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redazione

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 Comunicato stampa del Sindaco

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Hanno preso il via nei giorni scorsi i lavori per la ristrutturazione del Monastero delle Clarisse. A darne notizia è stato il sindaco di Sezze, Lidano Lucidi, che ha accolto positivamente i primi interventi su una struttura che l’amministrazione ha deciso di mettere in sicurezza e riqualificare: “Pensiamo che quel luogo possa essere il centro culturale del paese, un posto ricco di storia, un immobile enorme che con questi lavori ci accingiamo a restituire alla comunità di Sezze dopo moltissimi anni. Per onestà intellettuale – ha precisato il primo cittadino – occorre dire che anche nella precedente consiliatura il sito era attenzionato, e noi abbiamo seguito quell’idea che riteniamo giusta ottenendo ulteriori finanziamenti e facendolo inserire nella rete delle Dimore Storiche della Regione Lazio che apre altri fronti progettuali”. Il sindaco di Sezze, presente all’apertura del cantiere che si occuperà di riqualificare un’area importante del plesso, ha spiegato concettualmente come intende restituire anche fruibilità allo stabile: “La rivalutazione del centro storico passa anche attraverso l’apertura del Monastero che potrà ospitare eventi, attività culturali, turistiche ed economiche in genere, con possibilità di celebrare anche i matrimoni”. Un’azione di recupero importante cui, come confermato dallo stesso Lidano Lucidi, ne seguiranno altre, anche se l’attenzione dell’ente si concentrerà anche su alcune criticità purtroppo ereditate dalle passate amministrazioni: “Ci sono molte strutture inagibili e tante opere ancora incompiute, tra le quali spiccano la Futura Casa dei Giovani e il tensostatico adiacente al plesso scolastico di via Melogrosso, sui quali stiamo aprendo dei ragionamenti per evitare che ci vengano chiesti indietro i finanziamenti ottenuti. Saremo particolarmente attenti affinché queste somme non debbano essere risarcite dalla cittadinanza”.

 

 

 
“Con molta soddisfazione comunichiamo che il Comune è risultato beneficiario di contributi messi a disposizione dalla Direzione Cultura e Lazio Creativo della Regione Lazio, rispondendo ad un avviso pubblico finalizzato all’assegnazione di fondi a favore dei servizi culturali inseriti nelle organizzazioni regionali O.B.R. e O.M.R. (Biblioteche e Musei)”. A sostenerlo è l’assessore alla Cultura del Comune di Sezze, Michela Capuccilli, che commenta favorevolmente le graduatorie approvate lo scorso 29 dicembre nelle quali viene assegnato a favore delle strutture culturali setine un finanziamento complessivo pari ad euro 63.000 euro: “Le attività che l’amministrazione ha condiviso con il mio assessorato – spiega il vicesindaco di Sezze – sono tutte attività culturali rivolte all’intera cittadinanza, con particolare riguardo alla fascia di età che va dai bambini in età prescolare fino ad arrivare ai ragazzi che frequentano la scuola di secondo grado superiore. Sono ricomprese diverse linee di intervento relative ad attività ludiche, digital storytelling, animazioni teatrali, laboratori creativi, incontri con gli autori biblio-caravan con tappe fissate nei pressi delle scuole o nei cortili o nelle piazze adiacenti i vari plessi scolastici. Tutte queste attività saranno concluse entro il mese di ottobre 2024”. Lo stesso assessore ha spiegato come il progetto preveda l’incremento del patrimonio librario, l’acquisto di beni, attrezzature e luci per rendere più luminosa ed accogliente la sede della struttura bibliotecaria: “Sarà l’occasione per potenziare e dare nuova vita, ripopolando le nostre strutture culturali, con la possibilità di creare dei momenti di aggregazione e di condivisione a partire dai più piccoli che potranno usufruire di tutti gli spazi a loro dedicati e avranno modo di esplorare la nuova area ragazzi allestita da poco”, ha concluso l’assessore Michela Capuccilli.

