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Alessandro Mattei

Alessandro Mattei

 

 

Tutti i consiglieri comunali di maggioranza firmano un documento dopo le polemiche relative alla delibera per la realizzazione dell'impianto di compostaggio. Per i consiglieri comunali di Sezze, Luigi Rieti, Pasquale Casalini, Federica Pecorilli, Gianluca Calvano, Daniele Piccinella, Pietro Del Duca, Rosetta Zaccheo, Gianluca Lucidi, Federica Lama e Orlando Santoro si tratta solo di un primo passo, di un indirizzo verso un discorso più ampio. 

Ecco il comunicato congiunto:

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Il clamore mediatico suscitato dalla decisione della giunta comunale di deliberare l’approvazione di uno studio di fattibilità per la realizzazione di un impianto di compostaggio necessita di alcuni chiarimenti da parte della maggioranza consiliare a sostegno del sindaco Lidano Lucidi. Innanzitutto crediamo sia doveroso rassicurare i cittadini circa lo spirito con il quale si è deciso di affrontare questo tema. L’opportunità offerta dal Ministero della Transizione Ecologica di finanziare per intero l’opera ci ha spinto a presentare questa istanza, che non è affatto vincolante. Rispettiamo ed amiamo questo territorio, consapevoli delle sue criticità e non metteremmo in campo alcuna azione che possa arrecare danni alla collettività e soprattutto alle attività agricole che insistono sull’area dello scalo. Però sulla questione della gestione dei rifiuti non possiamo e non vogliamo più mettere la testa sotto la sabbia. Abbiamo una raccolta differenziata con percentuali ridicole, tra le più basse nell’intera provincia e spendiamo un patrimonio sullo smaltimento dell’immondizia. Questo non permette da una parte di avere una città pulita come vorremmo, dall’altra di avere tariffe sui rifiuti che non gravino pesantemente sulle tasche dei nostri concittadini e delle attività commerciali che insistono sul nostro territorio. Non consideriamo affatto il quartiere di Sezze scalo come “sacrificabile”, ma semplicemente non possiamo ignorare che il problema rifiuti continua a danneggiarci e ad impedire la crescita della città. Quello approvato in giunta è un atto di indirizzo, un primo passo verso un discorso più ampio che questa maggioranza intende affrontare nelle sedi competenti, commissioni consiliari e consiglio comunale, come prevedono le leggi della democrazia. Però il problema esiste e stonano gli atteggiamenti degli esponenti delle vecchie maggioranze consiliari che adesso criticano. Loro, Di Raimo in primis, non hanno mai seriamente ragionato del problema rifiuti, sebbene i dati non siano mai mancati nella loro disponibilità di amministratori. La differenziata è salita in maniera esigua per anni e non si è fatto altro che riempirsi la bocca con frasi sulla “tariffa puntuale”, senza aver mai la capacità di spiegare come arrivarci. Solo per lo smaltimento della frazione organica il Comune di Sezze spende 300mila euro l’anno. Una cifra spropositata che noi abbiamo l’obbligo di abbassare. Sosteniamo, in conclusione, lo spirito che ha spinto la giunta, nella sua piena autonomia, a fornire questo indirizzo politico, consapevoli che la questione è seria e non si risolve semplicemente con la richiesta di un finanziamento, ma con un’azione mirata e ragionata che dovrà coinvolgere tutti i componenti dell’amministrazione comunale di Sezze.
I consiglieri comunali
Luigi Rieti
Pasquale Casalini
Federica Pecorilli
Gianluca Calvano
Daniele Piccinella
Pietro Del Duca
Rosetta Zaccheo
Gianluca Lucidi
Federica Lama
Orlando Santoro

 

 

