
redazione
Il re è nudo, Sindaco dimettiti. La nota del gruppo Biancoleone sulla vicenda Cimitero
Anche il gruppo consiliare Biancoleone interviene sullo scandalo al cimitero chiedendo le dimissioni del Sindaco Sergio Di Raimo. Ecco la nota firmata dai consiglieri comunali Serafino Di Palma e Paride Martella.
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Il gruppo di Minoranza Biancoleone a seguito del terremoto giudiziario sulle vicende del Cimitero di Sezze, fa presente che l'operato del Sindaco Di Raimo Sergio è fallito. In questi quattro anni si è caratterizzato per gravi inadempienze ai più elementari dettami di correttezza e buona gestione politico amministrativa, oltre che per gravi inadempienze programmatiche. Le inchieste giudiziarie in corso dimostrano questo dato di fatto incontrovertibile. Balza immediatamente agli occhi come l'attività politico amministrativa è pesantemente ingessata, che gli Uffici Comunali non riescono oramai a dare risposte ai bisogni elementari dei nostri concittadini, anche in ordine a richieste di ordinaria amministrazione. Gli atti fondamentali della vita amministrativa non sono stati mai prodotti nei tempi prescritti dalla legge. Nonostante le numerose interrogazioni del gruppo Biancoleone sul personale non è stato mai effettuato un controllo, tanto che è dovuta intervenire la magistratura su situazioni scabrose venutosi a creare all’interno del Cimitero di Sezze. Regna il Caos e mancano i controlli, incombono sulla città di Sezze inchieste giudiziarie della magistratura penale e contabile. La mancanza di programmazione ha portato il comune di Sezze ad essere fuori da tutte le più importanti linee di progettazione legate ai fondi europei, ministeriale e regionali. Il coinvolgimento del Vice-Sindaco come indagato nella inchiesta sul Cimitero, può generare una situazione ulteriore impasse della nostra città, con conseguente danno sulla gestione amministrativa. Il quadro politico frammentato dal passaggio di molti consiglieri dai banchi della maggioranza a quelli dell’opposizione, testimonia la dissoluzione del vincolo fiduciario che ha legato i consiglieri al Sindaco al momento dell’elezione. In ultimo perfino l’esclusione da finanziamenti da destinare ad investimenti relativi ad opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e del territorio, il Consiglio Comunale non può ulteriormente assistere passivo, solo per tutelare egoisticamente la propria sopravvivenza, ad un così grave degrado senza farsi complice di una inaccettabile inerzia delle Istituzioni, a tutto danno della comunità e dei cittadini che in noi hanno riposto le proprie naturali esigenze ed aspettative per una crescita culturale e sociale. All'orizzonte non s'intravede una soluzione all'attuale situazione di caos amministrativo che rischia di protrarsi fino alla fine della consiliatura, arrecando ulteriori gravi danni all'intera cittadinanza. A questo punto la permanenza nelle funzioni del Sindaco e della sua Giunta, non può che determinare, un’inevitabile e dolorosa situazione di stallo e caos amministrativo. Alla mancanza di capacità nella gestione dell’apparato amministrativo si è aggiunta l’assoluta carenza di considerazione delle ragioni dell’opposizione. Non è stata presa in nessuna considerazione la interrogazione del gruppo Biancoleone sulla gestione dei servizi cimiteriali, senza il rispetto dei pur minimi diritti delle opposizioni. Dietro gli assordanti silenzi della Giunta e la mancanza di risposte appariva chiara la debolezza delle loro ragioni e la paura di dover giustificare alla cittadinanza il fallimento delle posizioni assunte. La mancanza di visione nella gestione della cosa pubblica, mette “a nudo il re”. Diverse sono state le circostanze nelle quali questa Giunta e questo Sindaco hanno ignorato le principali regole che deve rispettare un amministratore. Come è possibile non condividere queste considerazioni ed essere, coerentemente, consequenziali chiedendo al capo dell’amministrazione di fare un passo indietro per il bene della collettività. 3 Non si può consentire ulteriormente che il lento ed inevitabile crepuscolo politico di una Giunta produca una lunga agonia del nostro paese che, con una radicale inversione di rotta e con una presa di coscienza collettiva, deve ritrovare invece la forza morale, la coesione sociale, lo slancio, l'entusiasmo, le risorse intellettuali e gli uomini per garantire a Sezze ed ai suoi cittadini un futuro diverso e migliore, ricco di prospettive e di ottimismo, attraverso una nuova classe dirigente animata da competenza, entusiasmo, passione civile, dove non sia preponderante l'orientamento politico ma il livello etico e morale delle scelte che dovranno essere fatte, nell'interesse ed a beneficio dell'intera comunità. Sindaco dimettiti!
