza che sia stato però specificato nel dettaglio quali e quante somme saranno utilizzate e che tipo di intervento di ristrutturazione verrà realizzato. De Angelis ricostruisce in breve la storia del Monastero della Clarisse e si chiede a cosa serviranno questi interventi di poco conto senza una visione e un progetto di fruibilità dello storico edificio. "Fino al 2014 il monastero delle clarisse è stato di proprietà della provincia di Latina. Nel 2014 i consiglieri provinciali del PD, pur all'opposizione della ventennale amministrazione di centrodestra, vista la paventata chiusura delle provincie e per evitare che cadesse in mano dei privati , votarono l'acquisizione del monastero al patrimonio comunale. Gli interventi eseguiti sulla struttura, di oltre 4000 mq, sono stati finalizzati a mettere in sicurezza tetto, mura e solai. È chiaro che il comune da solo non ha la disponibilità di milioni di euro necessari per completarla e servire l'intervento di Stato, Regione e Unione Europea.L'intervento di cui si parla in questi giorni è palesemente una goccia irrilevante e comunque serve a rendere fruibile un giardino esterno, mentre il resto della struttura continuerà a rimanere in abbandono.Bisogna dire le cose con chiarezza ai cittadini.Senza un progetto serio e una destinazione chiara nessuno, enti pubblici o imprese private, è disponibile a finanziare qualsivoglia intervento. Si parla di abbandono e degrado del centro storico. Il problema è che a differenza di tantissimi comuni italiani che grazie al PNRR stanno riqualificando il proprio territorio e ponendo le basi di un nuovo sviluppo, per il monastero delle Clarisse si è persa una occasione storica: attingere a questi fondi per realizzare un intervento importante di riqualificazione del centro storico”.
Lavori di ristrutturazione per il Monastero della Clarisse
Comunicato stampa del Sindaco
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Hanno preso il via nei giorni scorsi i lavori per la ristrutturazione del Monastero delle Clarisse. A darne notizia è stato il sindaco di Sezze, Lidano Lucidi, che ha accolto positivamente i primi interventi su una struttura che l’amministrazione ha deciso di mettere in sicurezza e riqualificare: “Pensiamo che quel luogo possa essere il centro culturale del paese, un posto ricco di storia, un immobile enorme che con questi lavori ci accingiamo a restituire alla comunità di Sezze dopo moltissimi anni. Per onestà intellettuale – ha precisato il primo cittadino – occorre dire che anche nella precedente consiliatura il sito era attenzionato, e noi abbiamo seguito quell’idea che riteniamo giusta ottenendo ulteriori finanziamenti e facendolo inserire nella rete delle Dimore Storiche della Regione Lazio che apre altri fronti progettuali”. Il sindaco di Sezze, presente all’apertura del cantiere che si occuperà di riqualificare un’area importante del plesso, ha spiegato concettualmente come intende restituire anche fruibilità allo stabile: “La rivalutazione del centro storico passa anche attraverso l’apertura del Monastero che potrà ospitare eventi, attività culturali, turistiche ed economiche in genere, con possibilità di celebrare anche i matrimoni”. Un’azione di recupero importante cui, come confermato dallo stesso Lidano Lucidi, ne seguiranno altre, anche se l’attenzione dell’ente si concentrerà anche su alcune criticità purtroppo ereditate dalle passate amministrazioni: “Ci sono molte strutture inagibili e tante opere ancora incompiute, tra le quali spiccano la Futura Casa dei Giovani e il tensostatico adiacente al plesso scolastico di via Melogrosso, sui quali stiamo aprendo dei ragionamenti per evitare che ci vengano chiesti indietro i finanziamenti ottenuti. Saremo particolarmente attenti affinché queste somme non debbano essere risarcite dalla cittadinanza”.
Biblioteche e Musei, 60 mila euro dalla Regione Lazio
IL MANIFESTO DEI DOCENTI PRECARI
Riceviamo e pubblichiamo.
