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In occasione dei festeggiamenti per la 50° Sagra del carciofo che si terrà il prossimo 6 e 7 Aprile, l’assessorato alla cultura del Comune di Sezze, con il delegato del sindaco Pietro Ceccano, ha programmato una serie di iniziative all’interno del territorio comunale tese a favorire le tradizioni popolari e folkloristiche, preservando le tradizioni e promuovendone lo sviluppo culturale e sociale soprattutto delle fasce più giovani.  Tra queste un concorso di poesie denominato “Sezze in Dialetto” che ha lo scopo di promuovere la conservazione e la valorizzazione del dialetto setino. Bene, benissimo... e poi? La verità è che l'assessorato alla cultura ed i settori cultura e attività produttive del Comune di Sezze non hanno idee e si limitano a riproporre una copia sbiadita di ciò che è stato pensato, ideato e realizzato nel corso delle passate edizioni. Gli anni però sono passati e forse è il caso di cambiare progetto, di valorizzare sì la tradizione ma in chiave moderna. Le uniche novità e stimoli culturali oggi provengono dal mondo dell’associazionismo e del volontariato. Grazie a tanti sodalizi setini e non e alla tanta e buona volontà di semplici cittadini, la Sagra avrà sicuramente spunti di originalità che difficilmente però verranno colti dagli organizzatori. Quella del 2019 dovrebbe essere una Sagra molto particolare, perché taglia un traguardo importante: mezzo secolo di tradizione. Ci sarà una programmazione adeguata? Gli uffici preposti avranno ideato una kermesse ad hoc? O sarà presentata la solita minestra con la trepidante speranza che siano altri ad organizzare eventi e spettacoli per i tanti turisti che verranno a visitare il nostro amato paese? Non basta compilare un calendario di eventi per sentirsi realizzati, servono idee e contatti con la comunità, occorre ascoltare la gente e stare in mezzo alla gente per rispondere alle loro richieste. Vedremo cosa sarà questa 50esima edizione della Sagra del Carciofo e soprattutto cosa resterà di questa festa popolare tanto attesa per tutto l'anno.

Pubblicato in Attualità

Il complesso architettonico dell'ex Collegio gesuitico e Seminario vescovile diocesano di San Pietro a Sezze, adiacente l'omonima chiesa, è diventato ormai un patrimonio gettato alle ortiche. Parliamo di una struttura risalente al XVI secolo che nel corso dei secoli è stata sempre al centro di movimenti religiosi e culturali centrali per tutto l'intero comprensorio. Dal 2015 il complesso è stato dichiarato inagibile a seguito di sopralluoghi e verifiche statiche come lo stesso vescovo S.E. Mariano Crociata ha dichiarato alla comunità in una sua visita apostolica l'11 settembre di quello stesso anno. Da allora, per problemi di sicurezza, il seminario e la casa parrocchiale sono inaccessibili e in meno di 4 anni l'incuria e l'abbandono hanno dato il colpo di grazia ad una struttura affascinante, straordinaria e a tratti misteriosa. L'ex collegio ha retto per secoli e secoli e vederla completamente abbandonata colpisce al cuore, così come il chiostro, sepolto da erbacce e in fase di deterioramento, per anni anche sede del ginnasio setino. Recentemente la confraternita dei Sacconi del Sacro Cuore di Sezze si è interessata delle condizioni della struttura, chiedendo e sollecitando interventi di riqualificazione. Ma sono in tanti a chiedersi il perché di una struttura così abbandonata. Basterebbe un concorso di idee per rilanciare un complesso in pieno centro storico, quale struttura ricettiva e polifunzionale. La curia, proprietaria di tutta l'opera, potrebbe e dovrebbe rilanciare l'ex seminario o affidarlo a terzi , magari cederla.  Oppure investendo direttamente su un bene tanto caro ad una comunità, legata al seminario da secoli.

