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redazione

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Nell’ultimo consiglio comunale di Sezze, oltre al ritiro delle deleghe assessorili da parte del sindaco, l’assise cittadina ha approvato il regolamento per l’affrancazione di terreni gravati da livelli o enfiteusi. Un atto importante, passato in sordina, offuscato probabilmente in parte dalla crisi politica in atto e in parte dalla sottovalutazione del problema atavico da parte di chi non è direttamente coinvolto. La questione era stata già affrontata su espressa richiesta del presidente del consiglio comunale, Enzo Eramo, in quattro sedute di commissione consiliare, alle quali aveva dato il suo contributo anche la minoranza consiliare, a partire da Rita Palombi. In queste era stata presentata una bozza di regolamento approvato definitivamente in aula nei giorni scorsi. Il lavoro è a firma di Luigi Perez, responsabile regionale delle perizie demaniali, mentre l'iter comunale è stato seguito da Mario Balestieri. L’atto approvato dai consiglieri comunali di Sezze darà finalmente delle risposte concrete ai tanti cittadini che  dovranno affrontare questo problema e che in passato erano rimasti nel limbo dell’impossibilità di agire. Molti casi di affrancazione riguardano terreni nella conca di suso di proprietà della Curia. Per affrancazione si intende l’acquisto di una proprietà da parte di chi ne ha goduto nel tempo pur non essendo il titolare. Generalmente si tratta di terreni agricoli. L’iter delle affrancazioni era iniziato con la passata amministrazione comunale guidata dall’ex sindaco Andrea Campoli.

 

 

 

Terremoto in Giunta? Vedremo. Intanto il sindaco di Sezze Sergio Di Raimo poco fa, durante il consiglio comunale in corso, ha comunicato di ritirare le deleghe agli assessori che compongono la Giunta. Restano tutti in sella però, compreso il suo vice. Si tratterebbe di una sorta di tecnicismo per sfiduciare i suoi assessori senza sfiduciarli realmente, un modo probabilmente per dare uno scossone alla squadra di governo e per dare un segnale alla città dopo la crisi in atto. Restano assessori senza delega Antonio Di Prospero, Vincenzo Lucarini, Sabrina Pecorilli, Paola Di Veroli e Pietro Ceccano. Bisognerà capire se nel passaggio della riconsegna delle deleghe resterà tutto come prima o se il primo cittadino cambierà le carte in tavola, assegnando incarichi diversi ai suoi assessori o se qualcuno di essi verrà sfiduciato e sostituito. 

Nancy Piccaro è il nuovo sindaco di Roccagorga. E’ stata eletta con il 57,30% delle preferenze, contro il 42% di Sante Tullio. Con la Piccaro finisce l’era Amici a Roccagorga. A Sermoneta il nuovo sindaco è Giuseppina Giovannoli, che ha ottenuto il 48,99% dei voti, raddoppiando quasi i voti di Antonio Aprile, fermo al 24,03%.

Martedì, 28 Maggio 2019 05:55

Prossedi, Pincivero sindaco col 91% dei voti

Un trionfo totale. L’avvocato Angelo Pincivero, 44 anni, è stato eletto per la seconda volta sindaco di Prossedi con una vittoria schiacciante con addirittura il 91,83%. “Gli elettori si sono uniti intorno all’unica lista che incarnava realmente il nostro territorio e lo hanno fatto in maniera massiccia, sono molto felice per questo risultato perché testimonia il grande lavoro che abbiamo fatto e ci prepara al grande lavoro che ancora dovremo fare” ha spiegato Angelo Pincivero, contornato dai componenti della sua lista e dal resto del suo gruppo di lavoro.  Franco Bonifazi è stato il più votato tra gli eletti della lista “Insieme per Prossedi”, quella del sindaco Angelo Pincivero, mentre gli altri candidati che sono stati eletti, oltre a Bonifazi, sono: Franco Greco, Danilo Torella, Marilena Iannicola, Lorena Perozzo, Virgilio Lombardi e Gianmarco Cipolla. La lista dell’altro candidato sindaco Ornella Mastrantoni ha raccolto appena 65 voti. “Inutile dire che sarò il sindaco di tutti, anche di quei pochissimi che non mi hanno votato, perché sono stato sempre abituato a essere una persona che lavora per la comunità. Dopo la proclamazione si riprenderà il lavoro: a Prossedi avremo a stretto giro l’installazione del nuovo Atm, il postamat per permettere alla cittadinanza di fare i prelievi di denaro 24 ore su 24, per noi e per la nostra comunità sarà una grande conquista, a Pisterzo arriverà il defibrillatore così come a Prossedi”. Nel comune di Prossedi, che comprende anche Pisterzo e La Torre, i votanti sono stati 822 (il 68,67%) su un totale complessivo di 1.197 elettori, per la cronaca le schede nulle sono state 15 e quelle bianche 11, zero quelle contestate.

