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redazione

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Per effetto di un emendamento da me presentato alla Legge di Stabilità 2020 sono stati assegnati 100mila euro al comune di Sezze per la valorizzazione e la tutela del monumento naturale “Fosso Brivolco e superfici calcaree con impronte di dinosauri”. Le orme di dinosauro di Sezze risalgono a 95 milioni di anni fa e sono la più importante scoperta paleontologica del Centro Italia Il finanziamento sarà destinato a realizzare i primi interventi di messa in sicurezza della parete rocciosa, alla protezione delle orme e all'acquisizione dell'area. "L’emendamento in questione - afferma il consigliere regionale Salvatore La Penna - ha previsto interventi di valorizzazione anche sul Monumento Naturale “Bosco di San Martino” di Priverno e “Lago di Giulianello” di Cori. È necessario porre le basi per un nuovo modello di sviluppo dei Lepini che abbia fra i suoi punti di forza la valorizzazione del paesaggio, del capitale naturale e dell’inestimabile patrimonio storico ed archeologico. Voglio ringraziare per il lavoro svolto e per la sensibilità dimostrata l’Assessore Regionale all’Agricoltura, Ambiente e Risorse Naturali Enrica Onorati e la direzione Regionale Capitale Naturale, Parchi e Aree protette, in particolar modo il direttore Vito Consoli".

Il consigliere regionale La Penna

 

Sezze Bene Comune non ha digerito la "non" risposta al question time in merito ai tempi di demolizione del manufatto al Belvedere di Santa Maria. L'assessore Giancarlo Siddera, incaricato dal sindaco Sergio Di Raimo, e al quale è stata passata la patata bollente, è stato evasivo e per nulla convincente. La sua, secondo SBC, è stata una risposta ambigua e fuori luogo perché non espressa. "Nell'ultimo Consiglio Comunale del 26 gennaio, in risposta all'interpellanza del gruppo consiliare di SEZZE BENE COMUNE, che interrogava  circa i tempi previsti per il ripristino dello stato dei luoghi del BELVEDERE - afferma Rita Palombi - è arrivata la risposta dell'Amministrazione Comunale per bocca dell'assessore Giancarlo Siddera che, con un mirabolante discorso pindarico, ci informava di voler procedere ad una richiesta di parere legale, che denota solo tatticismi politici che potremmo definire: " LA MOSSA DELLO STRUZZO". Dopo il pronunciamento del Tribunale Amministrativo Regionale, dopo il pronunciamento del Consiglio di Stato, l'unico parere superiore che ci si potrebbe aspettare  è quello della corte di STRASBURGO. Ci preme ricordare che esiste un'ordinanza, emessa dall'ufficio Tecnico Comunale che intimava ad eseguire i lavori di ripristino dello stato dei luoghi, entro venti giorni dalla data di notifica. L'ordinanza è stata ritenuta legittima dal tribunale amministrativo regionale prima e dal consiglio di stato dopo, ritenendo che i lavori  siano stati eseguiti senza regolare titolo edilizio. Dalla data di emissione dell'ordinanza, tra rinvii e sospensioni i venti giorni previsti  sono abbondantemente trascorsi. A tal fine - conclude la nota - ci  aspettiamo che nei prossimi giorni venga incaricata  un'impresa di fiducia dell'amministrazione comunale per procedere ai lavori di ripristino della piazza e del belvedere secondo le indicazioni dell'ufficio tecnico.  Un diverso atteggiamento risulterebbe OMISSIVO, tanto da innescare ulteriori azioni più incisive e finalizzate alla difesa DEL BENE COMUNE".

 

“I Docenti, gli alunni e le famiglie del Plesso scolastico di Melogrosso, uniti alla Preside Carolina Gargiulo, e al personale dell’Istituto Valerio Flacco, partecipano al dolore della famiglia di Sara Peloso. Inviano un messaggio di vicinanza in un momento così difficile, ricordando con simpatia e affetto il caro Giampiero”. Una breve nota, ma particolarmente sentita, diramata alla stampa per esprimere cordoglio e vicinanza alla studentessa e alla sua famiglia per la prematura morte di Giampiero Peloso, il 54 di Sezze trovato morto sulla collina dell’Arnalo dei Bufali nei pressi di Ceriara di Sezze lo scorso 15 gennaio. Giampiero, ricordato da tutti come una persona buona e generosa, ha lasciato un vuoto in chi lo ha conosciuto, tutti lo ricordano con affetto e stima, i colleghi dello Scuolabus, gli amici di sempre.

