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redazione

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 La “Via Setina“, così detta perché da Roma conduceva a Setia, è un tesoro inestimabile,  inserita in un contesto unico, che necessita di interventi urgenti di riqualificazione e  valorizzazione. Ignazio Romano, presidente del Circolo Culturale Setina Civitas, dedica due appuntamenti allo  storico tracciato: il primo è un intervento di pulizia in programma domenica 20 giugno, il  secondo è una visita guidata nella giornata di domenica 27 giugno. Due momenti di  promozione dello storico percorso della via di accesso al paese di epoca romana, in uso fino  alla fine dell’ottocento. 

Il progetto di “Riqualificazione della Via Setina”, sul quale Setina Civitas lavora dal 2004, è  stato elaborato dell’architetto Giuseppe Bondì e dall’archeologa Elisabeth Bruckner, presentato  al Comune di Sezze più di una volta e costituito da uno studio di riqualificazione del sito dal  punto di vista storico, naturalistico e paesaggistico, senza tralasciare la messa in sicurezza dei  luoghi. 

Il tracciato, lungo circa due chilometri, parte dalla Madonna della Pace e sfiora la sottostante  cava di calcare per giungere poco distante dalle orme dei dinosauri. Insieme al Riparo Roberto,  sito preistorico con i suoi graffiti a carboncino, e alle orme dei dinosauri scoperte nel 2003, la  Via Setina con i suoi ruderi di epoca romana, le torri di difesa, i paracarri, il basolato e i muri di  sostruzione, rappresenta il tesoro del Monumento Naturale Fosso Brivolco, che è stato istituito  dalla Regione Lazio nel 2018 a cura del geologo Diego Mantero

Con il sostegno del commissario prefettizio del Comune di Sezze, Dr. Raffaele Bonanno, è  stato possibile eseguire alcune opere di pulizia che hanno reso percorribile la strada, grazie a  una squadra di infaticabili volontari che hanno lavorato per molti giorni sul tracciato. Volontari  che vale la pena nominare uno per uno: Diego FicaccioLuigi VallerianiSergio Piccaro,  Luciano CorbiGiancarlo PallonariRiccardo MolinariEnrico CeccanoAlessandro Luccone. Tutti insieme hanno dato nuova linfa e forza al gruppo “In Difesa dei Beni Archeologici”  impegnato dal 2004 a far conoscere e frequentare le tante risorse culturali sparse sul territorio  di Sezze. 

A questi volontari si sono aggiunti i ragazzi del gruppo Agesci Scout di Sezze guidati da  Augusto Carlesimo e Massimo Marchetti, ed il gruppo Plastic Free di Sezze guidati da Annalisa  Savelli ed Enrica Marchionne che con la collaborazione della SPL e del suo presidente,  Giovanni Rosella, hanno il compito di ridare alla Via Setina il decoro che merita. Tutti, coordinati  dal Circolo Culturale Setina Civitas, domenica 20 giugno alle ore 8,30 con appuntamento in via  Bassiano, nei pressi della Madonna della Pace, sono pronti a scendere lungo lo storico  tracciato ed effettuare la raccolta dei rifiuti urbani gettati abusivamente. 

Mentre, per permettere a tutti di godere delle bellezze del sito archeologico, l’appuntamento è  per domenica 27 giugno, sempre alle ore 8,30 alla Madonna della Pace, con la visita guidata.  Articolata in modo da tornare indietro nel tempo fino all’epoca dei dinosauri, la visita è curata  dal professore Luigi Zaccheo, dall’archeologa Carla Mattei, dall’archeologo Michelangelo La  Rosa, dal geologo Vittorio Faustinella e dal geologo Daniele Raponi, scopritore delle orme dei  dinosauri. Disposti in punti strategici del tracciato, le guide illustreranno i diversi aspetti nelle  diverse epoche che questi luoghi hanno conosciuto. 

Alla manifestazione, aperta a tutti, sono stati invitati: il Commissario prefettizio del Comune di  Sezze, Raffaele Bonanno, il Consigliere regionale, La Penna Salvatore, l’Assessore regionale,  Onorati Enrica, il Funzionario archeologo della Soprintendenza archeologia, belle arti e  paesaggio del Lazio per le Province di Frosinone e Latina, Di Mario Francesco, il Dirigente della  regione Lazio, Mantero Diego.