Riceviamo e pubblichiamo un nuovo intervento di Vittorio Accapezzato sui lavori sospesi al Belvedere di Sezze.

"Tutti noi abbiamo la consapevolezza di cosa sia un prospetto, ma scegliere per definire quale sia il titolo edilizio necessario quando si debba modificare un prospetto non è cosa facile. Il d.lgs. 222/2016 riporta, ogniqualvolta si operi una alterazione dello stato esteriore degli edifici, ricorre la necessità di fare richiesta su domanda di parte con risposta amministrativa se l’intervento sia conforme o no agli strumenti urbanistici e al regolamento edilizio. La variazione di prospetto con opere edilizie che riguarda la facciata di un edificio, è assimilabile al capovolgimento di un aspetto visivo di una piazza, largo o belvedere. L’inserimento di un manufatto esterno allo spiazzo viene a mutare il profilo estetico architettonico della zona tale da poterla deturpare. Pertanto un intervento edilizio, che riguarda la costruzione di un monumento, comporta una modifica visiva alterando la visione preesistente di una piazza. In pratica è una modifica di prospetto che forse potrebbe rientrare alla necessità di ottenere il permesso di costruire, ai sensi dell’articolo 10, comma 1, lettera c), d.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 tramutandosi in SCIA. Il progetto del monumento a San Lidano d’Antena nasce dalla convinzione degli autori di arricchire una piazza ma non è mai semplice confrontarsi con il passato. Quando si costruisce su un sito di grande rilievo paesaggistico o archeologico c’è sempre il rischio di fare troppo o, al contrario, di fare troppo poco. Le presunte incongruenze relative sia alle procedure amministrative che ai pareri assentiti, richieste agli Uffici competenti dal consigliere Rita Palombi di procedere alle conseguenti verifiche e di annullare gli atti amministrativi in sede di autotutela, sono state accolte e fatto ritenere all’ufficio tecnico che sussiste l'esigenza di un approfondimento in ordine agli aspetti che riguardano l'iter procedimentale e più in particolare l'iter di formazione del titolo sulla base dei quali sono in corso di realizzazione i lavori ordinando la sospensione dei lavori. L’Opera non deve essere analizzata solo sulle procedure amministrative messe in dubbio, ma osservata e analizzata, se è ammissibile e rispondente alle norme Tecniche del Piano Regolatore Generale di Sezze attualmente vigente. Sono soprattutto queste regole urbanistiche che vietano l’opera. Il Belvedere della piazza del Duomo non si presta a questo tipo di trasformazione. Non basta il parere paesaggistico. Lo recita bene l’articolo 31 ZONA A CONSERVAZIONE E RISANAMENTO: “Tutta la zona di cui al titolo è sottoposta al vincolo di conservazione dello stato attuale in tutte le parti che la compongono (case, strade, .piazze, edifici pubblici ecc.) per mantenere il carattere dell’ambiente architettonico ed urbanistico. Gli unici interventi ammessi sono quelli diretti ai miglioramenti delle condizioni di abitabilità del vecchio centro attraverso il risanamento delle costruzioni malsane”. L’edificazione del monumento non è conservazione e né risanamento".

 

Il funzionario PO dell'Ufficio Tecnico comunale ha ordinato nel pomeriggio di oggi la sospensione dei lavori al belvedere di Santa Maria di Sezze. L'ordinanza del settore tecnico n° 6 della giornata odierna è stata firmata a seguito dell'accesso agli atti della Consigliera Comunale Rita Palombi nel quale si evidenziano presunte incongruenze relative sia alle procedure amministrative che ai pareri assentiti. Nell'ordinanza di sospensione del monumento di San Lidano commissionato da Don Massimiliano Di Pastina si rileva che "i rilievi attengono sostanzialmente l’iter procedurale atteso che i lavori sono eseguiti su area appartenente al patrimonio del Comune di Sezze sulla base della C.I.L.A. che costituisce, di norma, un titolo per interventi di natura privatistica". Si tratterebbe insomma di un'opera privata su suolo pubblico. Il Funzionario Vincenzo Borrelli "ritenuto quindi sussistere l'esigenza di un approfondimento in ordine agli aspetti che riguardano l'iter procedimentale e più in particolare l'iter di formazione del titolo sulla base dei quali sono in corso di realizzazione i lavori di cui trattasi" ha disposto "l’immediata sospensione dei lavori per meglio verificare, ponderare ed emettere, entro 45 giorni dalla data della presente ordinanza, provvedimenti definitivi". 