E’ polemica sulla deliberazione di Giunta Lucidi sull’approvazione dei due studi di fattibilità dell’ingegnere Alessandro Angelini per l’impianto di compostaggio che si vorrebbe realizzare a Sezze Scalo nei pressi degli Archi San Lidano. Il Comune di Sezze ha scelto di presentare due distinti studi entro la data di scadenza dell’avviso pubblico del Mite, fissata al 14 febbraio scorso. Il contributo massimo erogabile per la proposta di un impianto compost è pari a 40 milioni di euro. Si tratta di rispondere all’avviso del Ministero per la Transizione Ecologica proprio per la presentazione di proposte volte alla realizzazione di nuovi impianti di gestione rifiuti e all’ammodernamento di impianti esistenti. Nel caso specifico si tratterebbe di compostaggio dell’organico, già al centro di molte polemiche in altri comuni. Nella maggior aprte dei casi le polemiche sono legate ai cattivi odori insopportabili per effetto della putrefazione del materiale organico. La polemica in questione però è anche incentrata sulla mancata partecipazione dell’intero consiglio comunale e del coinvolgimento della cittadinanza su una questione importante per la salute e per la tutela del territorio. Si tratta ovviamente solo di uno studio di fattibilità ma come primo atto significativo della Giunta Lucidi forse l’esecutivo avrebbe dovuto evitare gli errori del passato, quando per scelte diverse in aula è venuta meno la partecipazione popolare. Penso ad esempio alla vicenda della Statua di San Lidano che l’ex giunta Di Raimo fece passare senza alcun dibattito in aula. Un errore che tutti ricorderanno e che grazie ad una battaglia civica e politica venne scongiurato. Ad accendere i riflettori su questa nuova vicenda è stato ieri proprio l’ex sindaco Sergio Di Raimo con un post su facebook, nel quale ha parlato di “nessun confronto propedeutico”. A dire la sua senza se e senza ma è pero Luigi De Angelis, candidato alla segreteria Pd di Sezze. “Una scelta folle, insensata, devastante per il nostro territorio. Leggo che l'attuale giunta comunale, con la delibera di giunta dell'11 febbraio 2022 ha approvato lo studio di fattibilità per la realizzazione in zona Archi di San Lidano di un impianto di compostaggio, semplificando un centro di raccolta e trattamento, per i rifiuti organici. Capisco che la campagna elettorale è finita da qualche mese, ma dove sono andate a finire le promesse di rilancio della vocazione agricola e della tutela ambientale del nostro territorio? È pensabile adottare una simile decisione – aggiunge l’avvocato -  dalle ricadute pesantissime proprio sul comparto agricolo e sulla vivibilità della zona senza un coinvolgimento, una discussione e un confronto approfondito con i cittadini? Una scelta del genere produrrà conseguenze gravissime sull'agricoltura e per la salute delle persone. Non possiamo tacere, restare inerti e insieme dobbiamo impedire questo scempio del nostro territorio”.

 

 

Si è insediato in questi giorni il Luogotenente Carica Speciale Costantini Carlo al comando della Stazione Carabinieri di Roccagorga. Il Sottufficiale sostituisce il parigrado Zimbardi Isidoro, trasferito mesi fa al comando della Stazione Carabinieri di Latina Scalo. Il Luogotenente COSTANTINI approda a questo nuovo incarico dopo un’esperienza quasi ventennale presso la Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura di Latina e dopo aver trascorso anni di vita militare tra l’Ufficio Legislazione del Comando Generale e prima ancora quale vice Comandante delle Stazioni di Striano e Grumo Nevano (realtà impegnate della provincia napoletana). Il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Latina ha incontrato il Luogotenente Costantini augurandogli di poter assolvere al nuovo incarico con impegno e rinnovato entusiasmo, restando vicino alla popolazione locale quale riferimento necessario per infondere sicurezza ed assicurare legalità, compiti fondamentali per l’Arma dei Carabinieri.         