Serafino Di Palma
Scandalo al cimitero, Sezze Bene Comune chiede a tutti i consiglieri di dimettersi
Riportiamo la nota del Gruppo consiliare Sezze Bene Comune a firma delle consigliere comunali Rita Palombi ed Eleonora Contento
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Il terremoto giudiziario che ha coinvolto la gestione del cimitero le cui indagini hanno ipotizzato una serie di reati perpetrati a danno di molti cittadini e di riflesso a tutta la cittadinanza, stanno dimostrando profonde responsabilità nella gestione politica dell’Ente. Non è nostro compito sostituirci agli inquirenti ed alla magistratura che dovranno accertare ulteriormente tutte le vicende, ma non possiamo non rilevare che i reati prospettati dagli inquirenti e suffragati da intercettazioni e filmati, hanno creato sgomento all’intera città. La cruda descrizione delle pratiche che da anni avvenivano all’interno del cimitero prive del minimo rispetto per i defunti ci ha lasciato sconvolti ed ha evidenziato ancora una volta come questa amministrazione sia lontana dai cittadini e abbia precise responsabilità nella gestione della cosa pubblica. Pensavamo che con la perdita di possibili finanziamenti per oltre duemilioni di euro avessimo toccato il fondo della inefficienza e della incapacità di questa Amministrazione di svolgere il compito che gli elettori gli avevano affidato, ma le attuali vicende avvenute nella gestione cimiteriale, individua responsabilità dirette a questa amministrazione e dimostra che la nostra città sta ancora sprofondando nella melma e nell’inettidudine. Da non sottovalutare sono anche i rilievi della Corte Dei Conti Sezione Controllo Regionale del Lazio 22 dicembre 2020 con Delibera n. 142/2020. E’ ormai evidente il fallimento della Giunta Di Raimo. Fallimento evidente negli interventi necessari per una corretta e trasparente gestione amministrativa. Alla mancata capacità nella gestione dell’apparato amministrativo si è aggiunta l’assoluta carenza di ragione nell’operare con leale proposizione da parte dell’opposizione, considerato che non sono state prese in esame nessuna delle interrogazioni dei gruppi consiliari di minoranza sulla gestione dei servizi cimiteriali, senza il rispetto dei pur minimi diritti delle opposizioni. Dietro i silenzi della Giunta e la mancanza di risposte appariva chiara la debolezza delle loro ragioni e la paura di dover giustificare alla cittadinanza il fallimento delle posizioni assunte. Per quanto esposto, non si può consentire ulteriormente che il lento ed inevitabile crepuscolo politico di una Giunta produca una lunga agonia del nostro paese che, con una radicale inversione di rotta e con una presa di coscienza collettiva, deve ritrovare invece la forza morale, la coesione sociale, lo slancio, l'entusiasmo, le risorse intellettuali e gli uomini per garantire a Sezze ed ai suoi cittadini un futuro diverso e migliore, ricco di prospettive e di ottimismo, passione civile, dove non sia preponderante l'orientamento politico ma il livello etico e morale delle scelte che dovranno essere fatte, nell'interesse ed a beneficio dell'intera comunità. Invitiamo i colleghi Consiglieri Comunali a dimettersi manifestando un atto d’amore verso la città di Sezze e nel rispetto di tutti i cittadini.
