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Alessandro Mattei

Alessandro Mattei

 

 

Sono scelte politiche e ogni scelta va rispettata, così come ogni scelta però comporta delle responsabilità a cui non ci si può tirare indietro. Martedì scorso la maggioranza che sostiene il sindaco di Sezze Lidano Lucidi ha deciso di portare in aula e approvare (con 9 voti) la procedura di riequilibrio di bilancio. Per 15 anni questa amministrazione comunale proverà a ripianare un debito stimato in 8 milioni di euro, per buona parte derivanti dal mancato incasso dei tributi locali. Per 15 anni dunque Sezze starà a stecchetto. Cosa significa? Significa che ci sono esercenti commerciali, attività di ogni tipo e molti cittadini che non pagano le tasse da anni e ce ne sono altrettanti che sono invisibili ai registri comunali. Nonostante le azioni messe in atto anche in passato l'evasione è aumentata ed il debito adesso è spaventoso. Per tali ragioni il Comune di Sezze ha deciso di “farsi assistere” dalla sezione regionale della Corte dei conti e dal Ministero dell'interno attraverso il piano di riequilibrio che dovrebbe evitare il dissesto. Più comunemente infatti questa procedura viene definita pre-dissesto, proprio perché si considerano gravissime le condizioni economiche dell’Ente al punto che la coperta già corta è stata del tutto tolta. L’amministrazione comunale ha deciso quindi di tenere in considerazione tutte quelle misure correttive per sanare una situazione di grave criticità economica e finanziaria evitando categoricamente impegni di spesa non prioritari e non urgenti nei capitoli di bilancio. La gestione finanziaria dell’Ente dunque resta sotto l’ala protettrice  della Corte dei Conti e del Ministero dell’Interno. Detto diversamente la manovrabilità delle casse comunali sarà strettamente controllata da organi superiori. Saranno sicuramente anni di magra, l’amministrazione comunale non avrà pieni poteri sul piano economico e per fare qualcosa dovrà percorrere altre strade e trovare altre forze da mettere in campo per qualsiasi azione amministrative e/o iniziative di ogni tipo. Ripeto… è una scelta politica che va rispettata sperando però che non sia solo uno specchietto per le allodole…

 

 

Un fiume in piena. Tornano i ragazzi del collettivo Sampietrino non Asfaltato. E dopo la Sagra della Zuppa di Fagioli, tornano con un nuovo evento tutto da vivere dal titolo “No bicchiero asseduti m’pizzo alle scalette”. Questa volta per il 29 luglio, il Collettivo ha ideato e organizzato un aperitivo presso le scalette di San Rocco e sempre con l’obiettivo volto alla riscoperta di luoghi meravigliosi e purtroppo dimenticati della nostra città. Il bello di questa e di altre iniziative è la collaborazione ed il coinvolgimento dei residenti e dei cittadini stessi negli eventi organizzati. Antonio Raponi, Lidano Arduini e Luigi Maturani del Collettivo, in merito al nuovo evento, ci dicono: “Puntiamo alla riscoperta e alla valorizzazione di luoghi meravigliosi e purtroppo ignorati, e lo facciamo grazie ad eventi simili sfruttando quello che il posto stesso ci offre. In questo caso la scalinata di San Rocco rappresenta una cornice naturale e perfetta, è un luogo accogliente ma dimenticato da troppi anni. Organizzeremo in futuro eventi sempre all’interno di cornici naturali con lo scopo di  far rivivere il centro storico e per riaccendere ricordi legati alla storia e alla nostra tradizione. Pensare ad esempio che ci sarà gente che prenderà un aperitivo semplicemente seduti sulle scalette  - sottolineano i ragazzi del Collettivo - a noi ci dà i brividi. Anche sulle bevande che proporremo abbiamo pensato a collegamenti con il passato e ad un ritorno a quella setinità che manca, ci sarà ad esempio vino e gazzosa”. Appuntamento quindi al 29 luglio a partire dalle ore 18 sino alle 21. E che dire? Semplicemente grazie ragazzi per quello che state facendo per la nostra comunità.

