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redazione

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Lunedì, 12 Febbraio 2024 12:41

Maenza, un Carnevale Plastic Free!

 

Grande successo per il festival del carnevale di Maenza, un evento nato negli anni 70 da un’idea di Padre Fastella e che ancora oggi viene riproposto nel piccolo comune lepino!Una gara canora per bambine e bambini con tanto di coro live sotto la cura del Maestro Ilario Polidoro, musica e una giuria di esperti per decretare una classifica e la canzone vincitrice. La 37' edizione si è svolta sabato 10 febbraio curata interamente dal comitato il Coriandolo d’Oro e dalla Presidente Michela Polidoro in collaborazione con l’ente comunale, la Parrocchia e l’associazione Plastic free: i due referenti Gianfranco Iagnocco ed Eleonora Rossi hanno contribuito all’evento donando ad ogni bambino dei semini da poter spargere al posto dei classici coriandoli; un’iniziativa green per celebrare la conferma anche per il 2024 di Maenza comune Plastic Free!

Per Gianfranco Iagnocco ”... quest’anno al posto dei coriandoli lanceremo tanti semini che daranno vita a nuove vite, spero che altri comuni possano sempre più avvicinarsi ad un’idea e alla pratica di vivere un mondo diverso, libero dalla plastica e dalle superficialità, riscoprendo l’importanza della natura. Il giorno dopo il nostro evento ho ricevuto tanti messaggi e foto di chi piantava i semini o addirittura chi ha realizzato dei coriandoli con le foglie cadute degli alberi”.

Per il sindaco Claudio Sperduti "... questo come tanti eventi sono la storia del nostro paese e noi qui riuniti stiamo creando un qualcosa, stiamo facendo comunità, una connessione tra varie generazioni che ci porta essere una comunità viva e orgogliosa!”

 

 