 

 

 

Un incontro sicuramente positivo quello avvenuto nel pomeriggio di oggi tra una delegazione del Comitato Santa Maria – Vaccareccia – Aringo ed il commissario prefettizio Raffaele Bonanno.  I residenti del centro storico sono stati ricevuti in municipio e hanno esposto delle priorità al commissario e delle richieste per rendere più vivibile uno dei quartieri che fortunatamente si sta ripopolando di giovani coppie. La delegazione ha parlato dei problemi esistenti e di alcune richieste indifferibili. Chiesta a Bonanno maggiore attenzione da parte dell’Ente comunale su alcune questioni che dovrebbero essere di ordinaria amministrazione. Tra i punti affrontati il ripristino completo dello stato dei luoghi del belvedere di Santa Maria, con l’installazione dei paletti per delimitare la piazzetta e delle panchine sparite dopo i lavori per la statua di San Lidano. Affrontato anche il problema della cura del verde e della pulizia dello spazio sottostante dell’affaccio al muro della tèra. Sollecitata anche l’installazione dei dossi artificiali e della cartellonistica stradale come deterrente contro l’alta velocità in prossimità della scuola in via Corradini. Tra i punti presentati anche l’illuminazione della piazza, la derattizzazione, il controllo della raccolta differenziata. Il comitato ha sollevato anche il problema dei parcheggi selvaggi e proposto al commissario di chiudere la piazza nei giorni del fine settimana per delle iniziative culturali che si impegna a promuovere con le associazioni locali.  Il Dott. Bonanno si è mostrato sensibile alle istanze e si è impegnato a breve nell’affrontare le priorità condivise con la delegazione. Il Comitato crede che un impegno civico simile possa essere preso come modello da altri quartieri di Sezze, suscitando così interesse e partecipazione attiva della comunità.

 

 

Il gruppo Biancoleone rappresenta che ad oggi la deliberazione n. 56/2021 non è stata ancora pubblicata dal Comune di Sezze sul sito istituzionale dell’amministrazione ai sensi dell’art. 31 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33. Serafino Di Palma e Paride Martella già in passato sono dovuti intervenire per far pubblicare sul sito la deliberazione della Corte dei Conti n. 142/2020 che riguardava gli esercizi finanziari dal 2015 al 2018, dove sono state riscontrate nella contabilità del Comune di Sezze diverse criticità. “Sulla quasi totalità dei punti oggetto di verifica – affermano -  il Comune di Sezze non è stato in grado di fornire un appropriato riscontro, rinviando ad una “futura risposta” i chiarimenti richiesti, “ nonostante l’istruttoria si riferisca alle annualità dal 2015 al 2018 (con alcuni aggiornamenti al 2019) e, dunque, ad esercizi finanziari i cui dati dovrebbero essere ormai ben noti e sedimentati, nonché certi, attendibili e trasparenti…”. Dalla deliberazione n. 56/2021 si evince che i Revisori dei Conti non hanno trasmesso entro i tempi dovuti alla Corte dei Conti la relazione concernente il rendiconto dell’esercizio 2019 e il bilancio di previsione 2020-2022. 2 L’Organo di revisione del Comune di Sezze avrebbe dovuto inoltrare alla Sezione le relazioni in parola entro la fine del mese di febbraio 2021 e, nonostante le comunicazioni e i solleciti inviati, ad oggi non è dato sapere se le stesse risultano trasmesse. Fermo restando, pertanto, che il Comune di Sezze è tenuto a fornire riscontro in merito alle criticità emerse con la deliberazione n. 142/2020/PRSE, nel caso di specie la mancata trasmissione delle relazioni-questionario sul rendiconto 2019 e sul bilancio di previsione 2020-2022 risulta ancora più grave, stante una situazione poco trasparente e lineare della contabilità del Comune, per come emersa nel corso della precedente verifica della Sezione”. Il gruppo Biancoleone evidenzia, che in mancanza di trasmissione delle relazioni il questionario di cui trattasi, la Corte dei Conti non può espletare le funzioni di controllo. “Tale inadempimento  - così nella nota del Biancoleone - potrebbe giustificare la revoca dell’organo di revisione del Comune di Sezze. Questa situazione deve essere attenzionata dalla Prefettura di Latina. Il gruppo Biancoleone sollecita la gestione Commissariale sui seguenti punti: 1) adottare ogni provvedimento organizzativo necessario per la tempestiva compilazione e per l’invio alla Sezione regionale di controllo delle suddette relazioni; 2) pubblicare la medesima deliberazione n. 56/2021 sul sito istituzionale del Comune di Sezze dell’amministrazione ai sensi dell’art. 31 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33; 3) esaminare l’ipotesi di revoca dell’Organo di Revisione. Allegano: delibera n. 56/2021/prse Sezione Controllo Regione Lazio”.

