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Alessandro Mattei

Alessandro Mattei

 

 

Le attività scolastiche prenderanno il via il 24 settembre e non il 14, vale per Sezze e per gli altri comuni della Provincia di Latina. Poco fa dopo una riunione con tutti i sindaci della Provincia la decisione e l'ordinanza firmata anche dal sindaco di Sezze Sergio Di Raimo. "Si comunica che, a seguito di un incontro con i Sindaci della provincia di Latina avutosi nel pomeriggio di oggi - si legge nella nota comunale -  il sindaco di Sezze, linea con l'orientamento generale espresso nell'incontro e viste le diverse valide motivazioni, ha firmato l'ordinanza di differimento inizio attività didattica al 24 settembre 2020". 

 

 

 

La Giunta comunale di Sezze, presieduta dal sindaco Sergio Di Raimo, ha deliberato nei giorni scorsi un atto di indirizzo per l’autorizzazione alla stipula di una compravendita di beni immobili di proprietà dell’istituto diocesano per il sostentamento del Clero di Latina. In sostanza il Comune di Sezze acquisterà per 20 mila euro una porzione di fabbricati annessi alla chiesa Madonna della Pace a Sezze e una superficie di terreno adiacente Piazza delle Regioni a Sezze Scalo, per 16 mila euro, dove oggi insiste una area verde abbandonata e già al centro di polemiche per il taglio indiscriminato degli alberi (febbraio 2019) ma individuata dell’amministrazione comunale per la realizzazione di un parcheggio. Il Comune di Sezze ha già versato degli anticipi di 13 e 15 mila euro e per liquidare l’acquisto resta una somma inferiore agli 8 mila euro precedentemente stabiliti, per via di incertezze circa la titolarità del clero di alcune particelle. Insomma le carte per la definitiva compravendita sono pronte. E' probabile che l’acquisto definitivo del terreno a Sezze Scalo da parte dell’Ente comunale sia un atto che permetterà al Comune di Sezze di avviare e accelerare  l’iter di realizzazione del parcheggio che ha fatto molto discutere per la sua "utilità" . Al contrario, invece, sarebbe più saggio realizzare una piccola piazza come ce ne sono in altri centri, considerato che a Sezze Scalo non esiste un punto di ritrovo per i residenti ma solo una strada che taglia in due un centro abitato che negli anni è diventato una piccola città. I parcheggi invece servono a Sezze, per il suo centro storico, per il rilancio del turismo e per mille altri motivi.

 

 

Una lettera del Comune di Sezze informava Giampiero Cipriani,  presidente del centro sociale Anziani "Ubaldo Calabresi", che dal 15 giugno scorso i locali potevano riaprire rispettando le misure imposte dalla Regione Lazio contro il covid19. Da quella data però, mentre nel centro sono state svolte iniziative di associazioni culturali, sono stati proiettati film ed i locali sono stati utilizzati anche come sportello di richiesta per il bonus di 600 euro, il centro sociale è rimasto chiuso e gli anziani della città dimenticati. Giampiero Cipriani, presidente del centro, ieri pomeriggio ha iniziato una protesta affiggendo dei cartelli ai cancelli con su scritto: “Anziani di Sezze bocciati, sedotti e abbandonati”. In sostanza l’amministrazione comunale di Sezze se ha permesso delle attività nel centro chiedendo giustamente distanziamento sociale, controllo della temperatura con termo scanner e igienizzazione all’ingresso, per gli anziani questo non è stato possibile. “Ho scritto lettere al Comune per avere informazioni e per riaprire il centro con tutte le misure necessarie ma non ho mai avuto nessuna risposta – ci dice Cipriani – gli anziani della città sono 5 mesi che non possono entrare nei locali e non sanno cosa fare, sono stati abbandonati, mentre in questi mesi però il centro anziani ha accolto iniziative varie”. In molti si chiedono perché tale rigidità degli organi comunali non venga utilizzata anche per altre situazioni molto più gravi, a partire dalla movida nelle piazze del centro storico di Sezze. Speriamo che presto il sindaco possa accogliere le richieste degli anziani di Sezze nel pieno rispetto delle prescrizioni di legge e che ci siano da parte dell’assessorato ai servizi sociali e alla cultura idee e progetti alternativi per permettere a tutti di vivere la città e non restare impantanati aspettando chissà cosa, oppure una normalità che come la conosciamo tutti non tornerà più.

