
redazione
Chiusa classe nel Comune di Bassiano per sospetto covid19
Chiusa una classe nel Comune di Bassiano. La decisione è stata presa dalla Asl di Latina e dal sindaco Domenico Guidi. Uno degli alunni che frequenta la scuola del centro Lepino infatti ha avuto contatti con una persona contagiata dal covid19. Adesso lo studente verrà sottoposto al tampone e se dovesse risultare positivo l’esame sarà esteso a tutti gli alunni della classe. Anche a Sezze si registrano nuovi casi.
L'Arte del Karate non è bullismo ma disciplina e rispetto
“Siamo tutti scioccati di quanto è accaduto a Willy Monteiro Duarte, il ragazzo ucciso con pugni e calci da un branco di ragazzi violenti che praticano il cosiddetto MMA- Mix Martial Arts, un’ arte che praticano gli agenti di polizia o carabinieri. Dispiace riscontrare l’uso improprio del termine “arti marziali” associato alla tragedia recentemente avvenuta. Le “arti marziali” insegnano la difesa del debole mai l’accanimento sul nemico a terra, insegnano il rispetto e la tolleranza. L’unico vero esperto di arti marziali, l’unico che ne ha portato avanti l’insegnamento è stato semmai Willy: chiunque avesse avuto la minima conoscenza di quello che sono le vere arti marziali, sarebbe intervenuto al suo fianco”. Kevin Reiter e Enrico Siddera, 1 Dan e 2 Dan della ASD Wa Shito Ryu di Sezze, sono ancora sconvolti di quanto accaduto. Per questa ed altre ragioni vogliono spiegare, non giustificare, la differenza tra l’arte del Karate e quella che invece è solo pura violenza. “ Il karate - affermano - non è un’ arte marziale violenta come molte persone credono. È proprio il contrario al bullismo, che da anni affligge i giovani in tutti i paesi. L'associazione Wa Shito Ryu (della linea di Ogasahara rappresentata in Italia dal M° Iwasa Sei 8° Dan e dal M° Ietsune 7° Dan in Giappone) di Sezze, con il presidente e M° Annarose Gschwändler 6° Dan, ci insegna che il karate non si utilizzerà mai come attacco ma si utilizzerà solamente come autodifesa. L ’educazione è un passaggio obbligato, ma indispensabile, e i giovani possono approfittare di un’occasione unica nel suo genere, ricchissima di contenuti essenziali per diventare persone nel significato più profondo del termine. I bambini possono trovare nel maestro un punto di riferimento rassicurante, un modello da imitare, che dà loro gli strumenti per rapportarsi correttamente con gli altri e per prendere coscienza delle proprie potenzialità. Il saluto – aggiungono - è il primo e forse il più importante di questi strumenti, esso permette di entrare in un clima di grande tensione emotiva; la concentrazione è un obiettivo che si può ottenere attraverso la corretta interpretazione del saluto, seguono poi obbiettivi importanti quali l ’atteggiamento di attenzione, rispetto, disponibilità, sicurezza e coscienza dei propri mezzi. L ’equilibrio psicofisico è certamente un obbiettivo a lungo termine, ma segnali positivi possono essere constatati in bambini con problemi di socializzazione e facilmente verificabili nelle fasi di gioco. Ormai perfino i più scettici hanno intuito che il karate assume importanza terapeutica per quanto riguarda l’orientamento positivo della carica aggressiva sia in eccesso che in difetto. Il principio fondamentale è basato sul concetto di controllo, il quale ha la sua radice nell’atteggiamento di rispetto a sua volta acquisito con una corretta interpretazione del saluto. Il controllo è uno degli aspetti educativi più importanti del karate e ha ragione di essere in base al criteri della massima efficacia o colpo definitivo”. Per la ASD Wa Shito Ryu di Sezze, come per altre scuole di Karate, “esprimere tutta la potenza delle tecniche non è assolutamente interpretabile come dimostrazione di violenza, ma come studio razionale di tutte le potenzialità dell’individuo che ha come traguardo l ’autocontrollo ed equilibrio psicofisico”. È fondamentale far capire ai nostri ragazzi - concludono Reiter e Siddera - che i difetti in un ambito potrebbero non essere un vincolo, le persone che hanno difficoltà motorie, intellettive o di qualsiasi genere probabilmente si stanno solamente esprimendo in un contesto che non è per loro "confidente". Lo scherno e il bullismo da parte di una persona verso un’altra rischia di inibire la ricerca del proprio talento. Perché erroneamente a quanto si pensa, la difesa non significa rispondere con le mani, non significa rispondere con la violenza, ma, al contrario, consiste nel cambiare strada o nel non farsi trovare alla stessa ora nel solito posto consapevoli di quello che si fa. Il Karate è utile sia ai bambini più insicuri, in quanto insegnano fiducia nelle proprie capacità, sia ai più vivaci, poiché insegnano a controllare la propria aggressività e ad educare gli impulsi motori”.
