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Alessandro Mattei

Alessandro Mattei

 

 

Si sono rincontrati dopo 40 anni. Ed è stato per loro una grande emozione. Erano dei bambini e delle bambine ed avevano come tutti la serenità e la freschezza di quella età, dell’adolescenza. La 1 D delle Caio Titinio di Sezze, Classe 1970, ha desiderato ritrovarsi dopo anni e gli ex compagni alla fine ci sono riusciti. Nel 1981/82 frequentavano le scuole medie presso lo storico Palazzo Rappini, quando ospitava le scuole medie appunto. Chi non ricorda il ballatoio, quelle classi anguste ma familiari, l’atrio, l’ingresso su via Umberto, le cartolibrerie e il negozio di generi alimentari ad un passo? Insomma la 1D ha sentito il bisogno di fare una bella rimpatriata e lo ha fatto in un locale di Sezze. Ad organizzare un po' il tutto è stata Lidia Malandruccolo, la quale con pazienza e con un lavoro certosino è riuscita a ricontattare i suoi ex compagni di classe: Katia Fiaschetti, Giuseppe Marchetti, Piero Ciammarucone, Massimo Marchionne , Loreto Bernola, Nazzarena Luccone, M. Carla Contento, Patrizia Caschera, Romina Orlandi, Giuliana Radicioli, Loretta Di Raimo, Merigo Marchionne, Stefania Simeoni, Rinaldo Ceccano, Davide Ficaccio, Paola Guerrieri  Alessandro Di Angelis e Vincenzo Mattei. Due amici e compagni della 1D, Vincenza Marchetti e Orlando Zaccheo, purtroppo sono venuti a mancare, Orlando recentemente, ed era a conoscenza dell’iniziativa presa dalla classe per rincontrarsi. Insomma, i ragazzi della 1d hanno passato una bella serata tra ricordi, nostalgie e futuro. Ognuno con la sua storia ognuno con i suoi sogni. Gli ex hanno ricordato anche i loro professori, tra tutti il prof. Cesare Ciotti al quale inviano un grande abbraccio e un grandissimo “grazie per tutto”. La 1d spera di rincontrarsi di nuovo e di riprendere il filo del discorso da dove è stato interrotto. Bravi!

 

I cittadini/pazienti sono stanchi di assistere a continue passerelle. I voli pindarici sulla Sanità pontina restano fumo negli occhi per evitare di centrare le vere esigenze del comprensorio e delle comunità dei Monti Lepini, in primis di Sezze. Il consiglio comunale dedicato al futuro della sanità, ha rappresentato ancora una volta uno schow visto e rivisto. Si è parlato ancora una volta di promesse straordinarie su questo o sul quel servizio che si intende fare ma sulla gestione ordinaria , a partire dall'assistenza di pronto intervento, si continua ad andare a folle ea non dare e avere risposte. Il tempo a disposizione è finito. Che si passi ai fatti, a dare senso e concretezza a quello che viene sbandierato sulla sanità da anni. E' impensabile che a Sezze non ci sia un punto di primo intervento aperto durante le ore notturne, è insostenibile pensare di scongiurare che non ti succeda nulla. Mentre gli altri Comuni hanno delle alternative al collassato Pronto Soccorso del Santa Maria Goretti, noi sezzesi restiamo al palo grazie a scelte scellerate degli anni passati. A  distanza di anni, ad esempio, ancora non sono stati attività i servizi indispensabili previsti nella Casa della Salute mentre ci sono altri servizi - tipo degenza infermieristica - che ad oggi sono sottoutilizzati seppur molto costosi e di cui addirittura si prevede il raddoppio dei posti letto come è stato sottolineato negli interventi durante il consiglio comunale. I cittadini si accontenterebbero dei servizi essenziali, dell'ABC che non c'è. Al consiglio comunale del 12 luglio scorso, oltre ai dirigenti della ASL, hanno preso parte i sindaci del comprensorio e il consigliere regionale Enrico Tiero, membro della commissione sanità della Regione Lazio. 