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Buongiorno, vi scriviamo con la speranza di portare alla luce ciò che sta accadendo in questi mesi a migliaia di docenti precari in Italia. E’ una vera e propria richiesta di aiuto. Quasi nessuno ne parla, ma ciò che stiamo vivendo, ha dell’assurdo! NON DOVREBBE ESSERE ASSOLUTAMENTE ACCETTABILE nel 2024 e, a maggior ragione in un Paese civile, non dovrebbe MAI accadere. Vi raccontiamo… Molti di noi hanno preso servizio presso istituti statali a settembre/ottobre 2023 e da allora NON ABBIAMO MAI ricevuto lo stipendio. EBBENE SI, LAVORIAMO GRATIS DA QUASI 5 MESI.
Siamo stati lasciati allo sbaraglio a sostenere una marea di disagi, quali:
1)bollette inevase;
2) rate di varia natura;
3) canoni di affitto;
4) spesa per il vivere quotidiano;
5) abbonamenti vari per trasporto pubblico;
6) carburante per recarsi sul posto di lavoro laddove le località da raggiungere non sono collegate o sono mal collegate.
In queste settimane abbiamo letto decine e decine di post di colleghi i quali: 1) non sanno più come sfamare la famiglia; 2) sono costretti a chiedere prestiti alle loro famiglie o ai loro amici per pagare 2.1) mutui; 2.2) visite e spese sanitarie; 2.3) abbonamenti per il trasporto pubblico necessari per raggiungere il posto di lavoro; 2.4) il carburante necessario per raggiungere il posto di lavoro; 2.4.1) si tenga presente che molte località, come ad esempio Terracina, non sono facilmente raggiungibili con i mezzi pubblici.
Nel frattempo, vengono finanziati progetti, Tutor e quant'altro anziché risolvere quest'annoso problema che da anni trafigge la categoria dei docenti precari. Abbiamo cercato di capire le varie fasi contattando i soggetti interessati: secondo le Ragionerie territoriali bisogna contattare NOIPA o le scuole, secondo i DSGA delle scuole e NOIPA non si possono autorizzare i pagamenti fino a quando risulta l'incapienza dei fondi nei capitoli di spesa. Pertanto, la sopravvivenza e la dignità di milioni di docenti precari dipende dal MIUR che prima li assume e poi non riesce a rispettare le condizioni contrattuali non essendo in grado di reintegrare nei termini di legge la disponibilità dei fondi nei rispettivi capitoli di bilancio Siamo lavoratori onesti e lo Stato non dovrebbe mai permettere di farci vivere in questo modo. Ogni mattina ci alziamo e andiamo a lavoro, come tutti gli altri (MA NOI GRATIS). Siamo professionisti, abbiamo pagato tasse universitarie salate per conseguire il titolo di studio, abbiamo investito i nostri soldi per l’ulteriore conseguimento di titoli e accesso ai concorsi.
E IL RISULTATO? SIAMO UMILIATI DA UNO STATO CHE CI LASCIA IL CONTO IN ROSSO, UNO STATO CHE CI COSTRINGE ALL’UMILIAZIONE DI CHIEDERE SOLDI IN PRESTITO, ALLA RABBIA DI NON POTER SOSTENERE ALCUN TIPO DI SPESA, ALLA PAURA DI NON POTERCI PERMETTERE UN CONTROLLO MEDICO, DI COMPRARCI UN FARMACO, AL FALLIMENTO DI DOVER NEGARE UN GIOCATTOLO AL PROPRIO FIGLIO. VENIAMO RIPAGATAI con una vita piena di umiliazioni morali che fiaccano lo spirito e il fisico. Ci sentiamo abbandonati, distrutti, umiliati. L’ 8 gennaio p.v. la maggioranza di noi, fiaccati nell’animo, non potrà raggiungere il posto di lavoro per motivi materiali. Le feste appena passate, per la maggioranza di noi, sono state un vero dramma. CON QUALE SPIRITO RITORNEREMO IN CLASSE L’8 GENNAIO? MI CORREGGO, OLTRE ALL’UMORE, CON QUALI SOLDI PER FAR BENZINA RITORNEREMO IN CLASSE L’8 GENNAIO? IMMAGINATE IL NATALE CHE ABBIAMO VISSUTO…IMMAGINATE LA RABBIA DI AVERE LE TASCHE VUOTE PUR FACENDO UN LAVORO ONESTO… E’ davvero una situazione INACCETTABILE! Vergognosa. Nessuno ne parla, nessuno ci tutela. Vi scriviamo con la speranza che qualcuno di voi ci tenda la mano e porti alla luce questa situazione e TUTTO CIÒ CHE STA ACCADENDO E TUTTO CIO’ CHE STIAMO AMARAMENTE VIVENDO.