 

L'ex sindaco di Sezze, Sergio Di Raimo, interviene nella discussione accesa sui social sull'alto tasso di disoccupazione presente a Sezze. L'esponente dem risponde a chi si pone questa domanda: "Cosa hanno fatto questa e le precedenti amministrazioni per risolvere il problema?". Nella nota Di Raimo afferma che nonostante le difficoltà le passate amministrazioni hanno confermato servizi alla persona essenziali e che allo stesso tempo hanno creato anche occupazione. "Fermo rimanendo che il problema disoccupazione non può che essere risolto dallo Stato Centrale e dall'Europa e non è certo compito di un piccolo paese come Sezze che non ne avrebbe gli strumenti, chi si pone questa domanda, e tenta di far credere di avere la soluzioni per risolvere il problema, fa solo demagogia e discorsi da campagna elettorale, oltre a dimostrare una cecità politico/amministrativa particolarmente grave. Già da diversi anni - ricorda Di Raimo -  l'Ente sta fornendo servizi alla collettività che non sono obbligatori e per niente scontati, servizi che certamente hanno contribuito a combattere la disoccupazione creando e mantenendo posti di lavoro che hanno permesso a tante famiglie di sbarcare il lunario. Servizi che avevano e hanno uno scopo primario di tipo sociale ma che, chiaramente, hanno avuto riflessi positivi sull'occupazione. Mi riferisco al Centro Tamantini, all'assistenza domiciliare per anziani, all'assistenza scolastica, al trasporto scolastico e ad altri servizi che hanno avuto e hanno ripercussioni economiche negative sul bilancio per oltre un milione di euro e che questa amministrazione ha mantenuto nonostante le risapute difficoltà finanziarie. Quindi, questa amministrazione, come le precedenti, ha fatto la propria parte, nella consapevolezza, ripeto, che la problematica va risolta attraverso azioni e strumenti governativi nazionali e europei".

 

Paride Martella e Serafino Di Palma del gruppo Biancoleone di Sezze intervengono sullo studio di fattibilità approvato dalla Regione Lazio per una Rsa presso l’ospedale San Carlo di Sezze.

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“Pur non essendo contrari allo studio di fattibilità approvato dalla ASL di Latina e la Regione Lazio si fa rilevare – si legge nella nota -  il mancato coinvolgimento degli Enti Locali che fanno parte integrante della programmazione sanitaria territoriale. Per evitare che la realizzazione della RSA possa diventare l’ennesimo spot elettorale, è necessario che i cittadini vengano messi a conoscenza del cronoprogramma di inizio e fine lavori della Residenza Sanitaria Assistenziale presso l’immobile dell’ex Ospedale di Sezze dal costo complessivo di 5.3 milioni di euro. Il consigliere regionale Salvatore La Penna – prosegue la nota – fa cenno che nei prossimi mesi ci saranno importanti impegni programmati per il nostro territorio e per il potenziamento della Casa della Salute di Sezze. È necessario affrontare da subito in collaborazione con l’attuale Commissario Prefettizio, con la ASL e le autorità ecclesiastiche il problema della chiesa di Sant’Antonio, che da anni è a rischio crollo. La chiesa – concludono – costituisce parte integrante dell’ala vecchia dell’ex ospedale San Carlo che è anch’essa chiusa. Per l’incuria da anni assistiamo a preoccupanti infiltrazioni d’acqua piovana che sta procurando gravi danneggiamenti all’intera struttura della casa della Salute ai macchinari ed agli impianti. Il gruppo Biancoleone ritiene che lo Studio di fattibilità della RSA al San Carlo di Sezze necessità di approfondimenti prima che possa esserne avviata la realizzazione”.