 

 

Il sindaco di Sezze Lidano Lucidi avrebbe deciso di nominare il nuovo assessore all'Urbanistica del Comune di Sezze nella persona di Gianni Antonucci , primo dei non eletti nella lista di Identità Setina. Antonucci tecnico ambientale in pensione presso Arpa Lazio era stato eletto presidente di Identità Setina all'indomani delle elezioni amministrative. E' inoltre volontario dell'Associazione di Protezione Civile ANVVFC “Città di Sezze” presieduta da Paolo Casalini. Oggi, molto probabilmente, ci sarà la nomina e l'ufficialità del nuovo assessore. Da voci di corridoio la scelta ricaduta su Antonucci pare che abbia creato qualche frizione dentro la maggioranza, poi superate dalla moderazione del primo cittadino. Buon lavoro al nuovo assessore che subentra al dimissionario Vincenzo Cardarello.

 

 

Stop alle baraonde nel centro storico e alla vendita di bevande in contenitori di vetro. Stretta del sindaco di Sezze Lidano Lucidi contro quei “comportamenti individuali e di gruppo spesso non conformi al rispetto della quiete pubblica e del decoro urbano”. Il primo cittadino, preso atto che “l’esperienza registrata in regime di liberalizzazione degli orari ha dimostrato che le attività degli Esercizi di Somministrazione di Alimenti e Bevande, e le Attività affini o complementari, vengono spesso a costituire nella realtà una causa oggettiva di disturbo e disagio per i cittadini residenti nelle aree interessate particolarmente nelle ore serali e notturne”,  avverte l’esigenza di ristabilire il “giusto equilibrio” verso quei comportamenti di alcuni avventori che "non rispettano le norme di igiene e decoro urbano e disturbano la quiete pubblica con schiamazzi ed altri rumori molesti, stazionando sulle aree pubbliche nelle immediatevicinanze degli Esercizi”. Per tale ragione, anche a seguito di incontri avvenuti con i residenti, Lucidi ordina con decorrenza 7 Luglio e fino al 30 Settembre 2023, in tutto il territorio comunale:

- l’emissione di suoni (emissioni sonore) e la diffusione di musica, generata dall'uso di apparecchi radiotelevisivi o impianti in genere per la diffusione sonora, anche di immagini, siano essi riprodotti dal vivo e non, o con presenza di un disk jockey, operanti sia all'aperto che al chiuso, negli esercizi pubblici, nei locali pubblici nonché nei luoghi aperti o esposti al pubblico, è consentita dalle 08,00 sino alle ore 24,00 di ogni giorno della settimana, fatto salvo gli adempimenti amministrativi previsti dalle normative vigenti;

- dalle ore 24,00 di ogni giorno fino alle ore 02,00 successive, è vietata la vendita e la somministrazione in contenitori di vetro, da parte di attività di vendita e di somministrazione di alimenti e bevande, anche in forma temporanea, circoli privati, attività artigianali, attività di commercio sia in sede fissa che itinerante, nonché la detenzione ed il consumo in luogo pubblico di bevande in contenitori di vetro;

- la chiusura al pubblico, entro le ore 02,00 e la riapertura dei locali non prima delle ore 05,00 di ogni giorno della settimana, di qualsiasi attività di vendita e di somministrazione di alimenti e bevande, anche in forma temporanea, circoli privati, attività artigianali, attività di commercio sia in sede fissa che itinerante.

Il Comune si riserva di effettuare con l’ausilio di tecnici specializzati e di personale del Comando di Polizia Municipale controlli fonometrici in orario diurno o notturno nei locali di tutto il territorio comunale.

 

 

 

Si ha la sensazione che la società Acqualatina non ascolti più nessuno. E che sia ormai normale che manchi l’acqua nelle tubature domestiche per ore o addirittura per intere giornate. Si ha la sensazione che gli amministratori della nostra città siano impotenti di fronte un disservizio continuo pagato profumatamente. Sì, perché le bollette arrivano puntuali e se non si hanno le ricevute di pagamento ti viene anche chiesto di pagare quello che già è stato pagato. Insomma ma è normale che interi quartieri di Sezze restino senza acqua ogni giorno? Solo per fare un esempio: in località Monte Trevi sono 24 ore che non c’è acqua. Ma cosa deve fare un lavoratore dopo una giornata passata fuori casa? Andare a lavarsi nel fiume Ufente? E’ veramente vergognoso. Il sindaco di Sezze Lidano Lucidi dovrebbe investire dello scandaloso disservizio il Prefetto di Latina Maurizio Falco. Dovrebbe farlo subito perché è impensabile che numerosi nuclei familiari possano passare una intera estate senza acqua. Sarebbe anche il caso che i cittadini pensassero ad una class action per una situazione che mai si era verificata in passato. Mai! Ricordo che un paio di anni fa ci furono giustamente proteste perché mancò acqua nei quartieri alti della città per pochi giorni. Oggi invece la situazione si è ribaltata: c’è acqua pochi giorni e manca sempre.