 

 

 

La lotta contro il degrado e l’abbandono dei rifiuti resta uno dei punti più importanti del suo mandato. Così come la lotta all’evasione ed il conseguente recupero crediti. Nove mesi fa quando è stato eletto sindaco di Sezze sapeva della difficoltà ma non si aspettava un quadro che definisce “disastroso”. Non cerca scuse ma si rimbocca le maniche e chiede collaborazione. 

In città l’abbandono dei rifiuti è diventata una emergenza, una piaga, un fenomeno triste e preoccupante per le ricadute igienico sanitarie, per il decoro del territorio e per le spese che si moltiplicano per tentare l’impresa di gestire una situazione sfuggita di mano. Il sindaco di Sezze Lidano Lucidi non vuole arrendersi e proprio in merito ai rifiuti annuncia sulle colonne della nostra rivista novità importanti.

 

Sindaco Lucidi, la situazione dei rifiuti a Sezze è fuori controllo cosa state facendo per gestirla?

“Siamo andati oltre un punto di non ritorno da anni, ma in questi mesi stiamo lavorando alacremente per definire alcuni punti che ci permetteranno di intervenire. Non cerco scuse e ci metto la mia faccia, ma la situazione è gravissima. Innanzitutto entro il mese di agosto verrà approvato il regolamento sulla gestione del ciclo dei rifiuti, atto amministrativo che mai era stato fatto in 19 anni. Questo ci metterà nelle condizioni giuridiche di intervenire con sanzioni ed altri interventi. Stiamo facendo una corsa contro il tempo e con pochissimi mezzi a disposizione. Abbiamo installato foto-trappole e stanno dando importanti riscontri. Sono partiti controlli sulle abitazioni affittate in nero. Non godo ad ordinare le chiusure, ma da una parte dobbiamo cominciare. Mi chiedo perché non sono state fatte prima queste azioni?”.

Relativamente alla lotta all’evasione totale?

“Ci sono molti cittadini irregolari e sconosciuti al fisco. In passato non è stata mai approcciata una politica forte per combattere questo fenomeno. Posso dire che sono già partiti 5500 avvisi contro chi non ha pagato l’immondizia nel 2017. Andremo avanti con questa lotta all’evasione”.

Oltre al regolamento sul ciclo dei rifiuti a dicembre scorso è stata deliberata una convenzione con i consorzi di filiera COREPLA, COMIECO CO.RE.VE. per il conferimento rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata. Di cosa si tratta?

“Non ne ha parlato nessuno purtroppo e invece è una notizia importante. Il Comune di Sezze dal 1 gennaio scorso sta vendendo i rifiuti della raccolta differenziata. Una novità assoluta per incassare risorse. Il Consorzio di Filiera COREPLA, COMIECO CO.RE.VE si è impegnato a ritirare il materiale e garantirne il successivo avvio a riciclo e a garantire il riconoscimento di corrispettivi, variabili in funzione della quantità e della qualità del materiale conferiti, che costituiscono gli oneri della raccolta differenziata. Per gli imballaggi in vetro, come da offerta economica ci sarà un corrispettivo a favore del Comune di Sezze pari ad Euro 10,00/tonnellata, per la plastica Euro 0,090/kg, per carta e cartone  Euro 0,025/kg e per imballaggi in carta e cartone 0,075/kg. Insomma iniziato a fare cassa anche dai rifiuti che si producono”.

 

Da pochi giorni è scaduta la proroga all’AU della SPL. Altro capitolo aperto.

“Sono arrivate 12 domande per la candidatura di amministratore unico della SPL e le valuterò tutte senza alcun pregiudizio. La nomina del nuovo AU è una priorità per ripartire anche in vista delle novità di cui parlavo. Mi preoccupa molto però la situazione economica della SPL  che chiuderà il Bilancio 2021 con una fortissima perdita che oscilla tra i 400 e 550 mila euro. Alla decisione di allargare la raccolta differenziata sul territorio non sono corrisposti pagamenti e oggi ci troviamo con buchi e spese enormi. Ripeto non sono scuse ma la situazione economica è molto preoccupante”.