La “Contemplazione dell’impermanenza” di Emanuela Del Vescovo, pittrice di Latina, non è il solito catalogo d’arte per un semplice motivo: perché delle sue opere parlano anche un poeta, uno scrittore e un’autrice e attrice teatrale. Il catalogo verrà presentato, domenica 18 febbraio alle 17.30, al Mug (Museo Giannini) di Latina. assieme a una parte delle stesse opere.  “Questo incontro - ha affermato la pittrice – rappresenta per me la chiusura definitiva di un anno veramente duro e di un ciclo di vita raccontato dalle opere pubblicate nel catalogo”. Oltre a lei, interverranno Giselda Palombi e Antonio Veneziani. Ed è quest’ultimo il poeta che ha dedicato ad Emanuela Del Vescovo il poemetto “Oltre lo specchio”: “Scavi altri universi nella carne e nel sangue, legando l’immagine alla sostanza. Il quadro, per te, è luogo del colore e della mente./ Il timore del divino confonde, sempre e sempre, mani e occhi./Occorre andare più a fondo, nell’intimo del colore, magari, per ritrovare il poetico che si cela in noi e nel mondo. Ostinarsi a cercare e a cercarsi, insieme, senza cedimenti, perché il segno è traccia impigliata nelle impronte della memoria./ Toni, sfumature, velature, colore su colore, tutto si rafforza e muta nel teatro dell’occhio./ Frammenti di essenze scandagliano lo stupore; senza parlare rompono il silenzio./Grumi di paura compressi nella pennellata, il non detto si libera come seconda vista. E io ripesco nel palmo della mano una pluralità di utopie./ Vado a ritirarmi nella buca delle lettere. Ora oltre il vetro, appassiscono i baci non dati e non ricevuti”. Invece lo scrittore Claudio Marrucci sostiene: “I quadri di Emanuela Del Vescovo trasudano dell’arte pittorica italiana, dal Rinascimento alla metafisica al futurismo. Un elemento che ritorna è il soggetto umano, protagonista assoluto. Il corpo dell’uomo, della donna, del bambino nella sua relazione con la natura, con gli animali, con le energie dei pianeti; in questo senso, non con il mondo, ma con gli infiniti mondi, come avrebbe detto Giordano Bruno”. Mentre l’autrice, attrice e regista teatrale Giselda Palombi dedica alla pittrice sette “ricette”. Ecco l’incipit della terza: “Occorre agire con cautela, e fino ad un certo punto, in modo che la materia non ne rimanga divisa. Questo si può ottenere per la grande potente sottilità delle essenze reali del cielo e dei pianeti. Quindi la virtù generale e quella insita alla natura inferiore influiranno di continuo nelle singole materie”. Infine il critico Claudio Strinati definisce così l’arte di Emanuela Del Vescovo: “Un percorso complesso e circolare quello di Emanuela Del Vescovo, di lettura melanconica e articolata. Fatto di salti temporali, di citazione colta, di materia e cromia vigorosa. Da leggere in ordine sparso, senza una logica necessariamente cronologica. Solo il dialogo interiore che ci suggerisce può essere la  nostra guida. Senza fine”.   Le opere contenuto nel catalogo sono state suddivise in quattro gruppi. “Come to light”, “Ritmi vitali”. “Impermanenza”, “Ritratti” e “Disegni”. Nata a Latina nel 1976, Emanuela Del Vescovo si diploma al liceo artistico di Latina e all’Accademia di Belle arti di Roma con il massimo dei voti. Durante gli anni del Liceo copia dal vero l’arte antica nei musei e nelle piazze di Roma grazie al maestro Osvaldo Martufi. In Accademia è allieva di Antonio D’Acchille e di Bruno D’Arcevia tra i fondatori della “Nuova maniera”, teorizzata dal critico d’arte Giuseppe Gatt. Il linguaggio classico acquisito negli anni della formazione diventa strumento per rielaborare visioni intime e oniriche in composizioni pittoriche originali ed espressive, Lavora con varie tecniche ma predilige la pittura ad olio. Espone le sue opere in mostre personali e collettive sul territorio nazionale e internazionale, partecipa e viene premiata a vari concorsi d’arte. Rientra nella rosa dei finalisti del prestigioso concorso di arte figurativa Mod Portrait nel 2022, la cui esposizione si è tenuta al MEAM di Barcellona. Sempre nel 2022 crea alcune illustrazioni per il libro di poesie Santi subito di Antonio Veneziani. Attualmente tiene corsi di pittura a Latina nel suo laboratorio d’arte. 

Nella foto Emanuela Del Vescovo

 

Martedì, 06 Febbraio 2024 13:09

Nuovi 4 compattatori per la SPL Sezze

 

COMUNICATO STAMPA SPL SEZZE

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Prosegue l’impegno della Servizi Pubblici Locali Sezze sul rinnovamento del parco veicolare, elemento fondamentale per mettere in campo azioni che permettano di svolgere servizi più efficienti. L’attenzione della società, tra le altre voci, si è concentrata sul parco veicolare a disposizione dell’azienda per lo svolgimento quotidiano dei servizi, soprattutto quello della raccolta dei rifiuti. In questa ottica, come affermato dal fleet manager della Servizi Pubblici Locali Sezze, Simone Bastianelli, sono appena entrati nella disponibilità della società 4 mezzi, quattro compattatori che saranno utilizzati per il servizio porta a porta, da sei mesi esteso all’intero territorio comunale dopo l’eliminazione degli ultimi cassonetti stradali: “I nuovi mezzi – spiega Bastianelli – ci permetteranno di proseguire nella linea adottata dall’attuale governance. Sono più efficienti, ci permetteranno di gestire le emergenze e, soprattutto, si tratta di mezzi a bassa emissione di Co2. Abbiamo calcolato che, essendo ibridi, con i nuovi 4 mezzi a disposizione emetteremo ben 500 chilogrammi in meno di anidride carbonica nell’ambiente in un anno di lavoro. Un ottimo risultato, figlio di una strategia accurata che ci ha anche permesso di ridurre i costi vivi grazie ad una programmazione efficace e a una gestione ottimizzata anche delle tratte da percorrere”. Un’azione che si inquadra alla perfezione in un discorso più ampio, che nel 2023 appena terminato ha permesso anche di abbattere i costi di gestione e di riuscire ad avere un controllo più efficace sui processi lavorativi.