 

 

Scaduti ieri i termini della diffida, questa mattina gli agenti della Polizia Locale di Sezze guidati dal comandante Dott. Lidano Caldarozzi hanno prodotto una documentazione fotografica del cantiere sul Belvedere di Santa Maria, passaggio necessario per predisporre una ordinanza di demolizione del manufatto realizzato nel maggio del 2019. Entro 30 giorni, se il committente dei lavori, Don Massimiliano Di Pastina, non provvederà a ripristinare lo stato dei luoghi, il Comune di Sezze interverrà direttamente rifacendosi poi sul responsabile legale del cantiere. Una cosa adesso è certa: per il Comune di Sezze il basamento in cemento armato e quel cantiere fermo da oltre 450 giorni deve essere smantellato senza se e senza ma. Ogni forma di mediazione cercata e non trovata per sposare la statua in un altro luogo non ha prodotto nulla ma solo polemiche, divisioni politiche e soprattutto divisioni e astio sociale. Il Belvedere deve tornare ad essere libero come è sempre stato. Si spera che anche la piazza sia sgomberata dalla macchine a fasce orarie come previsto da una ordinanza di divieto degli anni '90. 

 

Andrea Campoli, ex sindaco di Sezze, si è dimesso dalla carica di assessore con deleghe agli Affari Generali, ai Servizi alla Persona, al Controllo efficienza dei servizi e al Turismo e Sviluppo del Comune di Sezze. Campoli si sarebbe dimesso per impegni legati alla sua professione che gli impedivano di svolgere appieno l’incarico assegnatogli 13 mesi fa, motivazione confermata infatti dalla sua scarsa presenza in aula e dalla sua poco efficienza in questo primo anno di attività. Il Campoli assessore, infatti, è stato un altro rispetto al Campoli sindaco e al Campoli di altri ruoli politici e amministrativi ricoperti in passato. Adesso il consigliere comunale Armando Uscimenti potrà finalmente ricoprire il tanto ambito assessorato che rincorre con tutte le forze da un anno, lasciando così il posto a Paolo Rizzo primo dei non eletti nel Pd. Se così fosse la corrente moscardelliana, a Sezze, potrebbe ritentare la scalata dentro i dem setini, ed iniziare un lavoro certosino per rimodulare la lista per le prossime comunali e per permettere al sindaco Di Raimo di avere maggiori chance per essere rieletto. Vedremo.

Non è bastata una clamorosa bocciatura in aula consiliare. Non è bastata una civile ed educata battaglia di numerosi cittadini. Non sono bastate altrettante richieste di ripensamento da parte di ex deputati e consiglieri regionali. Nemmeno la lettera di diffida da parte del responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune di Sezze. Niente, per qualcuno evidentemente, il cantiere deve rimanere così per chissà quanto tempo ancora, per qualcuno quella statua sul suolo pubblico sembra sia diventato un diritto. Mentre la stessa ditta edile continua a lavorare al rifacimento della canonica di Santa Maria, il cantiere della statua di San Lidano, diventato anche deposito di materiali, continua a diventare una discarica pericolosa per tutti e per i bambini in modo particolare. Ci sono spuntoni di rete metallica arrugginita, ci sono pali di ferro in bilico e materiale vario all’interno. Il cantiere così come si presenta oggi è in sicurezza? Chi è il responsabile? Alla scadenza dei trenta giorni della diffida che chiedeva al committente dei lavori di ripristinare lo stato dei luoghi, adesso, seguirà una ordinanza sindacale. E cioè il sindaco di Sezze o chi per lui ordinerà a Don Massimiliano di ripristinare lo stato dei luoghi per permettere ai cittadini di riavere uno spazio pubblico occupato da oltre 450 giorni. Se non ci sarà un ricorso da parte del committente (ma questa pare essere la strada ormai) bisognerà aspettare altri 30 giorni e dopo gli uffici comunali emetteranno provvedimenti esecutivi di ripristino rifacendosi probabilmente sul committente dei lavori. Se invece verrà presentato un ricorso i tempi si allungheranno a data da destinarsi.  Il comitato Murodellatèra ovviamente non resterà fermo. E se fino a questo momento ha cercato una mediazione chiedendo a gran voce il belvedere libero adesso potrebbe intraprendere altre strade, a partire da un esposto presso la Procura della Repubblica. Ce lo auguriamo. 

Zozzoni a ferragosto zozzoni per sempre, per tutta la vita. Una serie di immagini scattate da turisti e amanti della montagna presso il rifugio del monte Semprevisa nel Comune di Bassiano sono la fotografia del degrado e dell’inciviltà che regna sovrana in questi luoghi straordinari e unici. Chi ha deciso di trascorrere il ferragosto in montagna, evidentemente, lo ha fatto pensando anche ai rifiuti che doveva lasciare strada facendo, e soprattutto nei locali del rifugio, diventata una discarica vergognosa. Chi è arrivato in questi luoghi infatti ha trovato gli avanzi di un gruppo di “turisti” sporcaccioni che hanno lasciato le loro tracce di quanto consumato il 15 di agosto scorso. Un gesto di inciviltà e stupidità impunito, un modo irrispettoso di vivere la montagna, senza rispetto per la natura, per gli animali e per l’uomo. Il sindaco di Bassiano dovrebbe intensificare ancora di più i controlli e punire severamente con sanzioni salate i trasgressori e monitorare il territorio con maggiori volontari e forze dell’ordine. Si spera che l’episodio del ferragosto resti un caso isolato. 

