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Alessandro Mattei

Alessandro Mattei

 

 

Statua di San Lidano al Belvedere sì, statua di San Lidano al Belvedere no.  Nelle more della convocazione del consiglio comunale per affrontare la vicenda del monumento “donato” da Don Massimiliano, si incomincia a delineare il quadro dei consiglieri comunali favorevoli e contrari. Dopo il consigliere di maggioranza Alessandro Ferrazzoli,  nei giorni scorsi chiaro su facebook (voterò  in maniera positiva per l’installazione –ha scritto sui social - solamente e qualora il Rup incaricato nonché P.O. dell’Ufficio Tecnico Comunale, Vincenzo Borrelli, emetta parere tecnico favorevole sulla delibera di consiglio). Pochi giorni fa anche il consigliere comunale Paride Martella si è espresso: “ Questa della statua di San Lidano da mettere al belvedere di Santa Maria è solo una dimostrazione di potere e di forza, a cui non sono interessato perché senza senso “. Tra un sì e un no c’è un forse, e, ad oggi, è rappresentato da Francesca Barbati, presidente della commissione Lavori Pubblici. L’iter dei lavori è passato sotto il suo naso ed è stato approvato direttamente dalla Giunta comunale senza alcun passaggio in commissione né tantomeno senza che venisse ascoltato in audizione il comitato promotore del monumento.

 

Quale è la tua posizione, considerando che nel merito sono mancati passaggi in aula e in commissione e solo dopo un accesso agli atti è stato sospeso il cantiere?

 “Non sono convinta che questa opera dovrà passare per la mia commissione, siamo in attesa di leggere la delibera prodotta dal Rup. Fino a ieri le carte non erano ancora pronte per essere visionate e quindi credo che a brevissimo non sarà convocato alcun consiglio comunale”.

 

Voterai a favore o contro?

“Oggi non posso rispondere proprio perché non ho ancora letto cosa verrà portato in aula. Posso dire però  che sono per una decisione che sia più condivisa possibile”.

La statua necessariamente al centro del Belvedere?

“Anche in un altro posto sempre a Santa Maria, ma ripeto non è il caso che la maggioranza si divida per questo. E’ mancata una discussione su questa vicenda e cercheremo ora di farla, ragionando tutti per trovare massima condivisione”.

 

il cantiere sospeso a Santa Maria

 

 

Diamo una mano all’amministrazione comunale, rendiamoci cittadini attivi, collaboriamo nella raccolta differenziata. I dati sconfortanti e le percentuali bassissime del Comune di Sezze devono spingerci a fare meglio e subito, anche in un’ottica di riscatto verso chi crede di essere più rispettoso dell’ambiente rispetto a noi. Oltre alla lotta agli incivili e alle denunce senza se e senza ma verso coloro i quali continuano a non rispettare i regolamenti per la raccolta differenziata, possiamo dare il nostro contributo essendo pratici e veloci nella selezione dei prodotti che dovranno essere conferiti. Non tutti sanno, infatti, che esiste una applicazione per Android, da scaricare gratuitamente su Play Store, dal nome Junker per la differenziata. Una applicazione semplice da usare e utile per differenziare meglio. Dopo averla scaricata sul nostro cellulare l’applicazione, Junker, ti aiuta a differenziare senza dubbi o errori i rifiuti domestici, perché riconosce ogni prodotto singolarmente dal suo codice a barre. Basta inquadrare il codice a barre stampato sull'imballaggio o scrivere la tipologia di rifiuto e Junker lo riconosce, lo scompone nei materiali che lo costituiscono e permette di smistare il rifiuto con facilità in base alla raccolta differenziata adottata al proprio Comune. Un modo semplice per imparare velocemente a conferire l’immondizia e non costringere gli operatori della SPL ad etichettare il prodotto conferito come errato. Basta veramente poco, basta un clic per facilitarci lo smistamento dei prodotti e permettere alla nostra comunità di crescere in percentuale di differenziata, perché non siamo peggiori di altri cittadini. 