Sabato, 12 Febbraio 2022 08:13

Sami Modiano cittadino onorario di Sezze

 

 

 

Nella prossima seduta consiliare che si terrà venerdì 18 febbraio, il consiglio comunale di Sezze conferirà la cittadinanza onoraria a Sami Modiano, sopravvissuto ai lager nazisti di Birkenau e di Auschwitz. La conferenza dei capigruppo riunita nei giorni scorsi all’unanimità ha accolto la proposta portata in aula dal presidente del consiglio comunale. Sami Modiano nel 2013 venne a Sezze per portare la sua testimonianza alla città e agli alunni e prese parte ad un convegno organizzato dall’associazione culturale Araba Fenice. In quella occasione vennero in città anche Piero Terracina, altro grande testimone dell’olocausto (deceduto nel 2019) e Marika Kaufmann e Mario Venezia, moglie e figlio di Shlomo Venezia. Nel corso del consiglio comunale di venerdì prossimo è prevista la partecipazione di una ex alunna dell’ISISS “Pacifici e De Magistris” di Sezze che, nell'ambito del “Viaggio della memoria 2014” organizzato dalla Regione Lazio, visitò i campi di Birkenau e di Auschwitz e con altri studenti è stata testimone dei racconti di Piero Terracina, Sami Modiano e altri sopravvissuti all'orrore di Auschwitz. L’associazione culturale Araba Fenice presieduta dal prof. Giancarlo Mancini, in collaborazione con la sezione ANPI di Sezze, sono promotrici della proposta di conferimento della cittadinanza onoraria a Sami Modiano. “Sami Modiano e Piero Terracina – leggiamo nella proposta di conferimento – hanno onorato l’intera città di Sezze con la loro presenza in numerose iniziative di sensibilizzazione al ricordo, destinando il loro racconto non solo alla comunità tutta ma in particolare ai giovani studenti e cioè a coloro che hanno la possibilità e la responsabilità di “raddrizzare” il nostro mondo, come sottolinea l’invito ebraico “Tikkun Olam", a “non voltare la testa dell’altra parte”  e a non essere indifferenti”. Recentemente anche la sezione ANPI di Sezze ha rilanciato la stessa proposta di cittadinanza onoraria. Venerdì finalmente Sezze la conferirà a Sami Modiano.

 

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Il 18 luglio 1944 Samuel (Sami) Modiano insieme agli oltre 2000 ebrei italiani dell’isola di Rodi, viene deportato con il padre Giacobbe e la sorella Lucia. È il giorno del suo quattordicesimo compleanno. Un viaggio che ha il triste primato di essere stato il più lungo della storia della deportazione ebraica. Da Rodi, sulle carrette del mare battelli destinati al trasporto bestiame, e poi in treno attraverso l’Europa fino alla rampa di Auschwitz. Questa è la sua storia.

 

 

 

"Non intendiamo nascondere la testa sotto la sabbia. Siamo lavorando per affrontare la problematica seriamente e per trovare soluzioni. Quel tratto di strada ceduto al Comune dalla Regione Lazio è strategico per il turismo dei Monti Lepini e per Sezze. In sinergia con l'assessore all'ambiente Pietro Bernabei stiamo valutando diverse ipotesi di intervento sia per mettere in sicurezza il sito dall'abbandono dei rifiuti sia dal punto di vista della sicurezza della viabilità. Su questo tratto di strada dismesso e su altre zone del territorio il fenomeno dell'abbandono selvaggio dei rifiuti esiste da anni e purtroppo è sempre in aumento". E' il presidente della commissione consiliare permanente Ambiente, il consigliere Gianluca Calvano, ad affrontare il fenomeno discariche sulla ex SR 156, tratto dismesso, dei Monti Lepini a Sezze Scalo. Una strada diventata nel giro di pochi anni un vera e propria discarica a cielo aperto. Nonostante il prezioso impegno dei volontari che continuano a bonificarla, l'abbandono dei rifiuti da parte di incivili e zozzoni provenienti anche da altri comuni limitrofi è sempre più serio. Nella zona oltre ai rifiuti ingombranti e a immondizia quotidiana, ci sono materiali tossici come eternit, liquidi e carburanti. Un luogo ricco di storia, una risorsa naturale incredibile e meravigliosa minacciata costantemente. "Intendiamo salvare il territorio da un attacco indiscriminato senza precedenti - aggiunge il consigliere comunale Calvano - in questi mesi di lavoro abbiamo individuato i siti a rischio e tra questi ovviamente c'è la ex SR 156 nei pressi del lago Mole Muti. Come amministrazione comunale stiamo valutando di realizzare un centro di raccolta rifiuti nel sito dove c'è l'ex depuratore a Sezze Scalo, intendiamo lavorare con tutte le associazioni locali per salvaguardare il territorio e tutelarlo nel miglioR modo possibile". L'ex SR 156 non è l'unico sito a rischio, altre zone del territorio presentano gli stessi problemi. In località Longara ad esempio ci sono aree diventate discariche, in località Foresta, Colli e Crocemoschitto stesso problema. Per reprimere questi fenomeni serve coraggio e manieri forti. 