 

 

Non è più un mistero per nessuno, ed è già partita la corsa per le elezioni amministrative dell’estate del 2022. Pur volendo dare per scontata la ricandidatura del sindaco di Sezze Sergio Di Raimo, probabilmente con una coalizione molto diversa rispetto a quella che gli ha permesso l’elezione al primo turno, in campo questa volta sono intenzionati a scendere due blocchi civici con base elettorale differente ma con gli stessi obiettivi: scongiurare la conferma dell’attuale sindaco. Il primo cittadino, stando agli umori generali, infatti, sarebbe ostacolato non solo all’interno del Partito Democratico e da alcune liste civiche di appoggio ormai appannaggio solo di un paio di consiglieri comunali, ma da gruppi civici che si stanno organizzando per presentare nuove coalizioni: una che strizza l’occhio a sinistra, l’altra che guarda ad una destra moderata. Insomma l’attuale sindaco, a meno di due anni dal voto, sarebbe già stretto da una morsa a due ganasce sociali contrapposte. Per la ripresa post vacanze sono previsi già degli incontri per mettere a punto liste e soprattutto idee e progetti. Un ruolo importante lo avranno sicuramente i social, cassa di risonanza dei cittadini e strumento di confronto e discussione. Ma la vera sfida sarà quella del rapporto diretto con le persone, del contatto reale con i bisogni e le  priorità di una città che sta perdendo senso di comunità e appartenenza. Per quanto concerne il Partito Democratico non è dato sapere se riuscirà a trovare la quadra intorno al sindaco, anche perché diversi consiglieri di peso non hanno intenzione di ripresentarsi alle elezioni amministrative. Dentro il Pd, infine, serpeggia anche una silente divisione, ricollegabile a quell’atavica rivalità tra ex Ds ed ex Margherita, quest’ultima pronta a scalare cime pur di dominare il direttivo e la segreteria locale. Una situazione simile ai livelli provinciali del partito, dove lo scacchiere politico e le future mosse sono già condizionate da ambizioni personali e da caselle da occupare a tutti i costi.   

 

Rientrata la paura dell’arrivo del commissario prefettizio a Sezze. Fumata bianca in aula dopo la prima convocazione del 28 luglio scorso andata deserta per mancanza di numero legale.  Le assenze dei due consiglieri comunali Mauro Calvano ed Ernesto Di Pastina non sono bastate a far cadere il governo locale guidato dal sindaco Sergio Di Raimo. Presente questa volta il consigliere comunale Senibaldo Roscioli,  assente la volta scorsa solo per problemi di salute, Roscioli che oggi salva Di Raimo dal commissariamento, in linea con il suo gruppo guidato da Enzo Polidoro e in perfetta sintonia ormai con il consigliere Alessandro Ferrazzoli. Il consigliere comunale Mauro Calvano, invece, fa sapere che “ormai non condivide più la linea del sindaco di Sezze” e “in piena autonomia rispetto ad altri deciderà di volta in volta”. La sua assenza quindi è stata una assenza politica e strategica e una presa di posizione dall’attuale amministrazione comunale di Sezze. Non è detto che resti in maggioranza... Mistero sull'assenza del consigliere Di Pastina, qualcuno sostiene che sia dovuta a causa della vicenda della statua al belvedere e al ripristino dello stato dei luoghi chiesto dall'ufficio tecnico comunale. Comunque, con il numero legale il consiglio comunale di Sezze ha proceduto alla discussione dei punti all’ordine del giorno, tra cui il rendiconto di gestione 2019. Una bella boccata di ossigeno per il primo cittadino, proprio in un momento afoso e critico per il suo mandato.

Un brutto risveglio per la comunità di Bassiano, che si è alzata con un atto vandalico in una delle piazze principali. Il sindaco Domenico Guidi questa mattina infatti ha trovata imbrattata la targa dedicata a Bettino Craxi. Guidi si sente offeso e bolla la bravata come un gesto di inciviltà, invita i responsabili a farsi avanti. “Un atto di Inciviltà di vandalismo e di offesa al decoro pubblico - afferma - di chi imbratta  e contro una personalità che oggi non abbiamo  universalmente riconosciuto come Statista di cui in questo momento avremmo estremo bisogno che offende una popolazione socialista e  democratica  aperta e solidale e che ha riconosciuto in Craxi un leader indiscusso. Invito i colpevoli a farsi avanti presso il Comune per ammettere le loro colpe e provvedere alla pulizia e ripristino della targa, visto che con le  telecamere presenti in piazza Verrà individuato o individuati dal comando di Polizia Locale onde evitare di peggiorare la loro situazione di fronte alla legge. Bassiano non ha, mai visto simili comportamenti”.

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