 

 

 

 

 

Mentre il Comune di Bassiano esulta per l'81% di raccolta differenziata raggiunta nel mese di gennaio, il Comune di Sezze profonda ad un 18,10 %, stando agli ultimi dati del dicembre scorso diramati dall’Istituto Superiore di Sanità. Sezze in penultima posizione tra i comuni della Provincia davanti alla sola Isola di Ponza (3,5%) – come ha ricordato recentemente il collega Emanuele Coletti di Latina Tu  - dove, al danno d’immagine, si aggiunge anche quello economico: i sezzesi, infatti, assieme a quelli di Ventotene (28%), Latina (23%) e Ponza, dovranno pagare in bolletta alla Provincia il massimo di aliquota aggiuntiva, pari al 5%.  Sollecitato e preoccupato, proprio ieri sera, il sindaco di Sezze Sergio Di Raimo ha lanciato un appello disperato ai cittadini, chiedendo collaborazione nel conferimento dei rifiuti.  “Cari cittadini, il comune di Sezze deve necessariamente mettersi al passo con gli altri paesi della Provincia e Regione e raggiungere il 67% di differenziata. Purtroppo oggi – ha scritto il sindaco -  siamo ad una percentuale molto bassa e lontana dall'obiettivo. È, quindi, necessario che ogni cittadino si impegni a differenziare in modo corretto così da avere effetti positivi sia dal punto di vista ambientale che economico. Il giorno in cui si conferisce l’indifferenziato– chiarisce il sindaco – le buste devono contenere solo, ed esclusivamente i rifiuti che non possono essere differenziati: non devono contenere carta, plastica, vetro, alluminio e organico che sono oggetto di raccolta in altri giorni della settimana. Se gli operatori capiscono che il conferimento è errato – aggiunge ancora Di Raimo - la busta non viene ritirata e viene posizionato l'adesivo con la scritta ..."Separare i rifiuti". Molti cittadini erroneamente conferiscono solo i giorni dedicati all’indifferenziata mischiando rifiuti di diverso tipo e vanificando gli sforzi di quanti si impegnano ad una corretta differenziazione”. Raccomandazioni giuste e sacrosante ma c’è anche da dire che, molto spesso, mentre i cittadini che pagano la tassa sui rifiuti ce la stanno mettendo tutta, altri, molto probabilmente “invisibili” ai registri della SPL, continuano a non rispettare regolamenti, vanificando e danneggiando l’impegno altrui. Mancano controlli e rispettive sanzioni, oltre che un vero censimento degli utenti residenti a Sezze.

 

Rifiuti nelle campagne di Sezze

 

Mentre siamo tutti in attesa della delibera redatta dal geometra Borrelli, relativamente alla donazione della statua di San Lidano, delibera che dovrà essere discussa e messa a votazione in aula, siamo tutti d’accordo con l’assessore alle grandi opere del Comune di Sezze Giancarlo Siddera, quando afferma che “non bisogna dividersi sul Santo Patrono”. L’ex sindaco di Sezze, politico e dirigente di indiscussa esperienza, tirato in ballo pochi giorni fa dal consigliere comunale Alessandro Ferrazzoli, dicendo così dovrebbe anche aggiungere che “non ci sono Santi e statue di serie A e di serie B”, e soprattutto che “Statue e Santi non dovrebbero essere abbandonati né fuori né dentro le chiese”. Ce lo domandiamo perché quello che vediamo è sconcertante, è sconcertante il mondo con cui anche questa amministrazione comunale tiene (non) cura delle statue dei Santi già esistenti, per il degrado esistente che non scampa nemmeno i Santi. E come se lo chiedono i cittadini – forse pochi – se lo dovrebbero chiedere gli amministratori della nostra città, i promotori della nuova Statua di San Lidano, ad oggi – tra l’altro – invisibile e di autore sconosciuto. A Sezze Scalo, ad esempio, per Sant’Isidoro contadino, nessun fiore, nessuna attenzione, nessuna cura del verde e del monumento a lui dedicato. E per il nostro San Carlo? Il monumento realizzato in piazza Margherita (San Rocco) molti anni fa da un comitato spontaneo è continuamente oggetto di atti vandalici e incuria totale, nonostante sia a due passi dal palazzo comunale. E come dimenticare il povero San Pio ai Cappuccini, totalmente lasciato ai vandali e incustodito dalla sua prima installazione? Nelle more di capire se l’iter procedurale per installare il nuovo monumento a San Lidano al Belvedere sia approvato dai consiglieri comunali di Sezze, ci chiediamo perché tanta passione non abbiamo mai visto nella manutenzione ordinaria delle Statue dei Santi già esistenti e dei monumenti che abbiamo in città, pur sapendo che nessuno è contro i Santi e che nessuno intende strumentalizzare questa vicenda.