 

 

“Un pomeriggio con le mamme" è il titolo dell'evento organizzato dal Cif di Sezze e dedicato alla dott.ssa Paola Pasqualucci che si è svolto lo scorso sabato presso il Teatro Costa di Sezze. Un giorno di maggio insolito perché uggioso e fresco come un malinconico pomeriggio d'autunno ma con uno spirito arricchito dalla egregia organizzazione del comitato delle donne del Cif che vede l'instancabile e brillante Presidente Alessandra Galanti alle prese di un'associazione che riserva sempre grandi sorprese.
La finalità dell'evento si è concentrata sulla raccolta fondi per sostenere l'associazione Onlus “Il giardino dei Sogni". Con il ricavato dell'evento,  i ragazzi dell’associazione, potranno trascorrere due settimane al mare, così come si legge in una mail inviata dalla presidente nazionale del Cif, la teologa Renata Micheli la quale ringrazia di cuore le componenti del Cif setino elogiando  l’importante lavoro svolto dalla sezione locale. Non manca all'appello nemmeno il messaggio della Presidente Regionale del Cif, Marita Ricagni che in una nota inviata alla Presidente di Sezione, ringrazia tutti e si scusa per non aver potuto partecipare all'evento. Nel messaggio si legge l'invito a continuare a volare alto perché “solo chi sogna impara a volare".  L'evento si è svolto in due momenti presentati da Donatella Cotesta. Durante la prima parte si è esibita la ASD ritmicando di Sezze con diverse coreografie delle allieve della scuola che hanno arricchito il palcoscenico di brillanti colori e freschi sorrisi. La seconda parte si è svolta con la coinvolgente esibizione del concerto del Trio dei due Mondi composto dai due tenori Eusebio Consoli e Antonio de Asmundis mentre al pianoforte M° Nicola Franco, con la partecipazione delle poetesse Isabella Battaglia e Sandra Borgioni. Uno dei momenti più belli ed emozionanti è stata l'interpretazione del pezzo dal titolo “mamma" e dietro quelle note, tutto il pubblico ha cantato con trasporto pronunciando il ritornello “mamma, solo per te la mia canzone vola". Lo spettacolo ha ottenuto il patrocinio del comune di Sezze e a rappresentare l'amministrazione c'erano tre assessori e diversi esponenti del consiglio comunale.

 

Sola tanta paura e fortunatamente nessun ferito a bordo. Questa mattina una circolare del trasporto pubblico comunale che trasportava alunni e residenti è uscita fuori strada in via Certosa in località Crocemoschitto a Sezze. Il mezzo è uscito dalla corsia per il manto viscido e si è adagiato sulla banchina probabilmente a causa del cedimento del bordo stradale, bravo è stato l'autista Filiberto ad  accompagnare il mezzo delicatamente senza nulla far accorgere ai passeggeri. Quel tratto di strada comunque è praticamente impercorribile e pericoloso per le condizioni in cui si trova da tempo. In quel momento sulla Circolare della Concessionaria del Comune di Sezze vi erano alunni e residenti del posto ma per fortuna nessuno ha riportato ferite.

 

Si è costituito ieri il Comitato spontaneo denominato “Muro della tèra” finalizzato alla tutela dell’area paesaggistica in Piazza del Duomo di Sezze, dove sono in corso i lavori di realizzazione di un monumento dedicato a S. Lidano. Il Comitato, libero e aperto a tutti, ha ricevuto numerose adesioni e richieste di partecipazione alle iniziative che verranno intraprese. I firmatari hanno già protocollato una lettera indirizzata al sindaco di Sezze Sergio Di Raimo, al presidente del consiglio comunale Enzo Eramo, ai consiglieri comunali tutti, al segretario comunale e al Prefetto di Latina. Nella lettera si chiede “di ritirare attraverso gli uffici competenti e gli organi di Polizia municipale, in autotutela, il permesso concesso per la realizzazione del monumento riferito in oggetto”. Ci si riferisce ovviamente al Monumento commissionato da Don Massimiliano Di Pastina che verrà eretto al centro del Belvedere setino, un’opera che ha ottenuto tutti i pareri favorevoli richiesti e successivi passaggi istituzionali deliberati dalla Giunta comunale il 1 e l’8 giugno 2018. Nelle missiva inviata alle autorità locale il Comitato scrive: “Non si tratta semplicemente di una statua da collocare in Piazza Duomo, ma di un vero e proprio obnubilamento della libera visuale del “Muro della tèra” (così chiamiamo quel luogo noi sezzesi), lo spazio libero ed infinito verso l’orizzonte, fino al mare e alle isole Pontine, che sorprende ed affascina tutti i visitatori della piazza. Per noi sezzesi quello spazio è molto di più di un largo calpestabile, di un marciapiede; ognuno ha ricordi legati a quell’affaccio ogni volta sempre più sorprendente. Ci sono storie, aneddoti, poesie dialettali e memorie intime che hanno visto quello stesso spazio occasione di riflessione e contemplazione… Forse (lo diciamo con dolore) quello è l’ultimo luogo incontaminato e non deturpato da orpelli e suppellettili architettoniche che è rimasto a Sezze, di un valore naturalistico e paesaggistico inestimabile”. Prima che sia troppo tardi e che quella statua possa diventare “oggetto contrastato di devozione e/o denigrazione, con indubitabile deturpamento del “Muro della tèra”, recando disonore a voi amministratori pro-tempore - eletti a tutela dei valori di questa comunità-, e a noi cittadini che non abbiamo fatto sentire alto e forte il grido del popolo impoverito di un bene pubblico unico” i firmatari chiedono “di ritirare, in autotutela, le disposizioni che hanno consentito l’avvio di quei lavori e lasciate l’intera area così com’è da tempo immemore”.

