Pubblichiamo il post di Celestina Morando, moglie di Herbie Goins, amareggiata per quanto accaduto dopo la decisione del Comune di Sezze di ridimensionare l'evento dedicato al grande bluesman scomparso nel 2015. L'associazione culturale nata per ricordare la figura del grande artista aveva promosso e organizzato l'evento da inserire nel calendario dell'Estate Setina, il Comune di Sezze anche grazie a questo evento aveva ottenuto dei finanziamenti ma in corso di programmazione... avrebbe cambiato idea e proposto all'associazione un evento minore, del tutto ridimensionato.
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L’Associazione Culturale Herbie Goins desidera spiegare qui di seguito i motivi per cui non organizzerà alcun evento dedicato ad Herbie Goins nell’estate 2023, nonostante ciò sia stato reso pubblico con varie modalità, e di conseguenza il motivo per cui il nome di HERBIE GOINS non potrà essere inserito in nessun modo nella programmazione di alcun evento e/o concerto in programma.
Per aderire agli inviti e alle richieste di molti amici di Sezze al fine di promuovere un evento per ricordare Herbie, a fine maggio avevamo presentato, come Associazione Culturale Herbie Goins, una proposta di programma per una serata evento, “Sezze ricorda Herbie Goins”. Tale serata vedeva la partecipazione di tre note Blues Band e di due illustri ospiti. Nelle nostre intenzioni, inoltre, questo grande concerto sarebbe potuto essere il preludio per la ripresa di quel Sezze Blues Festival che Herbie organizzava e che era diventato fin da subito un appuntamento annuale di importante risonanza per il paese.
Pur non avendo avuto risposta a tale proposta da parte del Comune, avevamo saputo che l’Amministrazione aveva inserito una manifestazione a ricordo di Herbie nella richiesta di finanziamento alla Regione per l’estate setina, finanziamento poi concesso. Solo alcuni giorni fa l’Amministrazione ha ritenuto di contattarci, proponendoci non l’evento che doveva ospitare un alternarsi di ottimi e virtuosi musicisti su quel palco che aveva visto numerose volte Herbie, ma anche (durante il Festival) altri artisti famosi italiani e stranieri fare grande spettacolo, bensì proponendo qualcosa di molto diverso ed estremamente riduttivo. Tengo a precisare che il cachet che avevamo richiesto per l’evento era incredibilmente contenuto ed era stato reso possibile esclusivamente dal fatto che i musicisti tutti avrebbero partecipato con grande piacere ad un evento in ricordo di Herbie (come succede ogni volta, spesso e ovunque, queste iniziative si ripresentano). E dal fatto che tutti loro sono al corrente di quanto Herbie abbia amato Sezze.
Probabilmente il Comune non ha colto il nostro intento e, avendone piena facoltà, ha ritenuto più importanti altre manifestazioni, anche se sulla relazione inviata alla Regione per la richiesta dei fondi molto spazio era stato dato ad Herbie Goins. Il nostro evento avrebbe inciso sui fondi in una maniera davvero ridotta.
La nostra Associazione si è dunque dissociata da tale impostazione e desidera qui scusarsi con tutti gli amici di Sezze per non partecipare con la sua buona musica all’estate setina, ma ha ritenuto che la dedica “SEZZE RICORDA HERBIE GOINS”, e anche questo bellissimo e, da Herbie e da me, amatissimo paese, meritino ben di più. Auguri a tutti per una felice estate!
Celestina Morando, moglie di Herbie Goins.
L’Italia ripudia la guerra (art. 11 della Costituzione). L’11 luglio alle ore 18.30 presso Porta Pascibella, Giovanni Paolo Di Capua, presiederà il comitato per la sottoscrizione al Referendum contro le Armi. Di Capua, sempre attivo in città per i diritti civili, invita tutti nell’ “EsprimiaAmo la Pace” . “Un Paese in conflitto – scrive nel volantino – non può entrare nell’Unione Europea. La legge 185/1990 non permette di vendere o dare armi a Paesi in guerra. A Vilnius i governi europei non hanno il potere di decisione: la sovranità appartiene ai popoli. Sì alla Pace senza vincitori e vinti. Sì alla diplomazia vaticana e europea per arrivare alla Pace. La Pace è nelle nostre mani, non facciamocela rubare”. Di Capua invita i cittadini a recarsi presso l’Ufficio anagrafe del comune di sezze per sottoscrivere il referendum.