 
 
Si è conclusa poco fa a Sezze Scalo, presso il Plesso scolastico Valerio Flacco la "Giornata di screening con tamponi rapidi". Il sindaco di Sezze in una nota facebook ringrazia tutti per l'adesione e la massima collaborazione. Fortunatamente nessun positivo è stato riscontrato. "Bella e confortante risposta alla giornata di tamponi rapidi che questa mattina si è svolta presso la scuola media inferiore di sezze scalo, Caio Valerio Flacco. Su una platea di 172 alunni - ha scritto il primo cittadino Sergio Di Raimo -  ne sono stati sottoposti a tampone 142 ( più altri 56 fra personale docente e amministrativo ) e di questi non è stato riscontrato nessun positivo.  Piena soddisfazione per l'adesione e per i risultati ottenuti. Grazie alla dirigenza Asl, grazie alla dirigente scolastica e ai suoi collaboratori, docenti e non, e grazie ai genitori che hanno saputo cogliere il valore sociale e sanitario di questo screening". Anche la preside Carolina Gargiulo ringrazia tutti per la collaborazione : "Oggi abbiamo vissuto un importante momento. Abbiamo condiviso, come comunità scolastica, lo screening anticovid. Tutti ci siamo sottoposti al tampone antigenico insieme alle 9 classi della scuola secondaria di l grado. Tutti i  tamponi somministrati sono risultati negativi. Ringraziamo il personale medico della Asl per la grande professionalità, il Sindaco per averci dato questa opportunità. I ragazzi sono stati splendidi, come sempre, e hanno aderito in maniera massiccia, considerando che vi sono alcuni assenti nelle classi. Grazie anche alle famiglie per la fiducia e la consueta collaborazione".

 

 

Anche la Comunità di Sant'Egidio di Sezze esprime dolore e sdegno per l’esecuzione di Lisa Montgomery.  Una decisione che non ha tenuto conto del suo stato di grave disagio psichico. Luisa Coluzzi della Comunità di Sant'Egidio ricorda che “la storia di questa donna è una storia atroce di abusi e violenza, che sfocia in una violenza altrettanto orribile e si conclude con una vendetta di stato dopo tanti anni ancora più ingiustificata”. Sono previste altre esecuzioni entro gennaio, prima dell'insediamento di Biden. Luisa Coluzzi ci tiene a sottolineare che “il delitto commesso dai condannati nel braccio della morte non giustifica il delitto di stato: parliamo di un sistema "occidentale e democratico". Diamo voce ad una giustizia diversa...che rispetta il diritto anche nella pena”. Il suo è un appello ad una giustizia che non promuova odio e vendetta legalizzata. “L'orrore di questa morte  - ribadisce la Comunità di Sant’Egidio - non sana le ferite provocate dalla violenza, ma inietta dosi di odio e disperazione in una società che invece ha bisogno di ragionevolezza, di una giustizia riabilitativa, di misericordia e di perdono. Ci auguriamo che la scellerata decisione di riesumare le esecuzioni federali sia presto revocata e si possa aprire una stagione di rispetto per la vita dopo troppa morte”.

 

 

 