 

Giovedì, 04 Gennaio 2024 16:08

IL MANIFESTO DEI DOCENTI PRECARI

Riceviamo e pubblichiamo.

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Buongiorno, vi scriviamo con la speranza di portare alla luce ciò che sta accadendo in questi mesi a migliaia di docenti precari in Italia. E’ una vera e propria richiesta di aiuto. Quasi nessuno ne parla, ma ciò che stiamo vivendo, ha dell’assurdo! NON DOVREBBE ESSERE ASSOLUTAMENTE ACCETTABILE nel 2024 e, a maggior ragione in un Paese civile, non dovrebbe MAI accadere. Vi raccontiamo… Molti di noi hanno preso servizio presso istituti statali a settembre/ottobre 2023 e da allora NON ABBIAMO MAI ricevuto lo stipendio. EBBENE SI, LAVORIAMO GRATIS DA QUASI 5 MESI.

Siamo stati lasciati allo sbaraglio a sostenere una marea di disagi, quali:

1)bollette inevase;

2) rate di varia natura;

3) canoni di affitto;

4) spesa per il vivere quotidiano;

5) abbonamenti vari per trasporto pubblico;

6) carburante per recarsi sul posto di lavoro laddove le località da raggiungere non sono collegate o sono mal collegate.

In queste settimane abbiamo letto decine e decine di post di colleghi i quali: 1) non sanno più come sfamare la famiglia; 2) sono costretti a chiedere prestiti alle loro famiglie o ai loro amici per pagare 2.1) mutui; 2.2) visite e spese sanitarie; 2.3) abbonamenti per il trasporto pubblico necessari per raggiungere il posto di lavoro; 2.4) il carburante necessario per raggiungere il posto di lavoro; 2.4.1) si tenga presente che molte località, come ad esempio Terracina, non sono facilmente raggiungibili con i mezzi pubblici.

Nel frattempo, vengono finanziati progetti, Tutor e quant'altro anziché risolvere quest'annoso problema che da anni trafigge la categoria dei docenti precari. Abbiamo cercato di capire le varie fasi contattando i soggetti interessati: secondo le Ragionerie territoriali bisogna contattare NOIPA o le scuole, secondo i DSGA delle scuole e NOIPA non si possono autorizzare i pagamenti fino a quando risulta l'incapienza dei fondi nei capitoli di spesa. Pertanto, la sopravvivenza e la dignità di milioni di docenti precari dipende dal MIUR che prima li assume e poi non riesce a rispettare le condizioni contrattuali non essendo in grado di reintegrare nei termini di legge la disponibilità dei fondi nei rispettivi capitoli di bilancio Siamo lavoratori onesti e lo Stato non dovrebbe mai permettere di farci vivere in questo modo. Ogni mattina ci alziamo e andiamo a lavoro, come tutti gli altri (MA NOI GRATIS). Siamo professionisti, abbiamo pagato tasse universitarie salate per conseguire il titolo di studio, abbiamo investito i nostri soldi per l’ulteriore conseguimento di titoli e accesso ai concorsi.