A tal proposito io ed un collega abbiamo creato, da poco, un gruppo Facebook dove invitiamo tutti i colleghi italiani a scrivere ciò che stanno vivendo e hanno vissuto in questi terribili mesi. La pagina si chiama “Noi precari senza stipendio e diritti!” e sullastessa si puo’ iniziare a leggere qualche testimonianza al riguardo. I messaggi che ho letto sono strazianti e in essi traspare tutta la disperazione, l’umiliazione di chi ama il proprio lavoro espletato con dedizione e capacità. LEGGERE TALI POST FA MALE, SI STRINGE DAVVERO IL CUORE: TRA LE RIGHE SI LEGGE LA DISPERAZIONE, LA RASSEGNAZIONE, L’UMILIAZIONE DI CHI AMA IL PROPRIO LAVORO, LO PRATICA CON DEDIZIONE E AMORE MA HA LE TASCHE COMPLETAMENTE VUOTE ORMAI…DOPO 4 MESI SENZA RICEVERE RETRIBUZIONE. Siamo precari, ma ciò non è sinonimo di nullità. Anzi, noi sostituiamo colleghi garantendo continuità e stabilità agli studenti. Eseguiamo lo stesso lavoro degli altri e dovremmo avere gli stessi diritti degli altri. Siamo davvero al limite, vi chiediamo, per favore e con il cuore, di aiutarci. Dateci voce…voi che potete.
Con affetto e tanta speranza, Chiara De Nuccio, Campoli Dante Luca, Monica Vercelli Prof precari della scuola italiana
Bassiano, presentato ricorso per annullamento procedura riequilibrio di Bilancio
I consiglieri comunali di Bassiano Domenico Guidi, Costantino Cacciotti e Piero Avvisati hanno presentato il 28 dicembre scorso un ricorso al Presidente della Repubblica contro il Sindaco del Comune Giovanbattista Onori per l’annullamento (previa adozione delle più opportune misure cautelari) della deliberazione n. 21 del 9 agosto 2023 con cui il Comune di Bassiano ha approvato il rendiconto di gestione dell’esercizio 2022; della deliberazione n. 22 con cui il consiglio comunale ha disposto “ripiano quota disavanzo da rendiconto 2022 e conseguente variazione di bilancio di revisione” e deliberazione n. 23 con cui è stata disposta la “Salvaguardia equilibri del bilancio - ricorso procedura riequilibrio di bilancio”. I firmatari chiedono l’annullamento degli atti in quanto considerati “illegittimi” per “violazione dei principi di Bilancio” e perché “ i consiglieri comunali ricorrenti “hanno avuto conoscenza sostanziale e legale delle deliberazioni impugnate solo in esito al compimento delle formalità di affissione all’albo pretorio”. Per quanto concerne la deliberazione n.22 i ricorrenti scrivono che “non si è disposta l’applicazione del disavanzo all’esercizio in corso e si è dato corso alla procedura di riequilibrio senza applicare all’esercizio in corso il disavanzo di oltre 900 mila euro accertato”.
Comuni ricicloni in Provincia, Sezze la terz'ultima col 37%
E' stato pubblicato nei giorni scorsi il dossier di Legambiente relativo ai cosiddetti “Comuni Ricicloni e Ciclo dei Rifiuti nel Lazio 2023”. Per quanto ci riguarda in Provincia di Latina, tra i 33 Comuni, la migliore è Fondi che tocca l'83% mentre la peggiore è Ponza con meno del 13%. Purtroppo il Comune di Sezze nel 2023 è ferma ad un 37%, terz'ultima dopo Ponza e Ventotene. Tra i Comuni migliori nella provincia di Latina invece ci sono Aprilia (69,81 % di differenziata); Campodimele (67,75%); Castelforte (70,20%); Cori (75,79%); Fondi (82,87%); Formia (67,41%); Itri (76,28%), Lenola (67,78%); Maenza (74,01); Minturno (65,79%); Norma (82,17%); Priverno (68,18%); Procedi (78,71%); Rocca Massima (67,88%); Roccagorga (66,44%); Sabaudia (73,52%); San Felice Circeo (77,61%); Santi Cosa e Damiano (74,99%); Sermoneta (72,01%); Sonnino (66,64%); Sperlonga (72,53%); Spigno Saturnia (81,98%); Terracina (72,46). Nel rapporto presentato durante l'ottava edizione dell'Ecoforum Lazio, la raccolta differenziata dei rifiuti urbani cresce, seppur di poco, nel Lazio, migliorando di 0,8 punti percentuali e raggiungendo il 54,23%: siamo ancora lontani dal medio nazionale del 64% e che pone la regione al terzo posto in Italia.