Rita Palombi
Ladri nella notte ripuliscono l'Ottica Nardi a Sezze Scalo
Furto in piena notte ai danni dell’Ottica Nardi a Sezze Scalo in piazza delle Regioni. Una banda di malviventi ha agito indisturbata scassando la saracinesca del locale e poi le vetrine. Una volta dentro i ladri hanno fatto razzia di tutto, hanno praticamente ripulito il locale rubando occhiali, macchine fotografiche e altra merce in vendita. Il proprietario si è accorto del furto solo questa mattina quando è andato ad aprire la serranda. Il locale si trova in pieno centro abitato, nessuno ha sentito e visto niente. Presentata regolare denuncia presso la caserma dei Carabinieri di Sezze. Il danno del furto ammonta a circa 50 mila euro. Un “bel” regalo per la festa del papà.
Operazione OMNIA 2019, i reati contestati dalla Procura della Repubblica
COMUNICATO STAMPA PROCURA DELLA REPUBBLICA presso il Tribunale di LATINA
Alle prime ore dell’alba, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Latina hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale dello stesso capoluogo su richiesta del Procuratore Aggiunto Dr. Carlo Lasperanza e del Sostituto Procuratore della Repubblica Dr. Valerio De Luca, nei confronti di 11 persone (delle quali due sono state associate in carcere e le restanti nove agli arresti domiciliari).
I reati di cui dovranno rispondere, a vario titolo, gli indagati, riguardano imputazioni per:
- corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, in concorso e continuato;
- induzione indebita a dare o promettere utilità;
- distruzione, soppressione o sottrazione di cadavere, in concorso e continuato;
- peculato continuato;
- concussione in concorso;
- tentativo di minaccia o violenza in concorso per costringere a commettere un reato;
- esecuzione di lavori in assenza del titolo abilitativo e in violazione del regolamento di polizia mortuaria.
L’indagine, iniziata nel febbraio del 2019, si è sviluppata mediante attività di natura tecnica (intercettazioni telefoniche, ambientali ed audio video), nonché attraverso la minuziosa analisi di materiale documentale, le cui complesse risultanze consentivano di dimostrare:
- la corresponsione di denaro conseguite dal custode del cimitero di Sezze, che induceva i privati a versare somme di denaro per assicurare una sepoltura ai propri cari, avvalendosi a tal fine del contributo determinante di un funzionario del medesimo Comune, deputato ad emettere la prevista determina di assegnazione dei loculi o delle tombe, a sepoltura già realizzata;
- il pagamento di ingenti importi di denaro da parte di imprese interessate ad ottenere dal custode la realizzazione di lavori edilizi e di decorazione delle tombe già spettanti ad una società partecipata dal Comune;
- la traslazione delle salme che venivano mischiate ai resti di altre tombe, disposte dal custode per consentire la costruzione di nuove tombe da cedere ai cittadini di Sezze;
- la rivendita dei fiori utilizzati, il giorno precedente per altre cerimonie funebri, e della legna potata nel cimitero dal custode e dal figlio;
- le minacce nei confronti di coloro che avevano manifestato il desiderio di ristrutturare la propria tomba di famiglia attraverso ditte edili esterne;
- le responsabilità di tre degli indagati che, nel febbraio del 2018, avevano costretto un operaio di Sezze a rimettere una querela sporta nei confronti del custode del cimitero.
Nello stesso contesto sono stati notificati 15 avvisi di garanzia ad altrettante persone poichè ritenute responsabili, a diverso titolo, dei medesimi delitti.
11 arresti e 15 indagati a Sezze per reati contro la pubblica amministrazione
Undici arresti e quindici indagati. Questi i numeri dell'operazione condotta dai carabinieri del comando provinciale di Latina denominata «Omnia 2». Le accuse: reati a vario titolo contro la pubblica amministrazione, la pietà dei defunti e contro la persona. Le indagini sarebbero collegate ad un’altra inchiesta, quella per prostituzione minorile all'interno del cimitero di Sezze.