Il sindaco di Sezze Lidano Lucidi avrebbe deciso di nominare il nuovo assessore all'Urbanistica del Comune di Sezze nella persona di Gianni Antonucci , primo dei non eletti nella lista di Identità Setina. Antonucci tecnico ambientale in pensione presso Arpa Lazio era stato eletto presidente di Identità Setina all'indomani delle elezioni amministrative. E' inoltre volontario dell'Associazione di Protezione Civile ANVVFC “Città di Sezze” presieduta da Paolo Casalini. Oggi, molto probabilmente, ci sarà la nomina e l'ufficialità del nuovo assessore. Da voci di corridoio la scelta ricaduta su Antonucci pare che abbia creato qualche frizione dentro la maggioranza, poi superate dalla moderazione del primo cittadino. Buon lavoro al nuovo assessore che subentra al dimissionario Vincenzo Cardarello.
Comunicato stampa
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In provincia di Latina c'è un nuovo indirizzo di riferimento per gli appassionati di buona cucina e aperitivi. Nel cuore di Sezze, in via della Libertà, apre “All'antico frantoio. La femminuccia”: un risto-bistrot dove la tradizione incontra la contemporaneità e il gusto sposa l'ospitalità più autentica. Fondato e gestito dalla cooperativa sociale Spazio Comune con uno staff under35 e un modello di business che mette al centro le persone, il locale è stato ricavato in uno spazio dalla storia centenaria: dove un tempo c'era uno dei più antichi frantoi di Sezze. E nella strada in cui, secondo un'antica leggenda setina, si aggira il fantasma della “femminuccia”: una giovanissima, vestita con un abito in pizzo e con in mano ago e filo, che apparirebbe a chi dopo la mezzanotte effettui tre giri intorno al palazzo. Dotato di un ampio spazio esterno con terrazza, il risto-bistrot All'antico frantoio. La femminuccia accoglie gli ospiti in un ambiente confortevole arredato combinando vintage, stile industriale e riuso creativo. Il menù è stagionale, basato su ingredienti freschi e di alta qualità provenienti da realtà locali, e la carta di vini è ricchissima, con oltre sessanta proposte delle più importanti cantine italiane; senza dimenticare bollicine, raffinati champagne e un'importante selezione di prestigiosi gin. Un locale che parla agli amanti della buona cucina e del buon bere ma che è anche un luogo di incontro: uno spazio inclusivo - attento alle esigenze di famiglie e bambini - e con un ricco calendario di eventi, dall'aperi-vintage alle presentazioni di nuovi libri fino alle degustazione con le più rinomate realtà vinicole italiane. Uno spazio che, attraverso il cibo e l'ospitalità, mira a essere motore di cambiamento per il territorio.
Stop alle baraonde nel centro storico e alla vendita di bevande in contenitori di vetro. Stretta del sindaco di Sezze Lidano Lucidi contro quei “comportamenti individuali e di gruppo spesso non conformi al rispetto della quiete pubblica e del decoro urbano”. Il primo cittadino, preso atto che “l’esperienza registrata in regime di liberalizzazione degli orari ha dimostrato che le attività degli Esercizi di Somministrazione di Alimenti e Bevande, e le Attività affini o complementari, vengono spesso a costituire nella realtà una causa oggettiva di disturbo e disagio per i cittadini residenti nelle aree interessate particolarmente nelle ore serali e notturne”, avverte l’esigenza di ristabilire il “giusto equilibrio” verso quei comportamenti di alcuni avventori che "non rispettano le norme di igiene e decoro urbano e disturbano la quiete pubblica con schiamazzi ed altri rumori molesti, stazionando sulle aree pubbliche nelle immediatevicinanze degli Esercizi”. Per tale ragione, anche a seguito di incontri avvenuti con i residenti, Lucidi ordina con decorrenza 7 Luglio e fino al 30 Settembre 2023, in tutto il territorio comunale:
- l’emissione di suoni (emissioni sonore) e la diffusione di musica, generata dall'uso di apparecchi radiotelevisivi o impianti in genere per la diffusione sonora, anche di immagini, siano essi riprodotti dal vivo e non, o con presenza di un disk jockey, operanti sia all'aperto che al chiuso, negli esercizi pubblici, nei locali pubblici nonché nei luoghi aperti o esposti al pubblico, è consentita dalle 08,00 sino alle ore 24,00 di ogni giorno della settimana, fatto salvo gli adempimenti amministrativi previsti dalle normative vigenti;
- dalle ore 24,00 di ogni giorno fino alle ore 02,00 successive, è vietata la vendita e la somministrazione in contenitori di vetro, da parte di attività di vendita e di somministrazione di alimenti e bevande, anche in forma temporanea, circoli privati, attività artigianali, attività di commercio sia in sede fissa che itinerante, nonché la detenzione ed il consumo in luogo pubblico di bevande in contenitori di vetro;
- la chiusura al pubblico, entro le ore 02,00 e la riapertura dei locali non prima delle ore 05,00 di ogni giorno della settimana, di qualsiasi attività di vendita e di somministrazione di alimenti e bevande, anche in forma temporanea, circoli privati, attività artigianali, attività di commercio sia in sede fissa che itinerante.