 

Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta ai cittadini e al sindaco di Sezze Sergio di Raimo scritta da Vittorio Accapezzato, ex amministratore della città e docente in pensione.

"Egregi compaesani, come molti di voi, sto seguendo la questione della “non donazione”, ma della sola esposizione al pubblico della statua del nostro compatrono San Lidano che non per colpa sua prese il posto al suo predecessore San Luca di cui oggi si ricorda stentatamente la fiera. L’argomento, di cui gran parte dei cittadini sta disapprovando e manifestando le proprie osservazioni è un atto amministrativo varato dalla sola giunta comunale. I consiglieri eletti come nostri rappresentanti, nell’occasione dimostrano che hanno orecchie da mercanti dando la sensazione che sono fatti che non riguardano il paese ad eccezione della Palombi e Contento. Non è mia intenzione entrare nella polemica della scelta della collocazione che sotto ogni aspetto, permettimi sig. Sindaco, non è tra quelle migliori ed è molto negativa sotto ogni aspetto, per la qualcosa ci è molta criticità in paese. Voglio andare nella sostanza dei fatti. Leggo nella nuova delibera di giunta n.95 del 08.06.2018, che revoca la precedente n. 92 del 01.06.2018, di autorizzare il richiedente concittadino al posizionamento dell’opera (la statua) e che la scultura della stessa rappresentante santo patrono San Lidano resterà di sua proprietà, ossia reversibile. In data 16.04.2018 prot.3943, viene richiesto al Sindaco La realizzazione del monumento a San Lidano, da collocarsi nell’area ad uso belvedere della piazza di Santa Maria. Nella richiesta si precisa “ Il progetto è articolato in due lotti di lavori, di cui il primo riguarda la scultura e il relativo basamento: le risorse economiche necessarie per questo primo lotto di lavori sono messe a disposizione dal sottoscritto, donatore e proprietario della scultura, mentre per il secondo lotto - e cioè la completa riqualificazione della piazza, sempre secondo il progetto allegato - ci si impegna a ricercare fondi pubblici (statali, regionali, etc.) e privati (donazioni, sottoscrizioni, finanziamenti a scopi pubblicitari, etc.… “ Di che donazione si parla? Lo scopo della donazione ha uno strumento giuridico di trasmissione a titolo gratuito di beni da parte di un soggetto vivente. In pratica è manifestazione di volontà di una parte di arricchire l'altra parte senza corrispettivo. Lo spirito della donazione è in realtà il desiderio o l’opportunità di dare qualcosa alle persone a noi legate da affetti o da amicizia. Ha lo scopo di aiutare i propri figli, parenti, amici, ricompensare chi ti ha reso un servizio, fare beneficienza o donare un bene alla collettività. In questa richiesta, non vi è la volontà del donante di spogliarsi, per spirito di liberalità, di un proprio bene e non vi è interesse affettivo verso la cittadinanza. Resta solo una collocazione di una statua, su suolo collettivo, reversibile ai futuri suoi eredi. Ebbene, io avrei detto: se resta di sua proprietà portala a casa, non sottraggo parte del bene comune e lo metto a disposizione di soggetti particolari. A noi non riguarda. Grazie. Oltre a quanto detto, sindaco ti pongo una domanda a cui non potrai rispondermi con certezza .Finito il primo stralcio dei lavori cioè basamento e statua, per quanto tempo resterà la piazza del belvedere priva di pavimentazione e riqualificazione completa? Dobbiamo aspettare, che il concittadino riceva fondi pubblici, da privati, da sottoscrizioni ecc. A Sezze si dice: “aspetta cavallo mio che l’erba cresce.” Scusatemi lo sfogo".

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