Nuova illuminazione per San Carlo. La donazione di Paolo Di Capua
Il comune di Sezze ha accolto la richiesta di donazione di un impianto di illuminazione e il rifacimento della fioriera del monumento Statua a S. Carlo a carico di Paolo Di Capua. Il Monumento dedicato al Santo Patrono collocato in piazza Margherita, poco distante dalla chiesa di San Pietro, è stato inaugurato il 24 agosto 2002 e realizzato da un comitato cittadino di cui faceva parte anche Paolo Di Capua. Adesso nel monumento verrà installato un impianto di illuminazione e verranno risistemate le fioriere. Il sindaco di Sezze ed il responsabile dell'ufficio tecnico hanno dato l'ok all'intervento che verrà eseguito nei prossimi giorni. "Una piccola donazione, una grande azione quale stimolo a far ri-partire il senso civico della comunità, ricucire la società - afferma Paolo Di Capua - che per tanti motivi si era ed é sfilacciata. Un angolo della città si abbellisce, prende luce, si qualifica. Una promessa che a fine lavori si dirà "mantenuta, realizzata." In voga una protezione dai Santi Patroni, S. Carlo e S. Lidano sull'intera comunità".
Una saggia amministrazione non perde finanziamenti. L'affondo di Accapezzato
Due milioni e mezzo di euro per la messa in sicurezza del territorio di Sezze perduti. Interviene sulla querelle sui mancati finanziamenti ministeriali al Comune di Sezze per le opere di messa in sicurezza di edifici scolastici, per il dissesto idrogeologico e la messa in sicurezza delle strade comunali, l’ex consigliere comunale Vittorio Accapezzato. “I motivi dell’esclusione riguardano il non aver trasmesso alla data di presentazione della richiesta di finanziamento un semplice ma indispensabile documento contabile alla BDAP (Banca Dati Amministrazione Pubblica). Perdere un qualsiasi finanziamento – afferma - significa abbandonare un’opportunità di riqualificare il patrimonio culturale e di portare giovamento economico e strutturale al territorio. Come accennano i consiglieri di minoranza, ancora una volta le buone intenzioni si sono perse per strada e le motivazioni riguardano solo un'incapacità di porre in essere tutti gli adempimenti che i singoli bandi richiedono. E’ da chiedersi come mai la macchina amministrativa ha spesso difficoltà a centrare obiettivo? Certamente richiedere accesso a un finanziamento non è un'operazione semplice ma complessa e seguita con attenzione. Operazioni di questo genere richiedono la collaborazione di diversi settori della pubblica amministrazione che sappiano intercettare le possibilità di finanziamento, coinvolgere i settori della macchina amministrativa di volta in volta interessati all'intervento. Sono progetti intersettoriali che chiamano in causa l'area tecnica, quella amministrativa e ancora quella finanziaria. Una saggia amministrazione oltre a dare indirizzi politici detta le linee guida sul come giungere a un risultato concreto, fornendo risorse umane e strumenti adeguati”. Per Accapezzato, sempre al lavoro per ricostruire il centrodestra di Sezze, “l’amministrazione dovrebbe collaborare in armonia e in corresponsabilità con gli addetti ai lavori per raggiungere traguardo prefissato. I Consiglieri Comunali di minoranza di Sezze hanno richiesto la convocazione del consiglio comunale per discutere le ragioni e le responsabilità politiche dell’esclusione del finanziamento da destinare alla messa in sicurezza di opere pubbliche. Non è accettabile, che il mancato impegno e la poca passione di qualcuno possa danneggiare così la nostra Sezze, che difficilmente dopo questo mancato contributo, di 5 miliardi di vecchie lire si possa risollevare e affrontare con le proprie forze i mali che la travagliano. L’amministrazione - chiude la nota - ha il dovere di chiarire alla cittadinanza questa incresciosa vicenda. La situazione che si è venuta, a creare, a tal proposito, appare indiscutibilmente grave, perché il contributo richiesto avrebbe garantito la messa in sicurezza degli edifici scolastici arginare il dissesto idrogeologico e la messa in sicurezza delle strade centrali e periferiche”.