Basta movida e assembramenti, la denuncia di Biancoleone
Tra le interrogazioni presentate per il prossimo question time di particolare interesse è quella del gruppo consiliare Biancoleone di Sezze. I consiglieri comunali Serafino Di Palma, Paride Martella e Giovanni Moraldo hanno protocollato, infatti, una interrogazione che riguarda la movida setina e gli assembramenti notturni nel centro storico di Sezze. Un fenomeno questo legato anche a quello del decoro urbano e dei disagi creati dai motorini smarmittati denunciato da altre forze politiche (vedi articolo in basso). Nella interrogazione i consiglieri di minoranza ritengono urgente sollecitare ulteriormente il sindaco di Sezze “sulla incresciosa situazione della movida nel centro storico di Sezze”. E dei “disagi che essa crea di notte tra l’altro ripetutamente denunciati da molti cittadini”. Per Biancoleone “a nulla sono servite le proteste degli abitanti del centro sto5rico, costretti a sopportare il rumore e gli schiamazzi notturni e i bisogni fatti per strada – scrivono Di Palma, Moraldo e Martella – a questo si aggiungono le discussioni e alterchi tra i cittadini che hanno alzato il gomito”. Molto importante anche il tema degli assembramenti “e di quei cittadini che non rispettano minimamente le nome anti covid”. I consiglieri ritengono “che questa situazione non sia più tollerabile e chiedono una riunione di tutti i gruppi consiliari per affrontare la tematica del controllo del centro storico nelle ore notturne da parte delle forze dell’ordine”.
I consiglieri di Biancoleone
La vecchia SR 156 verrà chiusa per lavori di bonifica
Il Comune di Sezze in una nota pubblicata questa mattina annuncia che "l'amministrazione comunale intende chiudere la SR vecchia 156, in entrambe le direzioni di marcia, al fine di effettuare tutte le operazioni di bonifica e pulizia dell'area". Qui "verrà messa una sbarra con lucchetto e le persone che devono raggiungere le proprie abitazioni, o i propri terreni, avranno copia della chiave. La riapertura sarà preceduta dall'installazione di telecamere in più punti al fine di individuare eventuali reati di abbandono rifiuti".
Flash-mob terminato. Soddisfatto il Comitato Acqua Pubblica
Soddisfatto il Comitato Acqua Pubblica di Sezze per come si sono svolti i "flash mob" promossi a Sezze relativamente alla questione del nuovo depuratore di Sezze. Il portavoce Paolo Di Capua ha parlato della possibilità di far applicare la delibera regionale n° 668 del 2007 relativa alla scorporazione, compensazione e rimodulazione della tariffa della depurazione per gli utenti setini. Adesso che le manifestazioni si sono concluse e che tutte le informazioni sono state date “il comitato si aspetta – ha detto Di Capua – una risposta da parte del Comune di Sezze e che si arrivi ad un protocollo d’intesa con il gestore Acqualatina”. A giorni verrà distribuito lo stampato e saranno consegnate le tabelle delle partite pregresse dal 2015 al 2019 per permettere agli utenti l’auto rimborso . “Cercheremo collaborazione con i sindacati - aggiunge il Comitato – per aiutare l’utente compilare lo stampato”. Di Capua aggiunge “che il recupero dei costi è abbondantemente avvenuto”. Infine, se nel mese di ottobre non accadrà nulla “sarà battaglia e ognuno si dovrà assumere le proprie responsabilità”.
Il Comitato Acqua Pubblica organizza 5 Flash Mob
5 flash mob contro la mancata attivazione totale del nuovo depuratore. Il comitato acqua pubblica di Sezze si è fatto promotore di cinque manifestazione di protesta che si terranno a Sezze il 19 agosto in Piazza Ferro di Cavallo alle ore 18,30; il 24 agosto in Piazza De Magistris alle ore 10; il 28 agosto in Piazza della Stazione a Sezze Scalo alle ore 18,30; il 31 agosto in località Casali alle ore 18,00 ed il 5 settembre a Sezze da Piazza Ferro di Cavallo e per le vie del centro storico. Il portavoce Paolo Di Capua invita i cittadini a partecipare numerosi non solo per protestare contro un depuratore che funziona per metà ma anche per avere la possibilità di scorporare dalla fattura la voce depurazione in bolletta. A tutti i partecipanti verrà distribuita una mascherina, sarà richiesto un rigido distanziamento fisico e verrà utilizzato un termoscanner. L’appello di Di Capua è : “ Cittadini non siamo indifferenti”.