 

“Ma una notizia un po' originale/Non ha bisogno di alcun giornale/Come una freccia dall'arco scocca/Vola veloce di bocca in bocca”, scriveva e cantava Fabrizio De André in una straordinaria canzone.  Anche in questo caso, la notizia di quanto successo domenica scorsa a Sezze ha fatto veramente un giro impressionante. L'episodio della banda che ha suonato la Carrà mentre accompagnava la processione religiosa in occasione della solennità del Corpus Domini è finito in un servizio della Rai, nel programma La Vita in Diretta condotta da Alberto Matano. Poco fa gli operatori della nota trasmissione televisiva sono arrivati a Sezze per registrare un servizio dedicato proprio al singolare episodio che ha destato curiosità e un po' di sconcerto tra i fedeli e i cittadini. Il brano “Come è bello far l'amore” di Raffaella Carrà, suonato in un breve momento dalla Banda durante la processione, sicuramente non era in programma né tantomeno il comitato organizzatore immaginava minimamente che si potesse arrivare a tanto. Ma ormai è andata così (non esageriamo) ... anche se la vicenda, oltre ad aver avuto gli onori della cronaca,  potrebbe finire sul tavolo del Vescovo.

Venerdì, 02 Giugno 2023 08:03

I VOLONTARI DI SEZZE IN EMILIA

 

 

In prima linea ci sono in Emilia i volontari setini. L'Anvvfc (l'Associazione nazionalie vigili del fuoco in congedo) sono impegnati a Forli una delle zone più colpite dall'alluvione dei giorni scorsi. Stanno partecipando alle operazione di assistenza e soccorso insieme alla Croce Rossa Italiana.  “Lo scenario che ci si è presentato davanti agli occhi al nostro arrivo – h affermato Paolo Casalini, presidente dell'Anvvfc di Sezze - ci è apparso a dir poco apocalittico: strade completamente allagate, fango dappertutto, danni enormi alle abitazioni, ai magazzinie ai negozi. Inoltre ricordi e oggetti personali sparsi per strada e persone disperate per aver perso tutto in poche ore. E’ proprio  in questi momenti - ha sottolineato - che occorre ricordarsi che la solidarietà va soprattutto praticata sui luoghi dove c’è bisogno e non predicata da casa o sui social. Per questo non abbiamo esitato un momento a metterci in contatto con i vari coordinamenti locali, a preparare i nostri mezzi di soccorso e recarci sul posto dove da domenica 28 maggio stiamo sul campo dall’alba al tramonto.” L’associazione, oltre a uomini e mezzi, ha portato a Forlì anche personale per il sostegno psicologico di cui molte persone, in questo momento, hanno assoluta necessità. “Siamo sicuri - conclude Casalini -  che gli emiliani sapranno  riprendersi in fretta da questa nuova tragedia come è già accaduto per il terremoto. Noi, per quello che ci riguarda, nel nostro piccolo,  stiamo provando ad accelerare questa ripresa con il nostro contributo e la nostra vicinanza e solidarietà”.

 

I volontari di Plastic Free hanno già dimostrato di non fare chiacchiere e bla bla bla ma di puntare alla cultura del rispetto dell'ambiente con iniziative vere in molte città e luoghi del nostro territorio provinciale. Tra queste quelle della pulizia dei parchi, delle spiagge e dei centri storici e di periferia. Lo scorso 30 maggio all'interno di Palazzo Montecitorio, nella Sala Della Regina, Luca De Gaetano presidente dell'associazione Plastic Free ODV Onlus insieme a tutti i referenti provinciali e regionali d'Italia tra cui Adriano Salvatori per la provincia di Latina ed Emanuele Pirrera referente della regione Lazio, hanno presentato e discusso ben 5 proposte Plastic Free con l'obiettivo di contrastare l'inquinamento di mozziconi di sigaretta, contrastare l'inquinamento degli pneumatici, vietare il volo dei palloncini, salvaguardare e tutelare i fiumi, riconoscere un protocollo per gli eco eventi Plastic Free, incluse fiere e mercatini. In occasione della  Giornata Mondiale dell'Ambiente, per il weekend 3/4 Giugno si svolgerà proprio un evento nazionale coordinato da nord a sud Italia, sotto forma di raccolta mozziconi. Da Sabaudia a Terracina, da Maenza a Priverno, da Fondi a Roccagorga i volontari setacceranno i Comuni alla ricerca di mozziconi buttati a terra. A Sabaudia inoltre prenderà parte all'evento la Dott.ssa Martina Gaglioti , Biologa marina e ricercatrice scientifica: sarà l'occasione anche per un'attività di educazione ambientale per i cittadini che verranno informati sull'impatto che hanno i mozziconi di sigaretta abbandonati nell'ambiente. I volontari invitano tutti a partecipare, perché il mondo non è il tuo posacenere!