Sindaco ci sono quartieri dove il degrado è sempre dietro l’angolo nonostante l’impegno dei residenti. Francamente è disincentivante non crede?

“Serve la collaborazione di tutti altrimenti non ne usciremo mai, bisogna capire che il paese non è mio, o tuo, ma è di tutti. A quei cittadini attivi e promotori di iniziative dico che saremo al loro fianco e che con il regolamento si attiverà un circuito che alimenterà collaborazione tra Ente e cittadino. Un passo molto importante è stato fatto con l'approvazione del regolamento sui beni comuni. Ripeto occorre sinergia e collaborazione”.

 

 

 

Fumata nera per il pre-dissesto e per gli usi civici. Ieri i lavori del consiglio comunale di Sezze sono stati rinviati per mancanza di numero legale. L’opposizione consiliare compatta non ha fatto da stampella alla maggioranza zoppa a causa di diverse assenze. Già dal primo punto all’ordine del giorno, quello relativo alla permuta di un appezzamento di demanio civico in località Monte Trevi, la maggioranza che sostiene il sindaco Lucidi non ha potuto votare nulla ed il presidente del consiglio comunale è stato costretto a rinviare la seduta in seconda convocazione per lunedì 18 luglio. Assenti in aula per motivi personali i consiglieri comunali Calvano, Rieti e Lama, mentre per le minoranze Ferrazzoli e Quattrini. Oltre agli usi civici, materia molto delicata in tema di urbanistica e su cui bisogna avere molte accortezze e tenere accesi i riflettori, vi era tra i punti il ricorso alla procedura di riequilibrio di bilancio pluriennale. Un punto questo dove obbligatoriamente occorre una maggioranza qualifica per essere approvato in aula. Vedremo cosa accadrà lunedì. Intanto dai banchi dell’opposizione strategie condivise per mettere all’angolo l’attuale maggioranza consiliare. Nessuno sconto estivo e saldi di inizio stagione. 

 

 

Toppe e rattoppi. La situazione non cambia e siamo in presenza della solita solfa. Anche oggi la società Acqualatina tramite puntuale sms ha comunicato un guasto alla condotta delle Sardellane che causerà una interruzione idrica per tutto il pomeriggio (fino alle 19) per il territorio setino. Questa volta a fare eccezione sarà la pianura. A cosa sono servite le mozioni presentate in aula? E i consigli comunali in presenza di responsabili del servizio? A nulla perché i disservizi sussistono e gli investimenti promessi sulla rete idrica locale non si vedono. Si va avanti però con rattoppi vari lì dove è possibile intervenire ovviamente, mentre le grandi perdite nella conduttura obsoleta continuano ad esserci. Con un clima così torrido saranno sufficienti autobotti in via Bassiano e in via Cappuccini? Siamo veramente uno di quei paesi scarsamente considerati, che oltre al danno subisce di continuo la beffa.

 

L'sms inviato ai clienti del servizio

 

 

Il sindaco di Sezze Lidano Lucidi ha emesso una ordinanza nei confronti dei proprietari dei terreni prospicienti il Belvedere di Santa Maria di Sezze. Le ordinanza sono state già notificate agli interessati.  Lungo via dei Templi, infatti, i “fazzoletti” di terra, una volta coltivati e ben curati, sono abbandonati  e incolti da anni e oltre ad essere pericolosi in caso di incendi perché confinanti con le abitazioni, rappresentano un degrado dei luoghi mai visto. L’ordinanza sindacale ordina ai proprietari di bonificare immediatamente i terreni e, in caso di inottemperanza, sarà cura del Comune di Sezze provvedere ai lavori di pulizia e bonifica con successiva richiesta di risarcimento contro i proprietari. Del caso se ne è occupato l’assessore all’Ambiente Pietro Bernabei anche a seguito di diverse segnalazioni e richieste da parte dei residenti del quartiere e di singoli cittadini. Per Bernabei il problema è prima di tutto “culturale” in quanto spesso “manca senso civico” e rispetto. Negli anni precedenti se ne era occupato direttamente il Comune di Sezze, ma non si capisce perché un Ente pubblico deve farsi carico di pulire e provvedere a spese dei contribuenti terreni privati. Nei giorni scorsi, sempre grazie all’interessamento dell’assessore Bernabei, è stata “riqualificata” Piazza del Duomo. Sono state risistemate le panchine oggetto di atti vandalici, sono stati riposizionati i dissuasori nel Belvedere e tutta la piazza è stata ripulita. Mancano ancora dei lavori che saranno a breve realizzati, lavori che andranno a riqualificare lo stato dei luoghi e non a devastarlo come qualcuno in passato aveva in mente di fare. E’ importante che ci sia una giusta attenzione verso i beni pubblici. E’ importante che i cittadini considerino il bene pubblico per quello che realmente è, cioè un bene di tutti. E’ importante che le istituzioni accolgano le richieste da parte di chi ha ancora a cuore il paese perché una politica di rispetto diventa poi una politica di condivisione e di allenza.