Pubblicato in In Evidenza
Martedì, 19 Marzo 2019 09:49

Reddito di cittadinanza senza ressa

A Sezze, agli sportelli dei C.A.F. e degli Uffici Postali, come del resto in tutta Italia, non c'è stata la ressa. Si temevano lunghe file, invece si è trattato della solita affluenza. Sarà perché le dichiarazioni e le certificazioni richieste dal Decreto non sono ancora del tutto chiare e disponibili. Il problema è molto serio e , spesso, drammatico. Certo è che in paese si avverte fortemente il dramma della disoccupazione, soprattutto di ragazze e ragazzi diplomati e laureati che si stanno abituando ad emigrare. Qualche anno fa, molti di essi erano occupati in agricoltura o nell'edilizia. Poi, una volta acquisito un titolo di studio di livello superiore (diploma e/o laurea) hanno legittimamente aspirato a mansioni corrispondenti alle loro aspettative ma, a causa del mancato raccordo tra scuola e lavoro, sono rimasti delusi e fuori del mercato del lavoro. Oggi, i due settori trainanti dell'economia locale, agricoltura ed edilizia,  sono trainati da moderni macchinari agricoli, da un lato, e dalla manodopera di extracomunitari, dall'altro, spesso a costi molto bassi. Il Diritto di Cittadinanza può essere indubbiamente utile, e a volte necessario, per molte famiglie. Sostenere il contrario vorrebbe dire non rendersi conto della realtà e delle precarie condizioni in cui vivono parecchi cittadini. Anche il governo precedente di centro-sinistra aveva affrontato la questione attraverso il REI (reddito di inclusione). E proprio perché la questione riguarda tutte le forze politiche è imperdonabile far finta di non vedere il cumulo di errori e di improvvisazione che accompagna il Decreto del governo giallo-verde che rischia di far fallire tutta l'operazione e di buttare il bambino con l'acqua sporca. Esso, infatti, si presenta come un puro sussidio e una cambiale pagata per motivi elettorali. Con esso si potrebbe favorire non la ricerca del lavoro vero ma di incrementare il lavoro nero. Tanti furbetti, di cui il nostro Paese è pieno, potrebbero mettersi in azione per aggirare gli ostacoli. Falsi licenziamenti, contratti non registrati, cambi di residenza per coppie, dichiarazioni verosimili etc. Il reddito di cittadinanza è nato per favorire l'occupazione, e infatti verrà corrisposto solo per due anni, con il presupposto di riformare i Centri per l'Impiego. Tutto il sistema va ricostruito fin dalle fondamenta. Invece l'unico segnale dato in questa direzione è l'assunzione di 3000 (non più 6000) navigator (navigatori), del tutto impreparati. E allora, dopo i due anni di sussidio, cosa succederà? I soldi (tanti) spesi, si potevano investire più proficuamente? Anche i Vescovi italiani, a questo punto, parlano del rischio di una "cittadinanza parassitaria". Dicevo che fino ad oggi non c'è stato il ventilato affollamento davanti ai CAF e agli Uffici postali. Per fortuna! Vedere decine e centinaia di persone bisognose in fila avrebbe restituito una immagine angosciante di quel che accadeva con la tessera durante il ventennio fascista. Nessun assalto ai forni. Quasi ovunque una ordinata attesa di gente che spera in una svolta di vita. Con dignità e pudore. Ammettere di essere poveri e aver bisogno di un sussidio per sfamare i propri figli non è mai facile per nessuno. Quelle persone che hanno il coraggio di svelare la propria condizione di difficoltà meritano rispetto. Con la loro compostezza stanno dimostrando più maturità di certi politici che esultano sul balcone di Palazzo Chigi.  

Pubblicato in La Terza Pagina

Si terrà sabato 23 marzo alle ore 11 la cerimonia di intitolazione della palestra dell'Isiss Pacifici e De Magistris a Daniele Nardi, alpinista setino deceduto sul Nanga Parbat. Il consiglio di istituto ha deciso di rendere omaggio all'aplinista esploratore dedicandogli la palestra dell'istituto che Daniele tanto conosceva e che aveva frequentato per molti anni. 

Pubblicato in Attualità

La Giunta comunale ha deliberato da oltre un anno (gennaio 2018, ndr) l’indirizzo favorevole relativamente alla richiesta del Patriarcato Romeno ai fini dell’affidamento. La richiesta di concessione della struttura riporta la data del 10 giugno 2016 ed è a firma del Patriarcato Romeno Metropolia Ortodossa Romena dell’Europa Occidentale e Meridionale. L’immobile di proprietà del Comune di Sezze è stato da tempo ristrutturato ma al momento di firmare la convenzione qualcosa è andato storto e da alcune verifiche è emerso che manchino opere di collaudo e certificati di staticità per consegnare definitivamente l’immobile alla comunità rumena. Senza questi la struttura non può essere ceduta. La comunità rumena è in attesa da oltre un anno di questa fase che da sollecitazione dell’assessore ai lavori pubblici, Antonio Di Prospero, adesso sembrerebbe in dirittura di arrivo. Il rischio è che la struttura abbandonata e senza manutenzione possa nuovamente deteriorarsi e che occorrano poi  altri finanziamenti pubblici per ristrutturala ex novo.