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa firmato dai legati di Fausto Castaldi, l'ex custode indagato per la vicenda del cimitero di Sezze.

 

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COMUNICATO STAMPA

 

Gentili Giornalisti

Spett.li Redazioni

scrivo il presente comunicato quale difensore del sig. Fausto Castaldi unitamente ai colleghi Avv. Cesare Castaldi e Avv. Giuseppe Avvisati.

Non avremmo voluto produrre questa nota avendo deciso di adottare un basso profilo sin dalla divulgazione dei primi atti di indagine, concentrandoci esclusivamente sulla difesa tecnica del nostro assistito.

Nonostante i numerosi rilievi da muovere avverso l'ordinanza emessa dal GIP del marzo 2021 (che sono stati poi sottoposti all'attenzione del Tribunale del Riesame con i risultati che conosciamo), nonostante il gravissimo episodio di estrapolazione e diffusione su chat telefoniche di atti di indagine sottoposti ancora al segreto istruttorio ed a cui l'autorità giudiziaria non è riuscita, evidentemente, a porre argine, si è fatta una scelta precisa di non intervenire nel pubblico dibattito aperto da quasi tutti i mezzi di stampa, ritenendo che tale piano non dovesse interessare né Fausto Castaldi né i suoi difensori.

Pertanto, si è evitato ogni tipo di commento ai numerosi articoli pubblicati da due mesi a questa parte su quotidiani locali e nazionali, nonostante sia i titoli che il contenuto degli scritti rimandassero a fatti e circostanze totalmente avulsi dal contesto delle imputazioni alle quali gli indagati dovranno rispondere unicamente nelle aule di Tribunale.

Certo, si comprendel che il titolo ad effetto e roboante possa attirare attenzione e suscitare forti reazioni nel pubblico (molto spesso impreparato ad assorbire tale input) ma siamo anche consapevoli che, qualunque sia la scelta della linea editoriale, essa debba tendere a portare alla luce fatti ed interpretarli per quello che sono o per come sono stati analizzati dagli inquirenti senza aggiungere o distorcere tali informazioni al mero scopo di attirare a sé maggior platea possibile.

Se esclusivo obiettivo è il volume delle vendite o degli ascolti e non la qualità dei contenuti ne deriva, inevitabilmente, una distorsione del ruolo dell'informazione al di là dei legittimi compiti, funzioni e valore che le sono assegnati nella comunità.

Complice la moderna velocità di propagazione delle notizie e la massiva disponibilità in internet e attraverso i social, è avvenuto che privati cittadini, accecati dalla spettacolarizzazione operata, abbiano sentito la necessità di partecipare a tale dibattito, con l'effetto di alimentare una vera e propria “caccia al mostro”.

La gogna mediatica ha finito il più delle volte per scadere in commenti ridicoli e diffamatori, al limite della fantasia cinematografica horror e pornografica: se non avessimo a che fare con la vita e la libertà personale degli indagati si sarebbe liquidato il tutto con un sorriso.

Oggi non solo questa difesa percepisce che si è giunti ad un limite intollerabile, perciò, ci sentiamo di condividere i comunicati della CISL e del Commissario prefettizio del Comune di Sezze i quali hanno, giustamente, invitato gli organi d’informazione a “smorzare i toni”.

Ritenendo lecito che l'opinione pubblica sia informata e sia impegnata nel crearsi un proprio punto di vista rispetto alle vicende oggetto dell'attenzione giornalistica, la divulgazione dovrebbe essere sempre guidata da un corretto e leale spirito d'informazione; non può essere in alcun modo giustificata l'eccessiva componente di spettacolarizzazione condita di particolari e circostanze frutto esclusivo della fantasia del giornalista del momento che con tali artifizi vuole calamitare ancora più a se il pubblico.