 

 

Il Pd di Sezze cade e poi ricade, ma ha la volontà (bisogna vedere se ha la forza, ndr) di rialzarsi sempre. Il prossimo 20 maggio, alle ore 18 presso il centro sociale Calabresi, è stata organizzata una assemblea pubblica dal titolo “Sezze Domani, le tue idee per la nostra città con il partito democratico”. L’incontro è aperto ai tesserati, a chi ha votato per le primarie e ai simpatizzanti dem. La segreteria dimissionaria (ad un anno dal congresso smart svolto presso i campi da tennis) sta a dimostrare l’inconsistenza di quella proposta politica che non è riuscita a fare breccia dopo la batosta delle ultime amministrative, sta a dimostrare il disorientamento della maggior parte degli iscritti e degli stessi dirigenti dem, e sta a dimostrare che le scelte calate dall’alto lasciano il tempo che trovano. La nuova sfida del Pd era partita, quindi, mezza zoppa, con storici dirigenti che poco dopo avevano fatto le valigie dal direttivo e altrettanti che erano ancor più demotivati. Al presidente del partito setino, Luigi De Angelis, promotore e organizzatore dell’assemblea in questione, oggi le redini del partito e il ruolo di rimettere insieme i cocci dopo le dimissioni di Francesca Barbati, a cui va dato comunque il merito di essersi messa in gioco e il coraggio di averci messo la faccia rispetto a chi non lo ha mai fatto.

Ecco cosa pensa Luigi De Angelis del Pd di oggi e del Pd che si vuole ricostruire per domani.

Ad un anno di distanza dalla sconfitta elettorale cosa è cambiato dentro il partito?

“Il PD ha subito una sconfitta dura alle ultime elezioni comunali e questi sono stati mesi difficili. I cittadini hanno scelto di affidare la guida della nostra amministrazione ad una coalizione civica. Il partito ha faticato un po’ a metabolizzare la sconfitta e a prendere consapevolezza del proprio ruolo di opposizione. Ora serve un cambio di passo e l’abbandono definitivo di certe posizioni cristallizzate che si sono rivelate deleterie”.    

Perché questa assemblea pubblica? Che importanza ha per il PD?

“L’assemblea pubblica del 20 maggio è una occasione importantissima per segnare una ripartenza del Partito Democratico di Sezze. Abbiamo bisogno di energie nuove, del contributo di idee ed impegno concreto di quanti finora sono rimasti ai margini dell’impegno politico. Per questo motivo l’assemblea avrà come protagonisti non i dirigenti del partito, ma quanti concretamente operano nella nostra città nei diversi campi, dalla cultura all’imprenditorialità, dai servizi sociali all’associazionismo e non ultimo vivono il dramma della disoccupazione e del precariato senza diritti e senza tutele”.

Il PD, negli ultimi anni, ha completamente perso i contatto con la realtà. C’è consapevolezza di questa situazione dentro la segreteria e il direttivo del partito?

“La perdita del contatto con la parte viva e dinamica della città sta alla base della sconfitta elettorale. Sarebbe ridicolo nasconderlo. D’altra parte se il PD ha perso le elezioni amministrative è perché il suo progetto è stato ritenuto distante dalle domande dei cittadini, che hanno preferito affidarsi ad altro. E questo senza nulla togliere al valore di chi quella proposta l’ha rappresentata e a cui va il ringraziamento del partito. Recuperare il terreno perduto richiede fatica, impegno quotidiano e soprattutto un bagno di umiltà. Dobbiamo smetterla di credere che siamo sufficienti a noi stessi”.

Da dove bisogna ripartire?