E IL RISULTATO? SIAMO UMILIATI DA UNO STATO CHE CI LASCIA IL CONTO IN ROSSO, UNO STATO CHE CI COSTRINGE ALL’UMILIAZIONE DI CHIEDERE SOLDI IN PRESTITO, ALLA RABBIA DI NON POTER SOSTENERE ALCUN TIPO DI SPESA, ALLA PAURA DI NON POTERCI PERMETTERE UN CONTROLLO MEDICO, DI COMPRARCI UN FARMACO, AL FALLIMENTO DI DOVER NEGARE UN GIOCATTOLO AL PROPRIO FIGLIO. VENIAMO RIPAGATAI con una vita piena di umiliazioni morali che fiaccano lo spirito e il fisico. Ci sentiamo abbandonati, distrutti, umiliati. L’ 8 gennaio p.v. la maggioranza di noi, fiaccati nell’animo, non potrà raggiungere il posto di lavoro per motivi materiali. Le feste appena passate, per la maggioranza di noi, sono state un vero dramma. CON QUALE SPIRITO RITORNEREMO IN CLASSE L’8 GENNAIO? MI CORREGGO, OLTRE ALL’UMORE, CON QUALI SOLDI PER FAR BENZINA RITORNEREMO IN CLASSE L’8 GENNAIO? IMMAGINATE IL NATALE CHE ABBIAMO VISSUTO…IMMAGINATE LA RABBIA DI AVERE LE TASCHE VUOTE PUR FACENDO UN LAVORO ONESTO… E’ davvero una situazione INACCETTABILE! Vergognosa. Nessuno ne parla, nessuno ci tutela. Vi scriviamo con la speranza che qualcuno di voi ci tenda la mano e porti alla luce questa situazione e TUTTO CIÒ CHE STA ACCADENDO E TUTTO CIO’ CHE STIAMO AMARAMENTE VIVENDO.

A tal proposito io ed un collega abbiamo creato, da poco, un gruppo Facebook dove invitiamo tutti i colleghi italiani a scrivere ciò che stanno vivendo e hanno vissuto in questi terribili mesi. La pagina si chiama “Noi precari senza stipendio e diritti!” e sullastessa si puo’ iniziare a leggere qualche testimonianza al riguardo. I messaggi che ho letto sono strazianti e in essi traspare tutta la disperazione, l’umiliazione di chi ama il proprio lavoro espletato con dedizione e capacità. LEGGERE TALI POST FA MALE, SI STRINGE DAVVERO IL CUORE: TRA LE RIGHE SI LEGGE LA DISPERAZIONE, LA RASSEGNAZIONE, L’UMILIAZIONE DI CHI AMA IL PROPRIO LAVORO, LO PRATICA CON DEDIZIONE E AMORE MA HA LE TASCHE COMPLETAMENTE VUOTE ORMAI…DOPO 4 MESI SENZA RICEVERE RETRIBUZIONE. Siamo precari, ma ciò non è sinonimo di nullità. Anzi, noi sostituiamo colleghi garantendo continuità e stabilità agli studenti. Eseguiamo lo stesso lavoro degli altri e dovremmo avere gli stessi diritti degli altri. Siamo davvero al limite, vi chiediamo, per favore e con il cuore, di aiutarci. Dateci voce…voi che potete.

Con affetto e tanta speranza, Chiara De Nuccio, Campoli Dante Luca, Monica Vercelli Prof precari della scuola italiana

 

 I consiglieri comunali di Bassiano Domenico Guidi, Costantino Cacciotti e Piero Avvisati hanno presentato il 28 dicembre scorso un ricorso al Presidente della Repubblica contro il Sindaco del Comune Giovanbattista Onori per l’annullamento (previa adozione delle più opportune misure cautelari) della deliberazione n. 21 del 9 agosto 2023 con cui il Comune di Bassiano ha approvato il rendiconto di gestione dell’esercizio 2022; della deliberazione n. 22 con cui il consiglio comunale ha disposto “ripiano quota disavanzo da rendiconto 2022 e conseguente variazione di bilancio di revisione” e deliberazione n. 23 con cui è stata disposta la “Salvaguardia equilibri del bilancio  - ricorso procedura riequilibrio di bilancio”.  I firmatari chiedono l’annullamento degli atti in quanto considerati “illegittimi” per “violazione dei principi di Bilancio” e perché “ i consiglieri comunali ricorrenti “hanno avuto conoscenza sostanziale e legale delle deliberazioni impugnate solo in esito al compimento delle formalità di affissione all’albo pretorio”. Per quanto concerne la deliberazione n.22 i ricorrenti scrivono che “non si è disposta l’applicazione del disavanzo all’esercizio in corso e si è dato corso alla procedura di riequilibrio senza applicare all’esercizio in corso il disavanzo di oltre 900 mila euro accertato”.  