 

 

Torni “stracco da fatià”, vai a prendere la macchina nel parcheggio della stazione ferroviaria di Sezze scalo e scopri che non ha più le ruote, un pezzo della carrozzeria o la batteria di avviamento. Ovviamente se sei fortunato a trovare la macchina perché anche i furti delle auto sono all’ordine del giorno. E’ successo ancora una volta ieri pomeriggio, a due macchine Fiat Punto, che erano in sosta dalla mattina. I proprietari pendolari sono rimasti senza parole perché impotenti di fronte ad un fenomeno che ormai è diventata normalità. Alle due auto in sosta, infatti, sono state rubate le batterie. Presentate le denunce presso la stazione dei Carabinieri di Sezze.  Per tutti resta soltanto sperare di cavarsela senza troppi danni e dire: “Oggi mi è andata bene...”. Sicurezza inesistente, degrado onnipresente. Un luogo di vergogna il parcheggio di via degli Archi, pericoloso, sporco e nella più totale indifferenza.

 

 

Mancano i loculi e il sindaco di Sezze Lidano Lucidi ordina di requisire quelli già concessi e non occupati da salma. L’ordinanza sindacale è stata firmata ieri. “A seguito di una ricognizione operata all'interno del Cimitero Comunale – leggiamo nella ordinanza firmata dal sindaco - è emerso che la disponibilità di loculi liberi è praticamente terminata per cui insiste una grave carenza di loculi disponibili per la sepoltura individuale dei defunti che ne siano sprovvisti al momento del decesso. Che vi è carenza di loculi disponibili presso il cimitero comunale e che, allo stato attuale, la situazione sta creando dei disservizi relativi alla tumulazione delle salme”. Per tale morivo il sindaco ordina “l’immediata requisizione, in via contingibile ed urgente, ed a titolo temporaneo dei loculi concessi in diritto d'uso e non occupati da salma”. Si specifica inoltre che “risultano in essere le procedure per la realizzazione di nuovi corpi loculari, avviate con i seguenti provvedimenti”.

 

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma dei Consiglieri Comunali Quattrini, Di Palma, Di Raimo, Uscimenti.

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Il Presidente del Consiglio comunale di Sezze Pietro Del Duca, per la seconda volta nella storia politica del comune Lepino, si è trovato costretto ad annullare il Consiglio Comunale riservato al Question Time per assenza di interrogazioni da parte dei consiglieri comunali. La domanda sorge spontanea:" Quali motivazioni spingono i consiglieri di minoranza a non presentare interrogazioni rinunciando al principale strumento messo loro a disposizione per discutere le problematiche del paese, come il Question Time?"  I consiglieri Orlando Quattrini e Serafino Di Palma di Fratelli d'Italia, Armando Uscimenti e Sergio Di Raimo per il PD, spiegano a chiare note che quella che stanno portando avanti è una protesta che mira a far rispettare l'articolo 43 del regolamento del Consiglio Comunale, il quale stabilisce che in sede di Question Time, le interrogazioni ( istanze/ voce dei cittadini, presentate cinque giorni prima della convocazione della stessa) ricevano risposta diretta da parte del Sindaco o Assessori delegati , diritto che nel Question Time di novembre è non è stato rispettato, ed è stata negata la democratica discussione su problematiche importanti, spesso bisognose di celeri interventi. Interrogazioni quelle di Novembre, definite poco rilevanti sotto il profilo politico e rimandate a risposta scritta verso gli uffici, dallo stesso Presidente del Consiglio Pietro Del Duca. Premesso che Il Presidente del Consiglio dovrebbe garantire la discussione di ogni istanza presentata dai rappresentanti eletti dal popolo senza selezione alcuna, va ricordato che le interrogazioni in questione, trattavano, o per meglio dire avrebbero trattato, tematiche importanti come, sicurezza, scuola, servizi sociali, atti amministrativi. Va inoltre sottolineato, affinché vi sia una maggiore chiarezza, che le stesse, seppur rimandate a risposta scritta, non hanno comunque trovato risposte, consumandosi di fatto, un azione di bavaglio alla voce dei cittadini, alla democrazia stessa. Era doveroso spiegare ai cittadini le ragioni che ci portatno ad agire in questo modo, perché crediamo che le problematiche dei cittadini debbano essere tutte ascoltate e non selezionate a piacere come accaduto. La politica ha il dovere di ascoltare e dare risposte, se ciò non accade gli amministratori dovrebbero solamente percorrere una strada, quella delle dimissioni. Così concludono i Consiglieri Comunali Quattrini, Di Palma, Di Raimo, Uscimenti.