 

 

Povertà, degrado sociale e micro criminalità. Fenomeni che viaggiano di pari passo, nelle grandi come nelle piccole comunità. Un fenomeno in forte crescita da diversi anni anche nella nostra città, dove furti in abitazione e altri reati sono ormai frequenti.  Anche se i dati in possesso dalle Prefetture spesso non stimano crescite preoccupanti, i reati ci sono. Il problema è che non vengono denunciati perché è calata purtroppo la fiducia nelle istituzioni e nelle forze dell’ordine.  Nell’ultimo fine settimana, a proposito di reati e degrado sociale, a Sezze infatti sono stati portati a segno diversi furti di rame nelle abitazioni.  A farne le spese molte abitazioni del centro storico, dove tubi di rame e discendenti sono stati rubati in piena notte. E’ accaduto per molte case di via Corradini, in via Garibaldi, in via Pitti, in via San Carlo e altri vicoli adiacenti. Sembra che in giro ci sia una banda di ladruncoli che in piena notte, con il volto coperto, stiano facendo razzia di rame per poi, molto probabilmente rivenderlo. In molti hanno denunciato pubblicamente quanto accaduto, altri invece sembrano rassegnati. Sarebbe il caso che l’amministrazione comunale passasse dalle parole ai fatti mettendo in atto il cosiddetto Controllo di Vicinato. Il sindaco ha già firmato il protocollo con il Prefetto di Latina con l’obiettivo di realizzare un sistema di sicurezza integrata con l'aiuto dei cittadini per segnalare movimenti sospetti in collaborazione con le forze dell’ordine. Speriamo che non resti lettera morta e che si passi alla definizione e all’attivazione di un programma di controllo.

 

 

Il confronto e la dialettica sono sempre segni e occasione di maturità, di crescita personale e collettiva. Contrariamente a chi vive di luce riflessa e non si espone mai e cova nell’anonimato le sue ambizioni personali e le sue pretese. Per questo ringrazio l’amico Sergio Di Raimo, sindaco della mia città, per averci messo la faccia e per aver acceso un dibattito utile per tutti, utile perché vivo di passione e di partecipazione alla vita reale della nostra comunità.  La vicenda del monumento a San Lidano non è poca cosa come qualcuno ha scritto, non lo è per tutti coloro i quali partecipano attivamente, quotidianamente e direttamente alle vicissitudini della comunità. Non lo è perché ha risvegliato una parte dei cittadini che pigramente avevano delegato alle future generazioni l’attenzione al dialogo, al dibattito pubblico, al rispetto dell’altrui opinione, al futuro.

Il nostro sindaco, nella risposta data all’amico Franco Abbenda, giustamente e con una vena polemica, si è chiesto anche perché mai non ci sia stato un “risveglio dell’animo popolare per liberare l'intera piazza dalla invasione delle auto, o liberare l'affaccio dalle erbacce e sporcizie”. In questa sua carina e bonaria provocazione il primo cittadino ha voluto lanciare delle accuse, nemmeno tanto velate, pensando di far passare l’idea che i residenti del quartiere di Santa Maria e del centro storico siano favorevoli alla sosta selvaggia, siano contenti che un’area pubblica sia diventato un parcheggio pericoloso per i bambini e per gli anziani e che non venga fatta rispettare alcuna regola civile nel cuore del paese. Simile provocazione è quella delle erbacce e della sporcizia. Sembra che i residenti del centro storico siano tutti masochisti e amino il degrado.

Caro sindaco, in merito a questo mi permetto di rivolgerti un paio di domande alle quali saranno solo i fatti a dare legittime risposte. La prima domanda è la seguente: a chi spetta far rispettare i divieti di sosta nelle piazze, nei vicoli e nei quartieri della città? Perché non hai accolto con entusiasmo la proposta della ZTL per il centro storico? Perché durante il periodo estivo il centro storico non ha zone chiuse al traffico, ma è solo grazie alla richiesta di suolo pubblico dei commercianti che possiamo vivere il cuore del paese? Perchè in questi anni non hai realizzato delle aree parcheggio per residenti? Perchè non hai rispettato quanto scritto nel tuo programma di mandato?

Verba volant, scripta manent... dicevano i latini. Ma per chi ha memoria corta ricordo cosa scrivevi nel programma elettorale presentato agli elettori, poi approvato dalla maggioranza.

Nel capitolo Centro Storico, si leggono queste parole. “Il centro urbano dotato di identità storica, Sezze centro, deve proseguire il percorso di recupero della propria identità e peculiarità architettonica, attraverso: interventi di riqualificazione”.