 

 

E' stato pubblicato nei giorni scorsi il dossier di Legambiente relativo ai cosiddetti “Comuni Ricicloni e Ciclo dei Rifiuti nel Lazio 2023”. Per quanto ci riguarda in Provincia di Latina, tra i 33 Comuni, la migliore è Fondi che tocca l'83% mentre la peggiore è Ponza con meno del 13%. Purtroppo il Comune di Sezze nel 2023 è ferma ad un 37%, terz'ultima dopo Ponza e Ventotene. Tra i Comuni migliori nella provincia di Latina invece ci sono Aprilia (69,81 % di differenziata); Campodimele (67,75%); Castelforte (70,20%); Cori (75,79%); Fondi (82,87%); Formia (67,41%); Itri (76,28%), Lenola (67,78%); Maenza (74,01); Minturno (65,79%); Norma (82,17%); Priverno (68,18%); Procedi (78,71%); Rocca Massima (67,88%); Roccagorga (66,44%); Sabaudia (73,52%); San Felice Circeo (77,61%); Santi Cosa e Damiano (74,99%); Sermoneta (72,01%); Sonnino (66,64%); Sperlonga (72,53%); Spigno Saturnia (81,98%); Terracina (72,46). Nel rapporto presentato durante l'ottava edizione dell'Ecoforum Lazio, la raccolta differenziata dei rifiuti urbani cresce, seppur di poco, nel Lazio, migliorando di 0,8 punti percentuali e raggiungendo il 54,23%: siamo ancora lontani dal medio nazionale del 64% e che pone la regione al terzo posto in Italia. 

 

 

 

La Sagra del Carciofo di Sezze, le due fiere (quella di San Luca e quella della Croce) e ben 5 attività commerciali sono state inserite all’interno dell’elenco regionale delle botteghe e attività storiche della Regione Lazio annualità 2023, articolato secondo le attività “Botteghe e attività storiche”, “Mercati storici”, “Fiere storiche”, “Attività di commercio su aree pubbliche di valenza storica”. A darne notizia dopo la pubblicazione del bollettino ufficiale della stessa Regione Lazio è stata l’assessore alle Attività Produttive, Lola Fernandez, che in una nota ha spiegato i dettagli di un lungo processo che finalmente ha ottenuto i riconoscimenti sperati: “Siamo davvero soddisfatti perché 3 momenti molto importanti per la nostra città e ben 5 attività commerciali che hanno fatto la storia del nostro territorio hanno ottenuto un riconoscimento prestigioso. La nostra Sagra del Carciofo, evento che porta in città migliaia di persone ogni anno e sul quale questa amministrazione ha sempre puntato sotto il profilo produttivo ma anche culturale, insieme alle due storiche fiere che si svolgono a Sezze, quella del 18 ottobre, giorno di San Luca, e quella del 3 maggio, la fiera della Croce, altri due momenti storici e importanti per l’economia della città”. Oltre alla Sagra e alle due fiere che si svolgono in città durante l’anno, però, la proposta avanzata dal Comune di Sezze è stata accolta positivamente anche sul fronte delle attività commerciali ritenute botteghe storiche. Sono ben 5, infatti, quelle che entrano nell’elenco regionale: “Si tratta di due storici bar – spiega ancora Lola Fernandez – che hanno fatto la storia della città, il bar Buzzichetto in porta S.Andrea e il Bar Bistrot, lo storico bar “Cingolotto” di piazza De Magistris, entrambe nella categoria di “somministrazione al pubblico di alimenti e bevande”, oltre ad altre 3 attività commerciali, il panificio Monescalchi di Sezze scalo nella categoria “commercio prodotti da forno- produzione pane e dolci locali”, l’oreficeria Vincenzo Di Lenola nella categoria “commercio gioielleria e laboratorio orafo”, e l’azienda di Anna Lombardi nella categoria di “commercio al dettaglio di biancheria, maglieria e abbigliamento”. Un risultato eccellente per il nostro territorio che grazie a questo riconoscimento da avvio a una stagione unica di valorizzazione storica, culturale e delle tradizioni setine in ambito commerciale. Vanno ringraziate le attività che hanno partecipato al bando – ha concluso l’assessore Fernandez – ma anche Vittorio del Duca che ha offerto un grande contributo alle relazioni tecniche delle fiere e mercati che hanno ottenuto la qualifica di “storici” nell’elenco regionale, la Confcommercio Lazio Sud che, nel quadro della collaborazione avviata con il programma di azione della Rete di Imprese Seti@, ha supportato e animato le aziende del centro storico a presentare la loro domanda all’avviso pubblico del Comune. Per ultimi, ma non per importanza, gli uffici comunali, in particolare il SUAP, che ha svolto un egregio lavoro di istruttoria e verifica del possesso dei requisiti previsti dall’avviso pubblico regionale”. Ora il lavoro del Comune di Sezze continua supportando i commercianti che hanno ottenuto il riconoscimento nella loro partecipazione al prossimo avviso regionale che finanzierà le botteghe, attività, fiere e mercati storici inseriti nell’elenco regionale “annualità 2023”.