 

 

"In occasione della Giornata nazionale del Dialetto anche l’amministrazione comunale di Sezze scende in campo per difendere la tradizione e diffonderla a tutte le generazioni. Il dialetto è un patrimonio inestimabile di tutta la comunità e il Comune di Sezze pone una grande attenzione sul tema.
Grande soddisfazione da parte dell’assessore alla cultura e vicesindaco Michela Capuccilli: “Sono iniziative fondamentali per tramandare la nostra storia e farla conoscere tutte le nuove generazioni. Siamo orgogliosi del nostro dialetto e vogliamo farlo conoscere a quante più persone possibile. Gli incontri di questa settimana dimostrano l’attenzione dell’amministrazione comunale a un tema delicato come quello delle nostre origini e dell’appartenenza al territorio”.
A tal proposito, saranno due gli eventi in programma durante la settimana. Si comincia mercoledì 17 gennaio, quando a partire dalle 17:45, al Museo Archeologico Comunale, si terrà l’incontro “Dialetto Setino retrospettive e prospettive”, dove interverranno i professori Luigi Zaccheo e Fausto Orsini insieme all’avvocato Cesare Castaldi. 
L’iniziativa è organizzata allo scopo di valorizzare il dialetto setino e tramandarlo come legame tra passato presente e futuro. Nel corso dell’evento verranno letti brani, dialoghi e contribuiti a cura di Isabella Baratta, Arianna Bernasconi, Annamaria Bovieri e Franco Abbenda.
Il secondo evento, invece, è in programma sabato 20 gennaio alle ore 16. Si tratta di due tavole rotonde promosse e organizzate dall’amministrazione comunale, che si terranno rispettivamente presso il Centro Sociale di Sezze e quello di Sezze scalo.
Sarà un’occasione per far incontrare diverse generazioni che potranno confrontarsi allo scopo di tramandare il nostro dialetto setino ai più giovani. Uno scambio intergenerazionale dove sono invitati tutti i cittadini più giovani e meno giovani, oltre a chiunque abbia il piacere di condividere il proprio interesse per il dialetto setino in questo dialogo aperto. A coordinare i due incontri ci saranno due associazioni setine che ormai da tempo si occupano tra l’altro di teatro dialettale e che ringrazio per la loro disponibilità, l’associazione Nemeo e l’associazione Arcadia."

 

 

 