Il Comune si riserva di effettuare con l’ausilio di tecnici specializzati e di personale del Comando di Polizia Municipale controlli fonometrici in orario diurno o notturno nei locali di tutto il territorio comunale.
Il partito democratico di Sezze interviene sul vuoto lasciato in Giunta dopo le dimissioni dell'ex assessore Vincenzo Cardarello, un vuoto - secondo i dem - che testimonia la fragilità politica e le difficoltà della maggioranza di trovare una figura condivisa.
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Una pausa di riflessione lunga un mese e non si vede la soluzione. Dopo le dimissioni di Vincenzo Cardarello, la nostra città è priva di un assessore fondamentale per la pianificazione generale del territorio, la regolazione delle sue trasformazioni e la gestione degli strumenti attuativi. Sezze sta pagando un prezzo pesante per l’assenza di una visione comune, per l’incapacità di mettere in campo una progettazione capace di rilanciare lo sviluppo della città, attingendo ai fondi del PNRR, per le divisioni interne di una maggioranza che esiste solo sotto l’aspetto numerico e non è in grado di risolvere i problemi dei cittadini come promesso in campagna elettorale. Le difficoltà di trovare una figura condivisa, sulla quale far convergere le anime dissonanti della maggioranza ne sono la prova più lampante. Non basterà certo un nome, riempire una casella perché manca la politica. Il bene comune è l'ultimo dei problemi per coloro che ci amministrano, alcuni dei quali pretenderebbero una opposizione muta e accondiscendente su questo e su altri temi importanti. È singolare questa idea di democrazia nella quale quanti non condividono debbono tacere e non disturbare.
"I recenti eventi che hanno interessato i Monti Lepini e nel 2019, anche diversi Comuni dell'Agro Pontino, pongono sempre più al centro dell'attenzione dei governi centrali e periferici la questione delle variazioni climatiche e come, esse incidano sul sistema idrogeologico del nostro territorio". Lo afferma Fabrizio Paladinelli del Circolo Legambiente di Sezze che in merito propone un evento che si terrà venerdì 7 luglio alle ore 17,30 a Sezze presso il Centro Sociale Calabresi per sensibilizzare i rappresentanti istituzionali e gli enti competenti ad affrontare per tempo e con azioni incisive una campagna tesa a prevenire i fenomi attraverso un'attenta analisi della situazione attuale, delle criticità e degli interventi necessari, considerata, anche la crescita del consumo del suolo sempre più diffusa. Al convegno prenderanno parte: Daniele Raponi (geologo), Nicola Reitano (Responsabile Scientifico Legambiente Lazio)Andrea Minutolo (Geologo Comitato Scientifico Nazioanle Legambiente APS) e Lidano Lucidi (Sindaco di Sezze). Agli interventi seguiranno contributi musicali da parte di artisti pontini sensibili alle tematiche ambientali e climatiche, tra gli altri: Tony Montecalvo, Alessandro Loreti, Marcello De Dominicis, Fabio Fantigrossi.