Pubblicato in Attualità

Tanta passione, impegno e tanta vitalità. I ragazzi del centro diurno Carla Tamantini tornano a giocare e a divertirsi con il teatro, mettendo in scena una nuova e brillante pièce teatrale. Domenica 24 marzo, a partire dalle ore 18 presso l’auditorio comunale Mario Costa, la compagnia teatrale inclusiva “I Giullari” presenta, infatti, “L’interesse oltre il colore”, commedia in dialetto setino a cura proprio dei ragazzi disabili e degli operatori del Centro socio-educativo “Carla Tamantini” di Sezze. Si invitano i cittadini a partecipare. L'obiettivo del Comune di Sezze e della SPL è far diventare sempre di più il centro socio-educativo un punto di riferimento educativo per tutte quelle famiglie che da sole non sarebbero in grado di fronteggiare le insidie che si manifestano durante la crescita dei propri figli o, come nel caso dei disabili, dopo aver raggiunto la maggiore età. Nel centro, nel quotidiano lavoro educativo, sono impiegati professionisti specializzati e profondi conoscitori del contesto sociale di riferimento, quali: psicologi, assistenti sociali, educatrici, animatori ed assistenti di base.


Pubblicato in Eventi Culturali

Il fenomeno conosciuto come “inquinamento luminoso” è ormai sempre più in costante e in continua crescita in quasi tutte le zone del mondo. Luci artificiali sempre più intense, che minacciano di rendere le notti meno buie e che, oltre a privarci del piacere di rimirare le stelle, avranno pesanti implicazioni sulla salute e sull’ambiente. La superficie del nostro pianeta illuminata (artificialmente) è aumentata del 2,2% ogni anno; inoltre, le zone già illuminate sono diventate ancora di più, facendo registrare un aumento dell'intensità luminosa del 2,2% ogni anno. A "soffrire" di più, continuano gli scienziati, sono le nazioni in via di sviluppo (in particolare stati asiatici, africani e sudamericani). Gli unici paesi in cui l'illuminazione notturna è diminuita sono quelli colpiti dalla guerra, come Yemen e Siria. Un altro dato che preoccupa i ricercatori e che gli “occhi” del Virs, non possono vedere le lunghezze d’onda della luce blu emessa dalle lampade a LED, le quali stanno diventando sempre più diffuse nel mondo occidentale. Pertanto le misure effettuate sono, probabilmente, una stima al ribasso dell’effettivo inquinamento. L'illuminazione percepita dagli esseri umani potrebbe essere molto superiore a quella che riportata nello studio. Il discorso relativo all'illuminazione a LED, d'altronde, è parecchio complesso: certamente si tratta di una tecnologia più efficiente, in termini di consumo energetico, rispetto all'illuminazione tradizionale, ma proprio questo aspetto fa sì che spesso se ne abusi. Il fatto che la luce prodotta da lampade a LED costi meno, rende le persone e le amministrazioni più propense ad accendere a cuor leggero, senza tener conto del loro effetto inquinante. Un'eccessiva esposizione all'illuminazione artificiale è fonte di grande stress per l'uomo: diversi studi hanno mostrato gli effetti dannosi su ritmi circadiani, sonno,umore, soglia dell'attenzione, funzioni cognitive. Unp studio del 2016 ha mostrato, addirittura, l'esistenza di una possibile correlazione tra esposizione all'illuminazione notturna e insorgenza di diverse forme di tumore. Per quanto concerne la normativa, la nostra Regione è alla avanguardia nella legislazione contro l’inquinamento luminoso. La legge regionale approvata nel 2000 riguarda tutto il territorio nazionale, e non solo alcune aree protette, ed inoltre usa come parametro tecnico l’intensità luminosa e non più il vecchio metodo del flusso disperso nell’emisfero superiore. La legge introduce un limite superiore alla luminanza delle superfici stradali. Prima dell'introduzione di questo limite ne esisteva solo uno inferiore, imposto dalle norme di sicurezza. Con il successivo regolamento n. 8 approvato il 18 aprile 2005 pone in testa alle amministrazioni comunali la vigilanza del rispetto dei limiti e il compito di integrare il regolamento edilizio in conformità alle disposizioni del regolamento regionale.

Pubblicato in Attualità
Domenica, 17 Marzo 2019 07:34

Gli anziani dei valori son guardiani

Gli anziani dei valori son guardiani

A Sezze i nostri anziani
hanno grosse e ricche mani. 
Racchiudono un tempo sconosciuto
ormai andato perduto.
Li trovi ancora in giro per il paese
e parlano il dialetto Sezze se. 
Qualcuno è seduto a Porta Pascibella
e racconta all'amico una novella.
C'è chi è al centro sociale
e gioca a Scala Reale.
C'è chi invece esce in passeggiata
o in piazza per una chiacchierata.
Quando son seduti sui cigli della porta,
il loro saluto il cuore ti conforta.
Ricorda rispetto ed educazione
che non c'è più tra le persone.
Anche se il loro sguardo è diffidente
ti riconoscono tra tanta gente:"Tu si figlio a Gismondo!?"
e raccontando ti si apre un mondo.