 

 

 

Immondizia e rifiuti abbandonati lungo la ex SR 156 Monti Lepini tratto dismesso

 

 


“L’incendio che nella notte tra mercoledì e giovedì mattina ha provocato diversi danni alla palestra dell’Isiss “Pacifici e De Magistris” ha lasciato un enorme senso di dispiacere nell’animo di tutta la cittadinanza”. E’ quanto ha sostenuto in una nota il sindaco di Sezze, Lidano Lucidi, che ha proseguito: “Nell’attesa che arrivino conferme circa la natura dolosa dell’atto o se si sia trattato di una tragica casualità, ci preme comunque esprimere un forte senso di vicinanza nei confronti della dirigente, dei docenti e degli studenti dell’istituto, ma anche nei confronti di quelle associazioni sportive e dei loro tesserati che vengono brutalmente privati di un fondamentale luogo di aggregazione e di crescita. Qualora verrà confermata l’origine dolosa dell'episodio, con gli inquirenti, nei confronti dei quali torno ad esprimere una forte fiducia a nome dell’amministrazione, che sono impegnati nel risalire ad eventuali responsabili, mi auguro che questi ultimi paghino a caro prezzo per il vile atto commesso e che si riesca a capire per quale motivo si è deciso di prendere di mira la palestra della nostra scuola superiore, per altro dedicato alla memoria del compianto Daniele Nardi, elemento che rende tutto ancora più assurdo e triste”. Alle dichiarazioni del primo cittadino hanno fatto seguito anche quelle di Michela Capuccilli, assessore alle Politiche Scolastiche, che ha seguito da vicino la vicenda non facendo mancare il suo sostegno: “Se di dolo si tratterà, sarà un vero e proprio schiaffo alla cittadinanza e mi auguro che chi lo ha commesso paghi il giusto prezzo. Nel ribadire sostegno alla scuola e a chi utilizza quella palestra anche per distrarsi dal delicato periodo che tutti noi stiamo attraversando nell’emergenza sanitaria, posso assicurare che l’amministrazione farà tutto quello che potrà affinché si possa tornare presto ad usufruire della palestra dell’istituto superiore”.

 

 

 