Questa sera Franco Abbenda ci parlerà del romanzo "Il Nome della Rosa"
Questa sera, nell’ambito dell’interessante iniziativa “Racconti, la sottile linea rossa”, promossa per il quinto anno consecutivo dall’Associazione culturale Le Colonne di Sezze, Franco Abbenda ci parlerà dell’eco del Nome della Rosa, il primo romanzo scritto dal semiologo, filosofo e scrittore Umberto Eco. Edito nel 1980, il giallo storico più letto al mondo, è ancora oggi uno dei romanzi più affascinanti e intriganti mai scritti per la sua complessità, ricchezza ipertestuale, un vero pastiche linguistico e di generi letterali, un libro “di culto” come è stato giustamente descritto. Il dottor Abbenda, questa sera, a partire dalle ore 21,30 presso il centro sociale Calabresi, ci accompagnerà in questo viaggio, in un labirinto dove le verità si mescolano alle parvenze e dove la ragione spesso segue altre ragioni anche sbagliate. Un capolavoro indiscusso della letteratura mondiale, forse uno dei romanzi più belli e colti del ‘900.
Tragedia a Ponte Ferraioli, auto nel canale
Tragedia questa mattina in territorio setino. Una macchina per cause in corso è uscita fuori strada in via Migliara 47 finendo la sua corsa nel canale, all’altezza di Ponte Ferraioli: una persona deceduta. Sul posto Vigili del Fuoco, Polizia e Carabinieri.
Habemus... Habemus...
LE STORIE NON VOLANO, IL NUOVO ROMANZO DI ROBERTO CAMPAGNA
Storia e fantasia, cronaca e immaginazione. Così come in altri suoi libri, Roberto Campagna, in Le storie non volano (edizionicroce, pagg. 160, euro 15.00) ricorre alla metanarrazione. In pratica, racconta fatti realmente accaduti mischiandoli con altri creati artatamente da lui stesso. Ciò per rendere gli stessi fatti accaduti più credibili e quelli inventati più veritieri. Il racconto inizia nel 1985 e finisce nel 2010. Quattro i principali protagonisti: tre maschi e una femmina. Più che amici, sono compagni di gioco a carte. Le loro vite sono segnate dalla sfiga e le partite interminabili a briscola e tressette, che spesso non vedono né vinti né vincitori, sono la metafora delle loro stesse vite. Nel quadro narrativo, a fare in qualche modo da cornice, ci sono altre partite: gli scontri elettorali di Borgomanuzio. È qui, in questo borgo medievale, che è incentrato il romanzo di Campagna. “Sembrerà strano, ma l’idea iniziale – afferma l’autore – era quella di raccontare questi scontri elettorali, in particolare quello del rinnovo del Consiglio comunale dell’85, quando avvenne un incomprensibile ‘compromesso storico casereccio’. Ma rendendomi conto che, al di là delle lotte di partito, delle fazioni facinorose e dei tentativi di alleanze, il racconto sarebbe stato, oltre che striminzito, troppo asettico, pieno di numeri, liste e nomi, ho inventato le storie di questi quattro sfortunati personaggi. Quella degli scontri politici, dei canditati, dei rapporti fra i partiti, dei risultati elettorali e degli amministratori locali è diventata così la parte secondaria e storica del libro, a tratti romanzata”. Questo di Campagna è un romanzo esistenzialista. “È un romanzo – scrive Maurizio Valtieri nella prefazione – che ci mostra e ci racconta, ancora una volta, una realtà locale, che abbandona la dimensione minimalista per farsi paradigma dell’intera umanità. Ma questa volta si va oltre e l’indagine diventa filosofico-antropologica”. Nelle sue pagine, oltre alla sfortuna, ci sono la depressione, la follia, il tradimento, la prostituzione, l’emarginazione, l’aborto e la morte . Ma anche l’amore, la solidarietà e la comprensione. In tali pagine, così riconoscibili nello stile, l’autore va oltre ciò a cui ha abituato i suoi lettori e lentamente, quasi senza rendersene conto, si viene spinti dentro i colori più cupi dell’animo umano, in un continuo oscillare tra basso e alto, aridità dello spirito e poetica della vita. Ne Le storie non volano non è prevista redenzione per coloro che ne popolano il racconto. Le vite dei personaggi principali sembrano marchiate da un fato ineluttabile, pronto a stroncare sul nascere ogni velleità di riscatto o di fuga. I quattro amici seguiranno il destino che per loro è stato tracciato, vittime di una tragica catena di cause ed effetti, iniziata prima della loro nascita. Ognuno di loro ha lo stigma del perdente e tali li si considererebbe, se l’autore, attraverso emozionanti flashback, non ce li mostrasse in tutta la loro purezza di angeli caduti. In Le storie non volano, per la prima volta, le parole, le frasi, le volute ripetizioni, che Campagna solitamente utilizza nei suoi scritti per costringere il lettore sul sentiero da lui mirabilmente tracciato, si trasformano in messaggio metalinguistico che travalica la nostra razionalità.