Pubblicato in Satira e Poesia

Discariche abusive e roghi tossici nel territorio del Comune di Sezze. Questo l’oggetto della missiva inviata dai consiglieri comunali di opposizione al sindaco di Sezze, al comandante della Polizia Locale, al comando dei Carabinieri Forestali e della locale stazione. Eleonora Contento, Serafino Di Palma, Paride Martella, Giovanni Moraldo e Rita Palombi in merito scrivono che “hanno più volte sollevato la gravità della presenza delle discariche abusive presenti in tutto il territorio del Comune di Sezze, invitando il Sindaco e la maggioranza ad istituire un controllo più serrato al fine di prevenire il dilagare di tale fenomeno.  Al fenomeno delle discariche abusive – si legge nella lettera-  si aggiunge quello dei roghi tossici con la conseguente esasperazione dei cittadini che, a seguito di ripetute segnalazioni,  si trovano nell’impotenza di dover subire questo perpetrato disastro ambientale con l’aggravante del rischio legato alla salute pubblica”. La preoccupazione dei consiglieri è reale per il rischio che si genera per la salute pubblica: “La dispersione nell’aria di sostanze tossiche, cancerogene, come diossina o cloro, può sfociare in tumori e non solo, può portare a malformazioni del feto e alla sterilità”, lo affermano esperti e medici ricercatori”. Proprio al tal fine i consiglieri chiedono una immediata ricognizione sul territorio al fine di redigere una mappatura puntuale delle relative discariche; un controllo periodico dell’aria e dell’acqua utilizzata per irrigare i campi. Tale controllo va fatto periodicamente e a ciclo continuo da parte degli enti preposti e rafforzati  controlli per la repressione e sanzioni nei confronti di chi commette reati ambientali.

Pubblicato in Politica

“Interpretando i sentimenti di profondo dolore e sconcerto dell’intera comunità setina per la scomparsa dell’amato concittadino Daniele Nardi per la giornata di oggi è stato proclamato il lutto cittadino. Si ordina l’esposizione delle bandiere a mezz’asta per l’intera giornata nella sede comunale. Le scuole di ogni ordine e grado ricorderanno Daniele con attività dalle ore 10 alle ore 12, gli esercizi commerciali e imprenditori sospenderanno le proprie attività per 30 minuiti dalle ore 12, le persone presenti sul territorio comunale osserveranno un minuto di silenzio e tutti i cittadini esporranno un drappo bianco a dimostrazione della grave perdita e del profondo dolore”. Queste le parole del sindaco di Sezze Sergio Di Raimo nell’avviso pubblico di proclamazione di lutto cittadino. Tutti i plessi scolastici di Sezze, l’Isiss Pacifici e De Magistris, l’I.C. Pacifici Sezze-Bassiano e il “Valerio Flacco” per oggi hanno promosso delle attività come richiesto. La dirigente scolastica, Anna Giorgi, in una circolare, annuncia che le bandiere dell’istituto saranno listate a lutto e il personale della scuola e gli alunni indosseranno una camicia bianca. Ogni aula poi esporrà alla finestra un drappo bianco e nel corso della terza ora di lezione i docenti ricorderanno la figura di Daniele. Alle ore 12.30 verrà osservato un minuto di silenzio. Inoltre oggi i docenti e gli alunni impegnati nei tornei provinciali indosseranno il lutto al braccio e nel corso dell’assemblea verrà proiettata l’ultima intervista di Daniele. La dirigente scolastica dell’I.C Pacifici Sezze‑Bassiano, Fiorella De Rossi, e i docenti dell'istituto, hanno concordato delle attività da svolgere dalle ore 10 alle ore 12 consistenti nella visione di filmati relativi al nostro concittadino e alla lettura di alcuni brani tratti dal libro "In vetta al mondo. Storia del ragazzo di pianura che sfida i ghiacci eterni" scritto da Daniele in collaborazione con Dario Ricci. Gli alunni dell'Istituto Comprensivo "Valerio Flacco" guidati dalla dirigente scolastica Carolina Gargiulo ricordano Daniele Nardi attraverso la visione di filmati riguardanti le sue grandi imprese e il suo impegno umanitario, affinché i più giovani lo conoscano e non dimentichino. Per il 23 marzo poi il coordinamento delle associazioni setine ha organizzato una fiaccolata ad un mese esatto dall’ultima chiamata fatta da Daniele. Il raduno dei partecipanti si terrà dall’anfiteatro di Sezze e si raggiungerà la il Centro Sociale Calabresi dove verrà proiettato un video sulle attività di Daniele Nardi. Per il 31 marzo infine passeggiata in Semprevisa organizzata dagli amici dell’alpinista setino con partenza alle ore 9 dal fontanile. Sono previste anche le navette che porteranno fino a Campo Rosello. Poi in vetta è prevista una cerimonia in memoria di Nardi.

Pubblicato in In Evidenza
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