Non deve passare inosservata, a questo punto, la notizia diffusa il 27.05.2021 dal titolo “Trovata una stanza degli orrori” (nota ripresa da molte testate giornalistiche anche online) che ha alimentato e scatenato nuovamente i commentatori seriali i quali, spesso poco avvezzi all’esercizio della logica ed ancor più della grammatica, si sono gettati in osservazioni al meglio surreali e strampalate intasando una volta di più la rete di commenti diffamatori finanche nei confronti degli avvocati.

Persone che invocano la legge terrena e divina ma che non riconoscono diritti costituzionalmente tutelati dalla comunità di cui fanno parte.

In particolare, l’articolo in questione racconta del ritrovamento di una “stanza degli orrori” ossia “una stanza che non esisteva e che sarebbe stata realizzata proprio con l’obiettivo di farla diventare un magazzino e di metterci dentro qualcosa che proprio non poteva essere distrutto” e che “agli occhi dei militari impegnati nelle operazioni a chiusura delle indagini non era sfuggita quella porticina di legno, in un’area dove oggettivamente non si riusciva a comprenderne l’utilità”.

Questo luogo, che si vuole far credere segreto, nascosto e di difficile accesso (secondo l'autore dell'articolo addirittura inesistente catastalmente) quasi un antro scavato nella roccia, servito per quelle attività di occultamento e distruzione di cadavere finora rimaste non provate, altro non è che un magazzino posto su uno degli accessi principali del cimitero di Sezze, facilmente visibile, facente parte di un enorme complesso edificato da oltre un cinquantennio: un magazzino chiuso con una porta in ferro e dotato di una grande finestra di aereazione che affaccia sulla pubblica via, con posti per la tumulazione in alto, in basso, ai lati oltre che affiancato da una cappella privata.

Uffici comunali, dirigenti e dipendenti della SPL oltre che tutti gli operatori che in diverse vesti sono autorizzati ad accedere all'interno del cimitero sono a conoscenza dell'esistenza di tale magazzino e dell'uso che se ne è fatto.

Qualche anno fa, a seguito dell’allagamento e conseguente parziale danneggiamento di una grande tomba secolare posta a terra, di proprietà di una nota famiglia del paese, all’interno del magazzino furono riposte le bare che erano precedentemente collocate all’interno della tomba, nell’attesa che gli eredi/proprietari s’impegnassero nel rifacimento della stessa, pienamente consapevoli sia della provvisorietà della collocazione sia dello stato dei luoghi in cui sarebbero state conservate momentaneamente le bare; sulle stesse questi, peraltro, annotarono i nominativi dei rispettivi cari.

Di questa circostanza furono edotti preventivamente gli uffici comunali, la SPL e l'agenzia che materialmente procedette allo spostamento.

Ad oggi per cause indipendenti dalla volontà di Fausto Castaldi la tomba anzi detta trovasi nella medesima situazione e, pertanto, non si è ancora consentito il ripristino delle condizioni precedenti la copiosa infiltrazione d'acqua.

Ora, il riferimento a questa fantomatica “stanza degli orrori” unita alle ridicole affermazioni di supertestimoni televisivi che hanno raccontato di riti e pozioni magiche, polvere d'ossa donne danzanti sulle tombe, droga, il ricorso alle figure dei bambini al solo fine di suscitare attenzione morbosa del pubblico fanno da corollario alla sceneggiatura che si è artatamente voluta costruire attorno alla figura del custode, protagonista assoluto, di ogni tipo di crimine o crudeltà.

Il limite di tale narrazione è rappresentato, però, dal fatto che quanto raccontato attiene spesso fatti totalmente inventati, addirittura inesistenti per gli stessi inquirenti.

Ma il pubblico, sobillato da questa narrazione, non si curerà di leggere atti e documenti ufficiali lasciando il campo aperto all’inquisizione giornalistica.

Per tutti questi motivi, invitando la stampa ad un clima più disteso e ad un racconto più conferente alla vicenda giudiziaria, al fine della tutela di tutti gli indagati e del diritto d'informazione del pubblico a cui ci si rivolge, si ribadisce che ulteriori atteggiamenti come sopra stigmatizzati non saranno tollerati ed inevitabilmente, d'ora in poi, si porteranno immediatamente a conoscenza della competente autorità giudiziaria.