In merito ai parcheggi selvaggi scrivevi: “Aree di parcheggio protette, da individuare mediante un'analisi approfondita degli spazi idonei e disponibili, adiacenti o interni, da destinare ai residenti nella prospettiva di rendere il centro storico a misura di persona e favorire il recupero abitativo, dietro corresponsione di un piccolo contributo destinato unicamente alla manutenzione delle stesse”.

In merito alla riqualificazione e trasparenza: “La ristrutturazione e riqualificazione del patrimonio edilizio secondo norme chiare e certe. Per i cittadini che eliminino in facciata superfetazioni o elementi estranei alla tipologia storica, che eseguano interventi di riduzione del rischio statico e di rifacimento delle facciate, pensiamo a incentivi e a esoneri dalla tassa di occupazione del suolo pubblico, alla conclusione da parte del comune di protocolli di intesa con le ditte produttrici per la fornitura a prezzi agevolati di materiali idonei al contesto del centro storico, come avvenuto in altre città”.

Per la viabilità : “Una nuova mobilità da definire armonicamente con i cittadini residenti e gli operatori economici, contestuale alla realizzazione di nuovi servizi e infrastrutture: chiusura delle piazze, zone a traffico limitato, riorganizzazione degli orari del trasporto pubblico, chiusura del centro storico nel fine settimana, pedonalizzazione di alcune aree”.

Concludo sperando che almeno un paio di questi punti vengano portati in consiglio comunale, e che ci sia lo stesso slancio e la sensibilità mostrata per altre questioni.

 

 

 

 

In questi giorni diversi cittadini hanno postato foto riguardanti lo stato in cui versano alcune strade comunali di Sezze. E sinceramente, per analogia, ho trovato utile questa condizione per tentare di rendere chiara la situazione politico-amministrativa che stiamo vivendo, dal mio umile e opinabile punto di vista. Al netto delle difficoltà economiche e finanziarie che anche il nostro Comune continua ad avere, e alla complessità oggettiva che si ha per porre rimedio a tutti i problemi e fenomeni che stringono in una morsa Sezze, è del tutto evidente oramai la cosiddetta “politica delle toppe” messa in atto dall’attuale amministrazione comunale. Quella che era una impressione personale si sta configurando come una triste realtà: non sembra esistere, infatti, una programmazione di interventi, un programma che il primo cittadino stia portando avanti e/o rispettando. Esiste, al contrario, una politica della toppa per questa o quella problematica che, improvvisamente ri-emerge, o per questo o quel fenomeno tornato improvvisamente a galla. L’amministrazione comunale, nell’ultimo anno, è stata sempre a rincorrere, come un bambino, fenomeni e problemi denunciati sui social o da singoli cittadini in forma privata. Ed è successo appunto per le strade, per l’immondizia e per le discariche a cielo aperto, ed è successo per i problemi idrici, per gli episodi di microcriminalità, e ancora per le criticità emerse nelle strutture scolastiche, e per altri problemi segnalati perché evidenti, improcrastinabili e ormai pericolosi per la pubblica incolumità dei cittadini. Ed è così, ad esempio, che per i rifiuti non c’è un piano di interventi ma si è costretti a correre per organizzare in fretta e furia una giornata ecologica o una raccolta di rifiuti ingombranti eccezionali; o ci si limita, ad esempio, ad annunciare sui sociali -  tramite il profilo facebook istituzionale  - la firma del protocollo per il Controllo di Vicinato; o si informano i cittadini che sono state sostituire pompe per il riscaldamento per alcuni istituti scolastici; o si è costretti ormai ad annunciare, dopo anni, la richiesta di un mutuo per risolvere le criticità della scuola Valerio Flacco a Sezze Scalo. Insomma se un problema viene denunciato sui social ecco che arriva subito la pezza, come avviene per le strade, ma sappiamo che la toppa con la prima pioggia andrà via. In fretta e in furia poi si organizzano cerimonie di inaugurazione del nuovo depuratore per il quale ancora nessuno ci ha spiegato se il collettore emissario che collega Casali (e quindi l’annosa questione del By-pass) è stato messo in funzione o meno. O si tirano fuori progetti dal cilindro mai menzionati in nessun programma elettorale, probabilmente solo per annaffiare l’oricello di questo o quel consigliere. Insomma… la politica della toppa, ad oggi, è abbastanza evidente, e non fa capire quale sia la visione di città che il sindaco vuole portare avanti. Speriamo tutti che prima della fine di questa legislatura, improvvisamente, come la natura sola sa esplodere a primavera piena di colori e profumi, questa nostra amministrazione ci sorprenda con effetti speciali, ricchi premi e cotillons. Oggi accontentiamoci delle toppe, solo di quelle.