La crisi di valori, l’apatia culturale e sociale delle diverse amministrazioni che si sono succedute, l’errore che si dovesse intervenire solo in termini di repressione e controlli (anziché in termini di promozione sociale e culturale) sono le diverse cause cha hanno portato la città di Sezze ad avere seri problemi di microcriminalità. Ne è convinto l'ex consigliere comunale Rinaldo Ceccano che in merito aggiunge: "La questione della microcriminalità ha origine antica e di certo non può essere imputata alla amministrazione targata Lucidi. Le scelte politiche in termini urbanistici e sociali hanno disintegrato i valori comunitari, la sottovalutazione di alcuni fenomeni come la circolazione e l’uso di sostanze stupefacenti tra i giovani e a determinati livelli, la vocazione per l’accoglienza della città che da virtù e forza è stata trasformata in strumento per affittare a peso d’oro i tuguri, l’errato governo delle politiche di convivenza, la progressiva perdita di credibilità del comando dei vigili urbani, sono le cause  - sottolinea - che hanno determinato il bronx che viviamo in diverse zone del centro come San Lorenzo e il vicolo della femminuccia dove regna incontrastato il fenomeno della prostituzione, di via della Resistenza trasformatasi nel Bronx setino, e della periferia, dove insistono numerosi nuclei completamente abbandonato. Per non parlare degli atti di microcriminalità e delle incontrollabili gang minorili. A tre mesi dall’insediamento Lucidi e la sua amministrazione non potevano cambiare questo stato delle cose".

 

 

"Sono tornato a casa". Così Djafarou Zakari commenta la nomina presso l'Istituto Pacifici e De Magistris di Sezze. Storia di realizzazione personale e di inclusione quella di Zakari. "Rivedere la preside, i professori, i nuovi alunni mi ha dato emozione. Ogni sforzo fatto, ogni sacrificio è stato premiato. Sono commosso per il mio percorso di studio. E in futuro vorrei diventare imprenditore nel mio paese. Voglio aprire una pizzeria a Natitingou" (Benin). Djafarou parte da adolescente dal Benin. Il viaggio per motivi politici dello zio vede mille spostamenti attraverso Niger, Algeria (con arresto ed espulsione) Libia. Qua in Libia la situazione diventa critica, pericolosa nel pieno della guerra civile. Solo grazie all'aiuto personale di un imprenditore locale riesce ad organizzare il viaggio verso l'occidente, verso l'Italia. Lo sbarco in Sicilia avviene nel 2016, dopo il riconoscimento delle autorità nazionali Djafarou viene assegnato alla casa famiglia di Roccagorga dove viene accolto amorevolmente e invitato a svolgere un corso di italiano. Djafarou ricorda quasi emozionato l'aiuto ricevuto da Adele Fantozzi Saputo "mi ha accolto, ci ha accolto come una mamma". Ma il solo corso di italiano a Zakari non basta, nonostante le difficoltà spinge per iscriversi alle scuole superiori e con determinazione si iscrive al terzo anno presso l'Isiss Pacifici e De Magistris di Sezze, inizialmente al liceo scientifico per trasferirsi subito dopo all'alberghiero "per imparare l'arte culinaria italiana". Qualche piccola difficoltà iniziale non manca ma immediatamente Djafarou viene accolto dagli altri ragazzi. "La preside mi ha aiutato, - dice - per risolvere i miei problemi dai libri all'abbonamento del pullman e altro". Si instaura un ottimo rapporto con i docenti e con tutti gli altri alunni tanto che Zakari conclude brillantemente e con successo il suo percorso scolastico con il massimo dei voti agli Esami di Stato. "Non ho mollato nonostante le difficoltà - afferma soddisfatto Djafarou - I miei sacrifici sono stati premiati. Con il diploma ho potuto anche iscrivermi nelle graduatorie di assistente tecnico". Zakari viene premiato con il primo premio nel progetto Fami, l'idea imprenditoriale prevede la realizzazione di un ristorante-pizzeria da creare nel Benin suo stato di provenienza. Subito dopo, il primo lavoro presso l'albergo Isolabella di Ventotene. E ora il primo incarico lavorativo nella scuola, nella sua scuola con l'assunzione come assistente tecnico presso l'Alberghiero del Pacifici e De Magistris quello che Zakari definisce un ritorno a casa. Ancora una volta l'istituzione scolastica, nello specifico il Pacifici e De Magistris di Sezze, evidenzia la capacità di accogliere, di integrare, di dare un futuro ad ogni alunno a partire dalla propria storia e dalle proprie attitudini personali. La dirigente scolastica del Pacifici De Magistris di Sezze, prof.ssa Anna Giorgi, orgogliosa, continua a ricevere sul proprio numero personale messaggi di gratitudine da parte di alunni e famiglie che finalmente trovano un lieto fine al loro percorso scolastico perchè "qui da noi si sentono finalmente a casa, accolti in un ambiente sereno e proficuo. L'accoglienza, il coinvolgimento e l'attenzione alla persona rappresentano il DNA del Pacifici e De Magistris".