 

 

La politica del tirare a campare. La politica del non interventismo. L’assenza nel dibattito e nella vita della comunità. Quella che qualcuno aveva ribattezzato come la rinascita del Pd di Sezze resta una parola vuota priva di fatti. Due riunioni di segreteria e due direttivi in tre mesi è veramente poco per un partito che intende riprendersi una rivincita dopo la batosta elettorale. Il nuovo partito democratico di Sezze sembra essere stato plasmato proprio per non creare problemi, sembra che volutamente qualcuno abbia voluto dettare una linea morbida e insignificante per non creare contrasti e frizioni con l’attuale amministrazione comunale, almeno fino a nuove scadenze elettorali. Sembra veramente un partito a bagnomaria, senza impegno e di facciata, piatto e di bonaccia, in una parola assente. Autorevoli voci del partito locale sosterrebbero che il partito non c’è, che non esiste la volontà di fare politica, che non si vuole entrare nel dibattito proprio per non interferire in alleanze e trasversalità di comodo. Ma si può ridurre un partito a questo? Si può delegare un ruolo così importante senza considerare la storia e i simpatizzanti del partito democratico? Si può essere così autolesionisti? Domande legittime e sacrosante che avranno risposte solo nelle azioni future e nelle prese di posizioni del partito. Una cosa è certa: le strategie di attesa non servono a nessuno, nemmeno a chi le ritiene strategiche. Il Pd è un partito che non vuole essere, è fin troppo ambiguo e scarsamente operativo. Almeno fino ad oggi. 

 

 

Buona la prima. La Sagra della Zuppa di Fagioli (Riquagliata) organizzata dal Collettivo Sampietrino Non Asfaltato è stata un successo. Tante le persone che hanno aderito all’invito dei ragazzi promotori, gente di ogni età che venerdì scorso ha preso parte ad un evento popolare nel cuore di Sezze, in Piazza delle Erbe. La Sagra della Zuppa di Fagioli è stata una iniziativa lodevole che ha messo al centro la condivisione di spazi, momenti di musica e buona cucina. All’insegna della tradizione culinaria setina la Zuppa è riuscita a unire generazioni diverse grazie ad un unico collante che si chiama “vivere il paese”. Ed è proprio questo lo spirito di questa ed altre iniziative che Antonio Raponi, Lidano Arduini e Luigi Maturani intendono proporre alla nostra comunità, attraverso la valorizzazione della nostra storia, delle nostre tradizioni e di quei personaggi che oggi hanno lo spessore di proiettare Sezze verso il futuro. "Siamo grati verso i sezzesi che ci hanno creduto e hanno partecipato alla nostra manifestazione. Siamo consapevoli  - affermano i ragazzi del Collettivo - che al di fuori del sezzese che partecipa non abbiamo bisogno di nessun altro. La cosa necessaria è proprio la partecipazione della nostra gente, abbiamo bisogno solo di loro per far crescere questa nostra città, tutto il resto è inutile e superfluo". Il Collettivo Sampietrino non Aslaltato ha in mente altre iniziative che proporrà per lo stesso obiettivo. Noi siamo vicini a questi ragazzi ai quali rinnoviamo i nostri complimenti.  