Altro...
Il Presidente del Partito Democratico di Sezze, Luigi De Angelis, interviene sulla crisi idrica divenuta insostenibile per una città che paga profumatamente un disservizio. Non era mai successo che mancasse acqua così a lungo e ininterrottamente, sia d'inverno che d'estate.
"La continua interruzione del servizio idrico nella nostra città è divenuta ormai intollerabile. Per giorni e settimane i cittadini sono privati di un bene primario, che per di più pagano regolarmente.
In passato - scrive De Angelis - ci sono stati episodi di interruzioni e disservizi, concentrati peraltro solo nel periodo estivo, ma nell’ultimo anno i rubinetti a secco sono divenuti la normalità perfino in inverno. Non si tratta di guasti improvvisi, come viene continuamente comunicato, ma di inefficienza e incuria. Manca l’acqua, ma soprattutto manca un’amministrazione cittadina autorevole che abbia a cuore gli interessi dei cittadini e si faccia carico dei loro disagi. I problemi strutturali, l’ammaloramento delle condotte sono indiscutibili, ma in questi ultimi tempi la situazione è andata sempre più degradandosi nell’indifferenza di chi amministra Sezze e dovrebbe far valere le ragioni della nostra comunità in tutte le sedi istituzionali a partire da Acqualatina, società partecipata pubblica e gestore del servizio. Le determinazioni prese dalla conferenza dei sindaci della provincia hanno un peso fondamentale perché indirizzano le scelte della società e in quella sede chi rappresenta Sezze dovrebbe pretendere il rispetto di noi cittadini".
Per De Angelis l'amministrazione comunale guidata dal sindaco Lucidi dovrebbe smettere di addossare le colpe agli altri: si tratta di scuse che non reggono più e che i cittadini hanno ormai ben capito. "Dopo due anni di questa amministrazione anche la tiritera che è colpa di quelli di prima ormai non regge più. Peraltro sarebbe il caso proprio di smettere di trincerarsi dietro simili scuse, di giustificare così le proprie inefficienze e non ultimo di rivendicare davanti ai cittadini interventi ed opere alla cui realizzazione non si è concorso minimamente. I lavori alla condotta Mole Muti – Sardellane – Monte Trevi, dopo una azione politica e amministrativa martellante con interventi nelle sedi istituzionali e lettere al Prefetto di Latina, sono stati deliberati nel 2019. Pertanto sono merito di quelli di prima, del PD, del centrosinistra e anche dell’allora opposizione consiliare che si batterono sinergicamente per conseguire tale risultato nell’interesse esclusivo dei cittadini".
In merito ai lavori di risanamento della condotta, De Angelis ricorda agli smemorati che si tratta di lavori programmati da anni con finanziamenti ottenuti in passato. "Il primo stanziamento di un milione 400 mila euro per gli interventi necessari è del 2018, resi puntuali nel tavolo tecnico del 22 ottobre 2018. La pandemia prima e la caduta dell’amministrazione di centrosinistra poi, con il conseguente commissariamento del Comune, hanno rallentato l’iter dei lavori e all’attuale amministrazione ci sono voluti la bellezza di due anni per accorgersi della loro urgente necessità, senza finora però approdare a nulla di concreto visto che i risultati non si sono proprio visti. E così mentre qualcuno pensa che amministrare una città come la nostra significa unicamente compiacersi della posizione personale conseguita e attribuirsi il merito per quanto non si è fatto, Sezze soffre per l’inefficienza e per l’incuria di chi aveva promesso effetti speciali e progetti strabilianti e si ritrova sistematicamente a secco".