 

Avv. Antonio Orlacchio

 

 

Latina 30.05.2021

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del coordinamento di ART.1-MDP SEZZE.

 

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Alla base della nascita di Art.1 MDP-SEZZE c’è il desiderio di ridare alla politica il ruolo guida di rinnovemento con uno sguardo al futuro del nostro paese, come coordinamento di Sezze crediamo che in ogni quartiere in ogni frazione ci sia spazio per tornare a dare risposte ai cittadini dai servizi pubblici essenziali, rete idrica e fognaria, al ciclo dei rifiuti urbani; dalla gestione del verde pubblico agli spazi culturali e sportivi, e con interventi di edilizia sociale residenziale in considerazioni del disagio economico-finanziario che ha colpito gran parte dei cittadini a causa della Pandemia, pensando ad interventi basati sulla sostenibilità e sullo sviluppo sociale. Negli ultimi decenni si è assistita ad una degenerazione della politica cittadina e della vita amministrativa, non alimentando un confronto aperto con il paese e i suoi cittadini, la vita amministrativa si è consolidata nel mero conservatorismo nella gestione personalistica e nepotistica del potere amministrativo! Che ha portato alle dimissioni del sindaco Di Raimo e allo scioglimento del consiglio comunale e alla nomina del commissario prefettizio! Siamo consapevoli delle difficoltà delle organizzazioni politiche e dei partiti, che hanno bisogno di riformarsi e di trovare una organizzazione adeguata ai tempi, vogliamo contribuire con il nostro contributo di esperienze e di idee ad un percorso politico che ricrei un dialogo tra le forze che hanno contribuito alla nascita del Governo Conte e i movimenti civici, che vedono in quella esperienza di governo la base per cui ripartire e ridare una speranza, una visione al paese! Accogliamo l’invito rivolto dai giovani di MGS (Movimento Giovanile di Sinistra) di Sezze di mettere da parte le ambizioni dei singoli e dei movimenti politici e civici, di contribuire alla costruzione di un confronto aperto e definisca un percorso per arrivare alle elezioni amministrative con un progetto di Città che non sia divisiva ma che sappia unire le migliori personalità cittadine per rimettere al centro il bene comune, valorizzandolo e costruendo un paese che sia inclusivo e non divisivo, che sia solidale e lotti contro le disuguaglianze e le discriminazioni! Pertanto auspichiamo che si rimetta al centro la Politica e non gli interessi personali, ci auspichiamo di poter contribuire a risolvere i problemi del paese a partire da quel ricambio non solo generazionale ma di metodo che ha portato alla degenerazione amministrativa e politica del paese, portando la nostra visione di Paese, riqualificandone il ruolo nel territorio della provincia e dei Monti Lepini, non vogliamo essere indifferenti ma partigiani di un rinnovamento! Pertanto crediamo che il percorso con le forze che raccolgono l’invito possa anche arrivare a scegliere, un comune candidato a Sindaco, anche attraverso delle primarie con gli elettori ed iscritti dei vari movimenti e organizzazioni politiche, che possa essere uno strumento per ridefinire un rapporto positivo tra eletto ed elettori, coinvolti in tale scelta.

 

COORDINAMETO ART.1-MDP SEZZ

 

 

È stato pubblicato sull’home page del Comune di Bassiano l’Avviso Pubblico per i contributi ristoro alle attività commerciali ed artigianali locali che svolgano, alla data di presentazione della domanda, attività economiche in ambito commerciale e artigianale (iscritte all’albo delle Imprese artigiane) attraverso un’unità operativa (unità locale) ubicata nel territorio del Comune di Bassiano, ovvero intraprendano nuove attività economiche nel territorio comunale. Debbono essere regolarmente costituite e iscritte al Registro Imprese o, nel caso di imprese artigiane, all'Albo delle imprese artigiane e risultino attive al momento della presentazione della domanda.