 

 

Riqualificazione energetica degli impianti di illuminazione pubblica nel Comune di Sezze. Ieri pomeriggio si è riunita la commissione consiliare permanente Lavori Pubblici presieduta dal consigliere comunale Pasquale Casalini per l’illustrazione del progetto preliminare. Si tratta di un intervento sull’intero territorio comunale che farà risparmiare all’Ente e quindi ai cittadini circa l’60% sul totale dell’energia elettrica precedentemente consumata, essenzialmente per due fattori: sostituzione della tecnologia esistente con tecnologia a LED e regolazione dell’impianto per le ore notturne nei limiti concessi dalla normativa vigente. “Siamo soddisfatti per aver fatto un primo passo verso un progetto di efficientamento energetico per il territorio comunale che sarà discusso e votato in aula consiliare– afferma il presidente della commissione Casalini – E’ necessario intraprendere queste scelte considerando il fatto che il nostro comune ogni anno si spende circa 360 mila euro solo per la pubblica illuminazione, non calcolando i rincari che ci sono stati recentemente. Stiamo parlando di circa 30 mila euro al mese, 1000 euro al giorno. Per questo intervento ci affideremo a delle Esco, ossia imprese specializzate nel settore, mentre cercheremo di far mantenere la manutenzione dell’impianto alla SPL Sezze”.  Si prevede una modalità di affidamento tramite un Partenariato Pubblico Privato (PPP) e una procedura di affidamento del servizio con la formula del Finanziamento Tramite Terzi (FTT). La decisone dell’amministrazione comunale si inserisce ovviamente in un piano di ammodernamento delle strutture pubbliche in linea con le direttive europee. Molte zone del centro abitato hanno ancora un corpo illuminate di vecchia generazione, con il risparmio quindi si potrebbe pensare di raggiungere quelle località e centri ancora sprovvisti di pubblica illuminazione.

 

 

Chiusa una attività commerciale di Sezze, sita nel centro storico, per violazione norme Covid 19. Con una ordinanza, il dirigente di settore Lidano Caldarozzi, a seguito dell’accertamento da parte degli agenti della Polizia Locale delle violazione delle Legge n. 35/2020 “Misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19”, ha ordinato alla titolare di origine rumena la sospensione delle attività per 5 giorni. Solo al termine del periodo di chiusura l’attività potrà essere avviata nuovamente nel rispetto dei vigenti adempimenti amministrativi, tecnici e sanitari previsti dalla vigente normativa. In particolare, da parte della titolare, è stato riscontrato il mancato controllo della certificazione verde Covid19 al proprio personale. Come in altre città, la situazione di Sezze in merito ai contagi è alquanto preoccupante. Sezze in provincia è sempre in cima alla lista di quelle realtà con più contagi, mediamente siamo intono ai 50 casi giornalieri da un paio di settimane. E’ importante quindi che in questa fase ci siano maggiori controlli e sensibilizzazione affinché la comunità rispetti scrupolosamente tutte le precauzioni possibili per evitare contatti ad alto rischio e che ci sia un ulteriore sforzo per sensibilizzare la città affinché venga completato il ciclo vaccinale.  A Sezze circa 3800 persone ancora non hanno ricevuto nemmeno la prima dose, mentre oltre 18 mila cittadini hanno già completato il ciclo vaccinale.

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