 

È tutto pronto a Sanremo per la partenza del 70esimo Festival della canzone italiana. Questa sera la prima puntata,  per un evento che nonostante le polemiche terrà incollati milioni di italiani fino a sabato prossimo. Per noi sezzesi un motivo in più. A dieci anni dalla sua ultima partecipazione il nostro Luca Velletri ritorna a calcare il palco dell’Ariston. Luca, setino purosangue, sarà nuovamente tra i principali coristi e solisti dell’orchestra dell’Ariston. In questi giorni ci ha raccontato passo passo le sue emozioni, il suo impegno, le sue soddisfazioni ed il grande lavoro che c’è dietro una kermesse straordinaria. Proprio ieri il nostro Luca ha scritto sul suo profilo : “Esco ora dalle prove generali del Festival. Con la soddisfazione di aver duettato con Tiziano il brano che canterà in duet con un ospite, che non è mio stile spoilerare prima del tempo. Non essendoci l’ospite, alla richiesta del mio contributo, come sempre non mi sono tirato indietro. Ma mi fa sorridere che in tanti anni che conosco Tzn, di cui tanti respirando la stessa aria di casa, sia stata questa la prima volta che sia capitato di cantare qualche nota assieme. Sanremo negli anni mi ha regalato spesso queste occasioni di magia, anche stavolta, anzi stavolta un po’ di più, non posso che essere grato. E immensamente soddisfatto”. Luca Velletri è un artista e cantante talentuoso, una lunga gavetta e tanti sacrifici che lo hanno ricompensato nel corso della sua straordinaria carriera da professionista come cantante, doppiatore e autore. Artista e uomo generoso con tutti, grande professionista e gran signore. Oggi è Direttore Artistico dell’Anfiteatro Academy ASd di Latina. La sua prima partecipazione a Sanremo risale al 1995 fino al 2009. E poi voce del Fantasma dell’Opera, voce voce della Bestia nel liveaction Disney LA BELLA E LA BESTIA, cantante ed arrangiatore a BALLANDO CON LE STELLE. E ancora vocalist e vocal coach a TI LASCIO UNA CANZONE, ORA O MAI PIÙ, IL GRANDE MATCH, PEQUENOS GIGANTES, STELLA GEMELLA, e tante altre trasmissioni di RAI e Mediaset. Ancora sul palco protagonista di musical come JESUS CHRIST SUPERSTAR, EVITA, NOTRE DAME DE PARIS. Vocalist discografico per  Laura Pausini, Eros Ramazzotti, Adriano Celentano, Gigi D’Alessio, Marina Rei, Alex Baroni, Amedeo Minghi, Gianluca Grignani, Loredana Bertè, Albano, Little Tony, Anna Tatangelo, Mietta e molti  altri. Insomma tutti davanti alla Tv per il nostro caro Luca, al quale la sua amata Sezze manda un grande in bocca al lupo. Luca...orgoglio tutto setino!

 

 