Non sarà come gli altri anni, non è possibile adesso organizzare eventi in presenza e dal vivo all’Auditorium Costa di Sezze, sede che ha ospitato le ultime 16 edizioni del Tributo De André. La dura pandemia che stiamo vivendo non impedisce però del tutto di fare musica e spettacolo, seppur con modalità alternativa online. L’Associazione Le Colonne ha pensato quest’anno di organizzare in diretta streaming sui propri canali social (Youtube e Facebook) la serata deandreana in cui trasmettere video musicali registrati in proprio da musicisti, appassionati e amici, storici e nuovi, del tradizionale tributo setino di gennaio. In diretta ci sarà solo un conduttore, una sorta di dj, che introdurrà i singoli brani del repertorio più classico dell’amato cantautore genovese per poi lanciarli in video nella versione arrangiata dai partecipanti “in proprio e in sicurezza” durante questo periodo di lunga quarantena e di DPCM. Per lo più saranno brani con armonizzazione essenziale, chitarra e voce, pianoforte o tastiere, cantati da singoli, duetti o terzetti ideati per l’occasione (spiccano diverse voci femminili), con qualche gradita eccezione di coverband più numerose ed organizzatesi a distanza per impreziosire il tutto. Sarà una diretta di poco più di un’ora, una dozzina di canzoni e due inserti a sorpresa. Nessun nome di musicisti e cantanti in anticipo, sarà una serata di gruppo - senza palcoscenico, riflettori e primi piani - un canto condiviso di ringraziamento a Faber con l’invito a seguire la diretta e a cantare numerosi da casa le sue canzoni. L’appuntamento è per lunedì prossimo, 11 gennaio alle ore 21, a distanza di 22 anni dal giorno della morte di Fabrizio De André, diventato in questi anni di assenza reale sempre di più una presenza indimenticabile che non si può non continuare a ringraziare per la sua opera musicale, diventata col passare degli anni autentico patrimonio culturale dell’intera nazione.

Mercoledì, 23 Dicembre 2020 08:32

Natale ancora, la lettera di Don Anselmo Mazzer

 

Pubblichiamo con piacere la lettera inviataci dal caro Rev.do Anselmo Mazzer, parroco per ben 27 anni della Cattedrale Santa Maria di Sezze, oggi parroco presso Santa Maria Goretti di Latina, assistente ecclesiastico presso l'Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti nonché Assessore presso Tribunale Ecclesiastico diocesano.

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Il Natale ci richiama ad una presenza: la continua presenza di Dio che ci attira in una meravigliosa comunione con Lui e tra di noi.

In questo periodo non dovremmo vedere le luci, non dovremmo vedere la cultura del consumismo, per giungere a questa essenzialità: accogliere la Parola che si fa carne per entrare nel respiro di Dio. Se entreremo in questo itinerario, gusteremo una Presenza nel cui confronto le luci della storia sono ben poca cosa.

L’abbiamo evidenziato ultimamente nella giornata dedicata al femminicidio. L’uomo, voluto da Dio signore dell’universo, con le capacità dategli da Dio, ci sta facendo uscire da questo problema sanitario, come ha fatto tante altre volte. Ma il grande disastro crescente che riguarda la famiglia (e il femminicidio è un sintomo), il dilagare del bullismo (non se ne parla perché praticamente le scuole sono chiuse da marzo), l’aumento del consumo di alcol e di droghe, anche negli adolescenti, sono il risultato, non di mancanza di leggi, ma di una mentalità, dove Gesù Cristo è il grande assente.

Si tocca concretamente cosa vuol dire essere pieni di Cristo (e vivere con la sua mentalità) o vuoti di Cristo. Basta guardare in giro.

Ci sono genitori che ancora credono che il catechismo serva per la festa della Comunione o della Cresima. Grande illusione! Non abbiamo bisogno di comunicati o di cresimati. Abbiamo bisogno di cristiani veri che imparano, guardando i loro genitori, a crescere, vivendo la Comunione e la Cresima, nella abituale e gioiosa relazione con Gesù, attraverso il catechismo permanente e la liturgia.

La liturgia cristiana non sono cerimonie o riti, ma è l’esperienza del Signore nella gioia dell’oggi: oggi Gesù ci ama, oggi Gesù ci attira, oggi senza di Lui non possiamo vivere, oggi stabiliamo un linguaggio di amore con Lui, scelto come il criterio portante della nostra esistenza.

Carlo Acutis dovrebbe dirci qualcosa.

I Divini Misteri, celebrati come si deve, sono come fessure di luce in ogni tunnel feriale, per non essere schiacciati dalle pesantezze di ogni giorno.

Uno dei drammi che si sta vivendo è che, davanti al Natale, il criterio sono i doni, non il Dono. Questo vuol dire che non desideriamo il donarsi di Dio. Ci leghiamo troppo ad un innocuo Gesù Bambino, ma non al donarsi di Dio.