 

Antonio Raponi, Lidano Arduini e Luigi Maturani

 

 

Alla fine conta il risultato, ed il risultato ieri è stato determinato dalla condivisione di tutte le forze politiche che siedono in aula consiliare su una tematica che non deve avere colore politico: la disabilità. La maggioranza che sostiene il sindaco di Sezze Lidano Lucidi ha votato la mozione sul Dopo di Noi presentata delle opposizioni, modificandone parte del testo come aveva proposto la stessa opposizione per andare incontro alla maggioranza. Ci si è ritrovati tutti su un terreno dove la politica deve avere il suo ruolo decisivo ma che deve cedere il passo a quella sensibilità che ancora tutti non riescono ad avere. Nonostante le diverse posizioni in aula l’impegno c’è e speriamo che porti a risultati importanti, come importante e centrale è sempre stato il ruolo di Sezze sulla tematica della disabilità, con fatti concreti e con azioni determinanti verso queste problematiche: chi sostiene il contrario vive o viveva altrove. Il Comune di Sezze è sempre stato apripista per altri Comuni ed esempio da seguire come è stato detto e ripetuto in aula. In merito alle diverse posizioni politiche ieri sono emerse differenze in seno alla maggioranza, ad esempio la critica del consigliere comunale Federica Pecorilli verso le ultime scelte della maggioranza in merito al Dopo di Noi e la sua delusione per aver perso questa prima opportunità. Una posizione questa non accettata dal Sindaco, che non ha perso tempo per "riprendere" pubblicamente il consigliere di Identità Setina. Sta nascendo una cordata poco "lucida"? Vedremo.

 

IL TESTO DELLA MOZIONE APPROVATA IERI IN AULA

 

 

Sarà il terzo anno consecutivo senza il prestigioso torneo internazionale femminile di Tennis. L’ultima edizione quella del 2019, la 34°, ricordata per l’altissimo livello tecnico e per il montepremi che passò da 15 a 25 mila dollari. Tra le italiane presenti parteciparono Jessica Pieri, Deborah Chiesa e Stefania Rubini, quest’ultima vincitrice del torneo. Poi lo stop per il covid nel 2020 e nel 2021 e le difficoltà della nuova amministrazione comunale di organizzare la 35esima edizione. Presso i campi rossi del Tennis Club c’è sicuramente amarezza e delusione ma le risorse per organizzare un torneo di così alto livello necessitano un lavoro di squadra molto lungo e impegnativo, esperienza, contatti, capacità relazionali, a partire dalla ricerca delle risorse. Per organizzare un torneo così prestigioso e sotto l’egida dalla Fit (federazione italiana tennis), infatti, non bastano 40 mila euro, di cui circa 10 mila stanziati dal Comune di Sezze, somme importanti che in passato venivano trovate grazie a sponsor e soprattutto al durissimo lavoro dell’ex assessore allo Sport Enzo Eramo e dell’ex consigliere comunale Titta Giorgi, nell'esclusivo interesse della città. I campi rossi del Tennis Club anche quest’anno quindi dovranno fare a meno di un evento che in passato ha sempre creato turismo e attenzione mediatica sulla nostra città, non solo per il torneo ma per tutto l’indotto che comporta lo stesso torneo. Per evitare che in futuro ci siano altri impedimenti i consiglieri comunali di opposizione hanno firmato una mozione, con audizione del dott. Sandro Pontecorvi, affinché gli Internazionali Femminili di Tennis vengano inseriti nel comma 5 dello statuto comunale di Sezze “con la conseguenza che l’Ente dovrà avere una attenzione particolare nei confronti della manifestazione e garantire in tutti i modi possibili la sua realizzazione e il supporto economico”. Va aggiunto che per quest’anno oltre a non figurare contributi comunali, che ricordiamo erano circa un quarto delle somme necessarie, non sono stati nemmeno stanziati contributi da parte della Regione Lazio. 

 

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