“Vogliamo che il PD torni ad essere il partito dei cittadini, di quanti si riconoscono nei valori della sinistra democratica e progressista. Dobbiamo ripartire dagli iscritti, dal popolo delle primarie, da quanti hanno scelto Elly Schlein, ribaltando completamente il voto dei circoli, anche del nostro. Sarebbe impensabile fare finta di nulla. Il PD deve riconnettersi sentimentalmente con i cittadini che si riconoscono nei suoi valori. E questo vale anche per Sezze, direi anzi soprattutto”. 

Il PD oggi gode di buona salute?

“Siamo ammaccati ma vivi. È sicuramente un buon punto di partenza. Abbiamo una classe dirigente straordinaria, spesso relegata ai margini, che dobbiamo e possiamo spendere sul mercato politico per riconquistare consensi e credibilità e soprattutto dobbiamo aprirci alle tante persone nuove che hanno voglia di impegnarsi per Sezze con il PD e il centrosinistra”.

Il PD di Sezze sembra isolato a livello provinciale e regionale. È veramente così?

“È una grossolana stupidaggine. Il PD di Sezze esprime un Consigliere Regionale, Salvatore La Penna e una importante dirigente a livello nazionale, Sesa Amici. Certe speculazioni lasciano il tempo che trovano e personalmente ritengo che sia inutile stare a ribattere a queste affermazioni false e stucchevoli. Piuttosto dobbiamo impegnare le nostre energie per restituire forza e centralità al PD”.

Quale ricetta per il futuro?

“Dobbiamo uscire da noi stessi e rimetterci in cammino. L’assemblea del 20 maggio è solo la prima tappa di un percorso più complesso e articolato. L’ascolto dei cittadini, delle loro domande, la conoscenza delle criticità, la costruzione di un progetto politico e amministrativo innovativo per Sezze, partendo dalla concretezza, devono essere la bussola del nostro impegno nei prossimi mesi. Abbiamo intenzione di tornare sul territorio, di riappropriarci degli spazi della partecipazione democratica attraverso assemblee tematiche e di quartiere. Sezze ha bisogno di un PD rinnovato, capace di coniugare esperienza e sguardo rivolto al futuro, visione politica e inclusività. Il nostro territorio ha grandi potenzialità e ricchezze, dobbiamo metterle a sistema, renderle funzionali affinché si creino sviluppo e occupazione per i giovani, un miglioramento complessivo delle condizioni economiche, sociali e culturali”.

Esiste un raccordo tra partito e gruppo consiliare? Spesso si ha l’impressione che non ci sia.

“Abbiamo una rappresentanza consiliare di grande spessore politico, persone competenti, di grande esperienza e affidabilità. C’è condivisione e raccordo tra partito e gruppo consiliare, ma anche differenza di funzioni e autonomia. Il gruppo consiliare ha il compito di incalzare la maggioranza all’interno del Consiglio Comunale, il partito quello più grande di costruire le condizioni per una alternativa politica e programmatica a questa amministrazione, rispetto alla quale il mio giudizio è complessivamente negativo”.

 

Vivissimi complimenti al prof. Giancarlo Mancini, presidente dell’Associazione Culturale No Profit Araba Fenice, che oggi ha partecipato alla Cerimonia del Giorno della Memoria alle vittime del terrorismo, tenutasi presso il Palazzo del Quirinale alla presenza delle più alte cariche dello Stato e del Governo italiano. Il Prof. Mancini ha ricevuto l’invito dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per l’impegno profuso dal sodalizio setino quale organizzatore del Premio Nazionale Luigi Di Rosa, giovane militante setino ucciso a Sezze nel 1976 dopo un comizio del missino Sandro Saccucci. Il Premio Di Rosa, giunto quest’anno alla decima edizione, inizierà il 12 maggio e in questa occasione sarà inaugurata la sede del Centro Studi di Storia Contemporanea presso i locali della Biblioteca comunale.

45 anni fa, il 9 maggio del 1978 fu ritrovato a Roma, in via Caetani, simbolicamente a metà strada tra le sedi delle Dc e del Pci, il corpo senza vita di Aldo Moro, presidente della Democrazia Cristiana e più volte presidente del Consiglio, ucciso dalle Brigate rosse. Dal 2007, in questa data, si celebra il "Giorno della Memoria  dedicato alle vittime del terrorismo". Il corpo di Moro venne fatto ritrovare nel bagagliaio di una Renault 4.

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