AUGURO a tutti la cosa più bella che ci sia: costruire ogni giornata partendo da Dio che ne è la sorgente, vivendo Dio che è l’anima del presente, per giungere a contemplare Dio, meta della nostra  storia.

Da questo viene la gioia di vivere.

Martedì, 22 Dicembre 2020 17:51

Furti nel centro di Sezze, denunciato un serbo

Prosegue l’azione di prevenzione e contrasto alla criminalità predatoria, attuata sinergicamente dai Carabinieri della Compagnia di Latina, nel segno di una precisa strategia coordinata dal Comando Provinciale, finalizzata al capillare controllo del territorio con l’obiettivo della prevenzione e repressione dei reati, con particolare riferimento a quelli di tipo predatorio. 
Nella tarda mattinata di oggi, a Sezze piazza di Porta Romana, i militari della locale stazione,  nell’ambito di uno specifico servizio finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati contro il patrimonio, deferivano per il reato di cui all’art.707 cp “possesso ingiustificato di chiavi alterate e di grimaldelli”, un cittadino di origine serba, domiciliato ad Aprilia.
Vi è da premettere che da alcuni giorni, i Carabinieri della Stazione erano sulle tracce di una autovettura modello VW Golf di colore grigio metallizzata, che si aggirava nei quartieri residenziali del paese alla cui guida era stato visto un uomo verosimilmente straniero.
Sulla scorta di tale notizia, i militari intensificando i controlli ed avvalendosi del servizio di prossimità al cittadino, riuscivano ad intercettare il predetto che,  alla vista dei militari cercava di darsi alla fuga venendo però raggiunto e fermato dopo un inseguimento appiedato per le vie cittadine.
La successiva perquisizione all’interno del veicolo in suo uso, per l’appunto una VW Golf  di colore grigio metallizzato,  permetteva di rinvenire un paio di guanti, un cacciavite e nr.2 sacchetti porta gioie vuoti, sottoposti a sequestro. Sono in corso ulteriori indagini  al fine di verificare se  il predetto possa essere l’autore, in concorso con altri, di alcuni furti che si sono verificati recentemente nel centro setino.
E’ altresì in corso un approfondimento investigativo su alcuni casi segnalati, sempre a Sezze,  relativi a tentativi di truffa con il metodo dello “specchietto”.
I Carabinieri di Sezze  chiedono la collaborazione di tutti i residenti per ricevere altre segnalazioni ed eventuali denunce.

IL comitato Murodellatèra di Sezze, costituito da oltre 100 cittadini nel maggio del 2019 a tutela del Belvedere di Santa Maria, dopo mesi di attesa e rispettoso silenzio, riaccende i riflettori sulla vicenda dei lavori con una lettera che pone 5 domande ad oggi senza alcuna risposta. Ecco il comunicato integrale del Comitato.

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Se ci si sofferma più attentamente sugli atti pubblicati nell’albo pretorio online del Comune di Sezze, emerge qualche dettaglio. Don Massimiliano Di Pastina, con nota del 12.04.2018, ha indirizzato al Sindaco di Sezze una richiesta di autorizzazione per la realizzazione del monumento di San Lidano d’Antena presso Piazza Duomo, nell’area ad uso belvedere della piazza, precisando di rimanere “donatore e proprietario della statua” e allegando una serie di documenti tecnici. Nella stessa nota, in coda, lo stesso sacerdote setino ci tiene a precisare che: “Da ultimo, il sottoscritto anticipa di aver già avviato le procedure per il rilascio del nulla-osta da parte della competente Soprintendenza archeologia-belle arti e paesaggio per le province di Frosinone, Latina e Rieti”. Subito dopo, il settore urbanistico del Comune di Sezze, ricevuta la documentazione, chiede ad un Architetto esterno un primo parere paesaggistico sul progetto presentato, poi rilasciato con esito favorevole in data 19.04.2018 L’Ente comunale, con nota del 23.4.2018, trasmette il fascicolo per competenza alla Soprintendenza di Latina, onde acquisire il previsto parere. La Soprintendenza di Latina, con nota datata 24.04.2018 esprime parere favorevole, con prescrizioni, precisando “in merito alla compatibilità paesaggistica delle opere da realizzare”. Dal 12 al 24 aprile sono passati in tutto 12 giorni. Considerando che il 14 e il 15 aprile erano sabato e domenica, così come il 21 e il 22 aprile, dalla prima lettera del sacerdote al Sindaco fino al rilascio del parere paesaggistico favorevole della Soprintendenza intercorrono esattamente 8 giorni lavorativi. In attesa di valutare attentamente gli ulteriori sviluppi della vicenda, attualmente oggetto di valutazioni del TAR e del Consiglio di Stato su ricorsi presentati dal sacerdote, il Comitato Belvedere di Sezze si pone, e pone a tutta la cittadinanza, oltre che agli interessati, le seguenti domande:

 

  1. A che titolo Don Massimiliano Di Pastina, privato cittadino ancorché sacerdote e direttore dell’Archivio capitolare della Cattedrale di Sezze e del Museo diocesano d’arte sacra di Sezze - come da egli stesso precisato nella prima lettera al Sindaco di Sezze - ha avviato le procedure per la richiesta di nulla osta alla Soprintendenza per il progetto al Belvedere?

 

  1. Esisteva già un accordo preordinato tra sacerdote e Sindaco Sergio Di Raimo - eventualmente anche con il consigliere comunale di maggioranza Ernesto Carlo Di Pastina, fratello del sacerdote - finalizzato ad erigere il monumento a San Lidano?

 

  1. Perché il Sindaco ha ritenuto di non dover informare fin da subito ed ufficialmente dell’importante iniziativa - nonostante il progetto comportasse la concessione definitiva di quello spazio pubblico così centrale e storico ad un privato - il Consiglio comunale, optando per il solo passaggio in Giunta?

 

  1. Gli Uffici comunali, nella loro attività tecnica di competenza preliminari alla delibera autorizzativa della Giunta comunale del 1° giugno 2018, ed a quella successiva dell’8 giugno 2018 – che ha precisato che la statua sarebbe rimasta di proprietà del sacerdote – hanno agito nel rispetto rigoroso di quanto previsto dalle normative vigenti e dal Piano Regolatore Generale (PRG), liberi da pressioni o influenze politiche di ogni sorta?

 

  1. Il Vescovo della Diocesi di Latina-Terracina-Sezze-Priverno Mons. Crociata ha condiviso l’idea e il progetto di installazione di una statua privata di San Lidano al Belvedere di Sezze? Quando ne è stato informato da Don Di Pastina, direttore dell’Archivio capitolare della Cattedrale di Sezze e del Museo diocesano d’arte sacra di Sezze?

 

Mentre si aspettano gli attesi verdetti dei giudici amministrativi, sarebbe doveroso che chi di dovere, prendendo posizione in maniera chiara e pubblica, per quanto di rispettiva competenza, rispondesse a queste domande che potrebbero sembrare scortesi ma che riteniamo invece legittime e fondamentali per consentire alla cittadinanza di valutare compiutamente tutti i passaggi di questa lunga e per certi versi incredibile vicenda.

 

 

 

Il setino Paolo Di Capua continua la sua protesta, anche in solitaria, contro le assenze di risposte al sistema sanitario locale e provinciale. “Mentre l’ospedale Santa Maria Goretti di Latina è stracolmo e congestionato di pazienti – afferma Di Capua – 60 camere dell’ospedale civile San Carlo di Sezze restano stravuote e gridano vendetta. Il direttore Casati dovrebbe utilizzare le camere del nosocomio San Carlo come covid hotel o per quei pazienti non covid. Sono arrivati addirittura a trasformare la cappella all’interno del Santa Maria Goretti in luogo di terapia intensiva e lasciano deserte grandi strutture come il nosocomio setino”. Nei tanti cartelli di protesta affissi in Piazza Ferro di Cavallo a Sezze, il portavoce del comitato Acqua Pubblica, si considera indignato come molti cittadini che stanno assistendo ad  “ad una pura ipocrisia e ad una offesa della dignità umana”.  Di Capua andrà avanti con la sua protesta e continuerà a chiedere di ridare vita alla grande struttura del San Carlo di Sezze, soprattutto in un momento delicato e di emergenza che tutti stiamo vivendo.

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