 

 

Ecco il link:

https://www.comune.bassiano.lt.it/news/415-avviso-pubblico/

 

 

A breve verranno ultimati i lavori sul tratto della strada provinciale via degli Archi a Sezze Scalo. Lo annuncia Rita Palombi, ex consigliere provinciale e comunale. " E' Iniziato circa un anno e mezzo fa il lavoro svolto dalla Commissione Provinciale di cui ho fatto parte per far fronte al problema di manutenzione degli assi stradali di proprietà dell'Ente. Va dato merito a tutti gli ex colleghi consiglieri Provinciali e al Presidente Carlo Medici di aver adottato un metodo sulla manutenzione di tali assi viari che poneva come principio lo stato di degrado, di pericolosità e l'affluenza dei mezzi per poter intervenire urgentemente. Su questi punti - continua la Palombi -  abbiamo pianificato il metodo d'indirizzo da fornire agli uffici Provinciali ed in particolare mi sono spesa per l'asse viario trafficato e pericoloso come la via degli Archi, tratto che da Sezze Scalo porta sulla via Appia. Sono finalmente iniziati i lavori degli ultimi 4 tratti interessati per completare tutto il percorso. Per quanto concerne la pericolosità dovuta alla velocità dei mezzi, saranno importanti i controlli che andranno intensificati per evitare che il tratto con nuovo manto diventi una pista da corsa. Purtroppo, non è stato così per quanto concerne la manutenzione di alcuni corsi d'acqua che attraversano il territorio setino e che sono pieni di arbusti infestanti. È emerso lo "scarica barile" tra Enti e a distanza di più di un anno non è stato possibile pulire i tratti come via Zoccolanti e Ceriara canale Iavone. La gestione del territorio legata alla cura e manutenzione - chiude la nota - è un tema complesso da cui si genera la qualità della vita di intere comunità che lo abitano. Per questo motivo stiamo valutando l'ipotesi di aprire un confronto su questo tema da cui si potranno evidenziare una serie di criticità e capire insieme come superarle".

 

 

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del circolo del Pd di Sezze.

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Ci siamo interrogati a lungo su quale fosse il modo più giusto per riavviare il dibattito politico nella nostra città in questo particolare momento caratterizzato da vicende giudiziarie, crisi politiche, strumentalizzazioni di sorta e radicate crisi valoriali.

Ci siamo confrontati tra di noi, abbiamo ascoltato la voce dei nostri concittadini, ci siamo messi in discussione, sia come partito che individualmente, e siamo giunti alla conclusione che l’unico modo per mettere fine a una crisi è cogliere le opportunità di cambiamento che essa porta con sé, valorizzando ciò che di buono è stato fatto negli ultimi anni e facendo tesoro delle problematiche emerse recentemente nella nostra comunità.

È necessario avviare un nuovo progetto politico, ma siamo consapevoli che uno sforzo collettivo verso un obiettivo condiviso è possibile solo se si è animati da valori e visioni comuni.

Per questo siamo convinti che la ricerca di un campo di valori condivisi nel nostro paese costituisca una condizione indispensabile per la nascita di un progetto politico di lungo respiro, che non si esaurisca nello spazio di una tornata elettorale.

È nostra intenzione incontrare tutte le forze politiche, le liste civiche, i movimenti, le associazioni e i liberi cittadini che, come noi, si riconoscono nei valori di centrosinistra: avviamo insieme un nuovo progetto politico, senza veti, senza rapporti di forza predefiniti, basato su una visione comune e condivisa.

Vogliamo confrontarci, scrivere insieme un programma per costruire una Sezze più giusta, più solidale, più bella, scegliendo insieme la modalità di selezione delle candidature che sarà conseguente alla costruzione della coalizione.

Ci rivolgiamo a chiunque condivida i nostri valori e la nostra visione di città: aiutateci a costruire un vero centrosinistra, un nuovo fronte progressista, ad avviare un progetto di lungo respiro che coinvolga le migliori energie del nostro paese e gli entusiasmi più genuini. È tempo di aprirsi all’altro con umiltà, con spirito di collaborazione, con voglia di remare verso un’unica direzione.

Il Partito Democratico è pronto a farsi carico di questa sfida, ad avviare consultazioni, ad ascoltare opinioni, a raccogliere idee, stimoli, pulsioni: costruiamo un nuovo, vero, ispirato centrosinistra. È il momento giusto.

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