Si ha la sensazione che la società Acqualatina non ascolti più nessuno. E che sia ormai normale che manchi l’acqua nelle tubature domestiche per ore o addirittura per intere giornate. Si ha la sensazione che gli amministratori della nostra città siano impotenti di fronte un disservizio continuo pagato profumatamente. Sì, perché le bollette arrivano puntuali e se non si hanno le ricevute di pagamento ti viene anche chiesto di pagare quello che già è stato pagato. Insomma ma è normale che interi quartieri di Sezze restino senza acqua ogni giorno? Solo per fare un esempio: in località Monte Trevi sono 24 ore che non c’è acqua. Ma cosa deve fare un lavoratore dopo una giornata passata fuori casa? Andare a lavarsi nel fiume Ufente? E’ veramente vergognoso. Il sindaco di Sezze Lidano Lucidi dovrebbe investire dello scandaloso disservizio il Prefetto di Latina Maurizio Falco. Dovrebbe farlo subito perché è impensabile che numerosi nuclei familiari possano passare una intera estate senza acqua. Sarebbe anche il caso che i cittadini pensassero ad una class action per una situazione che mai si era verificata in passato. Mai! Ricordo che un paio di anni fa ci furono giustamente proteste perché mancò acqua nei quartieri alti della città per pochi giorni. Oggi invece la situazione si è ribaltata: c’è acqua pochi giorni e manca sempre.
Proseguono senza sosta i controlli che il Comune di Sezze sta effettuando all’interno del centro storico sul fronte del corretto conferimento dei rifiuti urbani. Anche ieri mattina gli agenti della Polizia Locale, coordinati dal Comandante Lidano Caldarozzi, e personale della Servizi Pubblici Locali Sezze, la società partecipata del Comune che si occupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti, hanno effettuato una serie di verifiche utili a superare le criticità che spesso accadono all’interno della fascia muraria della città. Polizia Locale e personale della Spl hanno potuto fare un raffronto rispetto alle medesime azioni messe in campo la scorsa settimana. Della questione ha parlato il sindaco Lidano Lucidi, sottolineandone l’importanza: “Puntiamo ad avere una città sempre più pulita, con il centro storico che purtroppo segnala diverse criticità su questo fronte. Sarebbe bello non dover ricorrere a controlli sul territorio e concentrare le nostre attenzioni sull’aspetto culturale del corretto conferimento dei rifiuti urbani, ma non è possibile. Questo però – ha proseguito il primo cittadino – non ci distrae dalla ricerca della cultura dell’ambiente. Dobbiamo lavorare su più fronti e quello delle sanzioni amministrative non può essere mai abbandonato. Così come quello degli investimenti. All’interno del Bilancio, infatti, abbiamo deciso di continuare a potenziare l’aspetto della videosorveglianza, con fondi destinati all’acquisto di nuove fototrappole, che faranno il paio con la scelta di estendere la raccolta porta a porta anche in quelle aree del territorio di Sezze che finora non erano coperte da questo servizio. Lavoriamo – ha concluso il sindaco di Sezze – su tanti fronti con un obiettivo unico, quello di rendere la città pulita e accogliente e di isolare quelli che invece, evidentemente, godono nel vederla sporca o, più semplicemente, non hanno ancora la cultura del rispetto dei beni comuni e della salvaguardia dell’ambiente che viviamo quotidianamente”.
Se è vero che la morte ci fa uguali, la nostra vita è un libro aperto le cui pagine non possono essere cancellate, al più solo furbescamente messe in sordina e ignorate.
Silvio Berlusconi è morto, la clessidra della vita si è svuotata anche per lui e in questi giorni si sono moltiplicati gli elogi funebri.
Il sentimento prevalente dinanzi alla morte è la tristezza, ma bisogna rifuggire ogni ipocrisia. Personalmente non lo ho mai votato, sostenuto, seguito nel suo percorso, non ne condividevo l’approccio alla cosa pubblica, l’idea informe e populista della politica, il liberismo darwiniano spacciato per libertà, l’uso a fini personali del potere, il modello di società disimpegnata, trash ed avvilente di cui si è fatto promotore e interprete, i rapporti opachi con le mafie, i poteri occulti e forti prima come imprenditore e poi come politico. Insomma mi divideva e mi divide da lui tutto e il mio giudizio rimane negativo, nonostante il suo passaggio a miglior vita.
Tanti che negli anni hanno osteggiato e insultato Berlusconi in questi giorni gli hanno tributato lodi. Far proprio il nobile rispetto che si deve a chi passa oltre, a chi se ne va senza volerlo e a chi resta in lacrime e con le cicatrici di un dolore che segna per sempre, è umanamente giusto e prescinde da schieramenti ideologici e appartenenze politiche. Tuttavia il dovuto cordoglio non può in nessun modo eludere il giudizio personale e politico, tantomeno cancellare quanto è stato, dovendo lasciar prevalere sempre onestà e verità.
