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Inquinamento luminoso in crescita: tanti i pericoli

Mar 18, 2019 Scritto da 
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Il fenomeno conosciuto come “inquinamento luminoso” è ormai sempre più in costante e in continua crescita in quasi tutte le zone del mondo. Luci artificiali sempre più intense, che minacciano di rendere le notti meno buie e che, oltre a privarci del piacere di rimirare le stelle, avranno pesanti implicazioni sulla salute e sull’ambiente. La superficie del nostro pianeta illuminata (artificialmente) è aumentata del 2,2% ogni anno; inoltre, le zone già illuminate sono diventate ancora di più, facendo registrare un aumento dell'intensità luminosa del 2,2% ogni anno. A "soffrire" di più, continuano gli scienziati, sono le nazioni in via di sviluppo (in particolare stati asiatici, africani e sudamericani). Gli unici paesi in cui l'illuminazione notturna è diminuita sono quelli colpiti dalla guerra, come Yemen e Siria. Un altro dato che preoccupa i ricercatori e che gli “occhi” del Virs, non possono vedere le lunghezze d’onda della luce blu emessa dalle lampade a LED, le quali stanno diventando sempre più diffuse nel mondo occidentale. Pertanto le misure effettuate sono, probabilmente, una stima al ribasso dell’effettivo inquinamento. L'illuminazione percepita dagli esseri umani potrebbe essere molto superiore a quella che riportata nello studio. Il discorso relativo all'illuminazione a LED, d'altronde, è parecchio complesso: certamente si tratta di una tecnologia più efficiente, in termini di consumo energetico, rispetto all'illuminazione tradizionale, ma proprio questo aspetto fa sì che spesso se ne abusi. Il fatto che la luce prodotta da lampade a LED costi meno, rende le persone e le amministrazioni più propense ad accendere a cuor leggero, senza tener conto del loro effetto inquinante. Un'eccessiva esposizione all'illuminazione artificiale è fonte di grande stress per l'uomo: diversi studi hanno mostrato gli effetti dannosi su ritmi circadiani, sonno,umore, soglia dell'attenzione, funzioni cognitive. Unp studio del 2016 ha mostrato, addirittura, l'esistenza di una possibile correlazione tra esposizione all'illuminazione notturna e insorgenza di diverse forme di tumore. Per quanto concerne la normativa, la nostra Regione è alla avanguardia nella legislazione contro l’inquinamento luminoso. La legge regionale approvata nel 2000 riguarda tutto il territorio nazionale, e non solo alcune aree protette, ed inoltre usa come parametro tecnico l’intensità luminosa e non più il vecchio metodo del flusso disperso nell’emisfero superiore. La legge introduce un limite superiore alla luminanza delle superfici stradali. Prima dell'introduzione di questo limite ne esisteva solo uno inferiore, imposto dalle norme di sicurezza. Con il successivo regolamento n. 8 approvato il 18 aprile 2005 pone in testa alle amministrazioni comunali la vigilanza del rispetto dei limiti e il compito di integrare il regolamento edilizio in conformità alle disposizioni del regolamento regionale.

Etichettato sotto sezze    latina    inquinamento luminoso    Regione Lazio   
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