Botteghe e attività storiche di Sezze nell'elenco regionale
La Sagra del Carciofo di Sezze, le due fiere (quella di San Luca e quella della Croce) e ben 5 attività commerciali sono state inserite all’interno dell’elenco regionale delle botteghe e attività storiche della Regione Lazio annualità 2023, articolato secondo le attività “Botteghe e attività storiche”, “Mercati storici”, “Fiere storiche”, “Attività di commercio su aree pubbliche di valenza storica”. A darne notizia dopo la pubblicazione del bollettino ufficiale della stessa Regione Lazio è stata l’assessore alle Attività Produttive, Lola Fernandez, che in una nota ha spiegato i dettagli di un lungo processo che finalmente ha ottenuto i riconoscimenti sperati: “Siamo davvero soddisfatti perché 3 momenti molto importanti per la nostra città e ben 5 attività commerciali che hanno fatto la storia del nostro territorio hanno ottenuto un riconoscimento prestigioso. La nostra Sagra del Carciofo, evento che porta in città migliaia di persone ogni anno e sul quale questa amministrazione ha sempre puntato sotto il profilo produttivo ma anche culturale, insieme alle due storiche fiere che si svolgono a Sezze, quella del 18 ottobre, giorno di San Luca, e quella del 3 maggio, la fiera della Croce, altri due momenti storici e importanti per l’economia della città”. Oltre alla Sagra e alle due fiere che si svolgono in città durante l’anno, però, la proposta avanzata dal Comune di Sezze è stata accolta positivamente anche sul fronte delle attività commerciali ritenute botteghe storiche. Sono ben 5, infatti, quelle che entrano nell’elenco regionale: “Si tratta di due storici bar – spiega ancora Lola Fernandez – che hanno fatto la storia della città, il bar Buzzichetto in porta S.Andrea e il Bar Bistrot, lo storico bar “Cingolotto” di piazza De Magistris, entrambe nella categoria di “somministrazione al pubblico di alimenti e bevande”, oltre ad altre 3 attività commerciali, il panificio Monescalchi di Sezze scalo nella categoria “commercio prodotti da forno- produzione pane e dolci locali”, l’oreficeria Vincenzo Di Lenola nella categoria “commercio gioielleria e laboratorio orafo”, e l’azienda di Anna Lombardi nella categoria di “commercio al dettaglio di biancheria, maglieria e abbigliamento”. Un risultato eccellente per il nostro territorio che grazie a questo riconoscimento da avvio a una stagione unica di valorizzazione storica, culturale e delle tradizioni setine in ambito commerciale. Vanno ringraziate le attività che hanno partecipato al bando – ha concluso l’assessore Fernandez – ma anche Vittorio del Duca che ha offerto un grande contributo alle relazioni tecniche delle fiere e mercati che hanno ottenuto la qualifica di “storici” nell’elenco regionale, la Confcommercio Lazio Sud che, nel quadro della collaborazione avviata con il programma di azione della Rete di Imprese Seti@, ha supportato e animato le aziende del centro storico a presentare la loro domanda all’avviso pubblico del Comune. Per ultimi, ma non per importanza, gli uffici comunali, in particolare il SUAP, che ha svolto un egregio lavoro di istruttoria e verifica del possesso dei requisiti previsti dall’avviso pubblico regionale”. Ora il lavoro del Comune di Sezze continua supportando i commercianti che hanno ottenuto il riconoscimento nella loro partecipazione al prossimo avviso regionale che finanzierà le botteghe, attività, fiere e mercati storici inseriti nell’elenco regionale “annualità 2023”.