Con Determinazione n. 13 del 12.01.2024 Lazio Crea ha approvato l’elenco degli assegnatari dei contributi per la Valorizzazione della Regione Lazio, il bando dedicato alle associazioni della Regione Lazio, mirava a contribuire a tutte le attività culturali che valorizzassero le tradizioni regionali nel periodo dal 1° giugno 2023 al 31 dicembre 2023, e che con soddisfazione di tutti gli addetti ai lavori ha visto il finanziamento della Pro Loco di Bassiano per € 20.000,00. Con soddisfazione prendiamo atto del finanziamento del Progetto “Senza Confini, Bassiano nel Lazio: collage territoriale di cultura e tradizioni” - esordisce la Presidente Anna Botta - , grazie alla collaborazione e alle competenze dei soci dell’Associazione, con i quali abbiamo realizzato eventi che hanno permesso di far risaltare le bellezze materiali e immateriali di Bassiano. La cosa che più mi rende contenta è il fatto che questa assegnazione testimonia lo spessore e l’importanza del lavoro svolto dall’Associazione durante l’intero arco dell’anno con  eventi, conferenze, incontri, mercatini manifestazioni e concerti, attraverso cui i visitatori del nostro Borgo, una volta raggiunto, hanno avuto la possibilità di rimanere affascinati dalla storicità e dal contorno naturalistico che lo contraddistingue. MI auguro che questo risultato sia da stimolo per tutti i nostri soci e sostenitori e per tutta la comunità affinché anche per l’anno in corso ci sostengano con entusiasmo nelle iniziative che abbiamo in progetto che ci permetteranno di consolidare e superare i traguardi fin qui raggiunti promuovendo  la bellezze di Bassiano e le tradizioni della sua gente.”

 

 

Il presidente del consiglio comunale di Sezze, Dott. Pietro Del Duca, ha revocato il question time previsto per venerdì 19 gennaio “ in quanto non sono pervenute al protocollo all’Ente interrogazioni da parte dei consiglieri comunali di opposizione”.  E’ la seconda volta nel giro di poco mesi che una seduta di question time viene annullata per il medesimo motivo. C’è da parte dei consiglieri comunali di opposizione quello strascico alla polemica contro il presidente del consiglio comunale perché in passato  - secondo le minoranze - non sono state date risposte alle interrogazioni presentate? C’è la polemica nata sulla mancata trasparenza degli atti e della documentazione richiesta? Probabilmente sì, stando ai silenzi da parte di qualcuno che siede all’opposizione mentre chi, sempre in silenzio, sembra essere già passato in maggioranza.

 

Luigi De Angelis, esponente del centrosinistra di Sezze, interviene sulla notizia data nei giorni scorsi dal sindaco Lidano Lucidi relativamente all'inizio dei lavori di ristrutturazione del Monastero delle Clarisse di Sezze, senza che sia stato però specificato nel dettaglio quali e quante somme saranno utilizzate e che tipo di intervento di ristrutturazione verrà realizzato. De Angelis ricostruisce in breve la storia del Monastero della Clarisse e si chiede a cosa serviranno questi interventi di poco conto senza una visione e un progetto di fruibilità dello storico edificio. "Fino al 2014 il monastero delle clarisse è stato di proprietà della provincia di Latina. Nel 2014 i consiglieri provinciali del PD, pur all'opposizione della ventennale amministrazione di centrodestra, vista la paventata chiusura delle provincie e per evitare che cadesse in mano dei privati , votarono l'acquisizione del monastero al patrimonio comunale. Gli interventi eseguiti sulla struttura, di oltre 4000 mq, sono stati finalizzati a mettere in sicurezza tetto, mura e solai. È chiaro che il comune da solo non ha la disponibilità di milioni di euro necessari per completarla e servire l'intervento di Stato, Regione e Unione Europea.L'intervento di cui si parla in questi giorni è palesemente una goccia irrilevante e comunque serve a rendere fruibile un giardino esterno, mentre il resto della struttura continuerà a rimanere in abbandono.Bisogna dire le cose con chiarezza ai cittadini.Senza un progetto serio e una destinazione chiara nessuno, enti pubblici o imprese private, è disponibile a finanziare qualsivoglia intervento. Si parla di abbandono e degrado del centro storico. Il problema è che a differenza di tantissimi comuni italiani che grazie al PNRR stanno riqualificando il proprio territorio e ponendo le basi di un nuovo sviluppo, per il monastero delle Clarisse si è persa una occasione storica: attingere a questi fondi per realizzare un intervento importante di riqualificazione del centro storico”.

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