nella foto Vittorio Accapezzato
Un tavolo permanente tra pubblico e privato per rilanciare Sezze. La ricetta di Identità Setina
La lista civica Identità Setina, pronta a scendere in campo per le amministrative 2022, lancia una proposta per rilanciare la città. Si tratta di una condivisione di idee e progetti tra pubblico e privato, tra imprese e scuola, tra formazione ed esperienza professionale. "Può il solo ente comunale con le sue sole forze reggere l’impatto della crisi in corso? Secondo il nostro punto di vista, no e questo non solo per limiti soggettivi ma anche oggettivi. I debiti si pagano e lo Stato, per reggere l’urto della pandemia, si è indebitato moltissimo e dovrà far fronte a tutto questo o tagliando la spesa o aumentando le tasse. Molto probabilmente, nei prossimi anni ci sarà un taglio ai trasferimenti per gli enti locali che saranno chiamati, con minori risorse, a soddisfare più bisogni. Proprio per questo, la nostra azione amministrativa - continua la nota di IS - metterà al centro le imprese e le associazioni che saranno invitate a far parte di un tavolo permanente di progettazione per rilanciare il paese. A questo tavolo parteciperà anche la scuola, motore formativo e culturale del territorio. Può, per esempio, l’istituto alberghiero restare fuori dai progetti sul turismo enogastronomico? Sarebbe da folli non coinvolgerlo. Può la scuola non essere coinvolta nella programmazione culturale del territorio? Si parla solo ed esclusivamente di finanziamenti presi o persi dal Comune, ma quanti finanziamenti possono essere intercettati dai privati con lo scopo di offrire servizi ai cittadini? Pensiamo al sociale, alla formazione, alla cultura, allo sport, all’innovazione tecnologica o al nuovo piano europeo per l’ambiente, “Green Deal”. Noi vogliamo mettere in rete privato e pubblico così da intercettare queste risorse che saranno poi messe a disposizione del territorio. Se un’impresa, o un ente del terzo settore, intercettano un finanziamento e investono sul territorio avremmo due vantaggi: in primo luogo la comunità avrà dei servizi in più, in secondo luogo si creeranno dei posti di lavoro. Il mondo sta cambiando e anche il modo di amministrare deve cambiare rapidamente. Pubblico e privato - si legge ancora nella proposta - devono marciare insieme, avere un progetto comune per evitare di disperdere energie e risorse. Se ci sono bandi a cui può rispondere solo il Comune è altrettanto vero che ci sono bandi dove può rispondere solo il privato. E allora perché non favorire una progettazione comune se si ha lo stesso obiettivo? Con il tavolo permanete di progettazione da noi proposto daremo sfogo alla libera iniziativa privata e sarà più facile fare rete tra privati e tra pubblico e privato. Tutti alleati, Comune, scuola, imprese e associazioni per il rilancio del paese".
Uova di Pasqua per i bimbi dell'infanzia e primaria
Uova di Pasqua per tutti i bambini di Sezze della scuola dell’infanzia e primaria. Per il secondo anno consecutivo l’amministrazione comunale di Sezze ha deciso di regalare a tutti i bambini setini un uovo al cioccolato per il giorno di Pasqua. L’iniziativa è stata voluta fortemente dal sindaco Sergio Di Raimo. “È innegabile che tanti bambini in questo anno, a causa dell'emergenza epidemiologica, abbiano avuto disagi sul piano psicologico, relazionale e formativo e hanno dovuto tirar fuori tutta la loro forza e il loro coraggio. È anche per questo che l'amministrazione comunale ,come già fatto nel 2020 – afferma - il primo cittadino - ha ritenuto regalare un momento di gioia e felicità ai bambini frequentanti la scuola d'infanzia e primaria consegnando un UOVO DI PASQUA”. Questa mattina è iniziata la consegna (anticipata in vista di una possibile chiusura) e sono arrivate le prime loro manifestazioni di felicità.