Berlusconi ha segnato la storia dell’Italia già da prima che si impegnasse all’interno delle istituzioni della Repubblica, la sua parabola personale, imprenditoriale e infine politica, come accade per chiunque, è stata caratterizzata da luci e ombre e, a modesto parere dello scrivente, sono prevalse nettamente queste ultime, ha lasciato il mondo e l’Italia assai peggiori di come li aveva trovati. A partire dai rapporti con la P2 e da quelli con la mafia, certificati da pronunce giudiziali definitive, dal disprezzo della giustizia, dal suo continuo fuggire dai processi con leggi ad personam alla mercificazione di tutto, particolarmente del corpo delle donne, nelle sue televisioni, dallo sdoganamento dei fascisti al governo al ricorso alla menzogna come metodo sistematico di relazione politica, dall’interesse personale come unico metro del proprio operare, Berlusconi è stato l’esatto opposto di un vero statista e la sua azione politica si è caratterizzata per rappresentare il rovesciamento esatto dei principi che sostanziano la nostra Costituzione.
Il giornalista Oliver Meiler in un articolo su Sueddeutsche Zeitung scrive: “In tutti gli anni in cui ha fatto politica, Berlusconi si è occupato innanzitutto di una cosa: se stesso. È stato precursore di tanti populisti, demagoghi, seduttori”. E a margine della ricostruzione di tutto il percorso biografico sentenzia: “Come capo di governo, Silvio Berlusconi ha sempre deluso. Era bravo solo in campagna elettorale, come massaggiatore delle masse. Non c'è alcuna grande riforma di cui si ricordino gli italiani, neanche un'opera edile che valga come simbolo del suo tempo al governo”. Il die Welt scrive: “L'ascesa Berlusconi la deve al suo ego, alla sua capacità di cogliere i desideri degli italiani, e alla televisione. Il suo modo di fare politica ha fatto da modello a molti….. Cosa divise l'Italia? In gioco c’era di più del conflitto eterno con la legge. Una seconda rivoluzione antropologica, il passaggio da una società piccolo borghese, plasmata dalla morale cattolica, verso una società moderna, emancipata e spesso senza valori: l’era Berlusconi”.
Indiscutibilmente per metà degli italiani Silvio Berlusconi è stato il Dottore, il Cavaliere, il Presidente, l’Unto dal Signore e per l’altra metà il Caimano, Sua Emittenza, Berluscaz, lo Psiconano e dalla nascita della Repubblica nessun altro politico è stato capace di dividere il tempo e lo spazio tra il prima e il dopo la sua “discesa in campo”, di cambiare radicalmente il Potere e le modalità di esercitarlo, di incarnare la nuova fase storica in cui i partiti hanno perso gradualmente ruolo e funzione e si sono trasformati in macchine propagandistiche e comitati elettorali al servizio dei leader anziché di una progettualità condivisa.
I risultati di questa trasformazione culturale, prima ancora che politica, sono sotto i nostri occhi. Il tessuto sociale lacerato, il prevalere delle logiche egoistiche e affaristiche, lo sdoganamento della violazione delle regole e delle leggi in nome dell’interesse personale sono l’eredità di una stagione politica che ha avuto Silvio Berlusconi come protagonista ma non l’unico responsabile. Pertanto sarebbe ingiusto trasformarlo nel capro espiatorio di tutto quello che non va o non ci piace dell’Italia. Aveva ragione Cicerone ad affermare che la politica è diretto specchio di un popolo. Le distorsioni di cui ci lamentiamo, le negatività che evidenziamo ci rappresentano in pieno, sono lo specchio fedele di noi stessi.
In questi giorni siamo stati tramortiti da un profluvio senza precedenti di superlativi, da una agiografia da Istituto Luce, da interminabili maratone informative, la cui vittima principale è stata l’informazione, da una sorta di beatificazione laica di un uomo celebrato come padre della Patria.
Se detestabili e ignobili sono l’odio personale e politico, il pregiudizio e l’ostilità prevenuta, altrettanto inaccettabile è la santificazione ipocrita e ingiustificata.