 

La SPl Sezze ha avviato le procedute mirate al riaffidamento di numerosi servizi urbani (Igiene Urbana, Centro Diurno, Manutenzione pubblica illuminazione, Trasporto scolastico, servici cimiteriali, Verde pubblico, Ufficio Tributi e Finanziari ecc) giunti a scadenza naturale. A causa della mancata iscrizione della società nell’elenco delle stazioni appaltanti qualificate la stessa ha sottoscritto un accordo con la società ABC Latina la quale, in veste di stazione appaltante, eseguirà la procedura di gara per l’affidamento di gara in nome e per conto della SPL. Il nuovo contratto di somministrazione avrà durata di 48 mesi con eventuale rinnovo per 12 mesi per importo complessivo stimato del contratto da affidare di 3 milioni di euro con ulteriori 750 mila euro più iva.   

 

 

 Sotto uno stralcio della determina sottoscritta

Riceviamo e pubblichiamo quanto segue, per repliche o smentite scrivere al direttore de La Notizia Condivisa.

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Stamattina durante una camminata sulle migliare, avendo letto il progetto Setia Factory, decido di imboccare il viale che porta alla Ex Colonia Agricola. Avevo letto su qualche post che si trovava in stato di abbandono e degrado, ma quello che è sfuggito è un'altra cosa: anche in questo luogo è evidente il fallimento del Progetto ossigeno, con decine di "Liquidambar" stecchiti e arsi. Lo stabile è completamente circondato da erba e rovi e quello che mi ha stupito è una bicicletta appoggiata al portone d'entrata della struttura. Mi sono chiesta: "ci vive qualcuno? E' stata occupata?. La bicicletta è stata abbandonata da qualcuno?". Uscendo dal Viale della colonia e dalla migliara 45 andado verso il centro abitato dello Scalo si possono notare gli addobbi natalizi che sono presenti su questa strada: buste lanciate e rimaste appese agli alberi. A coronare tutto, sotto il ponte della SS 156, una bella discarica che mi conferma : "tutto come prima piu' di prima".

Lettera di una residente della pianura di Sezze Scalo.