Stanza sottratta alle minoranze. I consiglieri scrivono al sindaco
Lo scorso 19 febbraio ai consiglieri di minoranza di Sezze è stata sottratta la stanza a loro assegnata all’interno del Palazzo Comunale. I consiglieri comunali Eleonora Contento, Serafino Di Palma, Paride Martella e Rita Palombi hanno inviato una lettera di risposta al sindaco per chiedere ulteriori delucidazioni in merito. La stanza dei consiglieri è stata assegnata all’Ufficio scuola. Ecco parte della lettera inviata al sindaco Di Raimo.
“Abbiamo rinvenuto nel protocollo comunale al n. prot. 6325 una comunicazione indirizzata a tutti i 2 consiglieri in cui richiedeva il loro consenso (sic!) ad assegnare la stanza delle minoranze all’ufficio scuola. Tale richiesta è proditoria e non rispetta i principi del procedimento amministrativo ed essendo una grave violazione dei principi posti a tutela delle minoranze non trova il nostro consenso e ci spinge sempre di più a ricercare la tutela dei nostri diritti nell’autorità giudiziaria. Invero da quando il legislatore dei primi anni '90 ha scelto di disciplinare la vita degli enti locali rafforzando il ruolo di Sindaci ed esecutivi, il lavoro dei Consigli comunali ha subito una trasformazione significativa che, naturalmente con le dovute eccezioni, ha spesso coinciso con un indebolimento del ruolo dell'organo collegiale e dei suoi componenti. Soprattutto nei Comuni come il nostro, la perdita di centralità del Consiglio nei processi decisionali ha talvolta comportato una radicalizzazione stereotipata dei comportamenti dei Consiglieri: quelli di maggioranza ridotti ad avallare con il proprio voto orientamenti e scelte alla cui definizione non hanno partecipato ne contribuito, quelli di minoranza ridotti a contrastare tali scelte. I primi vincolati da un rapporto di fiducia con l'esecutivo che si considererebbe 'tradito' se venissero espressi dubbi, proposte alternative o voti negativi, i secondi condannati ad essere sempre "contro"... malgrado la loro capacità e senso istituzionale della loro azione amministrativa. Se le maggioranze riescono a trovare modalità di maggior coinvolgimento e di maggior partecipazione dei Consiglieri ai percorsi di formazione delle decisioni amministrative, individuando luoghi e occasioni di scambio di informazioni e di condivisione delle conoscenze, le minoranze si trovano spesso ingabbiate non solo in una (spesso voluta) asimmetria informativa che ne limita significativamente le possibilità di lavoro, ma anche in una marginalità istituzionale che ne mortifica il senso profondo. All'inizio degli anni '50 Piero Calamandrei scriveva: "Tutti sanno che l'opposizione e' la forza animatrice delle democrazie". Senza una "dialettica di ragionati contrasti" una 3 democrazia non vive ne agisce come tale. Dunque, il ruolo delle minoranze consigliari e' fondamentale per la vita delle amministrazioni locali: mortificare ed esacerbare chi questo ruolo concretamente riveste significa escludere una componente fondamentale del sistema rappresentativo, con il conseguente indebolimento (se non proprio perdita) di valore del senso stesso della democrazia”.
I firmatari della lettera chiedono: quale e quanto personale deve essere trasferito nella stanza tanto “desiderata”; Il carico di lavoro di detti dipendenti ed le assenze medie dal lavoro; Il numero delle stanze non impegnate o impegnate poco dagli assessori; Quando metterà a norma il patrimonio edilizio del Comune per essere fruito dalla propria struttura e dai cittadini.