Vuole andare avanti. Vuole realizzare il monumento dedicato a San Lidano proprio al Belvedere di Santa Maria. A lui il progetto piace molto, ed è convinto che migliori tutta la piazza ed il quartiere Santa Maria che conosce bene fin da bambino. D’altronde il sindaco di Sezze non si è mai nascosto e ha sempre detto e ribadito che quel progetto “voluto” da Don Massimiliano a lui piace tantissimo, ed è come se portasse a casa un primo risultato in due anni e mezzo di amministrazione comunale. Ed ecco allora che ieri, proprio il primo cittadino, ha firmato un decreto con il quale nomina Responsabile del Procedimento il funzionario Vincenzo Borrelli. Nel decreto, tra i vari passaggi si legge: “Atteso che all’esito dell’ulteriore sviluppo del procedimento, il settore V – Servizio Urbanistica ha assunto il provvedimento di sospensione dei lavori in relazione alle ivi indicate esigenze di approfondimento istruttorio. Ritenuto assumere il presente Decreto di nomina di un Responsabile del Procedimento a cui conferire i poteri per le successive fasi e gli adempimenti relativi all’atto di donazione e ai presupposti incombenti di verifica del progetto, in ordine alla sua ammissibilità tecnica e completezza degli elementi progettuali, che ne consentano la realizzazione in conformità alle disposizioni vigenti ed ai provvedimenti che saranno assunti dagli organi Comunali competenti. Decreta di nominare Responsabile del Procedimento, a cui conferire l’incarico di curare le fasi e gli adempimenti relativi alla realizzazione dell’opera, finalizzata alla donazione della statua di San Lidano,  il Geom. Vincenzo Borrelli, Responsabile del Settore V, Servizi Lavori Pubblici”. Nei prossimi giorni il presidente del consiglio comunale Enzo Eramo su richiesta del sindaco convocherà il consiglio per approvare le successive fasi di realizzazione dell’opera. Coerente e in linea con il suo desiderio di realizzare il Monumento, il sindaco, portando la statua in aula, vuole responsabilizzare tutti i consiglieri comunale della sua maggioranza, superando i limiti politici e ormai superati della deliberazione di Giunta. Vedremo chi voterà questo progetto e chi invece si opporrà ad una opera mai menzionata nei programmi elettorali e che nasce da una idea di un privato cittadino su suolo pubblico. Un'opera che dopo secoli e secoli cambierà definitivamente il Belvedere di Santa Maria. Sarà casualità ma il provvedimento arriva dopo l’ultima richiesta prodotta dal comitato a tutela del Belvedere di Sezze.  

 

i lavori sospesi al Belvedere

 

 

 

 

 

 

 

 

Per il Trasporto Pubblico Locale si andrà a procedura negoziata di urgenza. Così è stato deciso ieri nel corso di un consiglio comunale quasi ad hoc, dove la maggioranza consigliare che sostiene il sindaco Di Raimo ha deliberato questa procedura che, pur nelle modifiche apportate dopo il primo consiglio comunale, e nonostante un emendamento proposto in extremis, non vede la maggioranza unita.  I consiglieri comunali Mauro Calvano e Marzia Di Pastina, infatti, non sottoscriveranno l’atto ed il primo con coerenza voterà contro mentre la seconda uscirà dall’aula. Il problema oggi è anche politico, quindi. Si procederà ad una procedura negoziata per l’affidamento fino al dicembre del 2021 (quando subentrerà per legge la Regione Lazio). Per procedura negoziata si intende una gara di appalto in cui la Stazione Appaltante consulta un numero limitato di operatori economici selezionati con i quali "negozia" le condizioni dell'appalto. L'appalto viene affidato all'operatore che negozia le condizioni più vantaggiose. L’avvocato Mauro Calvano, consigliere comunale di Sezze Futura (ma ieri dichiaratosi ufficialmente indipendente rispetto al gruppo di Polidoro), nel suo lungo intervento ha ribadito la necessità di una vera e propria gara di appalto, parlando delle criticità della procedura negoziata. Ha semplicemente chiesto che si andasse per gara di appalto rispettando il voto del 30 dicembre scorso.  Ma niente le cose sono andate diversamente. “La procedura negoziata senza indizione di bando – ha detto Calvano - non è una vera gara di appalto. Pur rientrando nella categoria degli appalti, la procedura negoziata presuppone una urgenza e altri requisiti presenti nel codice degli appalti. Non sono stati rispettati gli indirizzi del consiglio comunale, nel rispetto della concorrenza e trasparenza. Secondo me con questa procedura - ha aggiunto - ci saranno ricorsi , spederemo soldi e andremo a rispondere davanti gli organi preposti”. Per Calvano, oggi, oltre agli errori tecnici burocratici, sono stati aggiunti errori politici perché “non è stato rispettato il voto del 30 dicembre scorso”. In effetti la maggioranza consigliare sembra essere arrivata al capolinea, con gruppi consigliari spaccati e consiglieri che sostengono il sindaco a seconda dei casi e in maniera disordinata e confusa. Quello del TPL è un altro caso di divergenze politiche esplose nell’ultimo anno. Il prossimo passaggio sarà il consiglio comunale sui lavori al Belvedere. Il sindaco si trova ormai a gestire l’ingestibile, dove il gruppo del PD è diviso, dove le liste civiche sgomitano e dove emerge con chiarezza chi in aula non vuole più seguire le truppe cammellate e turarsi il naso sempre e comunque solo perché espressione della maggioranza. Non basta alzare la mano e dire sempre e solo "presente" per essere considerato un eletto dal popolo. Bisogna applicarsi e studiare.

 

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