 

 

 

 

Le Sacre Rappresentazioni della Settimana Santa patrimonio immateriale dell’Unesco. Lo chiede la Rete italiana di Europassione per l’Italia che giovedì 21 dicembre alle 11 presenterà a Roma, presso l’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale, i risultati del progetto. Sarà la sala conferenze dell’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale del Ministero della Cultura a ospitare le comunità praticanti della Rete italiana delle manifestazioni della Settimana Santa riunite in Europassione per l’Italia. Le 30 amministrazioni comunali partecipanti si riuniranno, attraverso la Rete dei sindaci, a sostegno del progetto Unesco con il coordinamento tecnico-scientifico di Patrizia Nardi, per un evento di presentazione dei registri delle Eredità Immateriali approvati dai consigli dei Comuni appartenenti alla Rete presenti in quasi tutte le regioni italiane. Il progetto, realizzato in stretta sinergia con l’istituto ministeriale - in particolare con la funzionaria antropologa Stefania Baldinotti e il direttore Leandro Ventura - si ricollega alle azioni di salvaguardia condivisa che da anni Europassione mette in atto sui territori, sia a livello nazionale che a livello europeo, a favore del patrimonio immateriale, legato alle espressioni narrative della Settimana Santa, all’identità e alla cultura della tradizione espresse attraverso il teatro e i rituali popolari. Durante l’evento verrà presentata l’attività svolta dalle amministrazioni comunali a sostegno del percorso di candidatura dei riti della Settimana Santa a patrimonio immateriale dell’Unesco e si dialogherà anche sui prossimi passi della Rete. Il percorso è giunto alla sua fase finale prima dell’avvio della procedura d’istruttoria presso la Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco e il Servizio Unesco del MiC. All’incontro parteciperanno il presidente di Europassione per l’Italia Flavio Sialino, l’ufficio di presidenza con Patrizia Nardi, Leandro Ventura e Stefania Baldinotti, l’antropologa Luisa Vietri, curatrice della catalogazione delle Sacre Rappresentazioni e dei riti processionali, l’ufficio di presidenza della Rete dei sindaci rappresentato da Alessandro Carini, sindaco di Romagnano Sesia (NO), Lidano Lucidi, sindaco di Sezze (LT) e le comunità della Rete. L’evento offrirà anche l’opportunità di ammirare, presso la Sala delle Conferenze, uno spazio dedicato agli oggetti e ai costumi tipici delle Rappresentazioni Sacre, a testimoniare il grande lavoro svolto dagli artigiani e la loro dedizione nel portare avanti un mestiere che ormai sta scomparendo. “Quella che la nostra Sacra Rappresentazione della Passione di Cristo possa diventare patrimonio immateriale dell’Unesco è un’opportunità che speriamo si possa concretizzare. Come amministrazione, dopo l’approvazione in consiglio comunale (a maggioranza) dei Registri delle Eredità Immateriali, abbiamo chiaro quale indirizzo seguire e crediamo che questa iniziativa possa dare da una parte slancio all’economia del territorio, dall’altra rendere il giusto omaggio a chi da tanti anni porta avanti questa tradizione”.

 

 

 

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Latina, hanno eseguito una misura cautelare nei confronti di uno degli indagati per i furti in abitazione commessi a Maenza, Priverno e Sezze. L’attività degli investigatori ha consentito di denunciare in stato di libertà, due uomini di 49 anni e 27 anni residenti ad Aprilia che in concorso fra di loro si introducevano all’interno di tre abitazioni per impossessarsi di oggetti di valore. Il Pubblico Ministero presso la Procura della Repubblica di Latina che dirige le indagini, ha emesso per entrambi due decreti di perquisizione finalizzata alla ricerca di refurtiva che sono stati eseguiti dai Carabinieri del N.O.R. di Latina. Le perquisizioni davano esito positivo consentendo di rinvenire arnesi da scasso che venivano sottoposte a sequestro. Il Giudice per le Indagini Preliminari, ha emesso l’ordinanza dispositiva della misura coercitiva dell’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria a carico di uno degli indagati. In particolare i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Latina eseguivano l’ordinanza nei confronti dell’uomo di 49 anni di origini straniere, ma residente ad Aprilia. Sono attualmente in corso attività investigative atti ad accertare eventuali furti perpetrati dai soggetti nel territorio dei Monti Lepini.

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